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« PEDOFILIA: L'INFERNO DE...TOMMASO ONOFRI: UNA COND... »

SCUOLA SAN GIULIANO, MORTI 27 BAMBINI E UNA MAESTRA

Post n°250 pubblicato il 14 Luglio 2007 da psicologiaforense
 

TUTTI GLI IMPUTATI ASSOLTI PER MANCANZA DI PROVE

LA NOTIZIA   E' arrivata ieri sera la sentenza che tutti attendevano. E tutti sapevano che, in un modo o nell'altro, sarebbe stata comunque una sentenza pesante. Alla fine il giudice Laura D'Arcangelo si è pronunciata per l'assoluzione di tutti gli imputati. Per il crollo della scuola "Jovine" non ci sono colpevoli.

 

LA sentenza è stata letta nel pomeriggio. Un dispositivo breve, una lettura veloce, quasi per togliersi un peso prima possibile. Nessuno è responsabile per la morte di 27 bambini e della loro maestra. Il fatto non sussiste. Solo il terremoto che, per una tragica fatalità, si è accanito, tra tanti edifici di San Giuliano, proprio e solo su quella scuola. Un edificio - e questo dato emerso nel corso del dibattimento oggi può comunque considerarsi acquisito - sul quale sono stati eseguiti una serie di interventi al limite della legge, anzi spesso senza tener conto di prescrizioni e normative. Ma questo non è bastato, evidentemente, per convincere il giudice Laura D'Arcangelo della colpevolezza dei sei imputati. Il pubblico ministero, Nicola Magrone aveva chiesto 10 anni di reclusione per il progettista della sopraelevazione Giuseppe La Serra e per il tecnico comunale Mario Marinaro, 7 anni per il sindaco dell'epoca Antonio Borrelli (la cui figlia fu una delle 27 piccole vittime) e per i costruttori Giovanni Martino e Carmine Abiuso, 5 anni per l’altro imprenditore Giuseppe Uliano. Il giudice D'Arcangelo ha ritenuto tutti non colpevoli. Non si conoscono le motivazioni della sentenza, ma il giudice non ha ritenuto illecite le condotte dei sei imputati. Una sentenza che ha provocato subito reazioni. Nell'aula, allestita presso l'hotel Campitelli di Larino, erano presenti i genitori e molti familiari delle vittime. Alla lettura del dispositivo è scoppiata la contestazione, in un clima di grande tensione. Urla e malori. ."Ce li avete uccisi due volte", hanno urlato all'indirizzo del giudice alcuni familiari. La mamma di uno dei bambini morti è svenuta ed è stato necessario trasportarla al vicino ospedale "Vietri". Tensione anche fuori dall'aula dove il clima era pesante.

 
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Commenti al Post:
gvgiusti
gvgiusti il 14/07/07 alle 17:42 via WEB
Questo è uno di quei casi che segna il passaggio dalla illegalità alla criminalità, mediante il passaggio attraverso una causa naturale. Credo che siano dimostrate tutte le illegalità compiute durante la costruzione e la ristrutturazione dell'edificio scolastico: una tipologia di condotta molto comune nel nostro paese, quando si ha a che fare con fondi pubblici. [si guardi per esempio all'acquisto di una nave con i fondi stanziati per la ricostruzione di Larino]. Con la nostra tipica imprevidenza (chiamiamola "imprudenza" secondo la dizione del codice penale), non abbiamo pensato che un evento naturale (terremoto) avrebbe distrutto una costruzione tirata su alla bell'e meglio. Situazioni del genere sono molto numerose, in tutte le parti del Paese. Le disgrazie non solo ce le meritiamo, ma le andiamo anche a cercare. Aspetto le motivazioni della sentenza, poi la sentenza d'appello, e, se avrò ancora vita, anche la sentenza di Cassazione.
(Rispondi)
 
 
stella112
stella112 il 15/07/07 alle 08:41 via WEB
Tutto vero, ma le prove si possono anche insabbiare, le altre case non sono crollate, ai tecnici addetti alla perizia non è sfuggito il fatto che tutte le case intorno non sono crollate ed avranno anche capito il perchè, sappiamo chi ha costruito e chi era responsabile dei lavori di costruzione, possibile che non esista un colpevole?
(Rispondi)
 
 
pippo_217
pippo_217 il 15/07/07 alle 22:35 via WEB
Quindi : Imprudente superficialità,qualunquismo, fino a corrotto abuso amministrativo. Pare che il peso della responsabilità giuriica, penale, sia diverso, nel ventaglio di possibilità offerte dai due estremi.Ma chi ha ordinato l'opera, controllato l'appalto, i lavori, ne ha validato l'abitabilità, eccetera, nonostante nessun protocollo costruttivo antisismico, pare sia stato rispettato ? Non conosco gli atti, ma......!!!!!!
(Rispondi)
 
ctuctp
ctuctp il 14/07/07 alle 23:55 via WEB
bisogna sempre distinguere la verita' processuale ( CHE è UNA COSA) DALLA verita' ( CHE è TUTT'ALTRA COSA) . SECONDO NOI, VISTI GLI ATTI, IL GIUDICE NON POTEVA FARE DIVERSAMENTE.......... INCOMBEVANO DUBBI FORTISSIMI,,,,, è SUFFICIENTE IL DUBBIO PER ASSOLVERE IN UNA SOCIETA' CIVILE
(Rispondi)
 
 
stella112
stella112 il 16/07/07 alle 11:45 via WEB
La verità spesso viene vista sotto la luce che più ci aggrada.
(Rispondi)
 
lasuocera0
lasuocera0 il 14/07/07 alle 23:56 via WEB
erano strazianti le grida di quelle mamme....................................
(Rispondi)
 
claude887
claude887 il 14/07/07 alle 23:57 via WEB
E' del tutto evidente che sono colpevoli!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(Rispondi)
 
claude887
claude887 il 14/07/07 alle 23:59 via WEB
LE CASE VICINE, LE STAMBERGHE, I CAPANNI, LE VECCHIE ABITAZIONI INTORNO, TUTTE, SONO "RIMASTE IN PIEDI", distrutte all'interno, inagibili, ecc... ma in piedi, L'UNICA CHE E' CROLLATA E' LA SCUOLA
(Rispondi)
 
claude887
claude887 il 14/07/07 alle 23:59 via WEB
CHISSA' PERCHE'
(Rispondi)
 
claude887
claude887 il 15/07/07 alle 00:00 via WEB
PERCHE' HANNO AUTORIZZATO LA COSTRUZIONE DI UN SECONDO PIANO?
(Rispondi)
 
agostino88
agostino88 il 15/07/07 alle 00:01 via WEB
HO GRANDISSIME PERPLESSITA'
(Rispondi)
 
agostino88
agostino88 il 15/07/07 alle 00:01 via WEB
Si è concluso con una contestata assoluzione di tutti i sei imputati il processo per il crollo della scuola elementare molisana di San Giuliano di Puglia dove, nel terremoto dell'ottobre 2002, morirono 27 bambini ed una maestra. La lettura della sentenza di primo grado, pronunciata nella vicina Larino, è stata accolta da proteste dei genitori delle piccole vittime che hanno inveito contro i legali degli imputati e innescato quasi un'ora di tensioni, tenute a freno dai Carabinieri che hanno scortato l'allontanamento di giudice e avvocati. La pubblica accusa aveva chiesto condanne fra i dieci ed i cinque anni di reclusione per due tecnici, tre imprenditori ed il sindaco di San Giuliano di Puglia, Antonio Borrelli, che nel crollo perse una figlia. La difesa aveva perorato l'assoluzione, giunta con formula piena, lasciando senza colpevoli il crollo della scuola "Jovine". Una vicenda che commosse l'Italia ed il mondo: durante le febbrili ore di scavo, in quel 31 ottobre di cinque anni fa, le maestre tentavano di calmare i piccoli intrappolati fra le macerie facendo cantare loro canzoni e recitare preghiere; pianti e lamenti sempre più flebili di bambini agonizzanti si udirono per ore, prima di spegnersi. È stata respinta la tesi accusatoria che la scuola sarebbe stata costruita così male, violando molte norme edili, che sarebbe crollata anche senza il terremoto, che peraltro non fece cadere alcun altro edificio della zona.
(Rispondi)
 
agostino88
agostino88 il 15/07/07 alle 00:02 via WEB
E' TERRIBILE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 15/07/07 alle 00:03 via WEB
IL GIUDICE E GLI AVVOCATI SONO FUGGITI "MANU MILITARI" ....................
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 15/07/07 alle 00:05 via WEB
FORTUNATAMENTE C' ERANO I CC, questa la cronaca dei fatti
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 15/07/07 alle 00:05 via WEB
Crollo della Jovine di San Giuliano di Puglia: tutti assolti per mancanza di prove. È questo l'attesissimo «verdetto» letto ieri pomeriggio intorno alle 16.45 dal giudice del Tribunale di Larino Laura D'Arcangelo in una sala affollatissima di familiari delle vittime. Erano tutti seduti, con il volto tirato dall'emozione e dalla tensione i parenti dei 27 bimbi morti sotto le macerie della scuola il 31 ottobre 2002 in seguito al terremoto. Tra essi ovviamente le mamme che, in silenzio, stringevano le medagliette con il volto dei bimbi morti nella tragedia. Alle prime parole pronunciate dal magistrato: "Assolvo Borrelli, assolvo, Marinaro e Uliano, assolvo Abiuso, Martino, assolvo Laserra" i legali di parte civile si sono alzati e sono usciti di corsa dall'aula mentre tra i genitori si è scatenata la rabbia. Immediate le urla: «Li avete uccisi due volte. Oggi, 13 luglio 2007, i nostri bambini sono stati uccisi per la seconda volta». «Assassini, assassini» hanno poi urlato alcuni padri in preda all'ira. I Carabinieri, presenti in massa, hanno dovuto scortare i legali degli imputati ed anche il giudice D'Arcangelo.
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 15/07/07 alle 00:06 via WEB
E TRISTISSIMO E DRAMMATICO CHE UN GIUDICE CHE SI E' PRONUNCIATO "IN NOME DEL POPOLO ITALIANO" DEBBA FUGGIRE COME UN LADRO NASCOSTO E PROTETTO DAI CC
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 15/07/07 alle 00:07 via WEB
LA SENTANZA, IN NOME DELLA CIVILTA' GIURIDICA, VA RISPETTATA
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 15/07/07 alle 00:07 via WEB
TRA 90 gg quando sapremo le motivazioni, commenteremo.............
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 15/07/07 alle 00:08 via WEB
A ME SEMBRA CI SIA POCHISSIMO DA DIRE, LA FORMULA : " INSUFFICIENZA DELLE PROVE" che non è più attuale ma il senso è sempre quello dice tutto: " N O N C O L P E V O L I "
(Rispondi)
 
