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IL COMMENTO DELLA SERA: RIFLESSIONI, PENSIERI, IDEE, SUGGESTIONI, OPINIONI.... PER UN ALTRO GIORNO

Post n°3749 pubblicato il 19 Febbraio 2010 da psicologiaforense

QUANDO LA NONNA SI SPOGLIO' IN SPIAGGIA

Sfida al pudore: 94 anni fa nasceva il costume da bagno

Uno squadrone di poliziotti armati di nastro per le misurazioni approda in spiaggia: a signore e signorine vengono misurati i centimetri di stoffa dei costumi da bagno. “Offendono il senso del pudore”, è il verdetto e scattano gli arresti di massa. È l'estate del 1916 sull'East Coast e, mentre l'Europa è devastata dalla Prima guerra mondiale, negli Stati Uniti la battaglia del momento è quella sui nuovi costumi da bagno. Abbandonati i mutandoni neri di gusto vittoriano, le donne scoprono generosamente al sole, per la prima volta, spalle e gambe. Scoppia lo scandalo. È luglio ed è l'inizio di una rivoluzione. Poco conosciuta, spesso snobbata dai libri di storia, resta un capitolo fondamentale della lunga marcia dell'emancipazione femminile: le donne assaporano il diritto di mostrare il proprio corpo. Nasce l'immagine di un'America moderna, pratica e sensuale, che ha “battezzato” il primo costume da bagno moderno. Passeranno giusti giusti, 40 anni e si arriva al 3 luglio del 1946, quando lo stilista francese Louis Rèard presenta la sua collezione di costumi lungo il bordo della piscina Molitor di Parigi. Debutta il “due pezzi”, audace e scandaloso: appare l'ombelico femminile. Rèdard battezza il nuovo “pezzo” di stoffa “bikini”, per dare l'idea di un capo d'abbigliamento “esplosivo” come la bomba nucleare sganciata da poco nell'omonimo atollo del Pacifico. E tanto è esplosivo il bikini che lo stesso inventore non ha mai permesso alla moglie di indossarlo. Di 40 anni in 40 si arriva all'82, l'anno dei topless. La parola d'ordine è: “Tette al vento per tutte”. Ma a Tropea e Pantelleria i sindaci ordinano: seni nudi sì, ma solo se belli. Presto tornerà il tempo del bikini, finchè il cerchio si chiude e nel luglio 2001, 85 anni dopo Atlantic City, è di nuovo di moda il costume intero. Senza piu' scandali.

 
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Commenti al Post:
adolfodgl5
adolfodgl5 il 19/02/10 alle 21:06 via WEB
ho imparato tante cose che non sapevo
(Rispondi)
 
 
agostino88
agostino88 il 19/02/10 alle 21:10 via WEB
E Il burqini (o burkini)???
(Rispondi)
 
 
flozanussi
flozanussi il 19/02/10 alle 21:16 via WEB
io ricordo quando, come dici tu, "uno squadrone di poliziotti armati di nastro per le misurazioni approda in spiaggia".Ma non era il 1916, bensì il 1948/50 qui in Italia. ARRIVIAMO SEMPRE ULTIMI!
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 19/02/10 alle 21:07 via WEB
adesso capisco perchè il bikini mi è sempre parso "esplosivo"
(Rispondi)
 
 
agostino88
agostino88 il 19/02/10 alle 21:11 via WEB
ignoravi l'atollo bikini dove esplodevano le atomiche?
(Rispondi)
 
 
flozanussi
flozanussi il 19/02/10 alle 21:18 via WEB
è stata una idea geniale, non so se lo stilista francese ebbe un premio al di là degli immensi guadagni. Ricavo dal post: " lo stilista francese Louis Rèard presenta la sua collezione di costumi lungo il bordo della piscina Molitor di Parigi. Debutta il “due pezzi”, audace e scandaloso: appare l'ombelico femminile. Rèdard battezza il nuovo “pezzo” di stoffa “bikini”, per dare l'idea di un capo d'abbigliamento “esplosivo” come la bomba nucleare sganciata da poco nell'omonimo atollo del Pacifico. "
(Rispondi)
 
 
 
flozanussi
flozanussi il 19/02/10 alle 21:19 via WEB
scrivi da dio!
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 19/02/10 alle 21:07 via WEB
non hai trattato gli indumenti maschi
(Rispondi)
 
 
agostino88
agostino88 il 19/02/10 alle 21:12 via WEB
i maschi, in questo campo non fanno storia... sempre in mutande sono
(Rispondi)
 
 
 
flozanussi
flozanussi il 19/02/10 alle 21:20 via WEB
noi abbiamo la canotta da muratore
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 19/02/10 alle 21:08 via WEB
Per gli uomini i costumi da bagno si suddividono tra gli slip, i parigamba e i boxer, simili al capo d'abbigliamento intimo.
(Rispondi)
 
 
agostino88
agostino88 il 19/02/10 alle 21:13 via WEB
APPUNTO!!!!
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 19/02/10 alle 21:08 via WEB
così almeno mi ha spiegato la mia mamma
(Rispondi)
 
 
agostino88
agostino88 il 19/02/10 alle 21:13 via WEB
santa donna!
(Rispondi)
 
 
flozanussi
flozanussi il 19/02/10 alle 21:21 via WEB
Si tratta di un costume disegnato per la compagnia Ahiida dalla stilista australiana di madre libanese, Aheda Zanetti, ed è specificatamente disegnato per le donne di religione musulmana. Il costume copre tutto il corpo, ad eccezione del viso, delle mani e dei piedi, secondo i dettami dell'islamismo, ma è sufficientemente leggero da permettere di nuotare. Il burqini è stato descritto come la soluzione perfetta per le donne musulmane che vogliono avere la possibilità di nuotare, senza la necessità di spogliarsi e rivelare il proprio corpo. L'aspetto è simile a quello di una muta subacquea, dotata di cappuccio, ma sostanzialmente più flessibile e non fatta di gomma. La parola "burqini" è un'unione dei termini burqa e bikini, ed è un marchio registrato.
(Rispondi)
 
flozanussi
flozanussi il 19/02/10 alle 21:22 via WEB
volevo rispondere al "BURKINI" ma il commento non è alloccato al posto giusto, scusate!
(Rispondi)
 
auroraml
auroraml il 19/02/10 alle 21:24 via WEB
COMMENTI SOLO MASCHILI, E QUESTO HA UN SUO SIGNIFICATO
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scoglioisolato
scoglioisolato il 20/02/10 alle 01:24 via WEB
....dài diccelo.....se ti va naturalmente....
(Rispondi)
 
 
 
auroraml
auroraml il 20/02/10 alle 13:53 via WEB
mi riferivo a quella categoria di maschi che "SA TUTTO SULLE DONNE". In parallelo pensavo agli stereotipi e ai pregiudizi che fioriscono in questo campo.
(Rispondi)
 
 
 
 
scoglioisolato
scoglioisolato il 20/02/10 alle 17:11 via WEB
Grazie Aurora....condivido. Mi chiedevo anche come mai le donne si fossero astenute dal commentare.
(Rispondi)
 
gcong
gcong il 19/02/10 alle 21:54 via WEB
Non c'è che dire... i 91 anni se li porta a meraviglia... nella foto. ;)
(Rispondi)
 
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