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QUESTO BLOG, CONTINUA A NON PARLARE DI SAN REMO! L' E D I T O R I A L E, CULTURA, SCUOLA, FUTURO DEI NOSTRI FIGLI,

Post n°3754 pubblicato il 21 Febbraio 2010 da psicologiaforense

L'  E D I T O R I A L E

NELLA SCUOLA  PRIMARIA ENTRI LA PEDAGOGIA DELL'INFORMATICA, CON DOCENTI SPECIALIZZATI, NON CON INSEGNANTI INDEMENTITI CHE NULLA SANNO DI COMPUTER! ***

C' è urgente necessità di incrementare nelle scuole l'educazione informatica, come c'è stata una educazione domestica e ce n'è una civica.  Nelle scuole si sta finalmente attuando la modernizzazione del materiale, presto ( oggi è il 2010) non scarseggeranno più i computer? Potranno docenti e studenti navigare in rete? Si insegnerà a giovarsi dell'innovazione , e contestualmente,  a NON  convivere con l'abuso oppure con l'uso stupido della innovazione.  È fuorviante affidare ai moralismi, alle enfasi e al colore, in un'altalena di lamentazioni e di propaganda la crescita elettronica dei ragazzi. Non è tutto record e neppure tutta patologia. Serve poco ripetere che la tv è troppa per troppe ore giornaliere, che molti videogiochi sono violenti, che gli eccessi della navigazione provocano dipendenza, che la virtualità esagerata crea crisi di isolamento e disagio alla identità. Bisogna, con il metodo dell'apprendimento scolastico, lasciare il passo a una pedagogia dell'informatica. Bisogna entrare in un periodo virtuoso di stabilizzazione della novità. Insegnare un buon uso della tv è già materia qua e là praticata alle elementari e oltre. Insegnare un metodo per una psicologicamente equilibrata gestione al meglio dell'intera innovazione informatica è operazione assai complessa, che richiede professori consapevoli della transizione in campi difformi. Fuori dalla scuola la società si muove in modo totalmente mercantile, disinteressandosi delle conseguenze non mercantili di trend e innovazioni.  L'innovazione ha bisogno di più intelligenza e di metodi nuovi.

**********************************

*** Oggi l'educazione informatica, di norma, è affidata a supplenti e/o a insegnanti che non la conoscono ma che devono arrivare alle fatidiche 24 ore  di didattica. NON ESISTONO LABORATORI DI INFORMATICA ALLE ELEMENTARI, NON CI SONO I SOLDI PER COMPRARE CARTA, TONER,  inchiostro, ricambi, programmi, antivirus, connessioni internet, ecc...ecc.....

 
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Commenti al Post:
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 21/02/10 alle 02:01 via WEB
adesso mi è tutto chiaro!!!!
(Rispondi)
 
 
deontologiaetica
deontologiaetica il 21/02/10 alle 02:07 via WEB
è tristissimo ma è così
(Rispondi)
 
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 21/02/10 alle 02:02 via WEB
e pensare che fino ad oggi mi ero arrabbiata moltissimo perchè irene, mia figlia di otto anni, a scuola ha DISIMPARATO ciò che io le avevo insegnato di informatica
(Rispondi)
 
 
deontologiaetica
deontologiaetica il 21/02/10 alle 02:07 via WEB
Informatica nella primaria? Non è prioritario Quindi l'informatica nella scuola primaria non esiste più!
(Rispondi)
 
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 21/02/10 alle 02:04 via WEB
io le ho insegnato a ragionare, la maestra a fare copia e incolla senza alcun vaglio critico
(Rispondi)
 
 
deontologiaetica
deontologiaetica il 21/02/10 alle 02:08 via WEB
ti capisco perfettamente
(Rispondi)
 
scoglioisolato
scoglioisolato il 21/02/10 alle 02:04 via WEB
Potrà pensare a questa "raffinatezza" uno Stato che non cura la manutenzione degli edifici scolastici, non ne collauda la sicurezza, che lascia gli alunni senza riscaldemento, senza mense, senza insegnanti "validati", motivati ed adeguatamente retribuiti?
(Rispondi)
 
 
deontologiaetica
deontologiaetica il 21/02/10 alle 02:10 via WEB
BRAVISSIMO SCOGLIO HAI MESSO IL DITO NELLA PIAGA.......Ne aveva parlato anche Repubblica il 20 febbraio scorso: "Sparisce dalla scuola la "I" di informatica. I tagli del governo, infatti, cancellano uno dei pilastri della riforma Moratti: quella delle tre "I" (inglese, impresa, internet o informatica). Dal prossimo anno scolastico, infatti, gli insegnanti della scuola elementare (ora primaria) e della media (secondaria di primo grado) dovranno fare i salti mortali per aprire il mondo delle conoscenze informatiche ai propri alunni. Il taglio delle cosiddette compresenze nella scuola primaria e la riduzione delle ore di Tecnologia nella scuola secondaria di primo grado renderà quasi impossibile l' insegnamento dei primi fondamenti di Informatica e Internet a bambini e ragazzini. - (INTRAVAIA E LODOLI )"
(Rispondi)
 