arza1
arza1 il 15/07/07 alle 00:12 via WEB
Assolti perchè il fatto non sussiste. Con queste parole il giudice monocratico Laura D’Arcangelo ha assolto i sei imputati per il crollo della scuola Jovine di San Giuliano di Puglia (Cb) che il 31 ottobre 2002 causò la morte di 27 bambini ed un’insegnante. Per quella tragedia erano imputati per omicidio colposo plurimo, disastro colposo, lesioni colpose l’ex sindaco del paese Antonio Borrelli che nel crollo dell’edificio perse una figlia, il progettista della sopraelevazione della scuola ingegner Giuseppe La Serra, il geometra del Comune Mario Marinaro, ed i costruttori Giovanni Martino, Carmine Abiuso e Giuseppe Uliano. Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro 90 giorni. È amaro e duro lo sfogo dei genitori delle vittime che non si aspettavano l’assoluzione per gli imputati: «Ce li avete uccisi due volte. Due volte». Questo il primo grido lanciato da una madre di una delle piccole vittime alla lettura dell’assoluzione degli imputati per il crollo della scuola Jovine di San Giuliano di Puglia (Campobasso). «Vergogna qui c’è gente che ha perso il suo unico figlio o ne ha persi due». Momenti di tensione che si sono spostati all’esterno dell’Hotel dove la situazione sta lentamente ritornando alla calma. Diversa è la reazione dell'avvocato Fabio Del Vecchio, difensore dell’ex sindaco di San Giuliano di Puglia, Antonio Borrelli: «È la fine di un assurdo dramma umano». Tra le macerie della "Francesco Iovine", infatti, l'ex sindaco trovò la morte anche la figlia di 9 anni dell’ex amministratore comunale. Proprio questo particolare fa dire al legale: «La posizione di Borrelli era una assurdità intrinseca umana e giuridica. È stato processato per aver provocato la morte della figlia. Finalmente - aggiunge - si è avuta una pronuncia di verità e di giustizia. Una sentenza giusta, secondo il diritto. L’unica sentenza che si poteva fare in base alle risultanze processuali».
(Rispondi)
 
arza1
arza1 il 15/07/07 alle 00:12 via WEB
«È la fine di un assurdo dramma umano». Tra le macerie della "Francesco Iovine", infatti, l'ex sindaco trovò la morte anche la figlia di 9 anni dell’ex amministratore comunale. Proprio questo particolare fa dire al legale: «La posizione di Borrelli era una assurdità intrinseca umana e giuridica. È stato processato per aver provocato la morte della figlia. Finalmente - aggiunge - si è avuta una pronuncia di verità e di giustizia. Una sentenza giusta, secondo il diritto. L’unica sentenza che si poteva fare in base alle risultanze processuali».
(Rispondi)
 
arza1
arza1 il 15/07/07 alle 00:12 via WEB
IL GIUDICE NON POTEVA FARE DIVERSAMENTE
(Rispondi)
 
desnudamaia
desnudamaia il 15/07/07 alle 00:14 via WEB
A ME L'HANNO RACCONTATA COSI'
(Rispondi)
 
desnudamaia
desnudamaia il 15/07/07 alle 00:15 via WEB
Scene di rabbia tra i familiari delle vittime San Giuliano: assolti gli imputati per il crollo della della scuola elementare Erano accusati di falso ideologico e omicidio colposo per la tragedia dell'ottobre del 2002 dopo una scossa di terremoto. I FATTI: Sono stati tutti assolti i sei imputati per il crollo della scuola Francesco Iovine di San Giuliano di Puglia in provincia di Campobasso avvenuto il 31 ottobre 2002 e in cui morirono 27 bambini ed una maestra. L'ex sindaco Antonio Borrelli, il capo dell'ufficio tecnico comunale Mario Marinaro, il progettista della sopraelevazione, Giuseppe La Serra, e i costruttori Giuseppe Uliano, Giovanni Martino e Carmine Abiuso non sono stati ritenuti colpevoli dei reati di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e lesioni perchè il fatto non sussiste. Al termine della lettura della sentenza del giudice del Tribunale di Larino Laura D’Arcangelo si sono verificate scene di rabbia e di isterismo da parte dei familiari delle vittime. «Ce li avete ammazzati due volte» hanno dichiarato i presenti. ACCUSE - Nel corso del dibattimento, il pm Nicola Magrone aveva chiesto per tutti gli imputati complessivi 46 anni di detenzione. Nello specifico il pubblico ministero, da sempre convinto delle responsabilità umane nel crollo dell'edificio, aveva chiesto: 10 anni di reclusione per Giuseppe La Serra e Mario Marinaro, 7 anni per il sindaco dell'epoca, Antonio Borrelli e per Giovani Martino e Carmine Abiuso, e 5 anni per Giuseppe Ulinao. Le difese degli imputati hanno sempre sostenuto l'innocenza dei loro assistiti adducendo al responsabilità del crollo della Jovine al terremoto
(Rispondi)
 
desnudamaia
desnudamaia il 15/07/07 alle 00:16 via WEB
SE IL COLPEVOLE E' IL TERREMOTO???????????
(Rispondi)
 
desnudamaia
desnudamaia il 15/07/07 alle 00:16 via WEB
IL GIUDICE DICE CHE IL FATTO NON SUSSISTE ( non che mancano le prove!!!!)
(Rispondi)
 
doctorlegum
doctorlegum il 15/07/07 alle 00:18 via WEB
E' UN CASO DELICATISSIMO....
(Rispondi)
 
