Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

 

 
« LA FOTO DEL GIORNO: CHE ...TEMPI MODERNI, FACEBOOK,... »

RIFLESSIONI, PENSIERI, OPINIONI, CONSIDERAZIONI, COMMENTI, SUGGESTIONI... PER UN NUOVO GIORNO

Post n°3260 pubblicato il 22 Novembre 2009 da psicologiaforense

RIFLESSIONE DELLA SERA

SEVERI O PERMISSIVI

Dallo schermo di MAMMA RAI ho appreso di recente che il 98 per cento degli italiani è contro le scarcerazioni facili. In particolare –così facevano sapere i conduttori della Rai – la contrarietà andava riferita alla possibilità, anzi alla probabilità che alcuni giovani, parricidi, matricidi o assassini per divertimento, tornassero liberi (nella foto Erika De Nardo, uccise la madre e il fratellino). 
A dire la verità mi è sembrato che i risultati del sondaggio avessero un effetto sconcertante. I succitati conduttori quasi non volevano crederci. E molti degli esperti convocati in studio si affannavano a spiegare che un rilascio, dopo appena pochi mesi di prigione, era perfettamente legale. Che tutto dipendeva dalle “perizie''. Che se queste avessero accertato che quei figli, ''fidanzatini'', annoiate fanciulle di provincia erano mentalmente disturbati al momento dei fatti, non c'era base alcuna per i risentimenti denunciati dagli intervistati.
Di fronte a tale tesi, mi sono sentita a mia volta sconcertata. E per l'attrazione degli estremi l'ho confrontata con quanto accade negli Stati Uniti.
Qual è il sistema più equanime? Quello buonista, che si lascia muovere dalla pietà soprattutto quando i colpevoli sono minorenni e trascura la componente punitiva-rieducativa? O quello impietoso, che come negli Usa li tratta spesso da maggiorenni. Da una parte prevale la tendenza al perdono e alla riabilitazione. Dall'altra la convinzione che il colpevole debba pagare un prezzo alla società e che solo successivamente possa aspirare a reintegrarvisi.
Permissività contro severità: le due posizioni concettuali riflettono le matrici delle due società, cattolica e tollerante la prima, calvinista e rigorosa la seconda.
Ma ora, grazie alla Rai scopriamo che l'opinione pubblica italiana chiede una correzione di rotta. Che pur non rigettando il recupero sociale del giovane, chiede anche l'espiazione della pena, lunga o corta che sia. La sua voce merita ascolto  e rispetto! 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
servoarbitrio
servoarbitrio il 22/11/09 alle 21:17 via WEB
POST VERAMENTE INCISIVO E CHIARIFICATORE (finalmente!)
(Rispondi)
 
 
emma.61
emma.61 il 22/11/09 alle 21:27 via WEB
hai perfettamente ragione
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/11/09 alle 23:17 via WEB
grazie!!!
(Rispondi)
 
servoarbitrio
servoarbitrio il 22/11/09 alle 21:20 via WEB
Ci sono, proprio ora, i casi dell'omicidio di CHIARA POGGI, e quello del delitto di Perugia (VEDETE PER ENTRAMBI I GIORNALI DI OGGI DOMENICA 21 novembre).
(Rispondi)
 
 
servoarbitrio
servoarbitrio il 22/11/09 alle 21:23 via WEB
Io non ho la minima idea se ALBERTO, AMANDA, RAFFAELE... SIANO INNOCENTI O COLPEVOLI. Non lo so. LO dirà un Giudice. So invece che ERIKA E' REA CONFESSA CON OMAR. PER GLI SMEMORATI RICORDO IL CASO:
(Rispondi)
 
