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LA RIFLESSIONE, - CRONACHE ULTIMI 4 GIORNI: OMICIDI,LESIONI GRAVISSIME E ALTRI DELITTI PERPETRATI DA "PAZZI"

Post n°3580 pubblicato il 22 Gennaio 2010 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE DELLA NOTTE

STRAGI E DELITTI.... MALATI DI MENTE CHE UCCIDONO: TSUNAMI DELL'ANIMA


La cronaca di questi giorni ci ha catapultati nuovamente al centro di un immaginario “tsunami” fatto di violenza frammista a elementi gravi di disadattamento, dolore, disagio, cresciuti oltre il livello di ogni possibile soglia, oltre un invisibile “punto critico”, dopo il quale esplode “l'emergenza”. Un'emergenza fatta di stragi familiari, omicidi nell'ambito lavorativo, sequestri di persona, ecc.... È un'emergenza che non possiamo confinare in un territorio di “follia”, sganciabile da qualunque collegamento con il nostro “normale” vivere sociale. Stigmatizzare la follia, relegare la malattia mentale nel “ghetto” delle etichette psichiatriche come fosse qualcosa di avulso dalle dinamiche sociali odierne, qualcosa che non esprime, invece e anche, la violenza delle famiglie stesse e delle società, significherebbe rinunciare per sempre a farsi carico del senso di certi gesti. «In democrazia, poi, nessun fatto di vita si sottrae alla politica». È una frase di Gandhi, che ci invita a riportare ogni cosa che accade all'interno di un contesto, per procedere oltre il microcosmo individuale, per entrare nel macrocosmo e svelare le somiglianze, le affinità, le connivenze del mondo con la violenza individualmente agita. Viviamo in una società che procede per “catastrofi” annunciate, dove mancano sempre di più “valori” condivisi, da organizzare in obiettivi da raggiungere a beneficio di tutti. E libertà vuol dire eguaglianza di fronte alla vita, ascolto di ogni realtà individuale e accettazione, per conoscerle e comprenderle, di ogni diversità. In realtà la nostra società si mostra quanto mai insensibile e indifferente a quanto c'è nelle persone di fragile, di povero, di debole. Nega ciò che non ha successo, che non ha potere. Non è anche questa una mortificazione dell'identità, anzi, delle plurali identità personali? Se vogliamo evitare le “tragedie della follia” è di fondamentale importanza prenderci cura di come tali follie si annidino nelle famiglie e nella società e risultino invisibili agli occhi delle Istituzioni che potrebbero, forse, vedere di più, se, per esempio, accogliessero e rendessero operativi veri e propri  centri di «Ecologia della mente» ......

SEGUE.............

 
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Commenti al Post:
elvia4
elvia4 il 22/01/10 alle 21:06 via WEB
E' VERISSIMO: Strage sfiorata alla caserma vigili del fuoco Capannelle, 10 feriti gravi, strage in America in centro commerciale, omicidio suicidio a Montecatini, sequestro di ragazzina a Lucera, omicidi a .... ecc... TUTTI CON PROTAGONISTI DEI PAZZI
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/01/10 alle 19:48 via WEB
CIAO ELVIA! Grazie per visita e commento!
(Rispondi)
 
unicamente_perte
unicamente_perte il 22/01/10 alle 23:05 via WEB
ma pazzi si nasce o si diventa? la riflessione contenuta nel post "la follia non è avulsa dalla normalità del quotidiano" è vera ed è un prodotto anche del vivere insano ed in assenza di valori umani, non necessariamente di ordine religioso. anche io del resto molti anni fa quando sentivo di stragi familiari inorridivo pensando alla follia come un fatto del singolo. oggi so con certezza che quelle stragi nascono in contesti familiari, generati dalla disperazione a cui può portare il comportamento esasperante degli altri elementi in genere dell'ex nucleo familiare. tantè che la maggioranza dei delitti di questo tipo avvengono in seguito a separazioni o divorzi, in genere mai consensuali. lo squilibrio legislativo in favore delle donne, oltre al potere intrinseco che gli è proprio nell'essere madre, fa si che spessissimo uomini e padri separati si ritrovano di colpo senza nulla, col mutuo da pagare ed in casa in affitto, privato dall'affetto dei figli, (magari dopo avere subito pure un adulterio), di tutto ciò per cui aveva vissuto fino a quel momento. conoscete altri eventi maggiormente destabilizzanti di questi? se ancora nelle piccole comunità (che presentano però altri svantaggi) certi traumi possono essere attutiti dalla cerchia parentale ed amicale, nelle città e nelle metropoli, dove maggiormente si vive una condizione sia di competizione che di minore possibilità di relazioni sociali "autentiche" allora il dramma della solitudine, della depressione, e della follia hanno maggiori possibilità di attecchire. dei centri di ecologia mentale? certo perchè no? ma non c'erano i consultori familiari? dove vivono imboscati maree di piscologi, di assistenti sociali che per quanto ne so per la mia esperienza personale, (con le debite eccezioni); sono più interessati allo studio privato che al servizio pubblico ed oltre a qualche corso pre parto, consulenza pre aborto, e tentativo in genere fallimentare per incapacità congenita, di mediazione familiare non fanno. invece proprio per la capillarità sul territorio, la conoscenza spesso personale nei quartieri degradati, i consultori se fossero riformati, potrebbero diventare un presidio importante di salute pubblica. una riforma importante e propedeutica alla prevenzioni di questi specifici delitti in famiglia, è anche quella riguardante il diritto di famiglia, consentendo, in una società ormai paritetica tra i due sessi, un migliore equilibrio nelle separazioni.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/01/10 alle 19:51 via WEB
CIAO! Poni un problema tanto rilevante quanto complesso. Ti risponderò in un prossimo post sulla separazione, l'affido condiviso, i padri separati (c.d. nuovi poveri), ecc...BUONA DOMENICA!
(Rispondi)
 
ormalibera
ormalibera il 23/01/10 alle 08:35 via WEB
Bellissimo post, mi piace tanto quella frase di Gandhi, in verità la legge del caos è onnipresente. Quel che accade nella mia famiglia non può essere ritenuto estraneo a tutta la collettività perché ciascuno di noi interagisce con gli altri volente o nolente. Ma non credo sia un problema di leggi o aiuti, la malattia è molto più in profondità nasce dalla perdita della visibilità del centro dell'essere umano. Le religioni martellano da millenni per dissociare, dividere l'integrità dell'essere umano. La dicotomia è il loro credo principale che mettono in atto sin dalla nascita dell'individuo caduto nelle loro grinfie, appoggiati, sostenuti dal potere politico ed economico. Oggi il fondo è toccato, gli individui hanno completato la divisione perfetta di se stessi, la mano destra lotta contro la sinistra. E i separati e nemici in casa prima o poi si annienteranno. Non è follia ma semplice risultato o frutto del costante tentativo di rendere l'uomo solo una macchina con un programma da cambiare a proprio piacimento. O evolviamo o periremo miseramente. Un caro saluto
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 23/01/10 alle 19:56 via WEB
Grazie davvero Amica mia Carissima per quello che hai scritto qui e per quello che testimoni nel tuo BLOG CHE INVITO TUTTI A VISITARE!
(Rispondi)
 
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