Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
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« DANIEL DEGLI ANGELIPILLOLA... QUANTO MI COSTAVI! »

EVACUARE LA SCUOLA?

Post n°152 pubblicato il 03 Marzo 2007 da psicologiaforense
 

immagineLa gravità di alcune storie fa emergere la necessità di intervenire. Si sono visti professori farsi buttare giù dalla cattedra; si è saputo di una supplente che aveva un metodo tutto suo di insegnare l'educazione sessuale ai tredicenni. E di un'altra che andava in classe con un minitanga e poi si lasciava palpeggiare dai ragazzini. Ma "poco poco", come ha spiegato per difendersi, OGGI SI PARLA DI DIRIGENTI SCOLASTICI E DOCENTI al NORD come al SUD PICCHIATI DAI GENITORI PERCHE' AVEVANO RIPRESO IL DISCENTE , o semplicemente, PER AVER PROIBITO L'USO DEL CELLULARE DURANTE LE LEZIONI. Siamo all'assurdo, trent'anni fa queste scene si vedevano nei film di Pierino e l'insegnante aveva le curve morbide della Fenech o le natiche della Casini. Film pecorecci, non pretendevano di dare lezioni a nessuno.
La magistratura INDAGA NELLA SCUOLA MATERNA ci sono  alcune maestre  che hanno chiuso le bocche dei bambini chiacchieroni con nastro da pacchi un'altra,  a forbiciate ha ferito alla lingua un bambino troppo vivace. Bisogna mettere fine a questa follia, la scuola deve difendersi da chi la danneggia.  Gente così NON DOVEVA ESSERE ASSUNTA e adesso deve essere spedita a casa in poche ore e con la proibizione di rimettere piede in un istituto scolastico. La stessa severità vale per gli alunni: non c'è nessuna goliardia in chi allaga la scuola, imbratta i muri, sbeffeggia chi è in cattedra, si sottrae sistematicamente a lezioni, compiti e interrogazioni. Nè è consentito che ci siano genitori disposti a giustificare i figli in tutto, anche negli eccessi, nelle volgarità e talvolta nell'illegalità. È vero le punizioni a scuola ci sono sempre state, almeno nel passato. Gli inglesi ne sentono tale nostalgia da chiedere il ripristino delle punizioni corporali. Ma gli inglesi, si sa, hanno un concetto loro della disciplina. I francesi chiamavano "vizio inglese" la sculacciata. Il diritto di frustare gli scolari sulle mani o sul sedere è stato abolito in Inghilterra per legge soltanto nel 1986! 
Da noi, una volta bastava mandare i più turbolenti dietro la lavagna, in qualche classe c'era il banco degli asini e c'è chi, ORAMAI ANZIANO, ricorda le ore trascorse in ginocchio, a gambe nude, su uno strato di ceci o di sassolini. Funzionava anche la bacchettata sulle mani. Del resto, basta leggere le pagine di "Cuore" di De Amicis per capire la fine degli scolari inquieti nell'Italia post-unitaria. Al povero Franti andò decisamente male. Qualche anno fa a Mestre hanno allestito una bella mostra  sulla scuola degli anni '50. Il titolo era significativo: "Dietro la lavagna". L'allora sindaco di Venezia  ricordò che alle elementari per punizione gli toccavano dieci piegamenti sulle ginocchia con la cartella in mano. E se la cavava bene. Immaginate certi politici alle prese con la maestra armata di forbici.
Avrebbero imparato che il silenzio è d'oro.

 
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>> SQUOLA! su Critica Costruttiva
Ricevuto in data 05/03/07 @ 16:45
Passando dalle parti di Marco Piccolo sono incappato in un suo post dal titolo "EVACUARE LA SCUOL... (continua)
 
>> L'istruzione a scuola, ma l'educazione a casa su Comunicare
Ricevuto in data 05/03/07 @ 16:59
In questi giorni si è parlato molto del video che ha come protagonista una professoressa, la qual... (continua)
 
Commenti al Post:
deontologiaetica
deontologiaetica il 03/03/07 alle 22:11 via WEB
Scuola: si salvi chi può. Sono 55.000 gli insegnanti che anticiperanno il loro pensionamento a quest'anno. Una vera e propria fuga figlia di tante cause. Tra queste, il panico seguito alle recenti norme pensionistiche. A tener banco, inoltre, il disorientamento per le pseudoriforme volute da ministri incompetenti in cerca di notorietà a buon mercato e formulate da burocrati lontani da decenni dalla scuola militante. Riforme sempre giocate al ribasso, per risparmiare risorse, per tagliare classi e cattedre, per ridurre tempi e prospettive. Riforme vendute con etichette patinate ed accattivanti dietro le quali c'è poco o nulla. Così, in rapida progressione: i rimandi e gli esami di riparazione sono stati rimpiazzati con la promozione per tutti, col 6 nero o quello rosso; il business delle lezioni private col mercimonio dei corsi di recupero e degli sportelli didattici; il rispetto del programma con la libertà di fare di tutto e niente; a cui corrisponde il travaso delle risorse dalle attività didattiche ordinarie ai più bizzarri progetti extracurriculari, spesso utili solo al profitto dei dirigenti scolastici e dei loro protetti; e molto altro ancora. Una professione, quella docente, sempre più ghettizzata. Un tempo apprezzata e socialmente riconosciuta, oggi marginalizzata e disincentivata ad arte, quando non addirittura linciata. Il docente, nell'oleografia più recente, è un precario, sottopagato e sottostimato, quando non addirittura depravato, incapace, ignorante, demotivato, fannullone e psicopatico. Dagli editoriali dei saccenti tuttologi ai video della rete, dai reportage scandalistici alle congiure genitoriali, ogni occasione è buona per la lapidazione professionale. Così non resta che la fuga dalla scuola. Fuga da quel luogo dove, tra l'ignavia collettiva, non si educa e non si forma ma si intrattiene con ogni amenità, in nome della varietà ed appetibilità dell'offerta formativa. Un luogo nel quale i diritti sono solo dalla parte degli alunni e delle loro famiglie, le responsabilità tutte dall'altra parte. Degli esempi? Diritto è quello di ricevere spiegazioni curriculari, aggiuntive, integrative, individualizzate e di recupero, a prescindere dalla frequenza, dall'attenzione e dall'applicazione dello studente. E non finisce qui. La verifica deve essere programmata e facilitata, corretta con ogni riguardo e valutata con tutta la generosità possibile. E se i risultati non dovessero essere sufficienti, la responsabilità esclusiva è tutta del docente. In quel caso faranno quadrato studenti, genitori e dirigenti scolastici a chiedergli conto del suo - del docente, avete capito bene - insuccesso didattico. A poco gli servirà obiettare che la parte prevalente della classe ha raggiunto gli obiettivi fissati, che in taluni casi i risultati sono stati eccellenti. Nell'epoca del subito a tutti ogni insufficienza è una sua macchia professionale. E visto che questo è oramai percepito dal gruppo come un'arma, non è difficile che la classe si ricompatti nel non far niente, tanto.... Già, tanto poi la promozione, volente o nolente, arriva a tutti. Altrimenti la scuola perde alunni, quindi cattedre, fondi, ecc. ecc.. Tutto ciò a riprova che gli studenti non sono più dei fruitori di una istituzione, che riconosce diritti ma richiede doveri, ma dei meri consumatori. Ed in quanto clienti, per definizione, hanno sempre ragione. A quanti - disquisendo di scuola - è venuto il sospetto che le famiglie non facciano fino in fondo la loro parte, che i ragazzi hanno gravi deficit motivazionali, che i media, con la televisione in primis, educano prima della scuola all'effimero, al violento, all'insulso, al triviale? Quando la famiglia era un nucleo abitato e stabile e prima dell'avvento della televisione spazzatura o commerciale, la scuola era altro, sì o no? Le molestie e le violenze sarebbero così ricorrenti se la TV non riversasse programmi porno per tutta la notte nelle stanze degli adolescenti teleprovvisti? Quei programmi, in aggiunta a quelli con culi e tette a profusione, ostentati con fare sguaiatamente ammiccante dai canali commerciali, spronano all'emulazione, ma anche a considerare l'altro come cosa, niente di più che un oggetto da usare e di cui abusare, da soli o in gruppo e, se non basta, da mostrare al mondo come preda catturata e posseduta. Quanti PC e quanti telefonini in dotazione degli adolescenti hanno opportuni filtri per inibire la connessione a siti "a rischio" e alla ricezione di materiale inadatto? Al giovane che aggredisce i genitori ed ottiene quello che vuole, insegue un poliziotto e irride o infierisce su un'insegnante occorre contrapporre un argine fatto di "sani principi", applicati con coerenza e fermezza da autentici maestri, autorevoli comunque ed autoritari quando serve. Occorre il rispetto dei ruoli di ciascuno e l'osservanza di regole certe e condivise, alle quali facciano seguito, solo quando meritate, gratificazioni in forma commisurata e, in caso contrario, provvedimenti coerenti e conseguenti. Ripristinare la responsabilità del singolo, ribadendo che l'associazione in gruppo non è mai una attenuante ma l'aggravante che accresce la responsabilità di ognuno in maniera proporzionale all'aumento potenziale del danno arrecabile. In sintesi, la formazione, la sicurezza e la competitività passano attraverso l'azione educativa delle agenzie preposte. La scuola per suo conto dovrà avvalersi di operatori preparati, motivati e perennemente aggiornati, ma anche sostenuti, apprezzati ed incentivati a svolgere un ruolo irrinunciabile e delicato come pochi. Occorre ripristinare strumenti selettivi. Bisogna che la scuola si riappropri di tutte le proprie funzioni, responsabilità e diritti, non ultimo quello di provvedere alla selezione. Non per discriminare o scartare ma per evitare il crearsi di false aspettative e aiutare ciascuno a ricercare lo spazio più adeguato alle proprie potenzialità ed inclinazioni. Perché, non si demotivino i capaci ma si spronino e recuperino per davvero gli svogliati, i disagiati e gli svantaggiati. Per questo, in sintesi, urge una svolta. L'occasione può essere quella offerta dal turn over. Occorre però che lo stato non lesini come sta facendo. Non si ostini ad aumentare il numero degli alunni per classe (14.500) e tagliare le cattedre nonostante gli alunni aumentino di 28.000 all'anno. Bisogna, invece, investire, investire, investire. Farlo una prima volta rilanciando la qualità, la meritocrazia e la competitività sulla scorta di regole coerenti e chiare. Una seconda volta garantendo la continuità didattica con la stabilizzazione del personale docente che, in assenza di provvedimenti tempestivi, si prevede sia costituito per il 25% da personale precario. Una terza volta facendo quadrato con famiglie ed istituzioni perché si realizzi uno sforzo comune finalizzato alla crescita personale, civile e culturale dei giovani. Invece i segnali che arrivano da Roma sono avvilenti. Il ministro è ostaggio di un vacuo narcisismo personale prima ancora che politico. Il ministero dell'istruzione è a sovranità limitata anche quando deve stabilire la copertura dei posti liberati o vacanti realizzando uno straordinario risparmio sulla spesa corrente. Gli organi preposti manifestano un disarmante deficit di idee e grinta. I sindacati tutelano solo le misere rendite di posizione, rivelandosi miopi e insensibili garanti di un dicastero compare più che amico. In circa otto mesi il governo ha solo provveduto a smontare col "cacciavite" parte della dissennata riforma Moratti e fatto poco altro ancora. Sulla carta ha varato un programma triennale per l'immissione in ruolo di 150.000 precari, così da portare ad esaurimento le graduatorie e debellare la vergogna della precarietà nella scuola. In concreto, non ha provveduto - per troppi mesi - a reperire i fondi occorrenti alla retribuzione dei supplenti e, con la circolare ministeriale n.19/07, ha fatto sparire 14.500 cattedre in attuazione della legge finanziaria, consentendo l'ulteriore immissione di 20.000 nuovi abilitati nelle graduatorie, tanto per foraggiare una volta di più l'università con le risorse derivanti dagli aspiranti docenti precari. In compenso non ha fatto l'unica cosa che ci si aspettava: la definizione dei contingenti di immissione in ruolo per l'anno 2007/2008. In assenza, la scuola prossima ventura avrà 55.000 certezze in meno ed oltre 200.000 precarietà di troppo. A nostro avviso è bene che un Comitato di Insegnanti Precari non si limiti a indicare quanti docenti siano intenzionati a lasciare e quanti ne dovrebbero essere immessi in ruolo, ma si esprima sulla qualità della scuola pubblica e, più in generale, sugli obiettivi di crescita educativa, civile e politica del Paese. Lo faccia nonostante lo stato abbia preso dai precari tutto quanto gli serviva, quando e come ha voluto, senza dare nulla in cambio. Riteniamo sia un bene ribadire come l'abbandono degli insegnanti abbia poco a che fare con le rughe, con lo spauracchio per lo scalone previdenziale o con il calo fisiologico della memoria, ma molto col degrado della funzione. Ma è necessario anche che un'associazione di categoria denunci la precarizzazione di troppi, troppo a lungo. Come? Facendo sapere che precari non sono solo i loro stipendi (ridotti e discontinui), precaria è anche la cattedra dalla quale insegnano, precarie diventano, inevitabilmente, le loro parole, le loro azioni, i rapporti con i loro alunni sempre nuovi e le intenzioni che li accompagnano, se tutto va per il meglio, per otto mesi all'anno. Come è possibile combattere l'indifferenza verso l'autorità - il nuovo virus che sembra aver colpito la nuova generazione - se questi docenti non hanno neanche il tempo di progettare il da farsi che già si trovano davanti a nuovi individui? Come fanno a dare continuità e qualità ai percorsi di crescita se patiscono e comunicano la precarietà come unica e sola certezza?
(Rispondi)
 
