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Post n°8656 pubblicato il 04 Luglio 2016 da psicologiaforense
non c’è sofferenza più alta di quella di esporsi all’altro, ai suoi tradimenti. Non c’è relazione vera se in qualche modo non mi consegno all’altro. Ma il consegnarmi vuol dire affidarmi alla sua libertà essere vulnerabile. Da soli non si può essere felici ma aprirsi a una pienezza di vita vuol dire correre il rischio di soffrire e molto, di essere feriti e in profondità…
LA NECESSITÀ DELL'AMICIZIA ![](http://www.npensieri.it/wp-content/uploads/amicizia.jpg)
Senza l’amicizia non può esserci vita buona. Non si può essere felici. Questo è in sintesi il messaggio di Socrate. Senza amici, senza relazioni la vita non può fiorire in pienezza. Perché l’essere umano è fatto per l’altro. Neanche Adamo nel giardino dell’Eden poteva restare solo. Aveva un giardino splendido tutte le specie viventi, poteva addirittura parlare con Dio ma non aveva nessuno da guardare negli occhi. Dio gli pone accanto Eva, occhi negli occhi così la creazione è completa, l’uomo non è più solo ma accanto a questa profonda verità si rivela un paradosso: non c’è vita buona e felice senza legami di reciprocità ma al tempo stesso non c’è sofferenza più alta di quella di esporsi all’altro, ai suoi tradimenti. Non c’è relazione vera se in qualche modo non mi consegno all’altro. Ma il consegnarmi vuol dire affidarmi alla sua libertà essere vulnerabile. Da soli non si può essere felici ma aprirsi a una pienezza di vita vuol dire correre il rischio di soffrire e molto, di essere feriti e in profondità. E allora che fare? Ritirarsi in sé senza avere mai un incontro con l’altro o provarci sapendo che ci si può far male ma che si cresce in umanità?
Commenti al Post:
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monellaccio19 il 04/07/16 alle 20:29 via WEB
Ma il tradimento è alla base della storia dell'umanità! Se non ci fosse stato tradimento, oggi parleremmo di ben altra umanità. Il tradimento il Signore l'aveva previsto e il serpente induce a tradire i primi due umani della storia. Da allora con il tradimento l'uomo è andato a nozze, ha compreso come fosse elemento decisivo e importante per unire e disunire. Il tradimento è una forzatura obbligatoria, anzi, se non esistesse bisognerebbe inventarlo perché grazie ad esso, ci attacchiamo come cozze allo scoglio, tra di noi e alla prima occasione, quasi perché non ci debba mancare nulla, si tradisce l'amico sincero, la moglie/il marito e chiunque capiti. Non si tradisce per scelta oculata e mirata, lo si fa perché l'occasione ci spinge a farlo. E' la storia che lo dice.
Buona serata.
(Rispondi)
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maraciccia il 04/07/16 alle 21:51 via WEB
Il rischio c'è.... sempre e comunque, anche se te ne stai da sola.., quindi che vale non rischiare?..niente!!
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psicologiaforense il 04/07/16 alle 23:24 via WEB
Da soli non si può essere felici ma aprirsi a una pienezza di vita vuol dire correre il rischio di soffrire e molto, di essere feriti e in profondità. E allora che fare? Ritirarsi in sé senza avere mai un incontro con l’altro o provarci sapendo che ci si può far male ma che si cresce in umanità?
(Rispondi)
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maraciccia il 04/07/16 alle 21:54 via WEB
stasera mentre camminavo con Argo..m'è venuto in mente che avrei lasciato volentieri ad altri la mia vita.., ma c'era Argo..e anche solo per lui non avrei potuto devolvere ad altri i miei doveri.
(Rispondi)
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psicologiaforense il 04/07/16 alle 23:28 via WEB
Devolvere? Nel senso letterale di trasferire, trasmettere ad altri un diritto, un possesso, il godimento di un bene, tutti i tuoi possedimenti, ecc.? Quindi i tuoi doveri nei confronti di Argo sarebbero i tuoi beni? Come lapsus non c'è male...
(Rispondi)
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maraciccia il 04/07/16 alle 21:57 via WEB
..poi ci sei tu...per non dire del Gil, che da solo non ce la fa.., ho fatto delle foto straordinarie domenica..^__^
(Rispondi)
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psicologiaforense il 04/07/16 alle 23:29 via WEB
Fortunatamente hai avuto la decenza di mettere prima me.... ma con molte ambiguità ed ambivalenze.
(Rispondi)
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gabbiano642014 il 05/07/16 alle 09:29 via WEB
Buongiorno....Sai perfettamente che l'amicizia è un sentimento nobile e come tale non si erige sulla vulnerabilità o nel timore della sofferenza.Ti potrei definire l'amicizia in termini matematici,come uno spazio tridimensionale ,una dimensione che si presta all'analisi e crea il "noi".
