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MEDICINA LEGALE E SCIENZE AFFINI, 39° CONVEGNO NAZIONALE, ANCONA, SOCIETA' DI MEDICINA LEGALE,

Post n°2982 pubblicato il 04 Ottobre 2009 da psicologiaforense

MEDICI LEGALI, STOP BANALIZZAZIONE DISCIPLINA IN TV

I medici legali prendono le distanze dalla ''banalizzazione della disciplina fatta in Tv''. Lo fanno in occasione del 39/o Convegno nazionale della Societa' di Medicina Legale, conclusosi oggi ad Ancona. 'Stop', e' dunque l'invito degli esperti, alla ''banalizzazione della disciplina offerta dalle numerose trasmissioni televisive, dalle fiction ai reality ai format che ripropongono fatti giudiziari di attualita'''. In ambito genetico forense, ad esempio, spiegano i medici legali, ''il bombardamento mediatico che ha magnificato oltre misura le indagini sul DNA ha generato ingiustificate attese sui risultati che possono essere realmente conseguiti in ambito criminalistico''. Si tratta, precisano, di una disciplina che ''ha elaborato tecniche preziose per la lotta contro il crimine e per la soluzione di paternita' controverse ma che possiede, oltre a grandi potenzialita', aspetti singolari e limiti''. Per questo motivo, ''figure di varia estrazione scientifica che si sono lanciate nel settore della genetica forense con la presunzione di essere in possesso di adeguate conoscenze e con il miraggio di facili guadagni - avvertono gli esperti a congresso - devono avere ben chiari questi limiti ed essere consapevoli che questa disciplina puo' essere frequentata soltanto da coloro in grado di coniugare il sapere bio-medico con quello forense, qualita' precipua della medicina legale''. Dal Congresso della Societa' scientifica si guarda dunque con ''preoccupazione'' alle ''carenze metodologico procedurali con cui talvolta si opera in casi giudiziari di forte impatto nell'opinione pubblica''. Chiaro il richiamo dei medici legali: ''E' necessario, da parte dei magistrati, fare riferimento a periti di comprovata formazione culturale ed esperienza. Cio' mentre si attende l'istituzione di un sistema di qualita' che porti al riconoscimento di esperti accreditati, da considerare gli interlocutori esclusivi cui fare riferimento per le esigenze processuali''.(ANSA).

 

 
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Commenti al Post:
virginiagrey
virginiagrey il 04/10/09 alle 22:39 via WEB
Non solo medicina legale, ma anche pratiche di pronto soccorso o reparti di terapia intensiva assurdi. Ci sono banalizzazione ed ignoranza anche in altri campi: le forze armate, l'istruzione e così via...
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france.dagostino
france.dagostino il 04/10/09 alle 22:42 via WEB
Non sono medico, psicologo, criminologo, magistrato o avvocato. Ma so una cosa: che a tutti questi venerabili signori farei studiare più statistica. Gli aprirei il cervelletto e gli metterei dentro l'essenza del significato di un test d'ipotesi. Tanto per fargli avere consapevolezza di cosa può volere dire una prova o un indizio. In questo modo sarebbero forse più cauti ed equilibrati sulle loro valutazioni, che sono sempre e solo soggettive (poiché NON ESISTONO valutazioni oggettive). Ovviamente parlo di metodologia applicata al crimine ed alla giustizia, mentre non mi permetterei mai di far commenti su medicina e diritto. P.S.: quanti post tutti insieme! Non si riesce neanche a leggerli.. buonanotte, Francesco.
(Rispondi)
 
lovetimes.uomo
lovetimes.uomo il 04/10/09 alle 23:04 via WEB
Come quando raccontano che l'incendio XYZ è stato provocato da un cortocircuito. I cortocircuiti "attuali" non possono provocare incendi perchè vengono abortiti ancor prima di nascere. (questa sarebbe la seconda volta che commento quì)
(Rispondi)
 
gvgiusti
gvgiusti il 05/10/09 alle 08:47 via WEB
In un testo di medicina legale del 1804 (indovinate l'autore) si dicevano analoghe cose. Sono sempre indietro almeno di un paio di secoli.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/10/09 alle 14:53 via WEB
il nostro papà?
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/10/09 alle 14:54 via WEB
Barzellotti Giacomo.
(Rispondi)
 
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