 
 
emma.61
emma.61 il 22/11/09 alle 21:30 via WEB
Per ALBERTO STASI NON CI SONO PROVE MA SOLO INDIZI, MANCA IL MOVENTE, L'ARMA DEL DELITTO, LE PERIZIE SONO CONTRADDITORIE. PROCESSO INDIZIARIO BASATO SOLO SUL QUESITO: SE NON E' STATO LUI (il fidanzato e presente in loco) CHI MAI POTREBBE ESSERE STATO? NESSUNO! Ma non è una logica accettabile
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/11/09 alle 23:19 via WEB
sì, La presunzione d'innocenza è un principio del diritto penale secondo il quale un imputato è innocente fino a prova contraria. L'onere della prova spetta alla pubblica accusa, rappresentata nel processo penale dal pubblico ministero. Non è quindi l'imputato a dover dimostrare la sua innocenza, ma è compito degli accusatori dimostrarne la colpa, almeno in linea di principio. Nel diritto penale, l'imputato è innocente fino ad una sentenza di condanna che sia passata in giudicato: non potrà essere, inoltre, inflitta alcuna pena superiore a quella che si può infliggere nel momento in cui il reato è stato effettuato, e non al momento della dimostrazione di colpevolezza. Questo principio non è, almeno nell'ordinamento italiano, una mera ripresa dell'affirmanti incumbit probatio ("la prova spetta a chi afferma"), in quanto viene tenuto conto anche del tipo di affermazione: se si tratta di un'accusa, è valido il principio latino suddetto, mentre se si tratta di un'affermazione di innocenza (anche di libera iniziativa), si presume vera fino a prova contraria, in virtù del dovere di solidarietà sociale e della funzione della Repubblica di riconoscere i diritti oggettivi di ciascuno (Cost. art.2), e anche qualora venga provata la falsità, si presume la buona fede per gli stessi principi costituzionali.
(Rispondi)
 
servoarbitrio
servoarbitrio il 22/11/09 alle 21:24 via WEB
Con il termine delitto di Novi Ligure si è soliti indicare un noto caso di cronaca nera svoltosi a Novi Ligure il 21 febbraio 2001. Intorno alle ore 19:50 di quel giorno, Erika De Nardo (Novi Ligure, 28 aprile 1984), che all'epoca aveva soltanto 16 anni, uccise a colpi di coltello la madre Susy Cassini (Novi Ligure, 15 Settembre 1959), di 41 anni, ed il fratello Gianluca De Nardo (Novi Ligure, 27 Novembre 1989), di 11 anni, con il concorso dell'allora fidanzato Omar Mauro Favaro (Novi Ligure, 15 maggio 1983) di 17 anni, appena un anno più grande di Erika. Secondo l'accusa, i due giovani avrebbero progettato di uccidere anche il padre della ragazza, Francesco de Nardo (Maida, 19 Giugno 1956), di allora 44 anni, ma avrebbero poi desistito perché Omar, che si era anche ferito ad una mano nel corso della mattanza, era ormai stanco e aveva voluto andarsene via.
(Rispondi)
 
 
emma.61
emma.61 il 22/11/09 alle 21:31 via WEB
ESATTAMENTE, BRAVA!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/11/09 alle 23:22 via WEB
BRAVISSIMA, riprendendo le tematiche sopra discusse(innocenza/colpevolezza) per rammentare in rapidissima sintesi che :La presunzione d'innocenza è sancita nella Costituzione Italiana, la quale recita all'articolo 27, comma 2 che «l'imputato non è considerato colpevole sino alla condanna definitiva». Conseguenze della presunzione d'innocenza sono i principi affermati, oltre che nella Costituzione, nella legge sul giusto processo che in sintesi ribadisce la parità fra accusa e difesa il diritto della difesa a controinterrogare i testimoni il diritto del cittadino di disporre di strumenti effettivi che mettano i suoi difensori in condizione di provare le sue effettive responsabilità
(Rispondi)
 