doctorlegum
doctorlegum il 15/07/07 alle 00:18 via WEB
La scuola crollò per un sisma nel 2002, causando la morte di 27 bambini e di una maestra Per l'accusa, gravi inadempienze nella costruzione. Dura la reazione dei genitori San Giuliano, assolti tutti gli imputati "Li avete uccisi due volte. Vergognatevi" Tutti assolti, perché "il fatto non sussiste". Con queste parole il giudice monocratico Laura D'Arcangelo del Tribunale di Larino ha assolto tutti e sei gli imputati per il crollo della scuola Jovine di San Giuliano di Puglia (Campobasso) che il 31 ottobre 2002 causò la morte di 27 bambini e di un'insegnante. Per quella tragedia la pubblica accusa aveva chiesto condanne fra i dieci e i cinque anni di reclusione per due tecnici, tre imprenditori e il sindaco di San Giuliano di Puglia, Antonio Borrelli, che nel crollo perse una figlia. Tutti erano accusati di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose plurime e disastro colposo. Per i due tecnici c'era anche il concorso in falso ideologico. Secondo l'accusa "la morte dei bambini sotto le macerie - ha spiegato il pm Nicola Magrone nella sua requisitoria - è stata causata dalle cattive condizioni in cui si trovava la scuola già prima del sisma, dato che ci sarebbero state numerose violazioni di norme nella sua costruzione". La "causa" del crollo della scuola era da attribuirsi quindi alla sua gracilità strutturale ed il terremoto è stato solo l' "occasione" in cui la struttura è crollata. Già prima del terremoto, "era al limite del collasso" e "tra l'altro i muri sarebbero stati eretti violando leggi fondamentali, non sarebbero stati fatti rafforzamenti delle fondazioni e nessuno se ne sarebbe accorto perché sono mancati calcoli e collaudi". Ne sarebbe prova il fatto che il sisma colpì l'intera zona ma nessuna casa crollò: venne giù solo la 'Jovine' che quindi sarebbe crollata "per conto suo" Ma a vincere è stata la difesa, che chiedeva l'assoluzione per tutti gli imputati: "La scuola ha resistito alle scosse della notte precedente di cui una di magnitudo 3,5 - ha detto l'avvocato Agostino De Caroche - che è stato sicuramente più forte del solo sussulto verticale del terremoto di magnitudo 5,9 che si è verificato il giorno dopo. Ebbene, la notte precedente la scuola non è caduta, non ha avuto lesioni". "Non aveva crepe, non aveva sofferenze, per cui - ha aggiunto l'avvocato - abbiamo la certezza che è stato il terremoto avvenuto in mattinata a farla cadere." Al processo c'erano anche i genitori dei bambini morti nel crollo della scuola. Le mamme indossavano collane, tutte uguali, cui erano appese medagliette con le immagini dei volti dei loro figli. Immediata la loro reazione dopo la lettura della sentenza, che è stata accolta da proteste, con urla e insulti. E' stata anche lanciata una sedia. Alcuni parenti delle vittime hanno inveito contro gli imputati, venendo quasi alle mani. La situazione è stata tenuta sotto controllo dai carabinieri. "Ce li avete uccisi due volte. Due volte - ha gridato la madre di una delle piccole vittime - Vergognatevi. Qui c'è gente che ha perso il suo unico figlio o ne ha persi due". "E' stata legalizzata l'illegalità", ha commentato il presidente del Comitato vittime della scuola di San Giuliano di Puglia, Antonio Morelli. "Con questa sentenza - ha aggiunto - a San Giuliano nessuno si potrà meravigliare se si costruisce in difformità alle leggi. Agiremo di conseguenza. Questo è il rispetto che hanno per quei bambini morti. Porci e corrotti. Oggi abbiamo capito che in Italia regna l'ingiustizia". La sentenza ha scosso anche il pm. "Sono molto, molto triste - ha dichiarato - Sono convinto che questi bambini li hanno uccisi le persone ma continua in Italia una lunghissima storia in cui tutto quello che accade è dovuto alla natura e gli uomini sono tutti santi".
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doctorlegum
doctorlegum il 15/07/07 alle 00:19 via WEB
La sentenza ha scosso anche il pm. "Sono molto, molto triste - ha dichiarato - Sono convinto che questi bambini li hanno uccisi le persone ma continua in Italia una lunghissima storia in cui tutto quello che accade è dovuto alla natura e gli uomini sono tutti santi".
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doctorlegum
doctorlegum il 15/07/07 alle 00:19 via WEB
Secondo me
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doctorlegum
doctorlegum il 15/07/07 alle 00:19 via WEB
UN P,M non dovrebbe mai scuotersi
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doctorlegum
doctorlegum il 15/07/07 alle 00:20 via WEB
non dovrebbe neppure dire che forse non farà appello per rispetto all'immane dolore dei genitori!
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doctorlegum
doctorlegum il 15/07/07 alle 00:20 via WEB
COME NON FARA' APPELLO.............
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doctorlegum
doctorlegum il 15/07/07 alle 00:21 via WEB
COSA C'ENTRANO LE PARTI OFFESE...
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doctorlegum
doctorlegum il 15/07/07 alle 00:21 via WEB
IL DOLORE DEI GENITORI E' ARGOMENTO GIURIDICO????????????????????????????
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doctorlegum
doctorlegum il 15/07/07 alle 00:22 via WEB
IL SIGNOR PUBBLICO MINISTERO FARA' APPELLO SE LE MOTIVAZIONI DELLA SENTENZA SARANNO AGGREDIBILI..... ALTRIMENTI LASCERA' PERDERE..........
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dottoresottile
dottoresottile il 15/07/07 alle 00:23 via WEB
PARE ANCHE A ME
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dottoresottile
dottoresottile il 15/07/07 alle 00:24 via WEB
la valutazione del PUBBLICO MINISTERO non è mai emotiva, viscerale, di pancia..........
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dottoresottile
dottoresottile il 15/07/07 alle 00:25 via WEB
il P.M. valuta le PROVE ( e nulla più) . Ma che discorsi sono
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dottoresottile
dottoresottile il 15/07/07 alle 00:25 via WEB
IL DOLORE DEI GENITORI
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dottoresottile
dottoresottile il 15/07/07 alle 00:25 via WEB
e altre cose del tutto aliene dal processo
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dottoresottile
dottoresottile il 15/07/07 alle 00:26 via WEB
HAI LE PROVE? SONO COLPEVOLI?
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dottoresottile
dottoresottile il 15/07/07 alle 00:26 via WEB
VAI IN APPELLO
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dottoresottile
dottoresottile il 15/07/07 alle 00:26 via WEB
POI VAI IN CASSAZIONE
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dottoresottile
dottoresottile il 15/07/07 alle 00:27 via WEB
E SE NON BASTASSE USI TUTTI GLI ALTRI STRUMENTI CHE HAI AFFINCHE' GIUSTIZIA SIA FATTA
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dottoresottile
dottoresottile il 15/07/07 alle 00:28 via WEB
genitori, figli, madri, nonni, popolo, o. pubblica, dolore, elaborazione del lutto
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dottoresottile
dottoresottile il 15/07/07 alle 00:28 via WEB
PERCHE' DICI DI OCCUPARTI DI QUESTE COSE
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dottoresottile
dottoresottile il 15/07/07 alle 00:28 via WEB
NON LO PUOI FARE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
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educatrice2
educatrice2 il 15/07/07 alle 00:29 via WEB
E' COSI'. PUOI VINCERE L'APPELLO????
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educatrice2
educatrice2 il 15/07/07 alle 00:29 via WEB
ALLORA VAI IN APPELLO OPE LEGIS
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educatrice2
educatrice2 il 15/07/07 alle 00:30 via WEB
D E V I !!! non P U O I !!!!!!!!!!
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educatrice2
educatrice2 il 15/07/07 alle 00:30 via WEB
affetti, tristezze, dolori,
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educatrice2
educatrice2 il 15/07/07 alle 00:31 via WEB
????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????
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educatrice2
educatrice2 il 15/07/07 alle 00:31 via WEB
A QUALE ARTICOLO DEL CODICE DI PROCEDURA PENALE APPARTENGONO???????????????????
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educatrice2
educatrice2 il 15/07/07 alle 00:32 via WEB
SE IL GIUDICE HA SBAGLIATO SI VA IN APPELLO.
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summainiuria
summainiuria il 15/07/07 alle 00:37 via WEB
CREDO SI DEBBA CHIARIRE SUL PIANO GIURIDICO
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summainiuria
summainiuria il 15/07/07 alle 00:37 via WEB
Nel ramo penalistico il grado di appello ha, come il giudizio ordinario penale di primo grado, una fase preparatoria, una fase dibattimentale ed una post-dibattimentale incentrata sul provvedimento. Gli atti preliminari al dibattimento sono disciplinati dall'art.601 c.p.p.. « 1. Fuori dei casi previsti dall'art. 591, il presidente ordina senza ritardo la citazione dell'imputato appellante; ordina altresì la citazione dell'imputato non appellante se vi è appello del pubblico ministero, se ricorre alcuno dei casi previsti dall'art. 587 o se l'appello è proposto per i soli interessi civili. 2. Quando si procede in camera di consiglio a norma dell'art. 599, ne è fatta menzione nel decreto di citazione. 3. Il decreto di citazione per il giudizio di appello contiene i requisiti previsti dall'art. 429 comma 1 lett. a), f), g) nonché l'indicazione del giudice competente. Il termine per comparire non può essere inferiore a venti giorni. 4. È ordinata in ogni caso la citazione del responsabile civile (83), della persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria (89) e della parte civile (765); questa è citata anche quando ha appellato il solo imputato contro una sentenza di proscioglimento. 5. Almeno venti giorni prima della data fissata per il giudizio di appello, è notificato avviso ai difensori. 6. Il decreto di citazione è nullo se l'imputato non è identificato in modo certo ovvero se manca o è insufficiente l'indicazione di uno dei requisiti previsti dall'art. 429 comma 1 lett. f). » (Art.601 Atti preliminari al giudizio) Ex art.602 può evitarsi il dibattimento con accordo delle parti dopo la lettura della relazione; altrimenti si passa alla fase dibattimentale, senza una fase istruttoria, nella quale possono essere letti a verbale gli atti del giudizio di primo grado nei limiti dell'art.511 c.p.p.. Nel caso non il giudice ritenga di non poter decidere, si opera la rinnovazione dell'istruzione dibattimentale (art. 603).
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summainiuria
summainiuria il 15/07/07 alle 00:41 via WEB
Ddl Senato 3600 - Modifiche al codice di procedura penale in materia di inappellabilità delle sentenze di proscioglimento Articolo 1. 1. L’articolo 593 del codice di procedura penale è sostituito dal seguente: "Articolo 593. - (Casi di appello). – 1. Salvo quanto previsto dagli articoli 443, comma 3, 448, comma 2, 579 e 680, il pubblico ministero e l’imputato possono appellare contro le sentenze di condanna. 2. Sono inappellabili le sentenze di condanna per le quali è stata applicata la sola pena dell’ammenda". Articolo 2. 1. All’articolo 443 del codice di procedura penale, al comma 1, le parole: ", quando l’appello tende ad ottenere una diversa formula" sono soppresse. Articolo 3. 1. All’articolo 405 del codice di procedura penale, dopo il comma 1, è inserito il seguente: "1-bis. Il pubblico ministero, al termine delle indagini, formula richiesta di archiviazione quando la Corte di cassazione si è pronunciata in ordine alla insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza, ai sensi dell’articolo 273, e non sono stati acquisiti, successivamente, ulteriori elementi a carico della persona sottoposta alle indagini". Articolo 4. 1. L’articolo 428 del codice di procedura penale è sostituito dal seguente: "Articolo 428. - (Impugnazione della sentenza di non luogo a procedere). – 1. Contro la sentenza di non luogo a procedere possono proporre ricorso per cassazione: a) il procuratore della Repubblica e il procuratore generale; b) l’imputato, salvo che con la sentenza sia stato dichiarato che il fatto non sussiste o che l’imputato non lo ha commesso. 2. La persona offesa può proporre ricorso per cassazione nei soli casi di nullità previsti dall’articolo 419, comma 7. La persona offesa costituita parte civile può proporre ricorso per cassazione ai sensi dell’articolo 606. 3. Sull’impugnazione decide la Corte di cassazione in camera di consiglio con le forme previste dall’articolo 127". Articolo 5. 1. All’articolo 533 del codice di procedura penale, il comma 1 è sostituito dal seguente: "1. Il giudice pronuncia sentenza di condanna se l’imputato risulta colpevole del reato contestatogli al di là di ogni ragionevole dubbio. Con la sentenza il giudice applica la pena e le eventuali misure di sicurezza". Articolo 6. 1. L’articolo 580 del codice di procedura penale è sostituito dal seguente: "Articolo 580. - (Conversione del ricorso in appello). – 1. Quando contro la stessa sentenza sono proposti mezzi di impugnazione diversi, nel caso in cui sussista la connessione di cui all’articolo 12, il ricorso per cassazione si converte nell’appello". Articolo 7. 1. Al comma 1 dell’articolo 606 del codice di procedura penale sono apportate le seguenti modificazioni: a) la lettera d) è sostituita dalla seguente: "d) mancata assunzione di una prova decisiva quando la parte ne ha fatto richiesta, sempre che la stessa fosse ammissibile"; b) la lettera e) è sostituita dalla seguente: "e) se manca o è contraddittoria o è manifestamente illogica la motivazione". Articolo 8. 1. All’articolo 652 del codice di procedura penale, il comma 1 è sostituito dal seguente: "1. La sentenza penale di assoluzione, anche se irrevocabile, non ha effetto nei giudizi civili e amministrativi, salvo che la parte civile si sia costituita nel processo penale ed abbia presentato le conclusioni. In questo caso la sentenza ha effetto quanto all’accertamento che il fatto non sussiste o che l’imputato non lo ha commesso o che il fatto è stato compiuto nell’adempimento di un dovere o nell’esercizio di una facoltà legittima". Articolo 9. 1. La presente legge si applica ai procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della medesima. 2. L’appello proposto prima della data di entrata in vigore della presente legge contro una sentenza di proscioglimento si converte in ricorso per cassazione. Possono essere presentati nuovi motivi entro sessanta giorni. 3. Nel caso che sia annullata una sentenza di condanna di una corte di assise di appello o di una corte di appello che abbia riformato una sentenza di assoluzione, si applica la lettera c) del comma 1 dell’articolo 623 del codice di procedura penale.
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summainiuria
summainiuria il 15/07/07 alle 00:42 via WEB
CREDO DI AVER INFORMATO ALMENO UN PO', la materia è difficile e complessa richiederebbe un intero POST o forse DUE POST
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auroraml
auroraml il 15/07/07 alle 00:43 via WEB
IL TERREMOTO VA BENE
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auroraml
auroraml il 15/07/07 alle 00:44 via WEB
PERCHE' E' CADUTA SOLO LA SCUOLA E I PALAZZI VICINI NO!?????????
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auroraml
auroraml il 15/07/07 alle 00:44 via WEB
RISPONDETE A QUESTA DOMANDA!!!!!!!!!!!!!
(Rispondi)
 
auroraml
auroraml il 15/07/07 alle 00:44 via WEB
ALLORA SE IL GIUDICE HA ASSOLTO SIGNIFICA CHE
(Rispondi)
 
auroraml
auroraml il 15/07/07 alle 00:45 via WEB
LE INDAGINI FANNO SCHIFO, NON HANNO DIGNITA' NON HANNO PORTATO PROVE
(Rispondi)
 
auroraml
auroraml il 15/07/07 alle 00:45 via WEB
IL GIUDICE NON FA QUELLO CHE VUOLE
(Rispondi)
 
auroraml
auroraml il 15/07/07 alle 00:46 via WEB
SE IL P. M. GLI DA' LE PROVE .. CONDANNA, ALTRIMENTI D E V E ASSOLVERE!!!!!!!!!!!!!!!
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mugniz
mugniz il 15/07/07 alle 01:25 via WEB
Scusa il disturbo...hai un minutino per passare da me? Ho bisogno dell'aiuto di tutti! Grazie!!!:)
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/07/07 alle 06:19 via WEB
«Ci sentiamo svuotati, abbiamo rivissuto lo stesso dolore di quel 31 ottobre del 2002. E’ come se i nostri figli fossero morti un’altra volta». La voce di Antonio Morelli, presidente del comitato vittime di San Giuliano, esprime rabbia e delusione in una miscela pronta a esplodere: «Questa è la giustizia in Italia. Non ci fermeremo — aggiunge —, ora pensiamo a quali iniziative intraprendere, ma qualcosa di sicuro faremo. Magari potremmo ammazzare qualcuno, poi la responsabilità se la prenderà quel giudice».
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/07/07 alle 06:20 via WEB
Quel giudice è Laura D’Arcangelo, che l’altro ieri ha assolto i sei imputati per il crollo della scuola Jovine, sotto le cui macerie nel 2002 morirono 27 bambini e una maestra. All’indomani del verdetto, il paesino molisano è indignato: «La sentenza è una vergogna, ma non ci farà abbassare la testa. E’ lo Stato a perdere, non certo noi genitori. E poi come si fa a dire che non c’erano le prove? I periti hanno portato di tutto, hanno dimostrato che la causa di quella tragedia non fu esclusivamente il terremoto. Non siamo solo noi ad essere infuriati: nella sede del comitato sono arrivate decine di fax da tutta Italia, c’è tantissima gente che ci esprime solidarietà e che sta dalla nostra parte».
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psicologiaforense
psicologiaforense il 15/07/07 alle 06:21 via WEB
Quei fax fanno sentire meno soli i genitori degli angeli di San Giuliano: «La sentenza è una vergogna per tutta l’Italia — scrivono per esempio da La Spezia —, non dimenticheremo i bimbi. Giustizia, giustizia!».
(Rispondi)
 
