Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

 

 
« La professione più sexy?...RIFLESSIONE DELLA SERA, ... »

IL CASO DEL GIORNO, Vicenza, la gara in pronto soccorso tra infermieri e dottori per fare prelievi dolorosi ai pazienti

Post n°8644 pubblicato il 29 Aprile 2016 da psicologiaforense

MALASANITÀ CRIMINALE: SCANDALO A VICENZA


 

Una sfida folle, inquietante, via smartphone, a chi riesce a mettere la cannula più grossa, quella che può essere più dolorosa, nelle vene di pazienti ignari. Vi partecipano due medici e sei infermieri. Lo scenario è il pronto soccorso dell'ospedale di Vicenza. Il primario Vincenzo Riboni scopre la trama, si indigna, individua i responsabili.

Il dg Giovanni Pavesi apre otto procedimenti disciplinari. L'avvocato Laura Tedeschi, capo dell'ufficio legale dell'Ulss, formalizza i capi di accusa, ascolta gli imputati ed emette le sentenze. Due sanzioni e sei archiviazioni. Un medico è punito con la censura scritta. Un infermiere con il rimprovero scritto. Prosciolti l'altro medico, una donna, e gli altri 5 infermieri, 3 donne e 2 uomini. La parola ora passa alla Procura della Repubblica di Vicenza...


LA CRONACA :
Un gioco incredibile e crudele a colpi di smartphone tra le barelle per aggiudicarsi il primato di aver infilato il maggior numero di cannule ai malcapitati pazienti. Lo scenario è il pronto soccorso dell'ospedale San Bortolo di Vicenza, dove due medici e sei infermieri hanno dato vita ad una sfida via whatsapp sulla pelle dei loro assistiti. Tutto è nato in una cena goliardica tra amici per movimentare le giornate in corsia. Il gruppo si dà un nome, 'Gli Amici di Maria', e stabilisce regole precise: a vincere è colui che userà il maggior numero di aghi o cannule. Più queste ultime sono grosse, e dunque dolorose per il malato, maggiore è il punteggio ottenuto. Lo score si segna su un apposito tabellone e ogni punto conquistato viene condiviso in chat con tutti i partecipanti.  La gara diventa di dominio pubblico quando uno dei due medici del reparto, pentito, rivela la bravata al primario, Vincenzo Riboni. Parte immediatamente l'indagine interna e l'apertura di una procedura sanzionatoria interna all'ospedale, che si conclude con due richiami e sei 'assoluzioni'.  Per accertare i fatti, spiega il Direttore Generale dell'Ulss 6 Vicenza Giovanni Pavesi, vengono incrociati date e orari della chat con le cartelle cliniche, per capire se ci siano stati dei comportamenti inappropriati. «Non abbiamo trovato riscontro - racconta -. Ciò nondimeno abbiamo aperto un procedimento disciplinare che si è concluso con rapidità, nei limiti di quelle che sono le prove raccolte. Abbiamo inoltre trasmesso tutta la documentazione agli Ordini Professionali competenti». A gettare acqua sul fuoco delle polemiche è lo stesso primario. «È stato solo un gioco - afferma - e per fortuna tale è sempre rimasto. Nessuno ha fatto nulla di sbagliato e la salute e il benessere dei pazienti non sono mai stati compromessi». Di sicuro l'immagine del San Bortolo non ne esce bene. «Rimane - ammette Riboni - un giudizio eticamente negativo di quanto è stato fatto, dal momento che simili gare non andrebbero né pensate né tantomeno messe per iscritto».
Meno accomodante il giudizio del Direttore Generale dell'Ulss, Giovanni Pavesi. «È una vicenda di estrema gravità, al di là del fatto che gli episodi siano effettivamente avvenuti o meno - commenta -. Non appena ne siamo venuti a conoscenza ci siamo immediatamente attivati, portando avanti con determinazione una doppia azione». Pavesi afferma che il suo pensiero «va innanzitutto ai cittadini e in particolare a quelli che possono essere stati oggetto della vicenda, ai quali vanno le scuse di tutta l'Azienda». Per ora il Procuratore di Vicenza Antonino Cappelleri non ha aperto un fascicolo sul caso ma non è escluso che lo faccia da un momento all'altro...