servoarbitrio
servoarbitrio il 22/11/09 alle 21:26 via WEB
Dopo il delitto e l'arrivo delle forze dell'ordine, Erika De Nardo, allora studentessa, narrò, con diverse contraddizioni, di una rapina ad opera di extracomunitari finita in tragedia, fornendo una descrizione di due malviventi che a suo dire ne sarebbero stati responsabili. Un giovane albanese ritenuto somigliante all'identikit fornito dalla ragazza venne prontamente rintracciato, ma l'alibi fu riscontrato essere valido. L'ipotesi di una rapina degenerata parve quasi immediatamente perdere consistenza. Nessuna porta o finestra della casa mostrava segni di forzatura ed i due cani da guardia della famiglia non avevano abbaiato. I vicini di casa non avevano notato rumori insoliti, le armi con cui erano state assalite e uccise le vittime appartenevano alla famiglia (si trattava di due coltelli facenti parte del set da cucina) e sembrava improbabile che una rapina, che oltretutto non aveva nemmeno avuto luogo, dal momento che nessun oggetto di valore era stato sottratto, potesse essere il movente di tanta ferocia. Fu possibile capire con certezza chi fossero i veri autori del delitto in base a registrazioni ambientali. Lasciati soli nell'anticamera della locale caserma dei Carabinieri nella quale erano installate microspie e telecamere nascoste, tra il 22 ed il 23 febbraio, i due omicidi allora adolescenti "confessarono" involontariamente l'esecuzione, parlandone tra loro, confrontandosi sugli identikit che la ragazza avrebbe dovuto disegnare per la polizia e, sembra, ipotizzando un tentativo di fuga in caso su di loro si fossero addensati i sospetti. Una telecamera inquadrò Erika che mimava il gesto della coltellata mentre mormorava "gliel'ho dato qui" e chiedeva al fidanzatino: "Ti sei divertito vero a ucciderli?" mentre Omar la strattonava sbottando "vieni qui, assassina" e rinfacciandole "tu non sai, non è un gioco questo... sono morte due persone è una roba da ergastolo". Poco prima la ragazza aveva commentato "Adesso possiamo andare in giro come una coppia vera" e raccomandato al fidanzatino di vestirsi bene ai funerali delle loro vittime, previsti per il giorno successivo; funerali ai quali, peraltro, la giovane non poté partecipare, trovandosi già in carcere. Verso le ore 19 del 23 febbraio 2001 i due vennero definitivamente posti in stato di fermo e quindi condotti nel carcere minorile "Ferrante Aporti" di Torino. Di qui in poi, Erika e Omar si rinfacceranno a vicenda la responsabilità di quanto avvenuto, smentiti però dai rilievi del RIS di Parma, che ricostruì che entrambi avevano partecipato in egual misura agli omicidi. Omar Favaro venne in seguito spostato al carcere minorile "Cesare Beccaria" di Milano. Nel corso delle indagini emerse una certa conflittualità tra Erika e la madre: litigi causati dallo scarso rendimento scolastico della ragazza e dal fatto che Susy Cassini disapprovava la relazione della figlia con Omar, e temeva che i due giovani facessero uso di stupefacenti (circostanza confermata, anche se fu escluso che la coppia fosse in stato di alterazione provocato dall'uso di droga la sera del delitto o che la loro situazione fosse riconducibile ad una tossicodipendenza vera e propria). Il 14 dicembre 2001 i due vennero condannati dal Tribunale dei Minori di Torino, rispettivamente a 16 (De Nardo) e 14 (Favaro) anni di reclusione. In seguito, le condanne sono state confermate, prima dalla Corte d'Appello di Torino e poi, in via definitiva, dalla Corte di Cassazione. Durante la detenzione, Erika intraprese una fitta corrispondenza con un musicista veronese, tal Mario Gugole, presentato dalla stampa come "il nuovo fidanzato di Erika" [3]. Il giovane rilasciò diverse interviste e partecipò ad alcuni talk-show, suscitando viva disapprovazione. Nel maggio 2006, suscitò polemiche un'uscita di Erika dal carcere per qualche ora, nel quadro di un programma di recupero dei detenuti, durante una partita di pallavolo. La pubblicità all'evento da parte di televisione e giornali venne da più osservatori ritenuta eccessiva e fuorviante. Nell'ottobre 2008 è morto in un incidente stradale il "fidanzato" per corrispondenza di Erika, Mario Gugole, alimentando fantasie superstiziose su una presunta "maledizione" legata alla giovane.
(Rispondi)
 
emma.61
emma.61 il 22/11/09 alle 21:32 via WEB
SINTESI VERAMENTE ESAUSTIVA. Ti ringrazio perchè anch'io certi particolari non li ricordavo affatto
(Rispondi)
 
 
bibiosa
bibiosa il 22/11/09 alle 21:45 via WEB
è la "saggezza della vita"
(Rispondi)
 
 
servoarbitrio
servoarbitrio il 22/11/09 alle 22:04 via WEB
grazie, ma guarda che sono tutte ricerche svolte in WEB e nei giornali, non c'è nulla di mio, è solo lavoro di ricerca intersoggettiva
(Rispondi)
 