 
fosco6
fosco6 il 03/03/07 alle 23:13 via WEB
Perfetto, non c'è da cambiare una virgola...e naturalmente condiviso al 100%. Ciao e grazie.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 04/03/07 alle 12:51 via WEB
BRAVA COME SEMPRE DEONTOLOGIAETICA... E PENSARE CHE HAI SOLO 8 anni........
(Rispondi)
 
 
Rudemavolgare
Rudemavolgare il 06/03/07 alle 19:49 via WEB
con un leggero trucco si adatta all'italiana pubblica amministrazione tutta, ministeriali, sanità, infrastrutture e via cantando.... hainoi.
(Rispondi)
 
igina85
igina85 il 03/03/07 alle 22:18 via WEB
ENORME MA COMPRENSIBILE IL PRECEDENTE ARTICOLATO COMMENTO
(Rispondi)
 
igina85
igina85 il 03/03/07 alle 22:19 via WEB
C'e' un'emergenza del vivere civile e del rispetto delle regole che riguarda tutti: scuola, genitori, famiglie, mass media. E' un fenomeno di fronte al quale ciascuno deve assumersi la propria parte di responsabilita' perche' questo e' un problema del Paese certo non solo della scuola". Educare significa non solo dare competenze ma formare uomini e cittadini. Ma questi cittadini dobbiamo formarli tutti: l'insegnamento del rispetto della legalita' deve iniziare dando l'esempio, a partire da quello dei genitori.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 04/03/07 alle 12:52 via WEB
OTTIMO INTERVENTO CARA IGINA. GRAZIE!!!
(Rispondi)
 
arza1
arza1 il 03/03/07 alle 22:23 via WEB
Il preside della scuola media Lombardi di Bari è stato aggredito questa mattina da alcuni genitori: l'uomo, Ugo Castorina, era già stato insultato alcuni giorni fa, per imposto ai ragazzi di lasciare i cellulari prima di entrare in classe. "Tu devi venire fuori, io ti devo uccidere". Queste le parole pronunciate dai genitori contro il preside, secondo quanto ha raccontato lui stesso. "In due si sono introdotti nella scuola - ha detto, uscendo dalla caserma dei carabinieri dove ha sporto denuncia - mentre entravano i ragazzini. Io normalmente mi metto in fondo al corridoio della scuola in modo da avere la visione generale della situazione. Ho chiesto a queste due persone che cosa volessero, perchè per loro non era il momento di entrare, ma loro pretendevano che li ascoltassi immediatamente. Gli ho detto: guardate, non si può e non si deve in questo momento, abbiate pazienza, attendetemi nella hall di ingresso e poi ne parliamo. Invece loro hanno reagito prima verbalmente e poi anche con i fatti, con qualche tentativo di calci e pugni. C'è stata una piccola colluttazione e poi sono intervenuti in aiuto alcuni insegnanti ed il personale della scuola". "Non li conoscevo - ha proseguito il preside - sono persone che non si sono mai fatte vedere nella scuola. Non so cosa volessero dirmi. Sono scappati quando hanno capito che stavano arrivando i carabinieri ma l'ultima cosa che ha detto uno di loro è stata:"Io ti devo uccidere". "In Italia - dice il ministro della Pubblica Istruzione Giuseppe Fioroni commentando quanto accaduto a Bari - c'è una vera emergenza del vivere civile e del rispetto delle regole che riguarda tutti: scuola, genitori, famiglie, mass media. E' un fenomeno di fronte al quale ciascuno deve assumersi la propria parte di responsabilità perché si tratta di un problema del Paese, certo non solo della scuola. Educare significa non solo dare competenze ma formare uomini. E questi cittadini - ha sottolineato il ministro - dobbiamo formarli tutti insieme: l'insegnamento del rispetto della legalità deve iniziare dando l'esempio, a cominciare da quello dei genitori". L'aggressione avvenuta oggi, conclude il ministro, è "intollerabile" soprattutto perchè ha come protagonisti dei genitori, che dovrebbero essere "il primo livello educativo" nella società. E non è la prima volta che accade.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 04/03/07 alle 12:54 via WEB
ARZA1 AMICA MIA CARISSIMA, commento esaustivo, ben elaborato e intelligente. GRAZIE!!!
(Rispondi)
 
luigiarusso
luigiarusso il 03/03/07 alle 22:29 via WEB
SCANDALO SCUOLA!!!La scuola italiana ha il record dei prof più anziani del mondo. Ma il dibattito che sta attraversando il mondo dell’Istruzione non tocca solo il ricambio della classe docente, quanto l’identità stessa della scuola. Non a caso il beste seller del momento è la «Lettera a un insegnante » di Vittorino Andreoli, uno dei più autorevoli studiosi della psiche umana con una ampia bibliografia seguita con interesse da un vastissimo pubblico. Un contributo scritto l’anno scorso e quasi profetico di quel disagio che oggi viene alla luce nella scuola italiana e in cui gli studenti (e i docenti) catanesi stanno assumendo posizioni di rilievo. Che cosa dice l’epistola che si apre con un elogio dei docenti della tradizione umana che oggi sembra scomparsa? Proprio questo, che "la scuola non è una istituzione per trasmettere informazioni, ma un organismo ben più importante perché insegna a vivere". Il che significa che non ci si deve preoccupare troppo del "programma" da portare a termine se per farlo si disumanizza il rapporto con i giovani; che non ha molto senso sfiancare i ragazzi con una organizzazione pletorica dell’impegno orario (sei ore filate di mattina più supplementi pomeridiani per corsi a varia denominazione) che parcellizzano il sapere in tante nozioni e non lasciano spazio per interrogarsi sul senso di quel che si fa o di quello che gli altri fanno attorno a te. Per imparare le nozioni, dice Andreoli, esistono strumenti molto più efficienti del dialogo scolastico. Ha ragione: con un’adeguata strumentazione si può imparare la chimica organica o la storia della poesia dugentesca in molto meno tempo e con risultati più concreti di quelli che ordinariamente si ottengono nelle classi. Ma il corso tecnico standardizzato e strumentato informaticamente sforna tecnici, non persone. Gli anni di scuola sono quelli che preludono alla vita sociale, alle amicizie che contano, lasciano una traccia duratura nella vita delle persone (lo stesso Andreoli si è formato nel dialogo con il prof. di filosofia e con la signorile maestra delle elementari). I ragazzi non sono individui amorfi da indottrinare, sono allievi da accompagnare nella crescita. E quando sono irrequieti dobbiamo studiarne le motivazioni: sono fragili in questo mondo che sembra offrire tutto, ma non assicura alcuna stabilità. E dobbiamo analizzare anche la nostra proposta di dialogo: da psicologo sensibile l’Autore fa l’elenco delle personalità docenti: dal prof figo, a quello samaritano; da quello cesso (le definizioni sono di Andreoli) a quello menefreghista in una casistica assai numerosa che è accomunata -anche nei casi più felici- da una notevole tendenza all’isolamento. Molti docenti vivono la scuola in solitudine, si sentono in concorrenza con gli altri, rifrangendo sulla scolaresca le frustrazioni che ne derivano. In effetti come gli adolescenti hanno bisogno del gruppo per trovare il proprio equilibrio, anche i docenti dovrebbero sentirsi stretti da una collaborazione attiva (e affettiva) in mancanza della quale si esasperano le reazioni caratteriali dei soggetti più incerti. Soluzione della lunga epistola: bisogna ritrovare la gioia di fare scuola. E’ vero. Sono troppi i docenti che contano i giorni che li separano dalla pensione come ergastolani che non vedono l’ora di tornare liberi. E invece la scuola, anche in questo mondo tecnologico, è uno dei pochi luoghi rimasti dove si può contribuire alla serenità della vita.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 04/03/07 alle 12:56 via WEB
TI CAPISCO e ad ogni tuo commento ti apprezzo di più. Grazie x questo lucido contributo! A PRESTISSIMO!!!!
(Rispondi)
 
