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SESSO CON CANE , IL PERITO LO CONSIDERA SANO DI MENTE, IL GIUDICE: "INCAPACE DI INTENDERE E VOLERE",

Post n°8642 pubblicato il 28 Aprile 2016 da psicologiaforense

La perizia psichiatrica del dottore Maurizio Marguglio, disposta dal giudice, concludeva affermando  che l'imputato, nel momento in cui ha commesso il reato, era in grado di intendere e volere. Il giudice Lorenzo Matassa, che per legge è "perito dei periti",  ha disatteso le conclusioni dello specialista e ha dichiarato affetto da "vizio di mente" l'imputato che l'anno scorso ha fatto sesso con un cane che si trovava in una villetta, in pieno giorno in via Liguria a Palermo.

 

IL GIUDICE COME "PERITUS PERITORUM"


La perizia psichiatrica, disposta dal giudice, diceva esattamente il contrario. L'imputato, denunciato dopo essere stato sorpreso con il cane, è un clochard cinquantenne palermitano accusato di atti osceni in luogo pubblico. Allo psichiatra l'uomo ha confermato di aver fatto sesso con il cane dicendo inoltre che non si trattava della prima volta.


La mente dell'uomo, secondo il perito del giudice, era lucida e integra quando commise il fatto. L'imputato  ha confessato di nutrire da tempo un "amore" per i cani che andava oltre le normali coccole, anche se avrebbe preferito andare con le donne... ma la sua condizione di indigenza non glielo consentiva.


Avendolo ascoltato per due volte in aula, il giudice si è  formato l'opinione che il signor A. S. fosse affetto da vizio di mente. Nello specifico il GUP Dott. MATASSA ha reputato il reo non  imputabile perchè, nel momento in cui ha commesso il fatto-reato, era, per infermità, in tale stato di mente da escludere, in toto, la sua capacità d’intendere e volere.  

Adesso l’imputato dovrà trascorrere due anni in una struttura residenziale sanitaria di tipo psichiatrico per  ricevere le cure del caso. In psicologia forense e in psicopatologia con zoofilia erotica, bestialismo o, più tecnicamente, zooerastia si designa la pratica parafiliaca umana di avere rapporti sessuali con animali.

 
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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Natalino il 28/04/16 alle 21:10 via WEB
Il giudice non si fida del suo stesso specialista. Chissà che quesito gli aveva posto
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psicologiaforense
psicologiaforense il 28/04/16 alle 21:16 via WEB
A me non è mai capitato. Però la legge è chiarissima su questo punto. Il giudice è "perito dei periti" quindi anche se 12 docenti universitari in psichiatria e scienze affine in una perizia dicono che il periziato è affetto da vizio di mente può tranquillamente ritenerlo "in grado di intendere e volere". E' chiaro che in sentenza dovrà spiegare bene perchè non ha dato retta ai suoi stessi periti.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/04/16 alle 21:17 via WEB
Tu mi chiedi del quesito. Non lo so perchè non ho ancora letto gli atti (la notizia è di poco fa).
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/04/16 alle 21:18 via WEB
Di solito il quesito è così: «dica il perito, esaminati gli atti di causa, visitato (nome e cognome), eseguiti tutti gli accertamenti clinici e di laboratorio che riterrà necessari ed opportuni (e che fin d'ora si autorizzano nei limiti del 2" comma dell'art. 228 c.p.p.), quali fossero le condizioni di mente di (nome e cognome) al momento del fatto per cui si procede; in specie, se la sua capacità di intendere o di volere fosse, per infermità, esclusa o grandemente scemata>>.
(Rispondi)
 
