Post n°3646 pubblicato il
01 Febbraio 2010 da
psicologiaforense
Treviso. Ragazzine rivendono a scuola video hard girati con cellulare e webcam
Hanno 12 o 13 anni e i loro filmini girano in vari istituti. C'è chi organizza gare di prestazioni erotiche durante la ricreazione
L’età dell’innocenza sembrano averla perduta da tempo, anche se non hanno più di dodici o tredici anni. Ma non esitano a mostrare la propria nudità o a cimentarsi in giochi erotici. Per i soldi con cui togliersi qualche sfizio o solo per vantarsi con gli amici. Una ragazzina di una scuola media della provincia si è autoripresa in situazioni hard, per poi rivendere il filmino ai compagni per pochi euro. Di compratore in compratore, di mail in mail, il video è arrivato fino a un’altra scuola di Padova.
In un’altra media trevigiana sono stati gli insegnanti a segnalare il caso di una giovanissima studentessa -nessun particolare problema personale, famiglia normalissima - sorpresa a distribuire, via telefonino, le sue immagini osè a un gruppo di amici. Nessun tornaconto economico, forse solo l’esasperato desiderio di far colpo sui coetanei. Altra scuola, età simile, alcuni allievi hanno raccontato di vere e proprie gare a suon di prestazioni sessuali, tra gruppi di adolescenti, nei bagni dell’istituto durante la ricreazione. Dalle aule scolastiche alle mura domestiche: pure nella Marca sarebbe in netto aumento il fenomeno delle “web-girl”, ragazze che si spogliano a pagamento davanti a una web-cam. Magari mentre i genitori guardano ignari la televisione nella stanza accanto.
In episodi simili, gli psicologi che lavorano con il mondo giovanile si imbattono con frequenza crescente: «Spesso succede che i ragazzini sleghino l’affettività e l’amore dalla corporeità e dalla sessualità - spiega Andrea Sales, responsabile del centro di formazione Paradoxa -. A noi capita molto spesso di trovare situazioni in cui i ragazzini si svendono, senza rendersi conto che vendere un’immagine o un filmino di sé è comunque un modo di relazionarsi».
Certo, si tratta di singoli casi, o tutt’al più di una minoranza dei giovanissimi trevigiani. Ma rappresentano, tuttavia, la spia di una visione del sesso sempre più presente anche tra gli adolescenti. Filtrata dai media e dalla pubblicità e potenziata da internet: «Sicuramente la società di oggi, da una quindicina d’anni, come ci insegnano la sociologia, l’antropologia, la psicologia sociale, è una società molto, molto mercificata e mercificante. I ragazzini hanno bisogno di strumenti valoriali, emozionali, ma anche cognitivi per evitare di cascare in questa rete. Altrimenti rischiano di perdere di vista quello che è il valore della propria persona». Oltre a perdere troppo precocemente l’innocenza.
FONTE: IL GAZZETTINO
Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
Inviato da: monellaccio19
il 01/11/2018 alle 07:57
Inviato da: Brillante.Nero
il 06/09/2018 alle 23:51
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il 24/04/2018 alle 10:49