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Post n°594 pubblicato il 17 Febbraio 2008 da psicologiaforense
ELOGIO DELLA " FELICE SOLITUDINE" E DELLA "CIVILTA' DEL SILENZIO" PER UNA VITA SERENA
Siamo arrivati all'apice della civiltà del frastuono. E, per certi aspetti, si hanno già le prime avvisaglie di un timido, forse inconscio desiderio di ritornare alla serena solitudine, nella quale l'uomo ritrova finalmente se stesso. Il lento ma costante abbandono delle grandi metropoli verso “zone verdi” o meno abitate ne è una prova. O meglio, è il primo passo verso la civiltà del silenzio. II regista Tarkovskij aveva capito che, prima o poi, si sarebbe arrivati a questo e, in una delle sue ultime interviste, dichiarava: « ... vorrei che i giovani imparassero di più ad amare la solitudine perchè l'individuo deve imparare sin dall'infanzia a vivere da solo, il che non vuol dire essere solo». Ma la società consumistica non ha saputo che educare il giovane a una esasperante competizione, in cui ci sono larghi margini per le masse frastornanti e spazi sempre più esigui per raccogliersi in se stessi, per meditare. E su questa strada, l'uomo ha finito per dimenticare il messaggio della genuina felicità. L'uomo cioè parla con gli altri, ma non sa più parlare con se stesso. Ecco quindi la necessità di una educazione alla solitudine, per ritrovare le gioie di una vita ormai dimenticata. Pagine meravigliose sono state scritte dai solitari pagani, alcuni dei quali hanno considerato la «solenne cerimonia del silenzio» un dono degli dei per ritrovare il proprio equilibrio e soprattutto per ritrovare la gioia di vivere. Ma saper «vivere» la solitudine è un carisma, specie nel nostro tempo, sul quale continua a trionfare la cultura della massa, del gruppo, dell'ammucchiata. II silenzio - diceva a questa proposito il solitario Elia - può essere un veleno o una medicina; è un veleno per chi non sa che cibarsi di rumore, ma è una medicina per chi sente il bisogno di vivere una vita intimamente serena. La solitudine quindi come terapia dell'anima e del corpo. La solitudine al posto DELLO PSICANALISTA E DELLE BENZODIAZEPINE. Ma non una solitudine deprimente anzi liberatoria… gioiosa, che significa imparare a parlare con se stessi, imparare a meditare, imparare a utilizzare le forze che abbiamo dentro di noi per vivere una esistenza serena, conoscendo quella pace profonda di cui l'uomo consumistico ha forse perso l'ultima memoria. Non è difficile compiere il primo passo: i "solitari delle coste rocciose" del VI secolo usavano fissare l'attenzione, svuotando la mente da ogni pensiero, su immagini distensive come un cielo sereno o una pineta fino a perdersi, poi, solo nell'azzurro o nel verde. La “felice solitudine” è il cibo dell'anima e quando l'anima è sazia su di lei scende un dolce benessere che, come la pioggia d'estate, la rinfresca e la vivifica... SEGUE......
Commenti al Post:
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ele_1_atica il 17/02/08 alle 23:18 via WEB
Chi vola alto è sempre solo.
Nurejev
C'è un silenzio del cielo prima del temporale,
delle foreste prima che si levi il vento, del mare calmo della sera,
di quelli che si amano, della nostra anima,
poi c'è un silenzio che chiede soltanto di essere ascoltato.
R. Battaglia
E' per questo che tu sei qui ed è per questo che io sono qui.
Noi stiamo cercando di difenderci dalla solitudine.
Erskine Caldwell
Perché questo è l'ostacolo, la crosta da rompere:
la solitudine dell'uomo - di noi e degli altri.
C. Pavese
Rapinarti del silenzio, non è già un crimine?
G. Ceronetti
Fai in modo che il tuo discorso sia migliore del tuo silenzio o taci.
Dionigi il Vecchio
...Sempre ti ascolto in silenzioso stupore...
Tagore
Non occorre che tu esca di casa.
Resta al tuo tavolo e ascolta.
F. Kafka
(Rispondi)
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ethica.a il 17/02/08 alle 23:19 via WEB
la filosofia per vivere meglio...
(Rispondi)
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matteo81_1981 il 17/02/08 alle 23:20 via WEB
EDITORIALE SUPERBO... NON VEDO L'ORA DI LEGGERE LA II PARTE
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flozanussi il 17/02/08 alle 23:24 via WEB
l'uomo è soprattutto alla ricerca di quelle sensazioni ed emozioni che lo facciano star bene e lo appaghino, in una parola è alla ricerca di quello stato emotivo di benessere chiamato felicità . Quest'ultima è data da un senso di appagamento generale e la sua intensità varia a seconda del numero e della forza delle emozioni positive che un individuo sperimenta.
