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LA NOTIZIA: WEB, FACEBOOK,CHOC, RETE, INTERNET, IL SIGNORE DELLA NOTTE, POLIZIA POSTALE, ABUSI, BIMBI, DOWN

Post n°3761 pubblicato il 22 Febbraio 2010 da psicologiaforense

UN ABUSO AL GIORNO TOGLIE IL CODICE DI TORNO

Giochiamo al tiro al bersaglio con i bambini down!

Nuovo gruppo choc su Facebook: "Giochiamo al tiro al bersaglio con i bambini down". Il gruppo, che conta oltre 800 membri, si è collocato nella categoria "Salute e benessere" e mostra foto del profilo altrettanto choccante con frasi offensive e denigratorie dei bambini down. Fondatori e amministratori sono "Il signore della notte" e "Il vendicatore mascherato". Indirizzo e dati, ovviamente di fantasia, in linea con lo 'stile' del gruppo.

Sul web è già partita la controffensiva. «Chi ha il potere di chiudere il gruppo lo faccia subito», afferma Sergio Silvestre, leader del Coordinamento nazionale associazioni delle persone con sindrome di down. «È aberrante che un gruppo, culturalmente molto limitato, si diverta a scherzare su cose molte gravi - prosegue - Come associazione siamo già intervenuti in altri casi. Fatti come questo vanno stroncati sul nascere e bisogna informare i ragazzi che giocano con le situazioni di difficoltà in cui vivono alcune persone». «Verificheremo il contenuto - conclude - e faremo una denuncia alla Polizia Postale per far chiudere questo gruppo». Gli fa eco Letizia Pini, presidente dell'Associazione genitori e persone con sindrome di down Onlus. «È aberrante - commenta- Noi associazioni tanto facciamo per l'integrazione ma è inutile se poi abbiamo a che fare con persone che istigano alla violenza. Si deve intervenire, eventualmente anche a livello legale se ci sono gli estremi».

La Polizia postale: impossibile intervenire. «Queste sono cose purtroppo molto frequenti. Abbiamo parecchie segnalazioni di questo genere, sulle cose più disparate. Anche su Haiti non c'è stata pietà. Ma dobbiamo tenere presente che Facebook è all'estero ed è molto difficile muoversi in tempi rapidi». Dalla polizia postale rispondono così a chi segnala e denuncia il guppo choc su Facebook contro i bambini down. «Purtroppo in rete -confermano - è molto facile che uno dia sfogo ai bassi istinti perchè si sente protetto da una sorta di anonimato. È in parte è anche vero. Per l'oscuramento del gruppo ci vuole un provvedimento del magistrato e, dato che i server stanno all'estero, c'è bisogno di una rogatoria. A meno che non intervenga la società».

 
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Commenti al Post:
scoglioisolato
scoglioisolato il 22/02/10 alle 13:55 via WEB
...non c'è tregua.....bisogna combattere quotidianamente contro una minoranza (spero)con la speranza di riuscirci.....
(Rispondi)
 
scoglioisolato
scoglioisolato il 22/02/10 alle 15:11 via WEB
...sembra fatta....oltre 5.000 proteste hanno subissato facebook contro quei 1.300 sconsiderati....
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/02/10 alle 19:22 via WEB
La brutta pagina sul social network che ha provocato la protesta del popolo della Rete non è più accessibile IO DIREI: non assecondateli, si tratta di IDIOTI con iniziative create apposta per provocare
(Rispondi)
 
annamatrigiano
annamatrigiano il 22/02/10 alle 18:54 via WEB
e una vergogna queste persone sono solo persone senza valori ne dignita umana io li rappresento come l ignoranza. i bimbi down sono la dolcezza assoluta.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/02/10 alle 19:24 via WEB
Cara Anna Tu le chiami "persone", non lo sono. Sono individui squallidi e repugnanti.Gli idioti moderni amano illustrare le proprie gesta: è l’ora di sanzioni rapide e memorabili.
(Rispondi)
 
bibiosa
bibiosa il 22/02/10 alle 19:35 via WEB
Tam tam, passaparola, solidarietà: questa la reazione del web «buono» dopo la «provocazione» del gruppo contro i bambini con sindrome di Down. La Rete infatti da tempo è veramente «una rete» per il mondo del volontariato, delle associazioni, del terzo settore in generale, e delle persone con disabilità in particolare. «FERMARE LA BARBARIE» - Prende posizione, ad esempio, su Vita.it, il magazine on line del non profit, Francesco Belletti, presidente del Forum delle associazioni familiari: «Molte voci si sono alzate, indignate, per bloccare le pagine, per perseguire i responsabili, per impedire, insomma, una barbarie che oggi sembra inarrestabile. Si tratta di un segnale di allarme che non deve essere banalizzato né sottovalutato: è vero che "sulla rete circola tutto e il contrario di tutto”, ma proprio per questo non è tollerabile che il disprezzo della dignità della persona umana si esprima senza conseguenze: non sono ragazzate, non sono atti goliardici: sono parole indegne di un Paese civile, che non hanno alcun diritto di cittadinanza – ha scritto ieri - E che il nostro sia, o possa essere, un Paese civile lo testimoniano invece le migliaia di famiglie che accolgono i propri figli disabili (molte delle quali aderiscono al Forum attraverso le loro associazioni) oggi certamente ferite nella loro vita quotidiana: quelle famiglie che riescono a dire, con coraggio e dignità, che i loro figli disabili non sono un problema, ma sono il loro tesoro più grande. A queste famiglie ogni famiglia del Forum è e sarà sempre vicina, oltre la solidarietà, nella compagnia e nella condivisione: anche così si combatte la violenza, l'idiozia e la barbarie di questi terribili tempi».
(Rispondi)
 
rinopepe
rinopepe il 22/02/10 alle 19:47 via WEB
Scusate, anch'io ero indignato... ma poi ho letto qui: http://ilnichilista.wordpress.com/2010/02/21/giochiamo-al-tiro-al-bersaglio-con-i-bambini-down-e-solo-trollismo-ma-e-pericoloso-impariamo-a-disinnescarlo/#comments ----------------- Che ne pensate? E' tutta opera di un qualche troll al messaggio del quale abbiamo abboccato?
(Rispondi)
 
 
rinopepe
rinopepe il 22/02/10 alle 19:57 via WEB
Resta il fatto che, comunque, quel bruto e squallido messaggio, con relativo gruppo di sostenitori, va stigmatizzato e bannato, troll o non troll.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/02/10 alle 23:19 via WEB
vedi il mio commento qui sopra dove anzichè di troll parlo di IDIOTI
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/02/10 alle 23:20 via WEB
mi riferivo al commento delle 19.22
(Rispondi)
 
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