flozanussi
flozanussi il 03/03/07 alle 22:32 via WEB
ERUZIONE VULCANICA E SISMA DEGLI INSEGNANTI, non ho mai visto commenti così elaborati, importanti, lunghi E PARTECIPATI............................. INSEGNANTI ALLO SBARAGLIO?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 04/03/07 alle 12:58 via WEB
Chi in famiglia non ha almeno un parente o un amico che insegna? Ma a parte questo la scuola ci riguarda tutti ... da qui interventi così belli. CIAO!!!
(Rispondi)
 
nonsonullamaimparo
nonsonullamaimparo il 03/03/07 alle 22:40 via WEB
Como, 7 febbraio 2007 - Sesso con il compagno di scuola, poi il video mostrato all'intera classe. È scandalo nel piccolo paese di Valmorea, a due passi dal confine tra la provincia di Como e il Ticino. Nel video appare una ragazzina di appena 12 anni che si concede ad un compagno di classe tredicenne alla presenza di altri due coetanei che hanno ripreso la scena con un telefonino. Quel video, però, ha cominciato a girare anche fra gli altri compagni fino a quando è stato intercettato da un docente e la cosa è arrivata alle orecchie del preside che ha convocato i quattro adolescenti. I fatti risalgono a fine gennaio ma solo venerdì scorso i responsabili dell'istituto hanno scoperto l'esistenza del filmato hard. E' stato quando l'insegnante ha sorpreso alcuni ragazzini mentre stavano guardando il video che, nel contempo, era stato già inviato ad un'altra decina di cellulari. I quattro ragazzini 'attori' e 'registi' si sarebbero anche affrettati a cancellare il corpo del reato prima che arrivassero i carabinieri chiamati dal papà della ragazzina non appena informato dal preside Giuseppe Monzo. «I fatti non sono avvenuti a scuola, ma in altri ambiti - spiega Monzo nel confermare l'accaduto -. In classe è stato solo mostrato il video ma la cosa non poteva essere presa sottogamba». Per lunghe ore 'i quattro studentelli a luce rossa', dopo aver lungamente negato ogni responsabilità, si sono visti costretti ad ammettere. Il video sarebbe stato girato nel pomeriggio di sabato 27 gennaio a casa di uno di loro, ma hanno confessato di essere stati solo spettatori e di essersi limitati a riprendere la scena, quindi l'idea di far circolare il video fra i compagni. E così è avvenuto per cinque giorni di fila. Insieme al filmato, però, sono cominciate a circolare le voci e gli insegnanti hanno iniziato a prestare molta attenzione. Ora della vicenda se ne occuperà la procura dei minori di Milano anche se il quartetto, non avendo ancora raggiunto i 14 anni, non è punibile per legge. Tuttavia saranno oggetto di provvedimento disciplinare scolastico in base alle decisioni del collegio docenti.
(Rispondi)
 
nonsonullamaimparo
nonsonullamaimparo il 03/03/07 alle 22:41 via WEB
CONTINUA... Abusi all'asilo, chiesti 20 anni per la maestra Brescia, 7 febbraio 2007 - Oltre 125 anni di carcere. A tanto ammontano le pene richieste per otto imputati - sei maestre, un bidello e un sacerdote - sotto processo a Brescia da più di due anni perchè accusati di aver abusato di una ventina di bimbi di una scuola materna del centro città. Pesanti i capi d'imputazione, tra cui c'è anche l'associazione finalizzata alla produzione di materiale pedo-pornografico. A pronunciare la requisitoria, durata un'intera settimana no-stop, i titolari dell'indagine, i sostituti procuratori Roberta Licci e Paolo Guidi. Le richieste di pena vanno da un massimo di vent'anni, per una delle insegnanti, a un minimo di 9 anni e sei mesi, per il sacerdote. I fatti risalirebbero all'anno scolastico 2003. La sentenza, attesa per la primavera, sarà pronunciata dai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Brescia, presieduta da Francesco Maddalo.
(Rispondi)
 
nonsonullamaimparo
nonsonullamaimparo il 03/03/07 alle 22:43 via WEB
CONTINUA............. Bologna, 28 febbraio 2007 - C'é anche il sindaco di Casalecchio di Reno, Simone Gamberini, tra i bambini vittime delle violenze di un maestro elementare della cittadina, andato a processo con l'accusa di maltrattamenti . Il Primo Cittadino si racconta in una lettera aperta: "Molti si sono chiesti come mai dopo 15 anni di denunce e segnalazioni, solo oggi si arrivi ad un giusto processo nei confronti di un presunto educatore. Come mai non esistono meccanismi interni al sistema scolastico per evitare che educatori o insegnanti più volte segnalati, si ritrovino ogni anno scolastico a riprodurre le medesime violenze''. La figura dell'insegnante, scrive, ''mi riporta purtroppo alla mente la storia dell'allora studente Simone Gamberini, classe 5C delle scuole elementari Ciari di Casalecchio di Reno, anno scolastico 1983-1984. In quell'anno fui sottoposto ad una progressiva serie di violenze psicologiche, ricatti, ingiurie, percosse che si conclusero solo quando, un giorno della primavera dell'84, fuggii terrorizzato dalla scuola''. L'episodio, per il sindaco, rese allora pubblica una vicenda caratterizzata dall'''indifferenza connivente'' che avevano consentito al ''povero insegnante aguzzino'' di agire indisturbato per mesi. ''I miei genitori furono convinti a non denunciare l'insegnante - ha aggiunto - 'che forse attraversava un periodo famigliare difficile', con l'impegno delle autorità scolastiche a prendere i provvedimenti disciplinari necessari ad allontanare progressivamente l'insegnante dalla scuola e dall'insegnamento'. Ma i fatti di oggi - denuncia, dimostrano 'la straordinaria efficacia' di questi provvedimenti disciplinari''. Per 20 anni l'insegnante ''ha avuto l'opportunita' di ripetere ed applicare, con uguale efficienza e affinandone le tecniche, il suo straordinario e riconosciuto metodo educativo'' ha aggiunto il sindaco. Gamberini ha raccontato di aver incontrato due anni fa l'ex maestro. ''Gli ho chiesto semplicemente: 'Perche?'. Mi ha risposto visibilmente alterato, ma perentorio: 'Non ti e' bastato?'. No, non mi é bastato'', conclude amaro Gamberini Le rivelazioni di Gamberini vengono raccolte e rilanciate dalla Procura di Bologna. I magistrati non possono aprire un fascicolo su quanto subì Gamberini, ma il procuratore aggiunto Luigi Persico spiega che partirà un invito al giudice del dibattitimento sul caso del maestro perché ascolti la testimonianza del primo cittadino ed ex alunno vessato per permettere un quadro più completo del tipo di persona che fu l'insegnante Enea Peretti. "L'iniziativa del sindaco di Casalecchio di Reno riveste un rilevante interesse per la comprensione del caso che si discute attualmente davanti al Tribunale di Bologna", dice Persico.Pertanto, la Procura "non mancherà di proporre al giudice del dibattimento di esercitare il suo ampio potere conoscitivo sui fatti narrati che potrebbero risultare influenti per la ricostruzione della personalità dell'insegnante". "Di fronte a questo fatto nuovo, gli segnaleremo l'utilità di ascoltare come testimone il sindaco di Casalecchio, anche per quel piccolo episodio recente" dell'incontro tra il primo cittadino e il maestro in un bar.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 04/03/07 alle 13:01 via WEB
panoramica impressionante Carissima NONSONULLAMAIMPARO. GRAZIE PER IL CONTRIBUTO - SEMPRE INTELLIGENTE ED OPPORTUNO- che ogffri a questo blog. BRAVISSIMA!!!!!!
(Rispondi)
 
