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EDITORIALE, RIFLESSIONI, PENSIERI, CULTURA & SOCIETA', COSTUME, MODE, ATTUALITA', VITA,

Post n°2842 pubblicato il 14 Settembre 2009 da psicologiaforense

EDITORIALE

FAVOLOSI ANNI 2010: IL VUOTO CHE AVANZA

Viviamo immersi nella new age, con indosso vestiti etno-chic, ascoltando musica afro, cammimando su carboni ardenti, con un trainer accanto e un personal a portata di trillo sinfonico di cellulare, desiderando vacanze nella beauty farm, coccolati da una vita social, molto cool, molto ambience a confine tra glamour e chic.  Ovvero il Nulla versione nuovo millennio. Il salutismo selvaggio, il Dio-Internet, le mode più geograficamente assurde. Una vita tra happy hour, sushi, chringuitos. Con una moda che ti perseguita costringendoti a perizomi in bellavista, magliette cosi' corte che devi comprarle nei negozi per bambini, scarpe alla schiava che fanno diventare il polpaccio un cotechino, pantaloni a vista pube, scarpe da doccia esibite sotto abiti da sera. Anni in cui le parole magiche sono «professionalità», «personalizzazione». Siamo circondati: «I corsi professionali, le assistenze professionali, i preventivi professionali». Non c'è  salvezza, anche il boiler, il tostapane, il phon sono «professionali». Oppure «personalizzati». Una mania collettiva come anche l'etnico. Anzi l'etno-chic, che e' esattamente uguale all'etno (camicioni indiani, kimono, tuniche arabe) solo che costa il doppio. Altrimenti che chic sarebbe. Per non parlare del vintage. «Mi sono comprata un abito vintage, anni '30». Ammazza... dite voi cercando di mostrarvi all'altezza della parola. Un'altra sola come si dice a Roma. Negli anni '70 il cosiddetto vintage non era altro che l'usato sulle bancarelle dei mercatini americani. Oggi gli stessi vestiti appesi in stampelle di uno "studio a la page" costano il triplo. Bada bene però: sono vintage. Bisogna trovare nuovi status symbol, ma poichè non è così semplice ci si getta sulle assurdità. Tipo: la beauty farm per i cani, l'agriturismo con l'aria condizionata, gli zoccoli e le infradito di plastica che costano un milione, la borsa di paglia firmata che ne costa due. La lista è lunga, ne vedremo ancora delle belle nei favolosi anni 2010 il nulla che avanza.

 
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Commenti al Post:
tigerag
tigerag il 14/09/09 alle 23:53 via WEB
sembra che molti si siano indementiti.. c'è una perdita totale di identità, la personalità si sgretola e si raffazzona con il collante dell' elenco di cose che citi con dovizia..sembra una malia, come quella che fece Circe ai compagni d'Ulisse, trasformandoli in esseri subumani, dallo spirito imprigionato e sofferente. A mio avviso è questa grande sofferenza della volontà che spinge le persone a cercare il bello al di fuori di se stessi, salvo accorgersi subito dopo della vanità della cosa. E la malia è esercitata da conoscitori della mente umana che riescono a condizionare, a rendere debole e strumentabizzabile il comportamento. Si assiste quotidianamente e a due spanne da noi alla rappresentazione del teatro delle marionette. Peccato che non riesca più a divertire e restituisca solo un'immagine grottesca di un'umanità imbestialita. Tutto questo allontana dal processo evolutivo cioè arresta ed incatena invece che liberare... ragazzi!! cominciamo a confrontarci con il pensiero, con l'intelligenza, con il sentimento che molta umanità sa ancora esprimere.. apriamo le nostre menti per accogliere il vero, il bello e il buono ed essi ci plasmeranno. E per cogliere queste realtà dello spirito basta aguzzare la vista e acuire l'udito, per vedere e sentire, tra il frastuono, la voce della verità che è presente nel mondo..
(Rispondi)
 
pippo_217
pippo_217 il 15/09/09 alle 00:25 via WEB
I film come, Matrix, sono rappresentazioni di vita e rispecchiano realmente il nostro mondo....per fortuna che tanti si destano dal sonno ipnotico.
(Rispondi)
 
coccoildrillo
coccoildrillo il 15/09/09 alle 15:32 via WEB
forse dovrei mettere gli occhiali....non vedo tanti che si risvegliano! Anzi, vedo sempre piu' gente che , inghiottita nell'immensa fossa biologica di questo non essere...sparisce e non torna piu' a galla.
(Rispondi)
 
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