estinette
estinette il 15/07/07 alle 06:22 via WEB
C’e’ anche la voce di mamma coraggio, Nunziatina Porrazzo, nel coro di indignazione che si leva da San Giuliano. Lei, che il 31 ottobre del 2002 perse il figlio Luigi di 7 anni, nel giorno dei funerali decise di parlare di fronte a tutti, presidente Ciampi compreso: «Chiedo una sola cosa — disse —: che le nostre scuole siano più sicure. Non voglio che nessuna mamma e nessun papà debbano piangere i propri figli. Non deve più accadere che una mamma mandi il figlio a scuola e non lo veda più tornare».
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estinette
estinette il 15/07/07 alle 06:22 via WEB
Oggi che un giudice ha escluso responsabilità nella costruzione della scuola, Nunziatina è a terra: «Ci sentiamo oggi come se un carro armato ci fosse passato sopra: questa sentenza non la posso accettare. Se il 50 per cento del paese fosse caduto a terra, allora sì, era un’altra cosa. Ma noi sangiulianesi siamo tutti qui, i morti sono i nostri figli che, questo è vero, non ce li ridarà nessuno. Non mi sento più rappresentata dalla legge, non mi riconosco più in questo Stato». La scuola, infatti, è l’unico edificio completamente crollato per il terremoto. Alcune mamme, ieri, erano vicino a quel che resta delle macerie della scuola con le foto dei loro piccoli in mano. Si discuteva anche del possibile appello alla sentenza, ma questo è il momento in cui la disillusione prevale sulla speranza: «Non possiamo più credere in questa giustizia».
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estinette
estinette il 15/07/07 alle 06:23 via WEB
Ma i dubbi li ha anche il procuratore della Repubblica di Larino, Nicola Magrone, il magistrato che si è visto respingere le richieste di condanna dal giudice D’Arcangelo. «Vedrò se è il caso di preparare l’appello — ha detto il pubblico ministero — ma solo dopo aver letto le motivazioni anche perché, per questa gente, ricominciare un altro processo a Campobasso, con un andirivieni continuo, sarebbe ancora più pesante, un calvario lungo. Quanto alla sentenza di primo grado — ha aggiunto — non posso che ribadire il parere già espresso: la ritengo radicalmente sbagliata». Ma le mamme e i papà di San Giuliano non si arrendono: «Non può finire così».
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adolfodgl5
adolfodgl5 il 15/07/07 alle 06:24 via WEB
RICORDIAMO I TRAGICI EVENTI
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 15/07/07 alle 06:24 via WEB
Alle ore 11.30 del mattino una forte scossa di terremoto, pari a 5,4 di magnitudo Richter, ovvero pari all'ottavo grado della scala Mercalli, fece tremare San Giuliano di Puglia, piccolo centro del subappennino molisano in provincia di Campobasso. L'epicentro fu localizzato tra Campobasso, Larino e l'Appennino Dauno, in provincia di Foggia. Il sisma provocò il crollo del solaio della scuola elementare di San Giuliano di Puglia, in via Giovanni XXIII. In quel momento nell'Istituto erano presenti quattro insegnanti, due bidelli e 58 bambini. Molti di essi non rividero più la luce. Per tutto il giorno si continuò a scavare: Vigili del Fuoco, volontari della Protezione Civile, persone del posto: anche a mano, a causa della difficoltà, ovvia, di adoperare con mezzi meccanici. Ancora la sera furono estratte persone vive dalle macerie. La mattina seguente i Vigili del Fuoco comunicarono di non sentire più voci provenire da sotto le macerie. Sotto la scuola Francesco Jovine che si registrò il tributo di vite umane più pesante: 27 bambini ed un'insegnante morti. Diversi piccoli avevano cercato di mettersi al riparo sotto i banchi seguendo una regola comune in caso di terremoti, ma al contrario questo causò la loro fine, in quanto il peso delle macerie, unito a quello dei banchi, provocò lesioni letali da schiacciamento. Per una tragica ironia della sorte la scuola fu l'unico edificio a crollare del tutto a San Giuliano di Puglia , anche se altre due donne furono uccise dalla caduta di detriti e calcinacci. Subito dopo scoppiarono le polemiche, si denunciò la carenza di manutenzione e la cattiva qualità della costruzione. In seguito venne istituito un processo per determinare le colpe.
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adolfodgl5
adolfodgl5 il 15/07/07 alle 06:25 via WEB
Il 13 luglio 2007, i sei indagati nel processo per le morti conseguite a quel crollo sono stati scagionati.
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adolfodgl5
adolfodgl5 il 15/07/07 alle 06:25 via WEB
DIREI CHE HO RIASSUNTO IL TUTTO
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psicologiaforense
psicologiaforense il 15/07/07 alle 06:31 via WEB
HAI FATTO BENE, INTEGRO UN PO'
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 15/07/07 alle 06:31 via WEB
È il 31 ottobre 2002, un terremoto dell’8° grado della scala Mercalli squassa il Molise. La zona più colpita è San Giuliano di Puglia, uno dei 136 comuni della regione, 1.210 abitanti, a 60 km da Campobasso. Qui a San Giuliano, crolla solo un edificio: la scuola. L'istituto “Francesco Jovine”. Sotto le macerie, restano intrappolati 56 bambini, 4 maestre e 2 bidelle. Una tragedia, che rimane tuttora un caso giudiziario aperto. Il bilancio definitivo delle vittime è tragico: 27 bambini e una maestra. Poi i 35 feriti, molti dei quali, con lesioni permanenti.
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deontologiaetica
deontologiaetica il 15/07/07 alle 06:32 via WEB
Dopo il dramma della scuola, i genitori di quei bambini hanno formato il “Comitato delle vittime di San Giuliano di Puglia”. L’obiettivo di questo Comitato è la verità su quanto è davvero accaduto durante il terremoto dell’ottobre 2002 e sulle eventuali resposabilità. Dopo tre anni di indagini, il 17 ottobre 2005 il Giudice per le Udienze Preliminari ha rinviato a giudizio 6 dei 9 indagati. Il processo di primo grado si è aperto venerdì 3 marzo 2006. Ma per ricostruire i fatti dobbiamo ripartire proprio da quelle ore terribili del terremoto. Sono le 11 e 32 di giovedì, 31 ottobre 2002, la scossa demolisce la scuola. Dalle macerie si alzano urla, lamenti, richieste disperate di aiuto, tutto il paese accorre. Tra i due solai crollati, si è formata una sorta di camera d’aria, che ha permesso, ad alcune delle persone presenti nell'edificio, di riuscire a salvarsi. Dunque scavare subito è questione di vita o di morte. Si scava anche con le mani. In quelle terribili ore, dunque, San Giuliano di Puglia sembra davvero il centro del mondo, con le televisioni italiane e straniere che si precipitano in Molise e danno conto in diretta della tragedia che si sta svolgendo. Ma dietro quel circo mediatico, intanto, si consuma il dramma dei genitori di quei bambini intrappolati sotto le macerie della scuola. Dalle 11 e 32 di quel giovedì mattina, a San Giuliano, non si smette di cercare, i parenti sperano, pregano. È una lotta contro il tempo per salvare quei bambini che sotto le macerie potrebbero essere ancora vivi. I Vigili del fuoco sono arrivati tempestivamente e non hanno smesso un attimo di lavorare, le loro sono storie di eroi. Da quelle macerie, saranno salvate 35 persone. 30 ore di lavoro e coraggio. Alle 4 e 20 del mattino di venerdì 1° novembre, dopo 17 ore dal crollo della scuola, quando tutte le speranze sono perdute, avviene un miracolo. Sotto le macerie, c’è ancora un bambino da salvare: Angelo. Un miracolo avvenuto prima dell’alba, il bimbo è estratto dalle macerie dopo una sfida lunga una notte. Un nome da predestinato quello di Angelo. La lotta dei vigili del fuoco è disperata. Lui li chiama, gli racconta di sé. Finita l'emergenza, il dolore e la rabbia attanagliano San Giuliano. Il palazzetto dello sport, è una enorme camera ardente, contiene 29 corpi. Attorno a quell'edificio, è diventato il protagonista solo lo strazio dei parenti delle vittime. Da quel giorno i rapporti tra abitanti e familiari a san Giuliano saranno radicalmente trasformati. Nel caso della tragedia di San Giuliano, i soccorsi si rivelano efficientissimi. 350 vigili del fuoco, 200 forestali, decine di uomini della Protezione Civile guidati da Guido Bertolaso, Carabinieri , Poliziotti e 500 volontari che non si sono mai fermati. Per San Giuliano si scatena una vera e propria gara di solidarietà. Alla popolazione del paese arrivano presto anche aiuti economici da tutta Italia.
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deontologiaetica
deontologiaetica il 15/07/07 alle 06:33 via WEB
Ma a San Giuliano, naturalmente arriva il momento delle polemiche e degli interrogativi. La scuola "Francesco Jovine" è come un buco nero al centro del paese e negli animi della sua gente. Perché quella scuola è crollata? O meglio: perché, in tutta San Giuliano, è crollata solo la scuola “Francesco Jovine"? Su questa anomalia, da subito, sono in molti ad avere dei dubbi. La Procura della Repubblica di Larino di Campobasso, apre immediatamente un’inchiesta e dispone il sequestro di tutti i documenti, che raccontano la storia della scuola, una scuola costruita negli anni 50, rimaneggiata nel corso dei decenni e da poco ristrutturata. Nel 1999, la giunta comunale ha incaricato l’ingegner La Serra, di redigere un progetto per rendere indipendenti tra loro la scuola materna, l’elementare e la media, e creare nuovi spazi. Il progetto prevede il prolungamento e il primo piano dell’edificio. Per realizzare questa sopraelevazione, vengono demoliti il tetto e il sottotetto; i lavori sono stati ultimati il 26 aprile 2002. Dopo il crollo della scuola, l’Amministrazione Comunale di San Giuliano viene investita dalle polemiche. Molti ritengono che la responsabilità del disastro vada cercata tra chi ha autorizzato i lavori di sopraelevazione della scuola e chi li ha eseguiti come il Sindaco. Ma il Sindaco, Antonio Borrelli, anche padre di una bambina rimasta uccisa sotto le macerie, respinge le accuse, si difende dicendo che non sono gli ultimi lavori ad aver causato il crollo. IL “Comitato delle vittime di San Giuliano di Puglia" è però determinato a fare chiarezza, sulle responsabilità dell'anomalo cedimento dell' edificio scolastico.
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educatrice2
educatrice2 il 15/07/07 alle 06:34 via WEB
Dopo tre anni di indagini. Il processo di I grado si è appunto aperto lo scorso venerdì 3 marzo. Ma chi sono gli imputati? E soprattutto, quali sono, esattamente, le accuse? Il 17 ottobre 2005, la Procura di Larino rinvia a giudizio Giuseppe La Serra, ingegnere progettista, Giuseppe Uliano, imprenditore edile, Carmine Abiuso, imprenditore edile, Giovanni Martino, imprenditore edile, Mario Marinaro, tecnico comunale di San Giuliano, Antonio Borrelli, sindaco di San Giuliano di Puglia. I reati per i quali sono stati rinviati a giudizio sono: il crollo colposo, l’omicidio plurimo aggravato, e poi il falso ideologico. Non c’è un progetto, non c’è una prova sui materiali, non c’è una prova statica. Subito dopo il crollo della scuola, l’ingegner Giuseppe La Serra, colui che ha redatto il progetto di sopraelevazione della scuola e che, 45 giorni prima della tragedia, ha certificato l’agibilità e la staticità dei locali. La Serra si difende e dichiara di aver eseguito le verifiche nella norma. Purtroppo però nella norma prevista per le zone non sismiche. San Giuliano è, incredibilmente, un comune non dichiarato sismico. Nicola Magrone, il Procuratore della Repubblica di Larino di Campobasso sostiene che quei bambini, compresa la figlia del sindaco, in quella scuola, quel giorno, non dovevano esserci. Il collaudo dunque non è stato eseguito correttamente. Se davvero la tragedia di San Giuliano può essere servita a qualcosa, è un impegno collettivo affinché tutte le scuole d’Italia siano sicure. Secondo l’Anagrafe Italiana dell’Edilizia Scolastica, in Italia ci sono 42.000 edifici scolastici dove ogni giorno vivono e lavorano 9 milioni di persone, tra studenti, insegnanti e personale a vario titolo. Ma tutte queste scuole sono a norma oppure no? Se non ci fosse stata la scossa di terremoto alla "Francesco Iovine" oggi, si terrebbero tranquillamente le lezioni. Numerosissimi istituti scolastici, di ogni ordine e grado, del nostro paese, soprattutto in zone a rischio sismico, sono fuori norma. In Italia, l’edilizia scolastica è regolata dalla legge quadro numero 23 del 1996. Secondo questa legge, la messa a norma e la sicurezza delle scuole dipende dai comuni e dalle province. Metà degli edifici scolastici non hanno la certificazione di agibilità e statica e igienico-sanitaria e oltre il 60% quella di prevenzione incendi. Dopo la tragedia di San Giuliano, è stato aggiornato l’elenco dei comuni a rischio di terremoto. Sono dunque situate in zone a rischio sismico quasi 20.000 scuole, di queste, 3000 si trovano in zone ad alto rischio sismico. È stato attivato un piano di circa 8 mila miliardi di lire per rendere sicuri gli edifici presenti in zona sismica. Ma che cosa può fare un genitore per conoscere lo stato di salute della scuola, frequentata dai propri figli? Le certificazioni le dovrebbe tenere l’ente proprietario però il preside ha il diritto, se non il dovere a volte, di richiederle. La scuola dunque potrebbe fornire questo tipo di informazioni. Il processo per il crollo della scuola di San Giuliano è appena iniziato, le responsbiltà vanno accertate e saranno gli inquirenti a decidere. Ma i fatti dimostrano che quel 31 ottobre, solo la scuola Francesco Jovine è crollata: forse la morte di 27 bambini della maestra e i 35 feriti, si potevano evitare.
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educatrice2
educatrice2 il 15/07/07 alle 06:35 via WEB
VI RICORDATE LA CRONOLOGIA? IO MI SONO UN PO' PERSA
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arza1
arza1 il 15/07/07 alle 06:42 via WEB
E' UN BELLISSIMO POST CON COMMENTI CHE RIPORTANO ALLA MEMORIA MINUTO DOPO MINUTO LA TRAGEDIA E LA SUA CONCLUSIONE GIUDIZIARIA
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arza1
arza1 il 15/07/07 alle 06:42 via WEB
Conclusione apparente, di primo grado. TUTTI ASSOLTI. Poi l'appello...........
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agostino88
agostino88 il 15/07/07 alle 11:55 via WEB
mi hanno colpito, alla lettura del dispositivo, i drammatici momenti di tensione in aula per la reazione dei familiari delle vittime.Gli avvocati non li avevano preparati?
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agostino88
agostino88 il 15/07/07 alle 11:55 via WEB
Forse ho fatto una domanda ingenua ..........
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agostino88
agostino88 il 15/07/07 alle 11:56 via WEB
Una sentenza che lascia l’amaro in quasi tutto il Comune di San Giuliano di Puglia. Il Giudice Penale Monocratico Laura D’Arcangelo, dopo poche ore di Camera di Consiglio, ha assolto ieri pomeriggio tutti e sei gli imputati del crollo della scuola Jovine. L’edificio, quindi, secondo il suo giudizio sarebbe caduto a causa del terremoto e non per colpe specifiche.
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auroraml
auroraml il 15/07/07 alle 11:58 via WEB
sono stati assolti l’ex Sindaco Antonio Borrelli, il progettista della sopraelevazione Giuseppe La Serra il geometra Mario Marinaro i costruttori Giovanni Martino e Carmine Abiuso e il progettista del vecchio edificio Giuseppe Uliano che secondo l’accusa erano invece responsabili di omicidio plurimo colposo, disastro colposo, lesioni colpose e falso ideologico.