Questo stato di benessere, soprattutto nella sua forma più intensa - la gioia - non solo viene esperito dall'individuo, ma si accompagna da un punto di vista fisiologico, ad una attivazione generalizzata dell'organismo.
Molte ricerche mettono in luce come essere felici abbia notevoli ripercussioni positive sul comportamento, sui processi cognitivi, nonché sul benessere generale della persona. Ma chi sono le persone felici? Gli studi che hanno cercato di rispondere a questa domanda evidenziano come la felicità non dipenda tanto da variabili anagrafiche come l'età o il sesso, né in misura rilevante dalla bellezza, ricchezza, salute o cultura. Al contrario sembra che le caratteristiche maggiormente associate alla felicità siano quelle relative alla personalità quali ad esempio estroversione, fiducia in se stessi, sensazione di controllo sulla propria persona e il proprio futuro.
(Rispondi)
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auroraml il 17/02/08 alle 23:37 via WEB
FARO; AMORE; SOLITUDINE; FELICITA’
Sola, naufraga dela vita, con la mia barchetta fatico a tenere la rotta nella notte più oscura, il silenzio e la solitudine coprono anche il leggero rumore delle acque smosse faticosamente dai miei remi.
Ho perso la direzione, gli obiettivi.
Ho navigato in tempeste, sotto il sole cocente o nel freddo più aggelante, ma non mi sentivo sola.
Ero amata.
Ora lui non c’è più.
Portato via dal mistero della vita.
Sono anni che continuo a remare nella notte.
Ma all’improvviso..forse una piccola luce in lontananza..forse un miraggio, solo una speranza.
Un faro come d’incantesimo si è acceso nella notte più oscura e il mio cuore batte, mi sembra impossibile provare di nuovo felicità.
E aprire il mio cuore ad un nuovo amore.
(composizione vincitrice del premio “Scusa ma ti chiamo amore di Federico Moccia”)
(Rispondi)
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auroraml il 17/02/08 alle 23:38 via WEB
scusate è venuta malissimo...
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casadei.lisetta il 17/02/08 alle 23:41 via WEB
Il viaggio spirituale nella preghiera e nella meditazione quindi portano al distacco dall’ego. Esso non ti domina più.
(Rispondi)
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casadei.lisetta il 17/02/08 alle 23:43 via WEB
IO LA SO COSI': Stato auto-indotto di rilassamento profondo
Una tecnica di meditazione molto comune è la Concentrazione meditativa, che consiste nel concentrarsi sulla ripetizione di un suono detto "mantra" che richiami il naturale ritmo respiratorio. Vediamo ora come attuare questa tecnica.
Sediti con la schiena dritta in un luogo tranquillo
Chiudi gli occhi e respira in modo naturale
Poni i palmi delle mani, rivolti verso l'alto, sulle ginocchia
Se riesci fai la respirazione diaframmatica
Inizia a contare (fase del "conteggio") mentalmente il numero delle respirazioni partendo da 1 e arrivando a 10. Ricomincia di nuovo il conteggio da 1 fino ad arrivare a 10, e così via.
Prosegui per circa 20 minuti. Se perdi il conto o il pensiero devia verso altre immagini non preoccuparti infatti è raro che il cervello sia capace di svolgere un simile ed intenso lavoro di concentrazione fin da subito. In questi casi non cercare di sforzare il conteggio delle respirazioni, ma rilassati, accetta e ammetti consapevolmente che sia avvenuta tale interferenza, e poi riprendi il conteggio da 1.
(Rispondi)
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auroraml il 17/02/08 alle 23:45 via WEB
PARERI CONTRASTANTI: Arthur Schopenhauer
All'uomo intellettualmente dotato la solitudine offre due vantaggi: prima di tutto quello di essere con se stesso e, in secondo luogo, quello di non essere con altri
- Italo Calvino
La lettura è solitudine. Si legge da soli anche quando si è in due.
- Giacomo Leopardi
La solitudine è come una lente d'ingrandimento se sei solo e stai bene stai benissimo, se sei solo e stai male stai malissimo.