magistervultdecipi
magistervultdecipi il 03/03/07 alle 22:52 via WEB
Con la Circolare del 21/12/06 prot n. 11699, il neo Dirigente degli ordinamenti Dr Dutto, che regge anche la Dir. Generale per lo studente, ha diramato il Parere del Consiglio di Stato , che si riporta e che riguarda tutti gli studenti , ma in particolare quelli con disabilità, che intendano “ reiterare “ un secondo ciclo di studi superiori, dopo averne concluso uno precedente, negando l'esistenza di un diritto circa tale ipotesi. La questione riguarda gli alunni con disabilità, specie del Sud. Infatti, proprio nel Sud, dove la cultura, la prassi e, certamente, anche i fondi, dei servizi alla persona sono scarsi, accade assai spesso che le famiglie di alunni con disabilità, specie intellettiva, dopo aver fatto frequentare al figlio un regolare ciclo di un quinquennio di scuola superiore, non sapendo cosa fargli fare, lo riscrivono ad un altro ciclo di studi superiori. Questa situazione riduce la scuola ad un “ parcheggio”, mettendo a serio rischio i principi e la prassi della qualità dell'integrazione scolastica. A seguito del ripetersi di tali anomale situazioni, il Ministero ha inoltrato una richiesta di Parere al Consiglio di Stato, il quale si è pronunciato in Ottobre ed il Ministero, in Dicembre, proprio a ridosso delle iscrizioni, ha diramato tale parere. Il parere sembra corretto, sia perché non discrimina gli alunni con disabilità rispetto ai compagni, esprimendo un parere negativo alla reiterazione di iscrizione per tutti gli alunni. Sono certo che questo Parere del Consiglio di Stato scontenterà molti genitori, facendoli gridare allo “ scandalo che la scuola rifiuta i disabili”. L'atteggiamento di questi genitori, a mio avviso, dovrebbe essere, invece, quello di pretendere dalle associazioni, di cui fanno parte, una maggiore capacità di negoziazione politica per ottenere , sul proprio territorio, quel coordinamento dei servizi in rete, che altre associazioni hanno già ottenuto, talora partendo dal nulla, in altre realtà italiane, e non solo del Nord. Si pensi al lavoro di promozione sociopolitica che sta realizzando la FISH–Calabria (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap) in una delle Regioni più deprivate d'Italia e che, invece, anche grazie a ciò, mostra chiari segni di vitalità e di speranza.
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magistervultdecipi
magistervultdecipi il 03/03/07 alle 23:19 via WEB
CONTINUA........... Le risorse della scuola che scarseggiano, alla stessa stregua del personale sempre troppo esiguo. Se n'è parlato ieri mattina durante la video conferenza che per la prima volta ha riunito tutti i dirigenti scolastici di Piacenza e provincia in collegamento diretto con i dirigenti dell'ufficio regionale di Bologna. La riunione è stata organizzata all'Isii Marconi. «Le risorse finanziarie si trovano in situazione d'emergenza - ha ricordato Luciano Fanti, dell'Ufficio Sesto della direzione regionale scolastica -. Dal 2002 le scuole hanno subito uno stillicidio continuo di tagli. E rispetto al 2001, nel 2006 si è verificato un taglio di oltre la metà delle risorse». In particolare, la mancanza di fondi va ad intaccare i pagamenti delle supplenze. «Si tratta di un'emergenza - ha ribadito Fanti -. E l'Emilia Romagna vanta un primato assolutamente negativo. Nel 2006 abbiamo registrato un debito nei confronti dello Stato di 60milioni di euro. Nonostante le continue richieste di fondi nulla è cambiato». Una prima risposta, secondo Fanti, risiederebbe nell'addebitare i pagamenti delle supplenze, concordate fino al termine dell'anno scolastico, all'amministrazione centrale. «Finalmente l'amministrazione ha ammesso ciò che noi diciamo da anni - ha ricordato Marina Molinari di Cisl Scuola -. Le scuole, materialmente non hanno più i soldi per pagare gli stipendi dei supplenti». Ma se c'è accordo sull'emergenza risorse, i sindacati si oppongono nei confronti delle cifre sugli organici presentate ieri dall'amministrazione. «C'è stata un'illustrazione diversa da quella esistente. Secondo la Regione in Emilia Romagna ci sono 60 posti in meno (e a Piacenza dieci), ma la realtà è ben diversa, e non si tengono in considerazione le classi gonfiate a dismisura - ha aggiunto - la situazione è drammatica lo Stato ha un debito enorme nei confronti delle scuole - ha aggiunto Raffaella Morsia, referente di Cgil -. Con i posti di organico attuali è impossibile garantire classi e tempo scuola alle famiglie. Il ministro a luglio aveva garantito posti in più e di fatto oggi questo diritto viene negato». Ieri è stato affrontato anche il problema della tassa rifiuti della Tarsu, che grava interamente sui bilanci scolastici ad esclusione di un 18% sovvenzionato con risorse statali. È stato ricordato inoltre che: sono in svolgimento i corsi di formazione dedicati agli insegnanti elementari per l'insegnamento della lingua inglese. «Stiamo investendo su un modello europeo di insegnante» hanno ricordato i dirigenti. I sindacati sul problema degli organici «Le iscrizioni di studenti a Piacenza - scrivono in una nota i confederali - evidenziano un aumento di 50 alunni nella scuola primaria e di 280 nella scuola di II grado. A fronte dell'incremento di alunni sopra riportato e ad un significativo aumento di richieste di tempo pieno a 40 ore settimanali nella scuola primaria da parte dei genitori, la risposta dell'Amministrazione Scolastica è stata la seguente: taglio di 10 posti da applicarsi sulle scuole di primo e secondo grado. In realtà - proseguono - ai tagli sopra riportati si deve aggiungere la scomparsa dei posti autorizzati a luglio 2006 sull'organico di fatto 2006/07 per fronteggiare le esigenze legate al maggior numero di alunni e alle richieste di tempo pieno e di tempo prolungato per lo scorso anno scolastico e cioè: 19 posti sulla scuola primaria, 5 posti sul primo grado e 24 posti sul secondo grado. In totale 58 posti (10+48) in meno rispetto allo scorso anno con un incremento di 330 studenti. Queste - spiegano le sindacaliste - alcune delle possibili ricadute: aumento degli alunni per classe (fino a 27 nella scuola primaria e fino a 31 nel I e II grado anche in presenza di alunni portatori di handicap); riduzione del tempo scuola per gli alunni; tempo pieno dimezzato e realizzazione di un "falso tempo pieno" coperto da tre o più insegnanti, che con una sorta di spezzatino orario ruotano su più classi.
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magistervultdecipi
magistervultdecipi il 03/03/07 alle 23:24 via WEB
57 anni e 37 di servizio, sono costretto dalla riforma pensionistica dini-maroni a ritirarmi in data 1. 09.2007.GODO (molto) DI 1480 EURO MENSILI , con due lauree e CINQUE SPECIALIZZAZIONI UNIVERSITARIE ( PEDAGOGIA, PSICO-PEDAGOGIA,DIDATTICA, SCIENZE EDUCATIVE, PSICOLOGIA ETA' EVOLUTIVA).
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psicologiaforense
psicologiaforense il 04/03/07 alle 13:09 via WEB
BENVENUTO TRA NOI " MAGISTER VULT DECIPI" già con questo originale nickname hai detto tutto. Capisco la frustrazione... Spero che la pensione non sia un punto d'arrivo ma un trampolino di lancio......... AUGURI, SPERO DI RILEGGERTI PRESTISSIMO!!!!
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adolfodgl5
adolfodgl5 il 03/03/07 alle 23:39 via WEB
E I 12 PUNTI DEL PRODE? ;LA SCUOLA NON C'E'........... COSI' NON E' PIU' TOLLERABILE PROCEDERE
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igina85
igina85 il 03/03/07 alle 23:46 via WEB
Tutte le cose sono in tuo potere, Signore, e nessuno può resistere al tuo volere. Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse; tu sei il Signore di tutto l'universo. O Dio, fonte di ogni bene, che esaudisci le preghiere del tuo popolo al di là di ogni desiderio e di ogni merito, effondi su di noi la tua misericordia; perdona ciò che la coscienza teme e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per il nostro Signore ............. QUESTA E' L'UNICA COSA CHE MI PARE DOVER FARE PER LA SCUOLA E PER I NOSTRI FIGLI: PREGARE come sopra esplicitato
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psicologiaforense
psicologiaforense il 04/03/07 alle 13:14 via WEB
L'indimenticabile TROISI diceva "NON CI RESTA CHE PIANGERE" ........ TU: "NON CI RESTA CHE PREGARE" .Pregare non fa male ma forse si possono attivare altre risorse.... ( HO INTESO PERFETTAMENTE L'IRONIA DI QUESTO TUO INTERVENTO E L'HO DEBITAMENTE APPREZZATA).
