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Post n°3246 pubblicato il 20 Novembre 2009 da psicologiaforense
TESTI E PRETESTI CONTE DRACULA ADDIO! Un neurologo spagnolo, il dottor Juan Gomez Alonso, dopo dieci anni di ricerche, afferma di aver stabilito, senza ombra di dubbio, che quanto attribuivano a Dracula le credenze popolari abbandonare di notte la tomba per mordere nel collo le vittime e succhiarne il sangue si doveva solo a una malattia, sconosciuta all' epoca, la RABBIA. La patologia, sostiene il dottor Gomez Alonso, è esattamente la stessa: la idrofobia, una malattia infettiva prodotta da un virus che attacca le zone del cervello dei mammiferi, proprio quelle che regolano l' attivita' sessuale (infatti, secondo la leggenda, le vittime erano possedute dal vampiro dopo essere state dissanguate dal fatale morso) e gli istinti primari di lotta e difesa. I malati come i vampiri non sopportano la luce e l' odore dell' aglio, hanno un grande appetito sessuale, hanno una grande voglia di mordere e rifiutano il contatto con l' acqua, che la leggenda popolare trasformo' in acqua benedetta. Ma il mito racconta che i corpi si conservavano perfettamente. Anche qui l' implacabile dottor Gomez Alonso ha una risposta pronta: i cadaveri si mantenevano benissimo grazie al clima, all' umidità, e la fluidità del sangue dei vampiri era dovuta alla causa della loro morte, l' asfissia.
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