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« ULTIMA ORA, PSICOLOGIA, ...RIFLESSIONI E PENSIERI »

L'EDITORIALE, PENSIERI, RIFLESSIONI, OPINIONI, COMMENTI, SUGGESTIONI....PER UN ALTRO GIORNO

Post n°3482 pubblicato il 08 Gennaio 2010 da psicologiaforense

L'EDITORIALE
Rai.... c'era  una volta il servizio pubblico
Dall'avvento in Italia della Tv (1954) agli anni Ottanta, e cioè all'ingresso nel circuito delle televisioni commerciali, si è assistito a una trasformazione della missione originaria del servizio pubblico radiotelevisivo, che è sceso in competizione con le televisioni commerciali alla ricerca esclusiva dell'audience.
E naturalmente tutto è andato a scapito della vocazione educativa e culturale, nonché della qualità della comunicazione.
Mentre agli inizi della Tv di Stato si dava importanza nei palinsesti alla alfabetizzazione della gente e molti imparavano a leggere e scrivere in italiano ascoltando i programmi televisivi (ricordo le trasmissioni del prof. Cutolo) – una sorta di Rai educational a tutto campo – oggi sembra che il servizio pubblico abbia dimenticato, addirittura, come si scrive e come si parla correttamente in italiano, e comunica strafalcioni sul piano linguistico e grammaticale.
Qualche tempo fa mi ha colpito, in una trasmissione di prima serata («L'eredità», prima rete della Rai) una delle risposte predeterminate per la scelta del concorrente, che si leggeva come «Forza maggica», vale a dire la «Forza magica» rafforzata da una g in più.
Ma potrei citare numerosi svarioni linguistici espressi oralmente da presentatori e conduttori.
Orbene, se siamo giunti a ciò – e ovviamente questo caso lo estrapolo a titolo emblematico – è evidente che il servizio pubblico non esiste più e che ormai si accetta l'ignoranza di chi fa le trasmissioni, nonché il mancato controllo su di esse.
Insomma, la rincorsa a battere la concorrenza delle altre televisioni commerciali ha fatto perdere di vista la qualità dell'informazione e della comunicazione del servizio pubblico, che ormai trasmette ignoranza persino sulla lingua italiana. Naturalmente spesso piene di errori di grammatica sono anche le pubblicità e via di ignoranza in ignoranza.
Per non parlare della volgarità di alcuni programmi che quasi volutamente stimolano il cattivo gusto.
L'effetto finale non può che essere l'imbarbarimento complessivo della gente e quel ch'è peggio dei giovani che, già reduci di una scuola non sempre all'altezza, non sanno o non conoscono più la lingua italiana, per non parlare del resto.

 
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Commenti al Post:
unicamente_perte
unicamente_perte il 08/01/10 alle 19:43 via WEB
produco una ipotesi forse non tanto balzana. Il decadimento progressivo della qualità dei programmi della rete pubblica,ha avuto un picco con l'avvento di nuove tecnologie di trasmissione, (satellite-Paytv), in effetti le televisioni sia private che pubbliche sono ormai inguardabili. persino i marketer si sono accorti e gli investimenti pubblicitari sul media televisivo sono in calo; come ogni prodotto per essere venduto deve essere market oriented, anche la televisiona alla fine produce ciò che la gente vuole, da questo punto di vista si può affermare con ragionevole certezza che le persone che godono di questi spettacoli per me inguardabili, loro invece ne restano soddisfatti. le reti privayte si finanziano con i provernti della pubblicità, mentre invece il canone è difficile da incassare (io non lo pago perchè non guardo la tv e per principio); le tecnologie di trasmissione, adesso digitale terrestre offrono una maggiore sicurezza sul piano degli incassi, determineranno una tv interattiva e segmentano meglio il mercato potendo offrire una scelta on demand, conclusione: non è che la degenerazione è volutà per dirottare il consumatore verso nuove tecnologie e modelli di consumo? cordialmente. frà
(Rispondi)
 
 
bibiosa
bibiosa il 08/01/10 alle 20:17 via WEB
è un bel commento.
(Rispondi)
 
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