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summainiuria
summainiuria il 04/03/07 alle 00:08 via WEB
Tutte le cose sono in tuo potere, Signore, e nessuno può resistere al tuo volere. Tu hai fatto tutte le cose, il cielo e la terra e tutte le meraviglie che vi sono racchiuse; tu sei il Signore di tutto l'universo. O Dio, fonte di ogni bene, che esaudisci le preghiere del tuo popolo al di là di ogni desiderio e di ogni merito, effondi su di noi la tua misericordia; perdona ciò che la coscienza teme e aggiungi ciò che la preghiera non osa sperare. Per il nostro Signore ............. QUESTA E' L'UNICA COSA CHE MI PARE DOVER FARE PER LA SCUOLA E PER I NOSTRI FIGLI: PREGARE come sopra esplicitato
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pippo_217
pippo_217 il 04/03/07 alle 01:07 via WEB
Maaa... le parolacce, si possono dire ,qui ? Si,perchè dopo aver letto i commenti al tuo post, la mia reazione, sarebbe un disarticolato infilare di moccoli, parolacce e affini... per esempio contro chi perpetra questa non gestione di uno degli ombelichi sociali più importanti. Ricordando però, che ,questo, è solo un ambito, è solo un'anello, di quella gran catena, chiusa su se stessa, che è la società umana... Non so se dire che al mondo c'è tanta brava gente, cppure cambiando la forma, che c'è tanta gente criminalmente incompetente, che lascia agli altri, più competenti, la gestione di molte cose... Preghiamo fratelli...
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psicologiaforense
psicologiaforense il 04/03/07 alle 13:31 via WEB
Eheheheh..... moccoli, parolacce e scienze affini ... eheheh Ti rispondo con una lunga ma , forse , istruttiva barzelletta. ECCOLA: "Un solerte dirigente incaricato dell’ottimizzazione aziendale, riporta al suo presidente le osservazioni fatte durante l’ascolto di un concerto in cui si eseguiva l’INCOMPIUTA di Schubert: “I quattro oboisti restano per un periodo considerevole inattivi, bisognerebbe diminuire il loro numero e spalmare la loro prestazione sul totale della sinfonia in modo da ridurre i loro tempi morti. I dodici violini suonano tutti le stesse note con un effetto di duplicazione che appare inutile; consiglierei di ridurre drasticamente gli effettivi di questa sezione. Se fosse questione di volume di suono, si potrebbe provvedere con amplificazione elettronica. L’orchestra consacra tempo e sforzo considerevoli all’esecuzione di biscrome con un effetto eccessivo di raffinatezza, raccomanderei di approssimare tutte le note alla semicroma più vicina in modo da poter utilizzare operatori presi sul posto e con qualifica inferiore. La ripetizione da parte dei corni di passaggi già eseguiti dagli archi non presenta alcuna oggettiva necessità. Se si eliminassero tutte le battute ridondanti di questo tipo si potrebbe ridurre la durata dell’esecuzione da due ore a venti minuti circa. Concludo, signor presidente, che se Schubert avesse potuto disporre di funzionari ottimizzatori e adeguati controllori di gestione, avrebbe potuto portare a termine la sua INCOMPIUTA”. SOLO una barzelletta, ma pare di poter dire che lo spirito con cui questo solerte funzionario ottimizzatore intende “portare a termine” l’Incompiuta, sia lo stesso di quello che guidò i consiglieri di Berlinguer, prima, e quelli della Brichetto o Moratti, dopo, nel propugnare le ultime riforme. Non meraviglia perciò l’esito disastroso che è davanti agli occhi di tutti................ CIAO!!! OTTIMA DOMENICA :-)))
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giulia0782
giulia0782 il 04/03/07 alle 02:17 via WEB
sante parole!!!dovrebbe leggere questo post chi di dovere e fare qualcosa! ciao e buona domenica!
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psicologiaforense
psicologiaforense il 04/03/07 alle 13:44 via WEB
CIAO GIULIA0782 è ancora forte la nostalgia x Bologna? Sono contenta di leggerti qui. A PRESTISSIMO!!! E l'augurio di una settimana stupenda.
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animedeserte
animedeserte il 04/03/07 alle 09:48 via WEB
sono 30 che insegno e molte cose sono solo chiacchierate da ambo le parti non siamo mai nel rinnovamnto perchè le carte vengono cambiate ogni anno distruggendo progetti e regole in continuazione!Ma posso assicurare che il corpo docente cerca di fare anche volontariato..ma l'opinione pubblica ha un pessimo concetto di esso...Ultimamente poi si verificano episodi da ambo le parti a dir poco inspiegabili ma il motivo ci deve essere...dove?Nella mancanza di rispeto verso dei valori dell'individuo del poter esigere tutto io ,io io ...mai noi noi ...sappi che nel nostro nord abbiamo dovuto chiudere le porte.. delle entrate perchè si sono verificati episodi ..di genitori minacciosi verso alunni rei di aver bisticciato con i propri figli....
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psicologiaforense
psicologiaforense il 04/03/07 alle 14:03 via WEB
CARISSIMA ANIMEDESERTE APPREZZO E CONDIVIDO IL TUO RAGIONAMENTO che anzi mi induce una osservazione: una delle dimensioni morali che la SCUOLA deve coltivare è l’educazione a quei valori che si giudicano moralmente preziosi: l’educazione alla tolleranza, alla solidarietà, alla sensibilità civica e democratica, al dialogo e alla responsabilità. Tuttavia, non è meno fondamentale la formazione del pensiero e all’impegno etico, cioè la formazione alla capacità razionale di comprendere ciò che vale e all’impegno verso i valori, i beni e gli interessi in conflitto, in modo che sia difesa sempre la convivenza sociale con il coraggio civico che questo impegno merita. UTOPIE?? SPERO DI NO!!! CIAO E GRAZIE!!!
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brubus1
brubus1 il 04/03/07 alle 10:16 via WEB
Anche questo è un buon argomento sociale. Dal canto mio posso solo dire che in tante malevoli situazioni e comportamenti, il genere umano sta rasentando il paradosso. Buona domenica psico.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 04/03/07 alle 13:51 via WEB
GRAZIE BRUBUS1. L’indagine razionale dei problemi legati alla SCUOLA dovrebbe occupare un posto di rilievo all’interno di qualsiasi “coscienza civile” che voglia davvero meritarsi questo nome. Infatti la coscienza civile pretende che la SCUOLA abbia un ruolo più importante all’interno della vita politica, sociale, culturale ed economica ... ecc... al fine di portare avanti quelle indagini approfondite che essa deve saper fornire, proprio per poter giocare questo ruolo così importante all’interno della vita moderna.
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cubax77
cubax77 il 04/03/07 alle 10:47 via WEB
la famiglia: ci si affanna a difenderla ad ogni costo ma nn ci si rende conto che nn esiste piu quella istituzione che dà educazione ai figli.. altrimenti tutti questi genitori pronti sempre a difendere i figli anche quando hanno torto marcio, non darebbero sempre ai ragazzi l'alibi ad ogni loro bravata.. la scuola: il discorso per me andrebbe affrontato su piu fronti.. A) scarsità di personale motivato.. ossia i professori spesso sono persone sull'orlo della< pensione che nn hanno piu nulla da dire ai loro alunni.. B) personale giovane completamente impreparato.. ci sono le SIS ma si può entrare nelle scuole con domanda di supplenza anche senza... il problema è questo, le nuove leve cosa devono fare per farsi rispettare? a mia sorella l'anno scorso è capitato in 2 media di avere a che fare con ragazzini talmente scostumati che n'altro pò le mettevano le mani addosso.. tutto questo nella civilissima provincia di torino... urli? li castighi? chiami la preside? chiami i genitori?... potresti litigare con uno dei genitori e trovarti dalla parte del torto.. che fare? nulla...se li prendi a sberle.. non gli hai insegnato nulla.. se li tratti male... dopo avranno problemi psicologici permanetni ( MAH) se li fai vincere non gli insegni nulla se non che chi urla o usa la forza vince...
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psicologiaforense
psicologiaforense il 04/03/07 alle 14:10 via WEB