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 21/02/10 alle 02:05 via WEB
e quello che dice la maestra per l'alunno così piccolo è vangelo. Come faccio io a spiegare che la maestra non sa, non puo' o non vuole insegnare informatica?
(Rispondi)
 
deontologiaetica
deontologiaetica il 21/02/10 alle 02:12 via WEB
IL MIO COMMENTO...... (da addetta ai lavori).....
(Rispondi)
 
deontologiaetica
deontologiaetica il 21/02/10 alle 02:13 via WEB
La pervasività dell’informatica e il suo essere ormai indispensabile nella vita quotidiana hanno reso necessario l’inserimento del suo insegnamento nei processi formativi. Di tale esigenza,conclamata sia nelle Indicazioni Nazionali (2004), sia nelle Indicazioni per il curricolo (2007), si è resa conto la parte più sensibile e attenta della scuola italiana che, da tempo e a vario titolo, ha introdotto le tecnologie informatiche nell’attività curricolare o extracurricolare. Si deve, inoltre, tenere ben presente che l’Informatica va insegnata, studiata e capita non tanto per formare bravi professionisti della disciplina, ma soprattutto perché la conoscenza dei suoi fondamenti contribuisce a formare e arricchire il bagaglio tecnico, scientifico e culturale di ogni persona. Essa, infatti, assume un duplice ruolo nell'insegnamento: da una parte ruolo culturale e formativo di disciplina scientifica di base (a fianco della matematica e delle scienze); dall'altra ruolo di strumento operativo e concettuale (quindi trasversale a tutte le discipline).Nella scuola dell’obbligo, quindi, l’Informatica deve essere introdotta per le seguenti motivazioni: 1. la conoscenza dei contenuti fondamentali (syllabus) è substrato indispensabile per creare le premesse dell’utilizzo della logica nelle attività di organizzazione della conoscenza e nella costruzione delle competenze 2. la conoscenza di metodologie e tecniche di base della programmazione è una risorsa concettuale particolarmente adatta per acquisire e saper usare competenze e abilità generali di problem solving 3. la padronanza dei servizi offerti da Internet e dai cosiddetti software didattici, disponibili per ogni disciplina del curricolo, è ormai un presupposto essenziale per le scuole di ogni ordine e grado." E tra le finalità si dichiara: "Il syllabus di “Elementi di informatica” non è stato stilato con l’intenzione di tracciare un quadro dei grandi concetti fondanti e portanti dell’informatica ma, in modo molto più semplice, è il frutto dell’esperienza della didattica nella scuola del primo ciclo. Ne risulta un profilo concettuale di nozioni di base senza dubbio importanti e irriducibili; è l’informatica che costituisce il riferimento concreto, elementare ma tuttavia indispensabile, per costruire con sicurezza e senza ambiguità le competenze essenziali di logica della conoscenza. L’obiettivo che si è voluto raggiungere, dunque, non è quello di offrire un quadro culturale di strumenti informatici avanzati, ma piuttosto un elenco semplice e rassicurante e irrinunciabili elementi di informatica di base, con riguardo anche agli aspetti etici, sociali e giuridici." Faceva seguito un elenco di obiettivi ed attività da perseguire e promuovere in nome di quella irriducibilità e irrinunciabilità di cui ora si è persa traccia. E' davvero triste pensare all'impegno di tanti, e mi metto tra questi, che nelle vesti di e-tutor, di coordinatori di percorsi formativi hanno cercato di accompagnare colleghi all'interno del mondo dell TIC, hanno combattutto aspre battaglie per vincere diffidenze e difficoltà generate da mille contingenze ostili, ma nella convinzione che l'introduzione delle tecnologie nei processi di apprendimento costituiscano, oggi più di ieri, una scelta strategica e vincente. E invito i miei colleghi che dedicano il poco tempo libero che il lavoro consente, a scrivere di scuola nei loro siti e nei blog, a continuare qesta battaglia, perchè... i ministri passano, la scuola e la nostra professionalità devono sopravvivere. Proviamo a testimoniare cosa vuol dire coerenza....
(Rispondi)
 
 
scoglioisolato
scoglioisolato il 21/02/10 alle 02:42 via WEB
Ecco l'eccezione che confema la regola: insegnante "supervalidata", supermotivata .......anche se non adeguatamente retribuita.....
(Rispondi)
 
caterpilarcinzia
caterpilarcinzia il 21/02/10 alle 08:28 via WEB
Io temo che ancor più urgente sarebbe l'insegnamento dell'educazione civica.Con simpatia Coinzia
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 21/02/10 alle 09:44 via WEB
Condivido. E' una formazionone più che mai necessaria, indispensabile. Pena squilibri formativi di ogni tipo, decadimento culturale ed etico. Un sorriso :-)
(Rispondi)
 
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