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
moon_I
moon_I il 29/04/16 alle 14:21 via WEB
...domanda: quindi potranno continuare ad operare nel loro ambito lavorativo? perché se così fosse è inquietante...
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/04/16 alle 14:28 via WEB
Allo stato degli atti, sì. Sono tutti in servizio anche perchè pare abbiano fatto scomparire le prove dell'orribile sfida.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/04/16 alle 14:30 via WEB
“Come va la sfida grigi contro arancioni?” chiede l’infermiere. “2 arancio 1 grigio. Il dottor… è a un prelievo senza cannula” gli risponde un collega. “Ma come, un prelievo senza cannula!! Deludente, deludente” è il commento dei contendenti. Poi il medico, con uno scatto di reni, trionfante: “Infilato un arancio, or ora. Malfidati”. “Sì, ma il punteggio complessivo com’è? Se non ho capito male… 2 arancio e un grigio contro 1 arancio. Ci vuole un rimontone”. Puntuale, la rimonta arriva: “Lombosciatalgia, 3 vie in succlavia e vittoria a mani basse” annuncia un altro infermiere. “Ancora venti minuti al fischio dell’arbitro!”. Al momento fatidico il dottore chiede: “Vediamo il tabellone”. Dialoghi surreali di malasanità, sulla pelle dei pazienti. Perché quella che è andata in scena al pronto soccorso del San Bortolo di Vicenza è stata una vera competizione combattuta da medici e infermieri, a colpi di cannule e aghi infilati nei corpi dei malati. Con tanto di cronaca in diretta via smartphone, per convalidare i punti e tenere il conto di chi ne faceva di più.
(Rispondi)
 
moon_I
moon_I il 29/04/16 alle 14:44 via WEB
...assurdo...ed un primario che li difende perché è stato solo un "gioco" ha dell'incredibile, andrebbero tutti radiati...
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/04/16 alle 15:57 via WEB
Le lobby del privilegio. Così chiamano la lobby dei camici bianchi
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
DA VICENZA il 29/04/16 alle 14:55 via WEB
l presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha annunciato la linea dura sulla vicenda della “gara” di grandezza sull’uso e il numero delle cannule nelle vene ai danni dei pazienti dell’Ospedale di Vicenza che avrebbe visto protagonisti alcuni medici e infermieri scovati e sanzionati dall'ospedale; anche l'Assessore alla Sanità della Regione Veneto, Luca Coletto, interviene sul caso. “La linea dura annunciata dal Presidente della Regione è l’unica possibile". "Sono arrabbiato e addolorato - continua Coletto - perché, aldilà delle conseguenze sul piano disciplinare e giuridico, che mi auguro esemplari, siamo anche di fronte al tradimento della deontologia e dell’etica professionale, che per un operatore della sanità è di una gravità assoluta”. “Sarebbe inaccettabile anche se solo avessero scherzato sul web – conclude l’Assessore – ma temo che non sia così. In ogni caso, anche per tutelare il buon nome di decine di migliaia di operatori della sanità veneta che trattano i malati come figli, mi auguro che la cosa possa essere valutata con rigore anche dall’Ordine dei Medici, da sempre insostituibile garante del giuramento di Ippocrate. Per parte mia – conclude – chiedo a queste persone di farsi un profondo esame di coscienza, traendone onestamente tutte le conseguenze del caso”.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/04/16 alle 15:58 via WEB
Adesso c'è imbarazzo e sconcerto
(Rispondi)
 
marcella.988
marcella.988 il 29/04/16 alle 15:07 via WEB
Adesso dicono che è tutto uno scherzo, che la gara era virtuale, che nessuno avrebbe mai toccato un paziente, etc.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/04/16 alle 15:58 via WEB
Devono pure difendersi
(Rispondi)
 
cas.li
cas.li il 29/04/16 alle 15:10 via WEB
Si sa che al pronto soccorso non è come in TV... ci si annoia a morte tra gente che non fa altro che lamentarsi. Un giochino bene organizzato ma innocente dicono.... Adesso che c'è il rischio di radiazione non si divertono più e smentiscono tutto.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/04/16 alle 15:59 via WEB
Il primario Vincenzo Riboni non ha smaltito la delusione e la rabbia per una vicenda che ha macchiato per la prima volta 24 anni di servizio senza incidenti. «Non ho paura dei sindacati e di chiunque. È vergognoso che aleggi il timore di qualcosa. Non ho niente da nascondere e da temere. Io mi aspetto che i responsabili vengano allontanati. Queste persone non sono più idonee sul piano etico a lavorare in un reparto come questo. Anzi farebbero bene ad andare via spontaneamente. Senza problemi e senza remore. Li invito a cambiare, a trasferirsi altrove».
(Rispondi)
 