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auroraml
auroraml il 15/07/07 alle 11:59 via WEB
HAI RAGONE AGOSTINO Un dispositivo che ha scatenato l’ira dei genitori dei 27 bambini morti sotto le macerie della vecchia scuola Jovine il 31 ottobre 2002 che alla lettura data dal giudice hanno cominciato ad inveire lanciando banchi e sedie anche all’indirizzo degli avvocati difensori e della moglie di Antonio Borrelli. Per mettere fine al caos ingeneratosi le forze dell’ordine presenti hanno dovuto scortare all’uscita tutti i difensori dei sei imputati e il giudice Laura D’Arcangelo. Sul posto sono dovute intervenire anche diverse pattuglie del 118 per soccorrere più di una mamma colpita da malore.
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auroraml
auroraml il 15/07/07 alle 11:59 via WEB
BISOGNAVA PREPARARLI...........
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auroraml
auroraml il 15/07/07 alle 11:59 via WEB
GLI AVVOCATI SAPEVANO..........
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elvia4
elvia4 il 15/07/07 alle 12:01 via WEB
Senza dubbio, però certe cose è meglio non dirle ai clienti, è meglio farsi vedere sbalorditi!!
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elvia4
elvia4 il 15/07/07 alle 12:02 via WEB
“E’ andata così- ha dichiarato il Presidente del Comitato delle Vittime di San Giuliano di Puglia Antonio Morelli- siamo costretti ad accettare una decisione ben lontana dalla giustizia. Siamo arrabbiati con il sistema ma non abbiamo nulla da rimproverare al Procuratore Nicola Magrone che ha fatto di tutto affinché il valore della giustizia trionfasse” . La sentenza scatena polemiche anche tra la Pubblica Accusa e gli Avvocati di Parte Civile. Il Pm Nicola Magrone, ha dichiarato a caldo che non si fermerà qui e ricorrerà in appello poiché la decisione viola ogni elementare norma di giustizia. Sconcerto anche tra gli avvocati di parte civile in particolar modo è stato espresso dall’ex magistrato antimafia Libero Mancuso che proprio ieri mattina nella replica aveva sottolineato tutti gli aspetti che avrebbero dovuto portare ad una sentenza di colpevolezza, tra cui certificati falsificati che avrebbero attestato l’agibilità statica dell’edificio. Senza parole anche gli avvocati Micaela e Domenico Bruno secondo i quali i sei imputati sono stati assolti in presenza di una colpa specifica ossia quella di aver mandato i bambini a scuola senza il regolare certificato di agibilità più volte richiesto anche dal preside Colombo ma mai rintracciato da nessuno. I legali non discutono però sulla prevedibilità dell’evento, ma parlano comunque di richieste non esaudite e si assoceranno al procuratore Magrone quando presenterà ricorso in appello
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elvia4
elvia4 il 15/07/07 alle 12:03 via WEB
Altri commenti sono stati comunque rinviati a quando verranno fuori le motivazioni che hanno portato a tale sentenza soprattutto a causa dell’emotività che porta questo momento. Di tutt’altro peso, invece, i commenti dei legali difensori. Uno su tutti l’avvocato dell’ex Sindaco Antonio Borrelli. “Il Giudice- ha dichiarato Del Vecchio- ha emesso l’unica sentenza che poteva emettere tenendo conto del nesso di causalità tra il crollo e il terremoto del 31 ottobre 2002. Termina così un processo difficile con un giudice che ha avuto il coraggio di applicare la legge nonostante l’enorme pressione che si trovava addosso. La mia soddisfazione consiste anche nel fatto che Antonio Borrelli ha finito di vivere un incubo e potrà finalmente vivere in pace il dolore per la perdita della figlia Antonella di appena sei anni, una delle 27 vittime bambine del crollo”. Sulla stessa linea anche le dichiarazioni dell’avvocato Arturo Messere. “Sin dal primo momento- ha dichiarato Messere- ho sostenuto che si trattava di un disastro della natura, che non vi erano responsabilità umane e che la scuola era caduta solo per il terremoto. Nella mia arringa, di circa nove ore, ho dato risposte giuridiche e tecnico scientifiche a tutte le accuse. Oggi (ieri per chi legge) nella mia replica ho dimostrato l’infondatezza delle ulteriori questioni sollevate dal Pubblico Ministero e dalle Parti Civili. Il Giudice ha recepito con intelligenza , cultura e serenità le nostre difese”. Il processo sulla morte degli angeli di San Giuliano di sicuro però continuerà a far parlare di se anche nei prossimi giorni.
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educatrice2
educatrice2 il 15/07/07 alle 12:06 via WEB
FACCIO UN PO' LA MAESTRINA CON LEZIONCINA...
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educatrice2
educatrice2 il 15/07/07 alle 12:07 via WEB
La scienza che studia com'è fatta la crosta terrestre (cioè il guscio solido che occupa la parte più superficiale del nostro pianeta) è la geologia. La parte più superficiale della Terra, ossia la crosta terrestre, è formata da rocce fredde. Man mano che si scende in profondità, a causa delle elevate temperature, le rocce sono rese incandescenti dal calore ed esercitano una forte pressione sugli strati soprastanti. In alcuni punti, le forti pressioni producono esplosioni e spaccature attraverso le quali le rocce incandescenti fuoriescono dalla superficie terrestre. Questi fenomeni danno origine ai vulcani e nel loro insieme assumono la denominazione di vulcanismo o vulcanesimo. In altri punti, le continue potenti pressioni producono il lento accavallarsi delle rocce e quindi si ha la formazione delle montagne. Questi fenomeni assumono la denominazione di orogenesi (2). In altri ancora, le pressioni producono improvvise e violente fratture delle rocce, a seguito delle quali si liberano da esse ondate di energie. Questi fenomeni assumono la denominazione di sismi o terremoti. Infine, in altri punti, sempre per i sommovimenti interni della Terra, si ha il fenomeno dell'innalzamento e dell'abbassamento alternati della superficie terrestre. Quest'ultimo tipo di fenomeno prende la denominazione di bradisismo (3). In Italia, uno degli esempi di questi fenomeni è visibile nei resti dell'antico tempio di Giove presso Pozzuoli (Napoli), di cui si è osservato che, in tempi diversi, le colonne prima si sono abbassate e poi si sono alzate. (1) Forze naturali che agiscono dall'interno della Terra (2) Termine greco(unione di due parole) che significa "nascita dei mondi" (3) Termine greco(unione di due parole) che significa "lento nel movimento"
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summainiuria
summainiuria il 15/07/07 alle 12:08 via WEB
SI SENTE CHE HAI PRATICA DI INSEGNAMENTO, SEI DIDATTICA cara Edu hai ricordato anche a me cose che avevo dimenticato. BRAVA
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summainiuria
summainiuria il 15/07/07 alle 12:09 via WEB
PERO' Edu le conseguenze di quello che dici non possono che essere queste
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educatrice2
educatrice2 il 15/07/07 alle 12:11 via WEB
un momento perchè non ho finito, so dove vuoi arrivare, lasciami procedere in modo pedagogico:
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educatrice2
educatrice2 il 15/07/07 alle 12:12 via WEB
I TERREMOTI Il terremoto è un'attività endogena della Terra, dovuto a movimenti che si verificano nella crosta terrestre. Il punto di origine del terremoto si chiama ipocentro (in profondità). Più dannosi sono i terremoti i cui ipocentri si trovano entro 60 chilometri dalla superficie, in quanto le onde si propagano con maggior violenza. Il punto della superficie terrestre posto sulla verticale dell'ipocentro, quindi più vicino al focolare sismico, si chiama epicentro; esso è, pertanto, il luogo in cui le scosse sono più violente. Quando l'epicentro è situato sul fondo del mare si ha un maremoto. Nel nostro Paese i terremoti sono un fenomeno purtroppo assai frequente. Si dice infatti che l'Italia è un Paese ad alto rischio sismico. Essa è, dopo la Grecia, la regione a maggior rischio sismico d'Europa. Nel trentennio a partire dal 1891 fino al 1920 ad esempio, si sono avute circa 13.000 scosse di ogni grado. Alcune furono deboli, ma altre disastrose come il terremoto di Messina del 1908. Esso distrusse le città di Messina e Reggio Calabria e causò la morte di oltre 100.000 persone in soli 30 secondi. Negli ultimi dieci anni i terremoti hanno causato più di 40.000 vittime e danni per molte decine di migliaia di miliardi. Il territorio nazionale è coperto da sismografi, moderni strumenti in grado di avvertire anche le più piccole onde sismiche, che in genere accompagnano l'arrivo di un terremoto. Mediante i sismografi si può misurare la direzione, l'intensità, la durata e l'ora del fenomeno sismico. In genere tali apparecchi sono forniti di un pendolo che, oscillando in seguito alle scosse, lascia le impronte delle sue oscillazioni su di una carta con cui è ravvolto un tamburo che gira con moto regolare e costante e recano un cronometro che segna la durata del movimento. Sulla carta a carbone, quindi, resta un tracciato detto sismogramma, attraverso il quale si può dedurre l'andamento sismico. La capacità di prevedere l'arrivo di un terremoto sarebbe di grande importanza per poter predisporre l'evacuazione delle zone interessate. Comunque bisogna concentrare gli sforzi economici nel senso di costruire edifici antisismici, in grado di reggere alle forze messe in atto dal terremoto. I sismologi, che sono gli scienziati che studiano i terremoti, non sono ancora in grado di prevedere con esattezza matematica il giorno e l'ora in cui avverrà un terremoto. Essi sono solo in grado di indicare le località ampie in cui un terremoto potrà verificarsi con una certa probabilità Questa possibilità di previsione si basa sul fatto che i terremoti in Italia seguono di qualche anno i terremoti che avvengono nella penisola balcanica. A questa conclusione gli scienziati sono giunti analizzando in dettaglio gli eventi sismici dei secoli scorsi. Essi hanno visto che quasi ogni terremoto nei Balcani è stato seguito, dopo qualche anno da un terremoto in Italia. Le onde sismiche possono essere considerate come onde sferiche che si propagano dall'ipocentro verso la superficie terrestre, dove si avvertono come scosse sussultorie e ondulatorie. INTENSITÀ DEI TERREMOTI La classificazione dei terremoti è fatta secondo la loro intensità, ossia secondo l'intensità dei danni provocati (effetti). Giuseppe Mercalli (1850 - 1914) ideò una scala che in origine comprendeva 10 gradi, d'intensità crescente, che andava da una scossa leggerissima, registrata solo dagli strumenti sismici e detta appunto strumentale (1° grado), alla scossa disastrosa, che causa danni e un certo numero di vittime (10° grado). Dopo il terremoto di Messina del 1908 lo stesso Mercalli aggiunse altri due gradi, considerando le scosse catastrofiche con rovine di intere città e con diverse migliaia di vittime.La scala Mercalli, dunque, è adatta per registrare gli effetti dei terremoti. Quando però è necessario conoscere la quantità di energia emessa da un terremoto, si parla di una scala diversa, quella della magnitudo, i cui valori massimi sono compresi tra 8 e 9 (maggiore energia = maggiore oscillazione) scala Richter. LE ONDE SISMICHE Esistono vari tipi di onde sismiche: le onde P o primarie (onde di compressione); le onde S o secondarie; le onde L o superficiali. Le prime due si propagano all'interno della Terra e, quando giungono in superficie, si registrano come onde sussultorie, caratterizzate cioè da movimenti verticali; le ultime si propagano solo in superficie e sono responsabili delle scosse ondulatorie, prevalentemente orizzontali, che sono spesso la causa principale delle maggiori distruzioni.cercando di tener lontane le colture e gli insediamenti umani dalle aree più prossime ai crateri dei vulcani. Dai terremoti ci si può difendere costruendo le case con particolari criteri antisismici che permettano di resistere alle scosse meno violente. CHE COS'È IL RISCHIO AMBIENTALE Il rischio ambientale è dovuto a particolari condizioni geologiche che caratterizzano lo spazio geografico. Il pericolo si collega ai fenomeni del vulcanesimo, cioè alla presenza di alcuni vulcani attivi, e della sismicità, cioè all'incombente rischio di terremoti. VULCANESIMO E SISMICITÀ Il vulcanesimo e la sismicità si collegano alla complessità della struttura interna della terra e alle energie che su essa si manifestano. Le terre italiane, formatesi in epoche molto più recenti di altre in Europa, rivelano anche in superficie i segni di una inquietudine geologica ancora in atto. Le testimonianze di ciò sono le forme tormentate dei rilievi alpini e i vulcani, alcuni dei quali spenti da millenni, ma altri ancora attivi. A tutto ciò si aggiungano le scosse sismiche che tengono in apprensione le popolazioni del Friuli, dell'Appennino centrale e del Mezzogiorno d'Italia. AMBIENTI A RISCHIO Le eruzioni vulcaniche e le scosse sismiche costituiscono un serio pericolo per le popolazioni coinvolte, ma da questi rischi è possibile difendersi. Dalle conseguenze delle eruzioni vulcaniche ci si può proteggere con misure di pianificazione del territorio, e cioè cercando di tener lontane le colture e gli insediamenti umani dalle aree più prossime ai crateri dei vulcani. Dai terremoti ci si può difendere costruendo le case con particolari criteri antisismici che permettano di resistere alle scosse meno violente. ORIGINE DEI TERREMOTI Secondo la teoria della tettonica a zolle la crosta terrestre sarebbe formata da blocchi di roccia che come zattere galleggiano su materiali incandescenti detti magma e sottoposti a enormi pressioni. Spinto da quelle pressioni, in alcune zone il magma viene espulso a volte attraverso i crateri, aperture della crosta terrestre. Il condotto costituisce il camino di un vulcano attivo.Le zolle nel loro continuo movimento sul magma slittano le une contro le altre, talora si sormontano, si allontanano oppure si urtano dando origine a pressioni di potenza inimmaginabile. Le montagne e i terremoti sarebbero originati dal moto delle zolle.
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summainiuria
summainiuria il 15/07/07 alle 12:13 via WEB
hai concepito un lavoro enorme che ho letto con piacere
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summainiuria
summainiuria il 15/07/07 alle 12:16 via WEB
LA DOMANDA E' SPONTANEA: PERCHE' IN ZONA ALTAMENTE SISMICA QUESTA SCUOLA non è stata costruita con particolari criteri antisismici che le avrebbero permesso di resistere alle scosse.
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summainiuria
summainiuria il 15/07/07 alle 12:17 via WEB
Perchè le case intorno sono rimaste su e la scuola è crollata immediatamente, senza lasciare scampo ai poveri bambini????????????????????
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diego1930
diego1930 il 15/07/07 alle 12:19 via WEB
indagini condotte malissimo, raffazzonate su in qualche modo. Perizie non chiare.
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diego1930
diego1930 il 15/07/07 alle 12:22 via WEB
Si trattava di un ‘verdetto’ importante per tutta Italia, “spesso funestata da tragedie che restano senza colpevoli”. Sono 28 le vittime del crollo (27 bambini e la loro maestra) e sei gli imputati. Fra loro anche l’ex sindaco del paese Borrelli, che ha perso una figlia sotto le macerie!!!!!!!!!!
(Rispondi)
 