(Rispondi)
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deontologiaetica il 18/02/08 alle 01:16 via WEB
Bella ed amabile illusione è quella per la quale i dì anniversari di un avvenimento, che per verità non ha a fare con essi più che con qualunque altro dì dell'anno, paiono avere con quello un'attinenza particolare, e che quasi un'ombra del passato risorga e ritorni sempre in quei giorni, e ci sia davanti: onde è medicato in parte il tristo pensiero dell'annullamento di ciò che fu, e sollevato il dolore di molte perdite, parendo che quelle ricorrenze facciano che ciò che è passato, e che più non torna, non sia spento né perduto del tutto. (Giacomo Leopardi)
Bisogna essere molto forti per amare la solitudine. (Pier Paolo Pasolini)
Chi non sa popolare la propria solitudine, nemmeno sa esser solo in mezzo alla folla affaccendata. (Charles Baudelaire)
Irena andò alla finestra per assaporare, nella calma ritrovata, la libertà della solitudine. (Milan Kundera)
L'intimità dovrebbe designare un modo d'essere del vivere che non è solitudine, né semplice riservatezza. Non un allontanamento, non una opacità della vita, ma la possibilità di coglierla nella sua pienezza, fuori d'ogni controllo o interferenza. Collocandosi, però, nel cuore della dicotomia tra pubblico e privato, non può che risentire del modo in cui queste due sfere si strutturano, si compenetrano, si combattono. Da ciò il suo trascorrere da libertà in possibile tirannia. (Stefano Rodotà)
La solitudine crea persone d'ingegno o idioti. (Victor Hugo)
La solitudine è il campo da gioco di satana. (Vladimir Nabokov)
La solitudine è impraticabile e la società fatale. Dobbiamo tenere la testa nell'una e le mani nell'altra. (Ralph Waldo Emerson)
La solitudine è indipendenza: l'avevo desiderata e me l'ero conquistata in tanti anni. Era fredda, questo sì, ma era anche silenziosa, meravigliosamente silenziosa e grande come lo spazio freddo e silente nel quale girano gli astri. (Hermann Hesse)
La solitudine è la dieta dell'anima, disse sensatamente non so chi. (Francesco Algarotti)
La solitudine è per lo spirito ciò che il cibo è per il corpo. (Seneca)
La solitudine è per me una fonte di guarigione che rende la mia vita degna di essere vissuta. Il parlare è spesso un tormento per me e ho bisogno di molti giorni di silenzio per ricoverarmi dalla futilità delle parole. (Carl Gustav Jung)
La solitudine non è consigliabile a tutti, perché bisogna essere forti per sopportarla e per agire da soli. (Paul Gauguin)
La Solitudine non è mica una follia, è indispensabile per star bene in compagnia. (Giorgio Gaber)
La solitudine o ci fa ritrovare o ci fa perdere noi stessi. (Roberto Gervaso)
La solitudine unendosi alle anime semplici, le complica. (Victor Hugo)
Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera. (Salvatore Quasimodo)
Solitudine: Situazione di chi ha il difetto di dire la verità e di essere dotato di buon senso. (Ambrose Bierce)
Solo chi si isola da se stesso e dal prossimo è veramente solo. (Nicola Abbagnano)
Sono sinceramente convinto che se c'è a questo mondo una persona che noi possiamo toccare totalmente, senza vergognarci, non moriremo mai di solitudine. (Leo Buscaglia)
Un uomo solo è sempre in cattiva compagnia. (Paul Valéry)
Vivo in quella solitudine che è penosa in gioventù, ma deliziosa negli anni della maturità. (Albert Einstein)
Vorrei essere da sola... vorrei solo essere sola. (Greta Garbo)
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jenny51 il 18/02/08 alle 01:28 via WEB
Il silenzio, la pace, la meditazione,la solitudine, il raccoglimento in se stessi, quale miglior soluzione per trovare la serenità e la gioia di vivere! Da sempre questa è la mia pratica di vita che attuo ogni qualvolta mi è possibile. Ottimo post, grazie.
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diego1930 il 18/02/08 alle 01:47 via WEB
è bello essere soli quando sai che se vuoi ... hai tantissima gente che vorrebbe stare con te
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arza1 il 18/02/08 alle 01:48 via WEB
più lo leggo più mi piace
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cinquekappa il 18/02/08 alle 19:23 via WEB
cara amika...ormai mi permetto di kiamarti cosi..hai riassunto in poke e kiare parole ciò ke questa assurda nostra civiltà ha ormai dimenticato...qulke tempo fa mio figlio (9 anni) mi disse...mamma perkè tuti gridano? non si accorgono ke disturbano il silenzio della natura?...
è stato il momento piu bello della mia vita perkè ho capito ke lui aveva capito...
grazie amika ...aspetto il seguito.. faccio sempre il copia incolla e lo metto da parte..
raffaela
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