MARCO PICCOLO

capisco, ma non mi adeguo.

sono BAMBINI CRETINI, non ti curar di lor ma guarda e passa.

raramente è una innocente evasione giocosa

Se cliccando su un sito si può soddisfare la propria esigenza di "diversità", perché non immergersi con tutto se stesso nel "paese delle meraviglie", vivendo magari le esperienze di coloro che impersonano stili di vita che tutti vorrebbero abbracciare? Più che al mondo meraviglioso di Alice, mi riferisco qui al "paese dei balocchi" di Pinocchio, con il prezzo che l'uomo deve pagare per accedere ad esso. Nel cyberspazio, infatti, l' "appartenenza" diventa parola vuota, poiché il primo passo per muoversi all'interno della città incantata è quello di sconfessare la propria identità, assumendo un "avatar", ossia una propria immagine sullo schermo, possibilmente diversa da quella reale. Ma, sia che ci si presenti con le sembianze del divo più amato, che con quelle di un frutto, ciò che balza agli occhi è tale "rinuncia" al Sé reale a favore di quello immaginato. Un atto di regressione all'infanzia, dunque, ben diverso però dall'abbandono alla salutare dimensione ludica interna all'uomo adulto.