CUBAX77 TI LEGGO SEMPRE CON GRANDE PIACERE. Una velocissima costatazione: Già nel 1972 Celestín Freinet avvertiva dello scarso entusiasmo e impegno della scuola vero l’educazione morale nel suo libro "L’educazione morale e civica". Il primo capitolo del libro comincia così: "Il disinteresse della scuola per la formazione morale e civica degli allievi è recente, è figlio dello "scientismo". Al principio del secolo si credeva che le realizzazioni tecniche e l’aumento delle conoscenze avrebbero portato automaticamente ad un uomo migliore. E invece oggi tutti sanno – anche i bambini delle elementari - che vi sono forme dell’intelligenza e della cultura a cui la scuola non dà valore e che valgono, per chi le ha sapute conservare e sviluppare, prestigio e denaro, che è falso che le persone istruite siano di una moralità e di un valore civico superiore." Da qui si potrebbero muovere molte riflessioni..............
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magistervultdecipi
magistervultdecipi il 04/03/07 alle 11:29 via WEB
EMERGENZA SCUOLA... gran bel post!
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gvgiusti
gvgiusti il 04/03/07 alle 11:49 via WEB
Non ho alcuna ragione specifica per intervenire. Ricordo solo: 1) i bambini di oggi saranno gli adulti di domani; 2) gli adulti di oggi erano i bambini di ieri; 3) diceva Franco Ferracuti, il grande criminologo, che il miglior criterio predittivo delle futura delinquenza è l'insofferenza della disciplina scolastica. Aggiungo: la scuola è solo una parte della vita sociale, e quel che siamo, in tutti i settori, ce lo meritiamo, e temo che non ci possa essere alcun rimedio. gvg
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birminghamcity
birminghamcity il 04/03/07 alle 15:02 via WEB
tutto bello e giusto...cosa è successo....mi son distratto forse un attimo... che mondo è mai questo?...devo capire...capire....riguadagnare il tempo perduto...dove ha avuto inizio tutto questo...devo sapere...devo capire...capire...capire... Intanto, per non sbagliare ricomincerei con le pene corporali...ai "Signori" genitori però.... lo sport più praticato...mettere al mondo figli...tanto ad educarli ci pensa la società vero "Signori"??
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il_dona
il_dona il 04/03/07 alle 16:24 via WEB
ciao potresti esaminare il mio caso? Sono fidanzato e puttaniere incallito. Sul mio blog spiego tutto...
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arza1
arza1 il 04/03/07 alle 18:04 via WEB
Omosessualità. Tecnicamente è un caso molto semplice che si chiama comportamento CONTROFOBICO. In altri termini è un po' come il medico che avendo la fobia del cancro fa l'oncologo. Tu mascheri, forse anche a te stesso, la tua omosessualità con condotte afflitte da EROTOMANIA (= convinzione delirante di essere amato con ardore da una o più donne). Auguri. SCUSA PSICO SE MI SONO PERMESSA DI RISPONDERE AL TUO POSTO.
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doctorlegum
doctorlegum il 04/03/07 alle 21:59 via WEB
OMOSESSUALE. RISPOSTA MOLTO PERTINENTE. Il ragazzotto non sa la "LEGGE DEI CONTRARI" della psicologia elementare ... . L' "AMATORE" non se ne vanta. TACE E FA.... "LEGGE DEI CONTRARI", appunto, CHI NON FA PARLA, DICE, RACCONTA, FABULA, inventa, fantastica A COMPENSAZIONE DELLE FRUSTRAZIONI SUBITE. Se io al bar mi vanto di aver intessuto relazioni intime con tutte... in realtà.. SUPPLISCO CON IL PARLARE AD AZIONI E COMPORTAMENTI CHE NON HO POTUTO, ( CHE NON ERO IN GRADO, CHE NON POTEVO ) AGIRE. E' conoscenza, esperienza e scienza di ciascuno di noi................ che chi agisce non parla.... E' GIA' APPAGATO!!! NON CI FA UN BLOG SOPRA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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ele_1_atica
ele_1_atica il 04/03/07 alle 23:12 via WEB
IL_DONA Le amicizie prepuberali come l’amica del cuore nelle femmine ed il gruppo di amici o l’amico con il quale condividere determinate esperienze, ha una connotazione di solidarietà; a volte il rinforzo omosessuale è più forte. Normalmente gli uomini hanno esperienze in comune come quello di fumare insieme, andare a prostitute o masturbarsi collettivamente: ciò è da considerarsi sostanzialmente un’omosessualità latente. Infatti, quando uno del gruppo si trova una ragazza, si fa la fidanzata, viene additato come traditore. Se queste esperienze si realizzano in un periodo dopo i vent’anni, l’individuo ha la necessità di passare all’atto sessuale vero e proprio: per dei dodicenni è sufficiente andare al cinema dell’oratorio o fare la gara di chi orina più lontano, mentre per un giovane adulto l’omosessualità latente va esplicitata e quindi rischia di cessare la sua latenza. Per definizione è l’atto sessuale compiuto con un partner dello stesso sesso. Le prime catalogazioni per quanto riguarda la sessualità partono dall’era giudaico - cristiana, e hanno rappresentato un atto punibile fino a pochi anni fa. Attualmente l'omosessualità è molto più permessa, tollerata, ed evidente che una volta; vi sono delle epoche che cambiando i miti, questo si verifica in seguito un cambiamento delle tendenze a catalogare qualcosa come patologico. Come possiamo vedere oggi l’omosessualità è più permessa in modo particolare quella femminile; fa meno scandalo perché la modalità di relazione non subisce cambiamenti per quanto riguarda il comportamento della donna, contrariamente agli uomini dove vi è uno dei due partner che assume un carattere effemminato. È anche interessante vedere come l’atteggiamento maschile (omosex) nel contatto mantiene molto di più le distanze rispetto alle modalità che utilizza una donna (omosex), che è molto più favorevole al contatto dello stesso sesso. I rapporti sessuali consentiti nella coppia, e che non comportano danni reali non sono perversioni. Le vere perversioni oggi si riducono ad alcuni casi patologici che però fanno parte delle psicosi, le perversioni sono tali quando c’è una coazione.
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magistervultdecipi
magistervultdecipi il 04/03/07 alle 23:24 via WEB
IL-DONA come vedi intorno a te c'è una sollecitudine che si riserva nei pronto soccorso all'area rossa ( quando arriva un paziente a gravissimo rischio di vita) . A ME QUESTA COSA COMMUOVE......... come mi commuove ogni emergenza in pronto soccorso........ ma il tuo è un caso particolare. Realisticamente ti dico, esaminato il tuo blog, SE NE HAI LA POSSIBILITA' AFFIDATI AD UNO PSICHIATRA DI TUA FIDUCIA........ SE NON PUOI.... RIVOLGITI AGLI AMBULATORI ( SI ACCEDE CON IMPEGNATIVA) DELLA CLINICA PSICHIATRICA A TE PIU' COMODA......... Certo il caso è disperato......... (se vuoi ti spiego perchè) ma anche nella più nera disperazione ( leggi: avrai una vita infelicissima) c'è SEMPRE qualche cosa che si può fare. Tu sei sicuramente omosessuale........... NON PUOI ACCETTARLO??? C'è chi è disponibile ad aiutarti......... TI SCONGIURO NON ABBANDONARE LA SPERANZA!!!!!!!
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joiyce
joiyce il 04/03/07 alle 21:39 via WEB
Che fortuna per me essere nato negli anni settanta!
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doctorlegum
doctorlegum il 04/03/07 alle 22:17 via WEB
tu joiyce, SE MI è PERMESSO, SEI A LIVELLI NON PARAGONABILI ALLA PATETICITA' DI CHI SI DEFINISCE FIDANZATO "PUTTANIERE". PUTTANIERE SIGNIFICA (Zingarelli 2006): "Uomo che frequenta le puttane" e nel suo blog posta una questione contro la prostituzione. TU CHE SEI NATO NEGLI ANNI 70 SEI AL DISOPRA DI QUESTE SQUALLIDE MISERIE.
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joiyce
joiyce il 05/03/07 alle 21:28 via WEB
caro dottore...sinceramente non ho capito.Il mio commento era riferito al fatto che essendo nato nei primi anni settanta ho avuto la fortuna di inserirmi nel mondo scolastico in un momento,dove le cose andavano decisamente meglio di oggi.Noi alunni andavamo a scuola per studiare e gli insegnanti per insegnare.I ruoli venivano rispettati e entrambe le categorie sviluppavano il proprio potenziale.Gli alunni imparavano,maturavano e si preparavano alla vita mentre gli insegnanti erano gratificati della nostra crescita...
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psicologiaforense
psicologiaforense il 05/03/07 alle 21:41 via WEB
Perfetto, Tu mi dici : cara dottoressa...... ecc... Io ho molto apprezzato il Tuo intervento, ho capito esattamente: sei nato nel 1970 ...hai iniziato l'obbligo scolastico nel 1976 (più o meno) ...eri alle elementari QUANDO C'è STATA LA "RIVOLUZIONE" ITALIANA del 1978 (TONI NEGRI, LE BR, VESCE, SCALZONE, GAMBINO, ECC...........ECC..... TUTTI I RIFUGIATI IN FRANCIA ..... ECC......ECC.....). QUINDI SEI SCAMPATO AL TIFONE, ALLO TSUNAMI...... era questo il mio pensiero di donna e di professionista. UN ABBRACCIO AFFETTUOSISSIMO.............
(Rispondi) (Vedi gli altri 1 commenti )
 