diego1930
diego1930 il 15/07/07 alle 12:23 via WEB
CHI HA BIMBI A SCUOLA COME PUO' STARE TRANQUILLO, EDIFICI FATISCENTI..........
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deontologiaetica
deontologiaetica il 15/07/07 alle 12:25 via WEB
Sì, era attesa la sentenza del giudice monocratico Laura D’Arcangelo. Una sentenza attesa con ansia, una risposta alla domanda che in tutto questo tempo ha rappresentato il vero nodo del processo: ma la scuola elementare di San Giuliano è crollata per colpa del terremoto o perchè, invece, era stata costruita male?
(Rispondi)
 
deontologiaetica
deontologiaetica il 15/07/07 alle 12:25 via WEB
ma la scuola elementare di San Giuliano è crollata per colpa del terremoto o perchè, invece, era stata costruita male?
(Rispondi)
 
deontologiaetica
deontologiaetica il 15/07/07 alle 12:26 via WEB
IL GIUDICE DA' LA COLPA AL SOLO TERREMOTO
(Rispondi)
 
deontologiaetica
deontologiaetica il 15/07/07 alle 12:27 via WEB
ASPETTANDO LA SENTENZA PM E PARTI CIVILI HANNO SPIEGATO:
(Rispondi)
 
deontologiaetica
deontologiaetica il 15/07/07 alle 12:28 via WEB
Il verdetto è importante non soltanto per le famiglie delle vittime, costituitesi parte civile, che da anni chiedono giustizia attraverso un’individuazione di responsabilità che avrebbero concorso alla tragedia. E’ una sentenza di rilievo per l’Italia e per la stessa giurisprudenza, visto che è la prima volta, nella storia della Nazione, che ci si trova, in un’aula giudiziaria, ad analizzare le presunte responsabilità umane in una catastrofe naturale. Lo stesso giudice D’Arcangelo l’ha detto in una delle ultime udienze: «La sentenza rappresenterà una decisione importantissima non solo per chi sotto la “Jovine” ha perso un figlio, un fratello, un amico, ma anche per l’Italia intera spesso funestata da tragedie che spesso rimangono senza colpevoli».
(Rispondi)
 
