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« LO STIVALE "TRUZZO" E ...2017, RISVEGLIARE LE COS... »

DIMMI CHE TIC HAI..., gesti ripetitivi e inconsapevoli, linguaggio del corpo, psicopatologia, un tic per ogni pensiero

Post n°8797 pubblicato il 13 Novembre 2016 da psicologiaforense

 

QUANTI GRATTACAPI.

Fra tutte le parti del corpo la testa e il volto sono le più bersagliate dai tic. Più ci si tormenta una parte del corpo vicino al capo, e quindi al cervello, maggiore è il livello di tensione legata a un pensiero fisso e ricorrente o all'avvicinar­si di una scadenza importante. Chi ama toccarsi i lobi delle orecchie o grattarsi la testa, per esem­pio, desidera uno spazio per raccogliere le idee. A livello simbolico cerca conforto e incoraggiamento. Un capitolo a parte meritano i capelli: lisciare le ciocche, arrotolarle sulle dita, “sistemarsi” la pettinatura, ecc… è una forma particolare di AUTOCONTATTO, tipica delle persone un po' titubanti. Ricorda il gesto di un genitore che accarezza i capelli al figlio per rassicurarlo. E’ un mo­do per dire a noi stessi che le cose andranno bene, che sapremo cavarcela. Se, però, il movimento invece di andare dall'alto verso il basso come per cocco­lare, si muove in senso opposto, il gesto è seduttivo ed è rivolto alle persone che ci osservano. Infine, avvicinare i capelli alla bocca e al naso per sentirne il profumo rivela il desiderio di fare ritorno a quella fase della primissima in­fanzia in cui vivevamo di sensazioni e conoscevamo solo l'odore del nostro corpo e quello della mamma. Ecco perchè quel profumo, così intimo, è capa­ce di tranquillizzarci.
INVECE:  lo strizzare un occhio può servire ad ingraziarci gli altri o la buona sorte in un momento difficile; l'alzare una spalla è uno scongiuro verso un pensiero molesto o fonte di ansia; l'arricciare il naso è un gesto di allontanamento o di diffidenza, ecc....

LE EMOZIONI SULLA CARTA.

E’ molto frequente: la mente assorta e la mano che traccia spirali, frecce e ghirigori sul foglio. Quale significato hanno que­sti disegni? Di solito sono tipici delle persone introverse che hanno difficol­tà a entrare in relazione con il mondo esterno e, quindi, si esprimono attra­verso linee, forme e figure. Ognuna ha un valore diver­so. Le forme geometriche, di solito, manifestano la volontà di dare ordine ai pensieri, di imbrigliarli in uno schema. I punti esclamativi sottolineano con forza il bisogno di concentrarsi. Le spirali sono un po' ipnotiche, catturano l'attenzione e riescono ad alleggerire il pensiero. Infine, il viso: chi lo disegna vuole guardare in faccia le proprie emozioni per affrontarle al meglio. Se poi si concentra sugli occhi, comunica un desiderio di relazione.

MORDERE LA VITA.  

Qualsiasi cosa gli capiti sotto mano la mordicchia, dal   cappuccio delle penne a sfera alla cannuccia della bibita. Questi oggetti rappresentano inconsciamente il capezzolo della madre che affronta con cal­ma l'aggressività del bambino affamato. Rosic­chiarli diventa una forma di autogratificazione che ci permette di scaricare 1o stress. C'e poi un'altra interessante categoria di persone che si mordono e man­giucchiano le guance dall'interno. Sono introverse, riflessive, caute. In questo modo è come se volessero metabolizzare i fatti della vita. Di fronte a una no­vita, la assaggiano, la portano dentro di loro e cercano, mordicchiandola, di assimilarla. Frequentissima, su un piano parallelo ai tics, è anche l'ONICOFAGIA ( vedi foto)  che è una via per scaricare l'ansia con sotteso un simbolismo aggressivo o autodistruttivo, non disgiunto da un aspetto rituale che, paaradossalmente, svolge una funzione rassicuratoria.


DUE PASSI PER DIRE CHI SIAMO.

Ci sono persone che non riescono pro­prio a stare ferme e, quando devono risolvere un problema, camminano avanti e indietro senza sosta. Inconsciamente vogliono aggredire la situa­zione, sbloccarla, trovare la chiave di volta. Hanno difficoltà a smaltire l'ansia e cercano di occupare uno spazio come a dimostrare agli altri e a se stessi la 1oro forza e le capacità che li aiuteranno a risolvere la questione. Forse si sentono poco valorizzati e perciò, esattamente come fan­no gli animali, marcano il territorio in cerca di autoaffermazione.

 

 
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Commenti al Post:
geishaxcaso
geishaxcaso il 13/11/16 alle 21:02 via WEB
Non saprei, mi capita di fare un po' di tutte queste cose, ma non in forma esagerata... una cosa strana che mi capita ultimamente è quella di mettere in ordine e classificare magari per colore o dimensione o, che ne so, per funzione, che siano soprammobili o mollette per il bucato. ... sulle mollette stamattina mi sono un po' preoccupata :(
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/11/16 alle 11:12 via WEB
Ti rispondo in privato:-)))
(Rispondi)
 
 
 
geishaxcaso
geishaxcaso il 14/11/16 alle 18:10 via WEB
:D grazie, attendo con ansia, non essere cattiva però ;)
(Rispondi)
 
maraciccia
maraciccia il 14/11/16 alle 00:20 via WEB
notte Giuliana..a domani
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/11/16 alle 11:13 via WEB
Lì di notte non si dorme... si balla. Ti mando giù il camper di mio fratello?
(Rispondi)
 
 
maraciccia
maraciccia il 14/11/16 alle 11:15 via WEB
qui per ora non si sente più..è rimasto solo dentro il senso di insicurezza, se ne andrà anche lui man mano speriamo
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 14/11/16 alle 11:33 via WEB
Allora di notte, quando non dormi, sveglia G. e, sotto la sua guida dedicati ad un programma integrato di ginnastica, cosmesi e dietetica perchè ho visto un tubino nero che sottolineerebbe il tuo lato più sbarazzino
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monellaccio19
monellaccio19 il 14/11/16 alle 11:47 via WEB
Pertanto, evitando gesti o tic che istintivamente compiamo quando la sfortuna o la iettatura ci sorprende facendoci portare le mani in tasca per raggiungere posti celati, direi che il volto, per quanto mi riguarda, sia il più gettonato: mi tocco la dura barba, mi tocco gli occhiali che spesso perdono la tenuta perfetta e...gesticolo molto in generale per rafforzare i concetti che esprimo: una gestualità direi molto utile visto che sono molto spartano nelle mie argomentazioni. Buondì Giuliana.
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gas.o0
gas.o0 il 16/11/16 alle 10:54 via WEB
Bellissimo post ^_^
(Rispondi)
 
hatterinavampira
hatterinavampira il 16/11/16 alle 11:19 via WEB
Io ho i tic e tac che sono il suono onomatopeico dello scorrere del tempo dell'orologio ma anche le caramelle... hi hi hi hi
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