 
 
 
joiyce
joiyce il 05/03/07 alle 21:49 via WEB
Ti adoro,anche se non hai voluto rivelare il tuo nome....Michele.
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dottoresottile
dottoresottile il 04/03/07 alle 23:48 via WEB
BULLETTO DI PERIFERIA "IL _dona"........ capisco la pietà, la compassione ( in senso latino) però ad un BULLETTO DI PERIFERIA PERCHE' COSI' TANTO SPAZIO??????????????????? E perchè non lasciare rispondere a psicologiaforense???????????????????????????????
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alcom2005.a
alcom2005.a il 04/03/07 alle 23:54 via WEB
Ciao psico,vedi ke vuol dire nn avere dei certi limiti..essere stati viziati..!In 3°elementare e per 2 anni ho avuto uno shock.."grazie" ad una certa Mery Menna......avrei dovuto denunciarla ma lei mi kiuse in me stesso,umiliazioni.. e prima ke io fossi stato capace d riaprirmi,passarono 4anni..vabè,il problema l'ho risolto un'pò d tempo fa..ma ha inciso molto sulla mia vita scolastica..la mia insicurezza..ora va certamente meglio..cmq penso ke la scuola,oltre ke a fare una selezione accurata per gli insegnanti,dovrebbe includere una materia quale,il comportamento(teoria e pratica)a partire dalle elementari e dalle medie..anke se i propri bambini si educano bene,loro possono imparare la diseducazione da altri bambini della loro scuola o parenti..e attuando ciò,la buona condotta scolastica finale dovrebbe essere così il più vicino possibile al comportamento dell'alunno in considerazione..complice anke la Tv..le riviste poste in edicola i negozi"osè"oppure quelli ke mettono in vetrina delle armi....poi nn tutti hanno "Boing"..perciò bisogna far attenzione a ciò ke loro guardano nel mondo della Tv ke è pure "Trash"....bisogna quindi educarli anke a scuola,in gruppo..nn è semplice..forse esagererò ma penso ke vada fatto. Notte & alla prox:))!!!.
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danclau
danclau il 05/03/07 alle 01:57 via WEB
Scuola.. tasto dolente.. chissà perchè ho sempre avuto da ridire con presidi e vice-presidi.. A volte pare di avere a che fare con ragazzini mal cresciuti testardi e viziati! Pochi anni fa.. ringhiavo contro i prof che impedivano a mia figlia di venirsene a casa quando insorgevano episodi febbrili.. essendo lei cardiopatica è bene che non si trovi in luoghi troppo affollati quando non è in piena forma fisica.. adesso ringhio contro i prof perchè non riescono a mantanere un minimo di ordine in classe... eh eh eh beh! si sà che noi madri abbiamo sempre da dire ma.. quando volano le sedie in aula ed atterrano a due centimetri dal musetto della propria figlia beh! mi pare che il minimo sia prendere nota del nominativo del ragazzino indisciplinato e segnalarlo... A chi adossare la responsabilità ? Agli insegnanti.. non nego a volte impauriti da genitori a dir poco agressivi ed estremamente maleducati, oppure ai genitori dei ragazzi che ritengono tali comportamenti normali per l'età in questione, oppure agli alti vertici che permettono questa sorta di lassismo intellettivo ? Si legge di tutto in merito.. maestre che tagliano la lingua.. che si fanno palpeggiare con subdole scuse.. scolari che scambiano l'aula per un parco di divertimento oppure che praticano sesso nei bagni.. genitori furiosi che aggrediscono il primo malcapitato che fuoriesce dalla struttura stessa.. Forse troppa confusione in questione periodo per riuscire a ristabilire un tantino di equilibrio da enrambe le fazioni.. E si parla di scuole dell'obbligo.... Obbligati a sopportare le inadempienze altrui? un saluto pensoso Dany
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iofumodasolo
iofumodasolo il 05/03/07 alle 12:51 via WEB
E' indubbio che il sistema scuola necessiti di una modifica strutturale, in quanto svolge uno dei ruoli più importanti, fondamentali nella società.
Però tutto quello che sta accadendo nelle ultime settimane é frutto di diversi fattori secondo me:
1) Molti di questi fatti che sconvolgono l'opinione pubblica succedevano anche prima, ma oggi ci sono i telefonini che riprendono e fotografano... telefonini ed internet hanno incentivato queste "bravate" per mania di protagonismo (pubblicare sul web i filmati e farli girare da telefonino in telefonino), responsabile é la società odierna che ha esaltato all'estremo il culto dell'immagine, dell'apparire, se sei visibile nel multimediale esisti, ti esalti, altrimenti sei un anonimo... e poi ci sono gli esibizionisti che si esaltano, cio sono sempre stati ma oggi hanno più mezzi per soddisfare le loro voglie... poi oggi l'attività sessuale inizia prima dei 14 anni (nel nord europa é così da 30 anni, in Italia da poco, per via dell'influenza della cultura cattolica molto radicata, il sesso non é un peccato e bisogna viverlo in modo naturale e spontaneo... sono altre le cose gravi a perer mio [droga, violenza, mancanza di rispetto]
2) Molta responsabilità l'hanno i genitori che giustificano a tutti i costi i figli e non li educano affatto!!! Li abituano ad essere dei Semi-Dei ai quali si da sempre ragione e non si dice quasi mai di no (io ero abituato più al no che al sì, comunque lottavo per avere il sì, me lo conquistavo), niente cultura del sacrificio e del merito... in parte é anche colpa degli stereotipi che trasudano dalla TV (film, telefilm, cartoon senza un minimo di decenza... a qualsiasi ora, non parlo di immagini sessuali, ma soprattutto di violenza, assenza di valori e di etica...) e di questo modus vivendi secondo cui i tutti e due i genitori escono la mattina presto e tornano all'ora di cena o poco prima. I figli crescono soli e reputano più credibili i messaggi della TV che gli insegnamenti dei genitori... e non parliamo della pubblicità mirata a plasmare le menti più giovani... aberrante!!! 3) La disciplina é importante oggi perché estremo rimedio, necessario ad addolcire questa situazione in fase di tracollo. Personalmente non credo alle pene corporali, alle elementari mi mandarono a scuola dalle suore perché ero troppo vivace, ho preso un sacco di botte (schiaffoni, calci, bacchettate sul dorso della mano), risultato: vivace come prima con la colite la mattina per il nervoso e bestemmiavo in IV elementare! Son diventato quasi ateo!!! Bisogna stimolare la coscienza dei ragazzini e farli sentire in colpa quando sbagliano... farli ragionare con la propria testa in base a dei valori sani e saldi (come quelli dei cartoon anni '70-'80) e fargli capire che seguire il pensiero di massa é diventare delle pecore... ma i primi dovremmo esser noi...
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aupaz
aupaz il 05/03/07 alle 13:35 via WEB
Carissimo amico, il tema mi prende jin particolare.... Perchè? Perchè ha insito in se dell'assurdo... Presto detto che io prenderei certi alunni+genitori e gli darei punizioni esemplari a entrambi.. Sò bene che il pero casca vicino l'albero, e i figli se hanno genitori deficenti, non è colpa loro, però... Il mio presupposto è che ora i figli non si toccano(posso esser daccordo) ma neanche si sgridano, e nemmeno quando sbagliano, quel DIRITTO CE L'ANNO SOLO I GENITORI, solo loro possono agire sui figli e hanno quel diritto. E allora? Quando i genitori non lo fanno chi lo deve fare al posto loro? Già è tanto trovare qualcuno che in alcun ambiti faccia le veci genitoriali, se poi non gli viene permesso di farlo allora casca il palco. Dico io, uno studente porta un cellulare in classe(proibito), il professore chiede di toglierlelo o spegnerlo, questo si rifiuta, e il professore non ha potere per far altro? Ma scherziamo?! E quando lo vuole fare poi è a rischi odi legnate?! OLTRE IL DANNO LA BEFFA! A scula le regole ci sono, e i professori hanno il diritto di farle rispettare, alzando la voce ecc... Purtroppo, l'età dei giovani li colloca in una dimensione di eterna sfida col mondo all'esterno, e se non trovano pane per i loro denti, poi si sfogano in altre maniere... Per cui, ben venga l'educazione a scuola fatta come si deve! Mancherebbe altro... Da piccolo, se facevo cazzate a scuola di comportamento, primo mi sentivo la lavata di testa a scuola, e poi quando arrivavo a casa c'era il bis, ed era molto peggio. Ora pare non ci sia nessuno dei due. Ma siamo matti?! E da chi imparano questi giovani?! SELF MADE MAN??? Il risultato fà già pena..
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haragionelavolpe
haragionelavolpe il 05/03/07 alle 15:12 via WEB
Siamo ai due estremi. non è giusto punire gli scolari troppo severamente, come non è giusto maltrattare i professori. posso testimoniare l'ultima ondata di maestri vecchia maniera. ero alle elemntari poco prima del 70, a cavallo del 68, insomma. il mio maestro puntando sullo scherzo (rideva sempre) mollava dei veri e propri cazzottoni dietro la nuca, andava bene se fossero stati tremendi "scapaccioni". faccio un esempio, un mio compagno era alla lavagna e con la coda dell'occhio seguiva il maestro posizionato dietro di lui, mentre faceva un compito all alavagna si rideva, come sempre. ad un errore commesso dal bimbo il maestro partì con un destro terrificante, il piccolo si abbassò di colpo perchè, ripeto, controllava le sue mosse e il pugno andò a stamparsi sulla lavagna. questa era la sua maniera di farsi rispettare. noi non raccontavamo nulla a casa ed i tempi erano ancora freschi, non si andava a reclamare con i dirigenti scolastici. a favore di questo insegnate devo però rilevare il metodo d'insegnamento all'avanguardia per quel periodo, davvero. debbo ammettere però che la mia era una classe composta da tutti maschi e molto ma molto indisciplinata, una maestra andò in malattia per esaurimento nervoso. alle elementari infatti, cambiai diversi maestri nessuno, a parte lui, è riuscito a restare per tanto tempo con noi. sono d'accordo sulla severità degli insegnanti, ma non devono mai esagerare. dobbiamo tutti ricordarci che la scuola è una delle maggiori fonti d'insegnamento della vita sociale, dell'educazione e della vita in comunità. non dobbiamo mai interferire con il personale didattico a meno che loro esagerino nelle punzioni. per me andare dietro la lavagna era quasi un premio. fortuna che energumeni così non ci sono più. almeno credo. per quanto riguarda gli insegnanti che portano avanti discorsi sessuali (toccano le alunne o si fanno toccare dai maschietti) questi vanno presi e portati in campagna a piantare i pomodori.
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recensopinio
recensopinio il 05/03/07 alle 16:52 via WEB
Migliorare la scuola è possibile ma richiede l'impegno di tutti: insegnanti, genitori e ragazzi. Ci va tanta buona volontà e credo un po' di rinnovata passione da parte degli insegnanti.
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stella112
stella112 il 05/03/07 alle 17:04 via WEB
Ciao psicologiaforense, l'argomento è molto interessante e mi sono permessa di mandarti un trackback, se ti da fastidio toglilo senza problemi. Buona serata.
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stefinoinpoesia
stefinoinpoesia il 05/03/07 alle 21:00 via WEB
mi soffermerò su certi genitori, che stanno rasentando il patetico nel difendere sempre e comunque i loro figli. frustrati per non essersi realizzati nella vita vogliono (e sotto sotto pretendono) che i figli diventino ciò che loro non sono riusciti ad essere. così, invece rendere "liberi" i loro figli (non è questa l'etimologia del termine?), li rendono schiavi di una realtà che loro non vogliono vivere. e così anche se loro non vorrebbero, si trovano costretti a subirsi anni di scuola passati a scaldare i banchi, saltare le interrogazioni e prendere in giro gli insegnanti. i genitori, tanto, li difendono a spada tratta, se no vedrebbero svanire il loro sogno. e il resto viene di conseguenza, perché la vita sana inizia dalla famiglia sana, che aiuta a crescere i propri figli, li rende consapevoli delle loro possibilità, dei loro sogni e del mondo che li circonda. una famiglia che li prepara a giocare il LORO ruolo nel mondo. ma ahimé l'egoismo dilaga anche in un ambiente che dovrebbe essere basato sul dono spontaneo e gratuito. e così ci troviamo di fronte a tutto questo... che tristezza. dobbiamo tirarci su le maniche se vogliamo un futuro migliore, noi per primi. LIVING FOR TOMORROW, come dice la canzone bellissima degli scorpion che sto ascoltando ora. ciao ciao! :) S.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 05/03/07 alle 21:07 via WEB