emma.61
emma.61 il 22/11/09 alle 21:33 via WEB
BRAVISSIMA.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/11/09 alle 23:23 via WEB
troppo buona, hehhehhehhehhehhehhehheh
(Rispondi)
 
luigiarusso
luigiarusso il 22/11/09 alle 21:37 via WEB
Questo blog di PSICOLOGIAFORENSE
(Rispondi)
 
luigiarusso
luigiarusso il 22/11/09 alle 21:38 via WEB
E' un tesoro da spendere giorno per giorno, per vivere più consapevolmente
(Rispondi)
 
 
lapalmieri.pp
lapalmieri.pp il 22/11/09 alle 21:40 via WEB
E' VERISSIMO QUELLO CHE DICI!
(Rispondi)
 
 
bibiosa
bibiosa il 22/11/09 alle 21:49 via WEB
I problemi di sempre ( come insegna anche il Nostro GVGIUSTI.. ed è proprio NOSTRO, perchè noi l'abbiamo scoperto tramite Psico come una BENEDIZIONE DEL CIELO)... oggi hanno assunto forme diverse e vanno perciò affrontati nelle circostanze e negli sviluppi con cui tutti donbbiamo misurarci
(Rispondi)
 
lapalmieri.pp
lapalmieri.pp il 22/11/09 alle 21:43 via WEB
PSICOLOGIAFORENSE , a mio modo di vedere, nel suo blog e in questo post pone una riflessione pacata che non dimentica mai le ragioni dell'uomo, nel rispetto della sua dignità, che è soprattutto libertà di operare serenamente le proprie s celte.
(Rispondi)
 
lasuocera0
lasuocera0 il 22/11/09 alle 21:53 via WEB
condivido i pareri su PSICO, altrimenti non sarei qui!
(Rispondi)
 
lasuocera0
lasuocera0 il 22/11/09 alle 21:55 via WEB
io sono Vecchia, ma non DOMA e ho imparato che bisogna perdonare 77 volte x 7. Solo così si risolvono i problemi.
(Rispondi)
 
lasuocera0
lasuocera0 il 22/11/09 alle 21:56 via WEB
le carceri, le prigioni e altre strutture consimili sono.....
(Rispondi)
 
lasuocera0
lasuocera0 il 22/11/09 alle 22:00 via WEB
UNIVERSITA' DEL CRIMINE, MASTER DI SPECIALIZZAZIONE IN ATTIVITA' DELINQUENZIALI, CORSI ACCELLERATI TEORICI E PRATICI DI DELITTI ( dal furto, alle truffe, alle rapine, all'estorsione, al sequesto di persona, all'omicidio con dissolvenza del cadavere (dentro l'acido)!!!
(Rispondi)
 
lasuocera0
lasuocera0 il 22/11/09 alle 22:01 via WEB
io non mi sento affatto "BUONISTA"!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/11/09 alle 23:33 via WEB
Quando le notizie dei mafiosi laureati al 41 bis sono finite sui giornali, molti hanno gridato allo scandalo: lo Stato che conferisce una laurea a chi lo Stato ha combattuto… è intollerabile. Ma le storie di questi detenuti, a ben vedere, segnano non una resa ma un primato del diritto sul delitto, e mostrano che il carcere, che per molti si rivela essere la prima università del crimine, per alcuni può essere università vera e occasione di riscatto. Ma anche se la laurea si rivelasse solo un modo di espiare la pena senza perdere il lume della ragione o un tentativo di “evadere”… una pratica che da noi si chiama “carcere duro” e che nel diritto internazionale si configura come tortura, non sarebbe fatto da disprezzare. Sarebbero innocenti evasioni. Perché l’intollerabile è che da questo regime di 41 bis si possa uscire solo tramite il “pentimento” oppure - come si dice - coi piedi davanti.
(Rispondi)
 