(Rispondi)
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psicologiaforense il 05/07/16 alle 11:29 via WEB
Sì, però guardando i numeri rileviamo che: un italiano su due ha paura della solitudine, uno su cinque non ha un amico, quasi sette milioni di uomini e donne parlano soprattutto con se stessi, benché non manchino i conoscenti abituali o occasionali: solo di rado riescono a confidare felicità e ansie, a raccontare le emozioni preziose che nemmeno un partner riesce sempre a condividere.
(Rispondi)
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Yaris167 il 05/07/16 alle 09:31 via WEB
Buongiorno carissima, vedo che la tua "vacanza" ha prodotto ottimi risultati Regina !!! :-))
(Rispondi)
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Yaris167 il 05/07/16 alle 09:33 via WEB
Il mio pensiero in merito, è più semantico che introspettivo ed è sul termine "Tradimento"..
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Yaris167 il 05/07/16 alle 09:42 via WEB
Tradimento proviene da "tradere" che equivale a "consegnare" quindi l'incontro con l'altro è già "un consegnare e un tradire".. il resto penso sia conseguenza dell'entrare in relazione, del costruire rapporti, di come vorremmo fossero questi rapporti e del "rispettivo" lasciarsi andare..
(Rispondi)
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Yaris167 il 05/07/16 alle 09:48 via WEB
..poi ci sono le alchimie. ma queste sono altra cosa :-)
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psicologiaforense il 05/07/16 alle 11:53 via WEB
Vedi, ho voluto darmi la regola che un post non debba mai superare le 22 righe. In questo caso ho scritto 14 righe. Non c'è chi non veda come un argomento di questa portata, invece, occupi lo spazio di molti ponderosi volumi....
(Rispondi)
(Vedi gli altri 1 commenti )
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psicologiaforense il 05/07/16 alle 11:54 via WEB
Nello specifico, come ho scritto altrove: nonostante il tentativo di considerarlo «altro da sé», il tradimento rappresenta nella vita dell'individuo un'esperienza ineludibile, personificando ciascuno in diversi periodi della propria esistenza il ruolo di tradito o traditore. Si tradisce infatti l'amato, così come la patria, l'amico; si arriva persino a tradire se stessi....
(Rispondi)
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psicologiaforense il 05/07/16 alle 12:02 via WEB
Ho scritto in altro post: L'amicizia non è basata sugli interessi ma sull'affetto; con un amico siamo in grado di essere completamente onesti, totalmente aperti senza paura e senza riserve, in lui abbiamo fiducia, speranza e la certezza di essere capiti. Allo stesso modo, dobbiamo essere disposti a dare senza indugi. In amicizia ci sono due sentimenti fondamentali: la fiducia e l'affetto. Un amico è qualcuno che conosce i nostri punti di forza e di debolezza e, nonostante questo tiene a noi. Non possiamo pretendere che tutti i nostri rapporti abbiano lo stesso grado di profondità e di intimità. Dobbiamo apprezzare ciò che ogni persona può dare di diverso. Con uno ci sentiremo a nostro agio nel parlare, con un altro invece ci troveremo a ridere di gusto come dei bambini. Prestiamo sempre attenzione alle idee troppo rigide ("solo coloro con cui vado totalmente d'accordo sono amici", ecc...) perchè ci possono rendere infelici e condurci alla solitudine.
(Rispondi)
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diogene51 il 05/07/16 alle 13:43 via WEB
In ogni caso è sempre meglio aprirsi all'altro, perché l'uomo nasce come animale sociale. Da solo non sarebbe sopravvissuto nei tempi bui della preistoria. Nasce come membro di un gruppo. Come avrebbe potuto sviluppare il linguaggio, questa meravigliosa opportunità, se fosse stato un solitario, che si univa solo per accoppiarsi?
L'uomo deve essere più che amico, amichevole, poi la concretizzazione a volte viene e a volte no. Generalmente avviene perché l'esprimere la propria intimità lega a noi la persona con cui ci si apre.
Io vengo da lontano, sono stato un narcisista solitario e ho conquistato a poco a poco uno spazio sociale. Per questo lo apprezzo così tanto e sono grato a chi mi ha facilitato il cammino.
Che piacere rileggerti, carissima!
(Rispondi)
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maraciccia il 05/07/16 alle 14:42 via WEB
giornate calde per essere..un bacetto...
(Rispondi)
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card.napellus il 05/07/16 alle 20:05 via WEB
Io uso dire che l'amicizia è molto più dell'amore, perché io voglio solo il bene di un amico o amica. Non pongo condizioni. Non voglio che sia mio, e nemmeno che i suoi sentimenti verso di me siano gli stessi. Mi basta sapere che c'è e che è felice per quanto questo sia nelle mie possibilità. Vivo con Chiara da quasi trent'anni, e questo è stato possibile perché era prima di tutto mia amica.
(Rispondi)
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Inviato da: Nuvola_vola
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