marcella.988
marcella.988 il 28/04/16 alle 21:26 via WEB
Non sapevo che questa perversione fosse un reato. Anzi ho letto di una ragazza che sosteneva in web di fare sesso con il proprio cane con reciproca soddisfazione (diceva lei) e non mi sembra sia stata incriminata
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psicologiaforense
psicologiaforense il 28/04/16 alle 21:32 via WEB
Infatti non è reato. Non c'è un art. del codice penale che preveda la fattispecie della zoofilia erotica, del bestialismo o della zooerastia (nomi diversi per indicare la stessa parafilia: accoppiarsi o fare sesso con animali)
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/04/16 alle 21:36 via WEB
.... però ci sono altri reati. In primo luogo quello previsto e punito dall'art.544-ter c.p. "maltrattamento di animali": "chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche" con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro" .
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/04/16 alle 21:38 via WEB
La Corte di Cassazione ha stabilito che fare sesso con gli animali configura il reato di maltrattamento, anche se la specifica condotta non è prevista dal nostro codice.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/04/16 alle 21:43 via WEB
ATTI OSCENI IN LUOGO PUBBLICO (In questo caso è stato contestato anche il reato di "atti osceni" previsto e punito dall'art. 527 del codice penale italiano, il quale prevede che "chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti osceni è punito con la sanzione amministrativa da 5000 a 30000 €. La fattispecie è aggravata e la pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e mezzo, se il fatto è commesso "all'interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori", se da ciò deriva il pericolo che i minori vi assistano. Inoltre, ai sensi dell'art. 36, comma 1, della legge 104/1992, se la persona offesa dal reato è affetta da minorazione psichica, fisica o sensoriale la pena è aumentata da un terzo alla metà.
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cas.li
cas.li il 28/04/16 alle 21:52 via WEB
Il giudice ha sempre ragione. Punto. via Liguria a Palermo dove è avvenuto il reato non solo è luogo esposto al pubblico ma anche è strada molto frequentata dove passano abitualmente donne, bambini e persone di tutte le età.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 28/04/16 alle 21:59 via WEB
No, il giudice non ha sempre ragione. Per questo sono previsti tre gradi di giudizio. Su Palermo non posso rispondere perchè non ho la minima idea di dove si trovi via Liguria. In tutta la mia vita sarò stata a Palermo non più di 10 volte.
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ester.mi00
ester.mi00 il 28/04/16 alle 22:07 via WEB
Una persona che si accoppia con un cane in pieno giorno e in mezzo ad una strada frequentatissima non può essere sano di mente. Inoltre nel processo ha detto che preferirebbe andare con donne ma che non può permetterselo e quindi si accontenta di un cane. Mi pare non ci sia altro da dire!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/04/16 alle 22:24 via WEB
IL giudice ha avuto la possibilità di esaminare l'imputato per due udienze e ha ritenuto di avere sufficienti elementi di valutazione per dire che questo soggetto è malato di mente.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/04/16 alle 22:17 via WEB
... a questo punto aveva due possibilità. La prima. Dichiarare un vizio PARZIALE di mente e applicare la riduzione della pena di un terzo.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 28/04/16 alle 22:21 via WEB
LA seconda. Optare per il vizio totale di mente con l'esenzione da ogni pena. Ed è quello che ha fatto. L'internamento in struttura psichiatrica ( gli OPG ospedali psichiatrici giudiziari, grazie a Dio, sono stati aboliti) è stato disposto al posto della reclusione. E questo perchè, secondo il giudice, ci si è trovati in presenza di un quadro di patologia mentale in atto e tale da assumere rilevanza ai fini dell'applicazione della misura di sicurezza psichiatrica.
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diogene51
diogene51 il 28/04/16 alle 23:32 via WEB
Beh, in qualche modo gli animali sono i nostri cugini, e notoriamente è disdicevole fare sesso con i propri cugini...ho scritto la prima cosa che mi è venuta in mente ed è una vera sciocchezza... Comunque si dice (ma non so quanto sia appurato) che i pastori, che passavano molto tempo in luoghi lontani con le loro pecore talvolta si accoppiavano con loro...è l'occasione che fa l'uomo ladro... Come vedi, Giuliana, mi sono dedicato alla libera associazione... Con questo ti auguro buona notte!
(Rispondi)
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 29/04/16 alle 09:35 via WEB
La dizione "incapace di intendere e volere" presa alla lettera, implica una persona che non è assolutamente in grado di prendersi cura nè di se nè di altri, un pericolo quindi per se e per gli altri. Questo clochard manifesta diversi tratti che lo allontanano dal comune sentire, e dal comune senso del pudore.... mi viene da pensare a quella notizia letta di striscio dei due adolescenti che fanno sesso alla fermata del metrò in spagna. Non so se sia una bufala metropolitana. Fermo restando che il sesso tra un uomo e una donna consenzienti è una cosa naturalissima, un diritto, una cosa bella, buona e giusta etc... avrei qualche difficoltà a vivere in una città dove c'è gente che si accoppia inopinatamente in ogni angolo e alla luce del sole, non sarebbe carino e non solo per questioni romantiche.... ma poi mi guardo attorno e mi chiedo: non sarà un po' ottocentesco oggi appellarsi al comune senso del pudore??
(Rispondi)
 
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