MARCO PICCOLO

ciao... bellissimo post!, passa a trovarmi!
Fausto.

sei dalla parte delle maestre che naturalmente sono innocenti e sono state accusate da dei bambini molto fantasiosi, vero? Sicuramente non hai figli perchè sicuramente il tuo giudizio sarebbe diverso....

No. Carissima Amica il mio ragionamento è esclusivamente tecnico-giuridico. Per cui valuto, nel procedimento penale de quo, questi tre aspetti: 1) PROVA = è costituita da un fatto od una circostanza di per sè autonomamente idonei a dimostrare l'esistenza di una situazione oppure di un aspetto rilevante agli effetti: della imputazione, della punibilità del reo, della determinazione della pena o della misura di sicurezza. 2) INDIZI = assumono valore di prova solo se sono più d'uno e si propongono come qualitativamente gravi, precisi e concordanti. 3) ELEMENTI DI PROVA = non sono attendibili se sono privi di riscontro esterno; hanno quindi forza di prova solo se confermati anche indirettamente da altro elemento di prova. IL TRIBUNALE DEL RIESAME DI ROMA HA STABILITO CHE CONTRO GLI ODIERNI IMPUTATI NON CI SONO PROVE, NON CI SONO INDIZI UTILI, NON CI SONO NEPPURE ELEMENTI DI PROVA VALORIZZABILI. Questo lo dicono i GIUDICI, gli unici che possono pronunciarsi in materia. ORA L'OPERATO DI TALI GIUDICI E' STATO ESAMINATO "AL MICROSCOPIO" dai GIUDICI DELLA SUPREMA CORTE (la CASSAZIONE) che hanno trovato la decisione del tribunale del riesame "PERFETTA". Questo sotto il profilo meramente giuridico. Guardando questo caso in altra ottica prospettica NON C'E' CHI NON VEDA che questo processo PROCURA DANNI PSICHICI DIFFICILMENTE EMENDABILI AI MINORI IPERCOINVOLTI. Questo lo ha detto "il padre" della neuropsichiatria infantile, PROF. GIOVANNI BOLLEA e poi lo hanno testimoniato tutti i più qualificati esperti in psicologia, psicopatologia infantile, psichiatria, ecc...

mah!!!!!!! io non credo più alla giustizia e penso che in Italia sia del tutto inesistente: qui si condanna la vittima e non il carnefice......