marcella.988
marcella.988 il 29/04/16 alle 15:53 via WEB
Il sindacato parla di raggiro «Prove inesistenti»
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/04/16 alle 16:01 via WEB
Sì, ma anche fosse stato solo pensato un gioco così sadico sarebbe comunque disgustoso e contrario ad ogni etica professionale
(Rispondi)
 
job1111
job1111 il 29/04/16 alle 15:55 via WEB
Il day after al pronto soccorso del San Bortolo dopo l'esplosione della bomba sulla gara degli aghi via Whatsapp è una giornata particolare, con un’atmosfera ovattata, surreale, e una narrazione scandita da solitudini afone e silenzi assordanti, quasi come quella del film che rappresentò una delle vette di Ettore Scola. Nessuna reazione apparente da parte del solito esercito di pazienti e familiari in attesa o in transito.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/04/16 alle 16:02 via WEB
E chi lo sa meglio di te?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/04/16 alle 16:03 via WEB
Sono stata lì 11 gg. fa. Ma non ne sapevo nulla...
(Rispondi)
 
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
REGIONE VENETO il 29/04/16 alle 16:14 via WEB
"Il chiarimento che è stato fatto fino ad ora è assolutamente insufficiente, credo che ai cittadini debba essere data una giustificazione, una spiegazione fino in fondo". Così Luca Zaia, governatore del Veneto, sulla vicenda che sarebbe accaduta all'ospedale di Vicenza con una sorta di gara, al pronto soccorso, tra alcuni medici e infermieri su chi riusciva ad inserire le cannule più grandi ai pazienti. Zaia ha avviato un'indagine da parte della Regione Veneto e chiesto l'intervento della Procura di Vicenza. "Se ci fossero stati dei comportamenti al di fuori della legge - ha sottolineato - è giusto che ci siano punizioni esemplari che ritengo sacrosante".
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/04/16 alle 16:07 via WEB
In assenza di denuncia dei pazienti che ovviamente non sapevano e non sanno nulla non so francamente, sotto il profilo penale, quali reati si possono ascrivere a questi individui.
(Rispondi)
 
monellaccio19
monellaccio19 il 29/04/16 alle 17:03 via WEB
E giocare a freccette da lanciare sul culo disegnato con tanti cerchi concentrici sul culo di un balordo, no?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/04/16 alle 17:35 via WEB
Non dargli queste idee che c'è subito chi le mette in pratica:-)))
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 29/04/16 alle 17:37 via WEB
La cosa sarebbe stata messa a tacere se non se ne fossero vantati in giro e se non avessero utilizzato, per segnalare le mosse del "gioco", i cellulari di servizio per le urgenze.
(Rispondi)
 
dinobarili
dinobarili il 29/04/16 alle 19:31 via WEB
Ciao. Bel post. C'è da rabbrividire. Dino
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 30/04/16 alle 12:59 via WEB
Ciao Dino, sono talmente mortificata che non so cosa dire...
(Rispondi)
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 29/04/16 alle 23:02 via WEB
Ma.... io li licenzierei tutti su due piedi per riassumerli immediatamente dopo in ditte specializzate nella cernita manuale di rifiuti urbani, li almeno i danni sarebbero limitati... :(
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 30/04/16 alle 12:58 via WEB
La folle gara tra infermieri e medici all'ospedale San Bortolo di Vicenza finisce in Procura: il procuratore Antonino Cappelleri avrebbe aperto un'inchiesta sul caso che sta facendo indignare gli operatori della sanità di tutto il Nordest, scuotendo perfino la Regione. Al momento non ci sarebbero né indagati né chiare ipotesi di reato, ma il procuratore vuole vederci chiaro - come scrive Il Giornale di Vicenza - e le ipotesi di reato che potrebbero configurarsi andrebbero dalla violenza privata alle lesioni e i maltrattamenti sui pazienti.
(Rispondi)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Federico il 03/05/16 alle 12:26 via WEB
FOLLE GARA AL PRONTO SOCCORSO DI VICENZA. Nei gruppi Whatspp si condivide di tutto. Anche le foto di un cadavere. In particolare di una donna anziana giunta morta al pronto soccorso. Nuovo capitolo nella vicenda della "folle gara", com'è stata definita, delle cannule tra medici e infermieri al pronto soccorso del San Bortolo. Il particolare nuovo viene riferito dal Giornale di Vicenza, che attribuisce la rivelazione al primario Riboni, il quale avrebbe riferito quanto gli sarebbe stato dichiarato da un'infermiera, che gli ha raccontato, nella riunione indetta con il personale dal dirigente del reparto, delle foto scattate da una collega alla donna giunta cadavere con notevoli fratture agli arti inferiori, e fatte girare.
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963