womancat7
womancat7 il 22/11/09 alle 22:31 via WEB
bhe fosse x me questi assassini...xche lo sono butterei anche le chiavi non uscirebbero piu fuori dalle carceri...o inserirei anch'io la sedia elettrica x alcuni soggetti...tipo quello xche ha assassinato le donne di ferrazzano nel molise lo sapete che una giornalista vuole sposarlo? bhe e scandaloso, oltre che solo na pazza farebbe na cosa simile rischia pure di farsi ammazzare...mio nonno diceva anni fa,verra un giorno che i figli uccideranno i padri e le madri x sete di potere..(vedeva oltre mio nonno) quei tempi li stiamo vivendo aveva ragione mo lo stato li premia pure facendoli uscire dalle carceri...bello schifo...la gente si sente abbandonata da leggi assurde e poi da politici che governano...che schifo sta diventando anche qui !!!in italia...bella roba!!!bhe scusa sfogo bei post...e buona domenica
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/11/09 alle 23:39 via WEB
CARISSIMA AMICA MIA WOMANCAT7, GRAZIE PER VISITA E COMMENTO. A PRESTISSIMO. FANTASTICA E APPAGANTE FINE SETTIMANA!!! IO TI PENSERO', PER CUI VAI TRANQUILLISSIMA... E OSA.... (tu sei una persona speciale, competente, intelligente, capace........ non lasciarti intimidire da inibizioni affettivo-emotive che sono fuorvianti). VAI E VINCI. NE HAI TUTTI I NUMERI!!!!
(Rispondi)
 
elvia4
elvia4 il 22/11/09 alle 22:58 via WEB
FACCIAMO QUESTO GIOCO, SE SIETE CAPACI DI GIOCARE: QUESTE LE DOMANDE RIVOLTE AD UN DIRETTORE DI UN IMPORTANTISSIMO ISTITUTO COMPRENSIVO DI DETENZIONE E PENA, PROVATE A RISPONDERE VOI : - Ci dica 5 parole che lei può associare al termine “punizione”. - Ci può parlare brevemente di una punizione che ricorda di aver subito? - E lei ha mai punito qualcuno? - Di solito si punisce un comportamento, ma quali sono le costanti dei comportamenti che vengono puniti, quali sono gli atteggiamenti che di solito accompagnano il comportamento che si ritiene di dover punire? - Che cosa si prefigge di ottenere colui che punisce? -quali sono gli aspetti di cui deve tener conto nella punizione una persona con un ruolo come il sociale - Cosa rende più probabile che la punizione raggiunga l'effetto desiderato? - La punizione può sortire a volte l'effetto contrario a quello cercato?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/11/09 alle 23:41 via WEB
hehhehheh le risposte da un miliardo di dollari!!!! Ci penso e aspetto GVG!
(Rispondi)
 
elvia4
elvia4 il 22/11/09 alle 23:01 via WEB
RISPONDANO GIUSTO VIRGILIO GIUSTI e/o
(Rispondi)
 
 
gvgiusti
gvgiusti il 23/11/09 alle 00:13 via WEB
La buona vecchia tortura è sempre efficace, sia in fase istruttoria sia dopo la sentenza. La applicano numerosi stati, che non sembrano avere i nostri problemi. Da Guantanamo ad Abu Graib, da Teheran a Tel Aviv, ecc. ecc. Dalla Germania nazista all'Unione Sovietica, ecc.
(Rispondi)
 
elvia4
elvia4 il 22/11/09 alle 23:02 via WEB
P S Y C O
(Rispondi)
 
elvia4
elvia4 il 22/11/09 alle 23:04 via WEB
perchè questi interrogativi, per me che lavoro in questo ambiente (riformatori -per così dire- carceri e comunità) mi TOLGONO IL SONNO!!!!
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/11/09 alle 23:42 via WEB
Pazienza. TUTTO IL BLOG SI IMPEGNA A RISPONDERTI.
(Rispondi)
 
aaaaaaa16
aaaaaaa16 il 13/12/09 alle 17:59 via WEB
Designed to meet your needs, we provide high quality replica watch. look here, there is a very innovative style models, our replica watches for sale We are waiting for you..
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 13/12/09 alle 19:59 via WEB
NON PORRE MAI PIU' COMMENTI PUBBLICITARI, PROMOZIONALI, ECC..
(Rispondi)
 
aaaaaaa16
aaaaaaa16 il 19/12/09 alle 11:58 via WEB
Well-designed, professional manufacture, intimate service. We will bring you more exciting and better service. Our watches are fashionable and creative. Is even more affordable. we provide high quality replica watch. look here, there is a very innovative style models, our replica watches for sale We are waiting for you.. Please trust us. Choose us!
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963