GVGIUSTI, ALCOM, DANCLAU,IOFUMODASOLO, AUPAZ, HARAGIONELAVOLPE, RECENSOPININIO, STELLA 112 GRAZIE A TUTTI VOI.VI RISPONDO. BELLISSIMI COMMENTI, VARI ...... LI DEFINIREI "A LIBELLULA" ( LA LIBELLULA HA 10.000 OKKI e quindi può guardare a 360 gradi)
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iofumodasolo
iofumodasolo il 07/03/07 alle 17:53 via WEB
A "libellula" me gusta... l'altra sera ho ricevuto in casa un prete a sorpresa (io convivo da tre anni quasi...) che doveva benedire le famiglie del palazzo... molto simpatico, giovanile, ma ha tenuto a precisare che ci benediva in quanto "futura famiglia"... la mia Bella mi ha dovuto riempire di pizzicotti per placare il mio istinto di prenderlo a calci nel sedere... la Chiesa per molti versi é lontana anni luce dal mondo reale (aborto, contraccezione, convivenza, voto di castità dei preti e suore...), e mi dispiace, perché il suo ruolo di apportatrice di valori che condivido é fondamentale in una società sempre più becera, barbara, povera!
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psicologiaforense
psicologiaforense il 05/03/07 alle 21:09 via WEB
A TUTTI VOI AMICI MIEI CARISSIMI, IN PRIMO LUOGO UN "GRAZIE DAVVERO" PER AVER INTRODOTTO ARGOMENTI E SPUNTI DI RIFLESSIONE IN QUESTO POST ............. continua
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psicologiaforense
psicologiaforense il 06/03/07 alle 09:26 via WEB
Osservazioni di carattere generale. QUANT’È BELLA E SANA LA FAMIGLIA …………. quasi come se, approvando una legge sui pacs, il nostro paese sprofondasse nel degrado. Come se gli arrestati di Catania FOSSERO TUTTI ORFANI. Come se la ragazzina dodicenne, costretta a filmarsi nuda con l’immancabile telefonino, per far parte della compagnia, FOSSE ORFANA. LA scelleratezza delle famiglie, passa del tutto inosservata. . E’ ridicolo in una società come la nostra, difendere l’istituto della “famiglia” senza combattere prima, per correggere, il costume stesso delle famiglie, che più che un costume ormai è diventato un perizoma. Ho assistito in questi giorni alla corsa che i legislatori hanno fatto per scrivere norme e decreti contro “il calcio violento”, ho assistito (perdonatemi) divertita alle chiacchiere insulse di gente preoccupata del futuro. Avevo previsto (ma non ci voleva certo l’arguzia di Frate Indovino) che il calcio sarebbe tornato nella vita degli italiani non appena il morto fosse stato sepolto. Pene severe, anzi severissime per chi porterà razzi e petardi allo stadio, per chi opporrà resistenza al pubblico ufficiale. Sapete cosa rischiano i dodicenni che hanno fatto posare nuda la compagnetta di scuola per accettarla nella compagnia? Forse ( MA E’ IMPROBABILE) la sospensione da scuola. Io vorrei che si potesse agire penalmente verso i genitori di questa orda di barbari che stiamo allevando, istituendo pene severe con obbligo di riabilitazione genitoriale. E’ UTOPIA… LO SO. Questa mattina ho letto su un giornale (non ricordo quale), che al marito tunisino della poveretta uccisa ad Erba insieme al figlioletto, è stato offerto un lavoro da modello. Il titolo era : “DALLA TRAGEDIA ALLA PASSERELLA?”, e senza nemmeno dover partecipare al GRANDE FRATELLO, aggiungo io. Non so se la notizia sia del tutto vera, ma se domani dovesse capitare che qualcuno s’inventi una strage per essere notato da un creatore di moda, da Maurizio Costanzo o da un regista di film, non chiedetevi come si fa sempre: “ma in che mondo viviamo?” PERCHÉ È IL NOSTRO.
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munnu
munnu il 05/03/07 alle 22:45 via WEB
carino il tuo blog...e quanti commentiiii...hihi...se ti va passa da me e lasciane uno!!thanks...emy
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GrandeVolo
GrandeVolo il 06/03/07 alle 00:09 via WEB
...una mescolanza di atroci verità condite da una sfumatura ironica...un modo consapevolmente intelligente ed acuto per presentare una situazione che scivola nell'assurdità comportamentale. E pensare che mai avrei pensato, che il progredire di questi anni, si trasformasse invece in una completa regressione. Mi auguro non sia utopico il pensare che il tutto si possa risanare. Non è vita questa... Lieta di leggere tra le tue parole e riflessioni il coraggio di cambiare le cose. Un abbraccio in Volo...
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psicologiaforense
psicologiaforense il 06/03/07 alle 09:33 via WEB
GRAZIE. TEMA DFIFFICILE: RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA, RAPPORTI NECESSARI ma non VICARIANTI .La pedagogia moderna porta in primo piano il ruolo delle famiglie nella vita scolastica dei propri figli con un tentativo per far dialogare INSEGNANTI, FAMIGLIE E STUDENTI prevedendo anche un COINVOLGIMENTO nella definizione del PORTFOLIO e dei piani personalizzati. IL RUOLO DELL’INSEGNANTE È INSOSTITUIBILE E NON CI SONO DUBBI CHE PER FARE UNA BUONA SCUOLA CI VOGLIONO BUONI INSEGNANTI, e proprio per aiutare gli insegnanti a conoscere meglio gli alunni, che hanno il compito di formare, è necessario un confronto con i genitori. I ragazzi non possono essere educati a settori ma in modo globale proprio per permettere loro di diventare donne e uomini capaci di scelte. QUINDI TRA INSEGNANTI E GENITORI DEVE SVILUPPARSI UN VERO “PATTO” CHE CONSENTA AD ENTRAMBI DI CONOSCERE I PERCORSI A SCUOLA E A CASA DEI RAGAZZI, COSÌ DA POTER COSTRUIRE INSIEME IL LORO FUTURO. CREDO PERÒ SIA NECESSARIO FORMARE I GENITORI A CAPIRE CORRETTAMENTE QUESTI NUOVI MODI DI RAPPORTI E DI RISPETTO RECIPROCO.
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katyusha1
katyusha1 il 06/03/07 alle 11:32 via WEB
ormai non esiste + la scuola, ma esiste la jungla... gente che nn ha + rispetto per cose e persone, animali selvggi senza regole di vita! Qst è la fotografia in piccolo del Ns. paese!
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psicologiaforense
psicologiaforense il 06/03/07 alle 16:45 via WEB
CARISSIMA KATYUSHA1 hai centrato il problema. Il disagio della scuola rispecchia il disagio della società e la crisi della famiglia. Qundi , come dici tu, sarebbe + giusto parlare non di EMERGENZA DCUOLA MA DI EMERGENZA SOCIALE E FAMILIARE.
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scilla5
scilla5 il 06/03/07 alle 14:54 via WEB
ci ricaschiamo sempre... andiamo da un eccesso all altro.. Decenni fa gli insegnanti usavano metodi troppo violenti ora gli alunni in classe fanno cio' che vogliono... perche' non eiste la via di mezzo? perche' le cose precipitano sempre nel male?
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psicologiaforense
psicologiaforense il 06/03/07 alle 18:41 via WEB
PER DUE MOTIVI SCILLA5 CARISSIMA. IL primo la famiglia è in crisi( psicologica, economica, sociale, ecc...) e delega alla scuola l'educazione dei figli. La scuola non può sostituirsi alla famiglia ... così si genera un circolo viziosa che porta al conflitto piuttosto che alla colleborazione scuola-famiglia. IL SECONDO alunni e studenti oggi sono "genitorializzati" per cui considerano i docenti degli "amici" con cui si può scherzare, permettersi ogni genere di atto maleducato, ecc.... I DOCENTI , per loro stessa ammissione si trovano "disarmati" a fronte dei nuovi impegni pedagogici a cui sono chiamati ( e il primo impegno è quello di essere AUTOREVOLI , non autoritari)... ma qui entriamo nel campo della personalità e del carattere di ciascuno e la questione si complica...........
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psicologiaforense
psicologiaforense il 06/03/07 alle 19:06 via WEB
BIMBO FERISCE 2 MAESTRE. Messina, un bambino di scuola materna ( ANNI 3 e mesi 11) in un primo tempo ha colpito con una scarpa alla testa l'insegnante di sostegno che seguiva uno scolaretto disabile per poi "FINIRLA" a calci, testate e graffi. ( l'insegnante è stata ricoverata per politraumatismo) . QUALCHE GIORNO DOPO ha fatto oggetto delle sue ire la maestra titolare colpendola con oggetti contundenti... anche quest'ultima è ricorsa alle cure del pronto soccorso.....
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psicologiaforense
psicologiaforense il 06/03/07 alle 20:58 via WEB
BIMBO di 3 anni AGGREDISCE 2 INS. Stupisce come non si considerino o si sottavalutino SEMPRE ( anche da parte degli stessi medici di base) le patologie psichiche che colpiscono l'infanzia ( TANTO QUANDO CRESCE GUARISCE!!!!). Questo bimbetto di quasi 4 anni che ha ferito 2 maestre deve essere curato, MA NON DA SOLO . Deve essere preso in carico dal terapeuta (un neuropsichiatra infantile con la sua équipe ) l'INTERO NUCLEO FAMILIARE.
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arza1
arza1 il 06/03/07 alle 22:29 via WEB
PSYCO.... il PROF GIUSTO VIRGILIO GIUSTI ( gvgiusti) mi ha fatto piangere.
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pippo_217
pippo_217 il 06/03/07 alle 23:15 via WEB
Ciao.Ieri sera ho fatto solo un giro veloce, ero indurmenta. Ma c'era, oppure me lo sono sognato ?
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psicologiaforense
psicologiaforense il 06/03/07 alle 23:51 via WEB
PIPPO 217, CARISSIMO AMICO MIO ....UN ABBRACCIO FORTISSIMO . Cosa hai visto? Uno narrava: mi sembra di viver un incubo, mai in vita mia sono stato così indeciso... Ho mille luci davanti a me, segnali di speranza, fonti di gioia, e fuga dal buio ma per me significano morte...Non posso, non voglio non so che cosa fare; se seguo una luce rischio la morte, se non ne seguo nemmeno una rimarrò nel buio per l'eternità...Io so che sono illusioni, miraggi di fate e nulla più.Le illusioni mi hanno ucciso,hanno fatto si che divenissi assassino,il male e il dolore nell' animo erano causa loro, ed hanno fatto si che i demoni rosicchiassero il mio cuore fino alla fine. Ma so anche che le illusioni non sono sempre tali; so che possono trasformarsi in realtà e cambiare per sempre questa mia vita...Sono un vile lo so, un assassino non dovrebbe mai aver paura; ma forse questa paura è il ricordo di quella parte di me che ancora assassina non è... NON TI RIGUARDA ... sono parole di un serial killer ............. ma sapevo ti avrebbero interessato.
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agathacook
agathacook il 08/03/07 alle 08:25 via WEB
Oramai - purtroppo - i commenti a questi fatti si sommano ai commenti, e sono tutti uguali... Certo, se si pensa che la violenza sia nel calcio, questi possono essere i risultati. Questo argomento (come tutti quelli che proponi, del resto)meriterebbe maggiore approfondimento, ma ilmio tempo, di questi tempi, è scarsino... Un bacio
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brubus1
brubus1 il 08/03/07 alle 08:58 via WEB
Ciao psico, una bellissima giornata, con simpatia brubus.
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settimosacramento
settimosacramento il 08/03/07 alle 13:31 via WEB
AUGURI ALLE DONNE CHE SIA FESTA TUTTO L'ANNO!!!
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danclau
danclau il 08/03/07 alle 18:37 via WEB
Appoggio una mimosa su questo post e sorridendo ti mando gli auguri Ciao ciao Dany
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haragionelavolpe
haragionelavolpe il 09/03/07 alle 10:53 via WEB
che io sappia le pillole anrticoncezionali non fanno molto bene alla salute. non sono medico, questo può essere soltanto confermato da uno di questi o da un farmacologo. poi ho sentito la pillola non è sicura al 100%. non è sicurissimo manco il preservativo. non è sicura manco la spirale. il metodo ogino knaus nemmeno. A proposito, sai perchè si chiama così? perchè la moglie gli diceva: "oggi no, knaus!" da lì la dicitura del citato metodo. cmq nonostante tutto io non riesco a stare molto tempo denza trombare. scusa, ci ho provato ma non ci sono riuscito. buon w.e.!
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nagual62
nagual62 il 10/03/07 alle 21:27 via WEB
p.forense, se vuoi farti due o più risate, fammi entrare nel programma protezione testimoni.//nagual62
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