doctorlegum
doctorlegum il 15/07/07 alle 12:29 via WEB
PROPRIO PER QUESTI MOTIVI tantissimi quelli in attesa di una risposta all’hotel Campitelli di Larino, dove è stato spostato il processo per ragioni di spazio. Padri, madri, fratelli e sorelle dei bambini morti sotto le macerie. Ma anche gli imputati e i loro parenti. Sono sei, coinvolti a vario titolo e accusati di omicidio colposo plurimo, disastro colposo e altri reati di minore entità. Per loro il pm ha chiesto condanne severe: dieci anni di reclusione per Giuseppe Laserra (progettista della sopraelevazione della scuola) e per Mario Marinaro (tecnico del Comune di San Giuliano); sette anni di reclusione per l’ex sindaco del paese Antonio Borrelli, e per i costruttori Giovanni Martino e Carmine Abiuso; cinque anni per Giuseppe Uliano, piccolo imprenditore edile che prese in subappalto la realizzazione della sopraelevazione. Fra di loro è soprattutto il caso di Borrelli a creare attesa. La sua è una vicenda particolare, perchè era sindaco di San Giuliano all’epoca del terremoto e vittima egli stesso della tragedia. Antonio Borrelli ha perso una figlia, Antonella, sotto i muri della scuola accartocciatasi la mattina del 31 ottobre 2002. Per lui ha difesa ha chiesto l’assoluzione, reputandolo la ventinovesima vittima del sisma. Per la Procura invece Borrelli, se sul piano umano è da assolvere perchè certamente era in buona fede, su quello delle responsabilità civiche è da condannare, in quanto si sarebbe dovuto preoccupare, in qualità di sindaco, di verificare che il collaudo statico sull’edificio, sottoposto a lavori di ampliamento con la realizzazione di una nuova ala, fosse stato effettuato. Il collaudo invece mancava.
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doctorlegum
doctorlegum il 15/07/07 alle 12:31 via WEB
BISOGNA CHIARIRE BENE....
(Rispondi)
 
doctorlegum
doctorlegum il 15/07/07 alle 12:32 via WEB
QUESTO Non è il processo per il terremoto, ma il processo per il crollo della scuola!! San Giuliano rappresenta l’ Italia peggiore, quella delle violazioni, del sistematico calpestamento delle leggi e delle normative. PERCHE'se è vero che il sisma del 31 ottobre 2002 fu l’evento scatenante della tragedia, è anche vero che se le norme fossero state rispettate quando si decise di sopraelevare l’istituto scolastico, quella scossa da sola non sarebbe bastata a far crollare l’edificio, e prova ne sia che nel resto del paese ci furono crolli e danni anche gravi a case e palazzine ...........
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doctorlegum
doctorlegum il 15/07/07 alle 12:33 via WEB
ma nessun edificio implose come la scuola, fino a polverizzarsi. La Jovine non era in grado di sopportare le sollecitazioni verticali del terremoto
(Rispondi)
 
umberta8080
umberta8080 il 15/07/07 alle 14:14 via WEB
UN ALTRO CASO DI MALAGIUSTIZIA
(Rispondi)
 
umberta8080
umberta8080 il 15/07/07 alle 14:15 via WEB
NON E' COLPA DEL GIUDICE MA DI CHI NON GLI HA FORNITO LE PROVE
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 15/07/07 alle 14:16 via WEB
qyuello che colpisce amaramente è il fatto che di questa tragedia...............
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 15/07/07 alle 14:16 via WEB
NON GLIENE IMPORTA NULLA A NESSUNO
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 15/07/07 alle 14:18 via WEB
Anche qui c'e' psico che ha sollevato il problema, ci samo noi a commentare ma nella blogsfera IL NULLA, come NULLA SUI GIORNALI . Nulla di significativo intendo
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 15/07/07 alle 14:18 via WEB
PER LA GIUSTIZIA UN VERO
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 15/07/07 alle 14:18 via WEB
VENERDI' 13
(Rispondi)
 
claude887
claude887 il 15/07/07 alle 14:19 via WEB
A gridare il loro sdegno sacrosanto sono specialmente le vittime, dirette e indirette, di quei crimini. E si resta perciò timorosi di dire parole che non si limitano alla dolorosa condivisione di quello sdegno, per non suonare, pur contro l'intenzione, ulteriormente beffarde. C'è però anche il rischio che quello sdegno sia strumentalmente usato per arretrare il nostro sistema di giustizia, magari all'insegna di una suggestione che può farci sottolineare oltre il dovuto le ideologie professate da alcuni dei protagonisti di cronache che hanno fatto rimbalzare quei nomi sulle prime pagine dei quotidiani.
(Rispondi)
 
claude887
claude887 il 15/07/07 alle 14:21 via WEB
ATTENZIONE!! Assolti perchè il fatto non sussiste (NON PER MANCANZA DI PROVE) Con queste parole il giudice monocratico Laura D’Arcangelo ha assolto i sei imputati per il crollo della scuola Jovine di San Giuliano di Puglia (Cb) che il 31 ottobre 2002 causò la morte di 27 bambini ed un’insegnante.
(Rispondi)
 
tramontodelgiorno
tramontodelgiorno il 15/07/07 alle 14:23 via WEB
Per quella tragedia erano imputati per omicidio colposo plurimo, disastro colposo, lesioni colpose l’ex sindaco del paese Antonio Borrelli che nel crollo dell’edificio perse una figlia, il progettista della sopraelevazione della scuola ingegner Giuseppe La Serra, il geometra del Comune Mario Marinaro, ed i costruttori Giovanni Martino, Carmine Abiuso e Giuseppe Uliano. Le motivazioni della sentenza saranno rese note entro 90 giorni. È amaro e duro lo sfogo dei genitori delle vittime che non si aspettavano l’assoluzione per gli imputati: «Ce li avete uccisi due volte. Due volte». Questo il primo grido lanciato da una madre di una delle piccole vittime alla lettura dell’assoluzione degli imputati per il crollo della scuola Jovine di San Giuliano di Puglia (Campobasso). «Vergogna qui c’è gente che ha perso il suo unico figlio o ne ha persi due». Momenti di tensione che si sono spostati all’esterno dell’Hotel dove la situazione sta lentamente ritornando alla calma. Diversa è la reazione dell'avvocato Fabio Del Vecchio, difensore dell’ex sindaco di San Giuliano di Puglia, Antonio Borrelli: «È la fine di un assurdo dramma umano». Tra le macerie della "Francesco Iovine", infatti, l'ex sindaco trovò la morte anche la figlia di 9 anni dell’ex amministratore comunale. Proprio questo particolare fa dire al legale: «La posizione di Borrelli era una assurdità intrinseca umana e giuridica. È stato processato per aver provocato la morte della figlia. Finalmente - aggiunge - si è avuta una pronuncia di verità e di giustizia. Una sentenza giusta, secondo il diritto. L’unica sentenza che si poteva fare in base alle risultanze processuali».
(Rispondi)
 
tramontodelgiorno
tramontodelgiorno il 15/07/07 alle 14:23 via WEB
NON E' MALAGIUSTIZIA!!!!
(Rispondi)
 
tramontodelgiorno
tramontodelgiorno il 15/07/07 alle 14:23 via WEB
si è avuta una pronuncia di verità e di giustizia. Una sentenza giusta, secondo il diritto. L’unica sentenza che si poteva fare in base alle risultanze processuali».
(Rispondi)
 
tramontodelgiorno
tramontodelgiorno il 15/07/07 alle 14:25 via WEB
"PORCI E CORROTTI": LA RABBIA DEL COMITATO VITTIME
(Rispondi)
 
