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riflessioni della notte, il male, cattiveria e bontà, lati bui di noi stessi, Lucifero, pensieri, suggestioni,testi e pretesti

Post n°2859 pubblicato il 17 Settembre 2009 da psicologiaforense

 

RIFLESSIONE DELLA NOTTE

IL "MALE"

Cattivi si nasce, diventar buoni è un optional ?

Spesso i cattivi piacciono più dei buoni: c' è la loro capacità di attraversare la vita senza sensi di colpa, portando in giro la trasgressività senza problemi. D' altronde, addossare ai cattivi i lati bui della propria personalità ha un forte effetto liberatorio. Il gusto della cattiveria spesso ce l' ha chi ha subito aggressioni violente e trova insopportabile anche solo il pensiero di trovarsi ancora in una posizione subalterna. Dire di qualcuno che è cattivo senza ragione è una sciocchezza: motivi ce ne sono sempre, anche quando non sono così evidenti come il bisogno di pareggiare i conti o sfuggire alla noia. Secondo Eric Fromm, il gusto della cattiveria è associato al piacere di trovare conferme su se stessi. L' archetipo del leader negativo è Lucifero: essere il numero due dei buoni non lo gratificava a sufficienza, per questo divenne il numero uno dei cattivi. Volere male è un atteggiamento più diffuso del volere bene. Molti si fanno un vanto della cattiva azione quotidiana. Istruttiva la storia di quella signora tedesca sposata con un italiano, che doveva dimostrare a ogni costo la sua superiorità sul marito. E per farlo da dieci anni fingeva di non provare piacere nell' amore, per non dargli la soddisfazione di considerarsi un buon amante. La cattiveria è comunque anche un grande motore di vitalità positiva Secondo il filosofo francese Andrè Glucksmann, entrata in crisi l' idea che un' azione possa essere esente da qualsiasi contaminazione con il male, è possibile accogliere e accettare anche le parti oscure di noi.

 
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Commenti al Post:
ormalibera
ormalibera il 17/09/09 alle 22:09 via WEB
Forse il male è solo inconsapevolezza allo stato puro. Il male non è di per sé.....un male! nel momento in cui viene trasformato in esperienza ed in energia positiva per crescere. Il male fine a se stesso, sterile capace di scaricare tensioni, rabbia e gratificare l'ego è il vero danno per l'umanità e noi stessi. Un caro saluto
(Rispondi)
 
 
auroraml
auroraml il 17/09/09 alle 22:51 via WEB
forse hai ragione ormalibera, ma....
(Rispondi)
 
 
 
diego1930
diego1930 il 17/09/09 alle 22:55 via WEB
Chi riesce a dire con venti parole ciò che può essere detto in dieci, è capace pure di tutte le altre cattiverie Giosuè Carducci
(Rispondi)
 
 
agostino88
agostino88 il 17/09/09 alle 23:09 via WEB
Le cattiverie di solito fanno piangere, perchè sono verità che fanno male. Non vanno confuse con la maldicenza, però, che fa altrettanto male ma poggia sulla falsità. La maldicenza serve a scaricare i bisogni distruttivi e costruire un' immagine <alta> di sè. Gran maldicente era anche Picasso, che pure non avrebbe avuto bisogno di infierire sugli altri.
(Rispondi)
 
 
 
estinette
estinette il 17/09/09 alle 23:15 via WEB
Il Male viaggia di testa in testa
(Rispondi)
 
auroraml
auroraml il 17/09/09 alle 22:53 via WEB
LA CATTIVERIA è ambigua, relativa, attraente, liberatoria. Qualcuno la sbandiera e ci costruisce sopra le sue fortune sociali. Altri la reprimono con orrore, senza sapere che, ben nascosta, finisce per fare piu' guai che se guardata dritta negli occhi. Perche' di cattiveria ne abbiamo un po' tutti. E non sarebbe poi un gran MALE, se fossimo capaci di riconoscere e liberare la forza vitale di questo sentimento che, come gli altri, e' al tempo stesso Bene e Male.
(Rispondi)
 
 
diego1930
diego1930 il 17/09/09 alle 22:56 via WEB
hai ragione. Il piacere delle piccole cattiverie ci risparmia più di una cattiva azione
(Rispondi)
 
 
 
emma.61
emma.61 il 17/09/09 alle 23:01 via WEB
Il mondo si divide in buoni e cattivi. I buoni dormono meglio ma i cattivi da svegli si divertono di più. Woody Allen, Effetti collaterali, 1981
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adolfodgl5
adolfodgl5 il 17/09/09 alle 23:04 via WEB
Un uomo buono può essere stupido e tuttavia rimanere buono. Ma un uomo cattivo non può assolutamente fare a meno di essere intelligente. Maksim Gorkij, Bassifondi, 1902
(Rispondi)
 
emma.61
emma.61 il 17/09/09 alle 22:59 via WEB
Maestri di cattiveria sono i bambini, che la sanno usare benissimo d' istinto. D' altronde, cattivi si nasce, diceva la psicanalista Melanie Klein. E si passa tutta la vita a cercare di diventare buoni.
(Rispondi)
 
agostino88
agostino88 il 17/09/09 alle 23:10 via WEB
Il male mette radici quando un uomo comincia a pensare di essere migliore di un altro.
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estinette
estinette il 17/09/09 alle 23:19 via WEB
FACCIO UN PASSO AVANTI!QUALE è il legame tra il castigo e il perdono? C' e' la soddisfazione un uomo offeso perdona solo se l' offensore ha subito una pena e una umiliazione, sia che acconsenta egli stesso a sottomettervisi (come era frequente nel Medioevo), sia che essendovi stato costretto dica, come schiavi frustati a Roma: perdonami, ho sofferto abbastanza. Un altro legame è la guarigione si spera che il castigo sarà un rimedio che emenderà il criminale; una volta emendato, egli sarà per ciò stesso perdonato. Si tratta di due rapporti umani, ma che possono legittimamente essere trasposti nella relazione tra Dio e l' uomo, a condizione di osservare le regole di una simile trasposizione.
(Rispondi)
 
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