estinette
estinette il 15/07/07 alle 14:26 via WEB
E' stata legalizzata l'illegalita'". Cosi' il presidente del Comitato vittime della scuola di San Giuliano di Puglia, Antonio Morelli, ha commentato la sentenza che ha assolto gli imputati per il crollo della scuola 'Francesco Iovine'. "Con questa sentenza - ha aggiunto - a San Giuliano nessuno si potra' meravigliare se si costruisce in difformita' alle leggi. Agiremo di conseguenza". Parlando con l'Agi, il presidente del Comitato aggiunge: "Questo e' il rispetto che hanno per quei bambini morti. Porci e corrotti. Oggi abbiamo capito che in Italia regna l'ingiustizia".
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estinette
estinette il 15/07/07 alle 14:27 via WEB
E' SATO UN "GIUSTO PROCESSO"?
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dottoresottile
dottoresottile il 15/07/07 alle 14:34 via WEB
GUARDA
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dottoresottile
dottoresottile il 15/07/07 alle 14:35 via WEB
ERANO STATI TUTTI GIA' "ASSOLTI", LEGGI QUI DI SEGUITO:
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dottoresottile
dottoresottile il 15/07/07 alle 14:35 via WEB
Non compirono alcun abuso d’ufficio gli allora sindaco ed alcuni assessori del comune di San Giuliano di Puglia, nell’assumere un numero di persone superiore a quanto stabilito dall’ordinanza della Presidenza del Consiglio del 29 novembre 2002, che prevedeva primi interventi urgenti destinati a fronteggiare i danni conseguenti al sisma, che provocò il crollo di una scuola e la morte di 27 bambini. Lo ha sancito la Cassazione, confermando il non luogo a procedere dichiarato dal gup di Larino “perché il fatto non costituisce reato”, nei confronti di Antonio Mario Borrelli (in qualità di sindaco di San Giuliano), Antonio Serrecchia, Matteo Pilla, Massimo Filippo Di Cera e Anna Ceresetto (in qualità di assessori), e rigettando così il ricorso presentato dalla Procura, secondo la quale “la scelta arbitraria” della giunta comunale di San Giuliano “andava oltre l’interesse pubblico”. Per la Suprema Corte (sesta sezione penale, n.6894), “come rileva la sentenza impugnata, la giunta comunale di San Giuliano di Puglia agì sulla base di una situazione di emergenza dovuta ad eventi sismici già prima dell’ordinanza della Presidenza del Consiglio. Il mancato adeguamento a questo atto — si legge nella sentenza — peraltro limitato a due assunzioni, non si configura come finalizzato a favorire taluno o a danneggiare le casse della Protezione civile, così che non è ravvisabile una condotta ‘indebita’, quanto meno sotto il profilo soggettivo”. Né, aggiungono gli ‘ermellini’, “può essere sindacata la scelta degli amministratori comunali sotto il profilo dell’arbitrarietà, come pretende il ricorrente, poiché in ogni caso il preteso ‘arbitrio’ si pone nell’ambito della tutela dell’interesse pubblico in una situazione di obiettiva emergenza. Il superamento dei limiti formali, in un caso come quello in esame — conclude la Cassazione — può essere censurato sotto il profilo della correttezza amministrativa, ma non travalica nell’illecito penale”.
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dottoresottile
dottoresottile il 15/07/07 alle 14:36 via WEB
Questo sarà anche come dici tu un argomento che non interessa a nessuno, ma qui hai avuto 138 commenti
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dottoresottile
dottoresottile il 15/07/07 alle 14:37 via WEB
allora significa che LA MORTE DI 27 bambini interessa e non lascia indifferenti, almeno i tuoi amici
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arza1
arza1 il 15/07/07 alle 14:39 via WEB
Il giorno dopo tra dolore e rabbia, poi oggi il silenzio....
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arza1
arza1 il 15/07/07 alle 14:40 via WEB
la vita continua, poi ci sono le vacanze, le beghe politiche, le veline, il gossip
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arza1
arza1 il 15/07/07 alle 14:40 via WEB
la meraviglia quando va bene dura 3 giorni
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auroraml
auroraml il 15/07/07 alle 14:48 via WEB
RICORDO QUESTO COMMENTO FATTO IN QUESTO STESSO BLOG MOLTO TEMPO FA.........
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auroraml
auroraml il 15/07/07 alle 14:48 via WEB
NON RICORDO, PURTROPPO, DA CHI, ma lo avevo registrato...........
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auroraml
auroraml il 15/07/07 alle 14:48 via WEB
Il problema, a questo punto, è solo di governo possibile della situazione da parte delle istituzioni. Senza l’illusione di fare miracoli. I giudici sono in una situazione addirittura paranoica. Perché - come sappiamo - l’indulto none è stato accompagnato da una amnistia, cioè da un provvedimento che oltre ad eliminare le pene estinguesse anche i reati. Perciò nei prossimi cinque anni si celebreranno processi sostanzialamente inutili, dal momento che in gran parte, se pure conclusi con la affermazione di una responsabilità penale, vedranno comunque applicare l’indulto. Dunque processi di condanna cui non seguirà l’irrogazione della pena. Lavoro inutile, che aggraverà quello di ogni giorno, e forse aumenterà la frustrazione del sistema. Allora, cosa fare oggi, di fronte al timore che il detenuto uscito possa compiere altri reati, é davvero difficile da determinare. Tuttavia è certo che una risposta in termini processuali per tutte le situazioni nelle quali si troveranno coinvolti soggetti beneficiati dall’indulto può essere utile. Non stiamo invocando condanne piu severe, ma solo esprimendo l’auspicio di processi più rapidi. Ovvio che i magistrati non possono fare legge e dunque non possono rendere più spedito ciò che è lento. C’è da augurarsi però che l’intelligenza dei dirigenti trovi nella legge qualche corsia più rapida per questo genere di situazioni. La risposta del giudice all’allarme sociale non può essere nel merito della decisione. Ma può essere, con prudenza, nel tempo del processo. Se, insomma, qualche processo deve rischiare la prescrizione, bisognerebbe fare in modo che non sia uno di quelli che vede imputato un soggetto liberato dall’indulto. La magistratura, per quanto ciò sia ingiusto, è di fatto chiamata a rispondere delle insufficienze del sistema punitivo. Essa può tentare una risposta autonoma in termini organizzativi. Sappiamo bene quanto sia difficile la situazione napoletana, nella quale, sociologismi a parte, il delitto è una svolta abbastanza automatica nella vita di tanti. E nella quale la domanda di ordine diventa spesso prevalente su ogni considerazione di giustizia. Sappiamo anche che il processo non deve in nessun caso diventare uno strumento di ordine pubblico. Tuttavia lo sgomento del cittadino di fronte allo scarcerato che delinque nuovamente è un fatto che la politica non può trascurare e che non deve produrre risposte irrazionali, tutte dentro una prospettiva provvisoria o eccezionale. I giudici ed i magistrati del pubblico ministero si trovano nella assurda condizione di fronteggiare manchevolezze che riguardano competenze che nulla hanno a che fare con la giustizia. Ma tant’é. A Napoli hanno un compito più difficile. Ma qualcuno deve cominciare. Provino, nelle loro assemblee degli uffici a suggerire, e quindi a sperimentare, forme di organizzazione che affrontino l’emergenza indulto. Provino a discutere, aiutando i capi, il miglior modo di gestire le risorse che hanno. Facciano sentire con la quotidianietà ai cittadini, che essi ci sono, che non si limitano ad attendere il buon legislatore. In democrazia i messaggi sono azione politica.
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agm28169
agm28169 il 15/07/07 alle 14:59 via WEB
ormai la legge non perde occasione per essere distaccata dala realta. piu si va avanti e piu aumentano i casi di ingiustizia. come si fa a credere nella legge sempre piu condizionata dai desideri di qualcuno. la legge dovrebbe essere semplice e chiara senza dubbi invece le innumerevoli leggi e i cavilli consentono di creare la legge favorevole a questo e quello. si sa chi ha sbagliato eppure non viene punito. arriveremo a condannare uno che si è messo davanti alla mia pistola mentre sparavo.. ora che ci penso succede gia, spesso chi subisce un torto deve difendersi dagli oppressori. che schifo..
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deontologiaetica
deontologiaetica il 15/07/07 alle 15:17 via WEB
LA RABBIA DEI GENITORI DELLE VITTIME, 'VERGOGNA, LI AVETE UCCISI DUE VOLTE' "Ce li avete uccisi due volte. Due volte". Questo il primo grido all'interno dell'Hotel Campitelli di Larino (Campobasso) lanciato da una madre di una delle piccole vittime alla lettura dell'assoluzione degli imputati per il crollo della scuola Jovine di San Giuliano di Puglia (Campobasso). "Vergogna qui c'e' gente che ha perso il suo unico figlio o ne ha persi due".
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fiorideldesertoo
fiorideldesertoo il 15/07/07 alle 16:13 via WEB
Lo STATO in ITALIA ha cessato di esistere nel 1943 con l'abdicazione del DUCE. Oggi queste femminucce che governano non sono neanche la merda che capestava il DUCE. Chi ha costruito quella scuola meritava minimo l'ergastolo! SALUTI ROMANI
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pippo_217
pippo_217 il 15/07/07 alle 21:29 via WEB
La nera, polverosa, figura, appoggiò il suo strumento, grondante brandelli d'anime, la falce ! Si scappucciò appena per far sporgere il suo viso fatto di buio, di brivido. Si asciugò l'ipocrita stanchezza, con la smagliata manica. Succedeva raramente. "Stupidi...Piccoli e stupidi...", borbottò tra se ma con un tono volutamente alto da farsi sentire... "Ma da chi ?", Si chiese sogghignando... L'asciutta e nervosa mano, riprese il magico strumento, appoggiandolo alla ossuta spalla... . Avviandosi verso un nuovo richiamo, gridò "Per fortuna, non imparerete mai...". AHAHAhahahahahah...
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annalia_2
annalia_2 il 15/07/07 alle 22:30 via WEB
e uno schifo ,davanti a queste cose si resta pietrificate ..la legge non funziona bene in italia ,,,va sempre peggio ,intanto 27 bambini morti ,e una maestra ,per un crollo che si poteva evitare ...bastavano piu controlli ,che schifo ...buona serata
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alpha2007
alpha2007 il 16/07/07 alle 15:10 via WEB
E' una sentenza inqualificabile, pari al degrado morale e abientale che regna ormai sovrano in tanti parti di questo paese.
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gvgiusti
gvgiusti il 16/07/07 alle 16:02 via WEB
vai anche al mio blog, c'è un omaggio a psico.
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erics1
erics1 il 17/07/07 alle 15:12 via WEB
è una sentenza, politica e economica, il molise ha ricevuto milioni e milioni di euro dallo stato e sopratutto dalla solidarietà a livello globale.Siamo una regione assistita perchè sono morti tutti quei figli, altrimenti non ci avrebbe pescato nessuno. Se avessero dato la colpa non al terremoto addio assistenzialismo. E poi...i porci che facevano...!!!
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monnalisa100
monnalisa100 il 17/07/07 alle 23:35 via WEB
grazie per darci modo di discuttere ..di dire cosa pensiamo ..la liberta di stampa e un diritto che abbiamo conquistato ..con varie battaglie ,dobbiamo ancora lavorare molto ,per conquistare i nostri diritti ,per una vita migliore ,perche ci possano essere leggi piu rigide ,controlli continui ,per garantire a tutti gli esseri umani ,il diritto di vivere ,una vita tranquilla ,per noi e i nostri cari,,il tuo blog ci aiuta ,a dimostrare che abbiamo ancora tante cose da dire , felice serata
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LA_SAB
LA_SAB il 17/07/07 alle 23:36 via WEB
SECONDO ME CHI COMPIE I LAVORI SONO COMUNQUE "VITTIME" DI UN SISTEMA BEN PRECISO....DI PERSONE CHE SONO AL DI SOPRA DI LORO (LEGGO MOLTI LIBRI SULLA MAFIA). QUANTE SCUOLE SONO A NORMA? è CHE MAGARI NON SUCCEDE MAI NULLA, QUANDO SUCCEDE QUALCOSA SI CERCA SEMPRE DI MANDARE QUALCUNO IN GALERA PER SETE DI VENDETTA.... MA PERCHè NESSUNO SI OCCUPA PRIMA DI CERTE SITUAZIONI????? è PROPRIO VERO CHE PER APPLICARE O CAMBIARE UNA LEGGE CI VUOLE SEMPRE IL MORTO. CON QUESTO NON GIUSTIFICO NESSUNO PREMETTO.
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bedavid
bedavid il 18/07/07 alle 06:58 via WEB
Sentenza ingiusta, profondamente ingiusta; con che coraggio lo Stato italiano comunica certe decisioni a chi ha perso i propri figli? Ciao, buona giornata! Davide
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erics1
erics1 il 18/07/07 alle 07:12 via WEB
San Giuliano di Puglia. A cinque giorni dalla sentenza di assoluzione per gli imputati processati per il crollo della “Jovine”, i genitori dei bimbi morti sotto le carie della scuola di San Giuliano di Puglia, tornano a far sentire la loro voce. In un documento firmato dal presidente del “Comitato vittime della scuola elementare”, Antonio Morelli, ribadiscono di non poter accettare un verdetto «che usurpa il nome del popolo italiano, che rifiuta di dare verità e giustizia ai nostri figli, che premia l’illegalità e l’arroganza di chi fece in modo che una generazione di bambini qui a San Giuliano di Puglia, venisse cancellata dentro una scuola elementare». E proprio a fronte di questa “usurpazione” i padri e le madri di San Giuliano si impegnano a dedicare le loro energie «per tutta la nostra vita» e riscrivere quella sentenza affermando e facendo sapere a tutti, in tutte le occasioni possibili «che senza il rispetto delle leggi il nostro mezzogiorno non avrà un futuro, non avrà dignità né speranza di un destino migliore».
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aupaz
aupaz il 18/07/07 alle 10:52 via WEB
visto che una scuola è caduta, quaocuno ha sbagliato, punto.... quindi l'assoluzione è una castronata che mi sà di italietta, e l a giudice una irresponsabile che ha perso la proerbiale obbiettività e logica... All'estero certo non succederebbero cose del genere... l'utente, il cittadino è tutelato... qui no, anche in questo caso..
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pinosilvestre1
pinosilvestre1 il 20/07/07 alle 12:14 via WEB
Direi che è doveroso distinguere tra la verità sic et simpliciter e la verità processuale. E non è certo non è colpa del giudice se la sua sentenza si è dovuta basare su quest'ultima. Se di colpe dobbiamo parlare allora dobbiamo andare su altro terreno. Allora occorre dire con grande chiarezza che il diritto è veramente un bluf come sostenevano alcuni studiosi. Secondo voi cos'altro sarebbe se non un comodo paravento creato dal "più forte" dietro il quale si nascondono ingiustizie, prevaricazioni, prepotenze e violenze di ogni tipo?
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