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LA SENTENZA DI CASSAZIONE: GENITORI, FIGLI, IMMIGRATI, SCUOLA, DIRITTI DEI MINORI, ESPULSIONE,

Post n°3823 pubblicato il 11 Marzo 2010 da psicologiaforense

Cassazione: Clandestini espulsi anche se con figli a scuola, ma..

 

E' legittima l'espulsione del genitore clandestino anche se i figli vanno ancora a scuola in Italia e il clandestino deve lasciare il paese, se non ci sono eventi o necessità eccezionali del bambino, che sarà quindi accudito dall'altro genitore munito di permesso di soggiorno. Lo ha ribadito la Corte di cassazione che, con la sentenza numero 5856 del 10 marzo 2010, confermando la giurisprudenza prevalente e prendendo le distanze da due sole isolate recenti decisioni, ha confermato l'espulsione di un un immigrato albanese, con moglie in attesa della cittadinanza italiana e due figli minori residente a Busto Arsizio, nel varesotto. Il diritto dell'immigrato a rimanere nel territorio italiano per evitare l'allontanamento dai figli minori ivi residenti e dalla moglie, essendo collegato alla primaria tutela del superiore interesse del fanciullo, si perfeziona  esclusivamente nel caso in cui dall'allontanamento del genitore scaturisca un sicuro danno per i figli. Il semplice fatto che i bimbi siano inseriti a scuola, non è rilevante ai fini dell'espulsione del genitore. L'uomo voleva l'autorizzazione a restare in Italia in nome del diritto del 'sano sviluppo psicofisico' dei suoi bambini, che sarebbe stato alterato dal suo allontanamento. I supremi giudici gli hanno risposto che è consentito ai clandestini la permanenza in Italia per un periodo di tempo determinato solo in nome di "gravi motivi connessi con lo sviluppo psicofisico del minore se determinati da una situazione d'emergenza". Queste situazioni d'emergenza, però, non sono quelle che hanno una "tendenziale stabilità", come la frequenza della scuola da parte dei minori e il normale processo educativo formativo che sono situazioni di "essenziale normalità". Se così non fosse, dice la Cassazione, le norme che consentano la permanenza per motivi d'emergenza anche a chi è clandestino finirebbero con il "legittimare l'inserimento di famiglie di stranieri strumentalizzando l'infanzia".

 
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Commenti al Post:
bibiosa
bibiosa il 11/03/10 alle 22:48 via WEB
Questa sentenza presta il fianco a numerose critiche! Immqagino già la Caritas, l'unione studenti, il tutore dei minori, le varie associazioni, onlus, ecc...
(Rispondi)
 
carlac
carlac il 12/03/10 alle 11:46 via WEB
Non riesco a capire come si possa essere così ottusi e non comprendere quale danno si arrechi a d un minore quando questi, una volta integrato in un contesto scolastico e sociale, venga preso e scacciato fuori dal Paese che fino ad allora è stato "il suo Paese". Non è facendo soffrire i bambini che si risolve il problema dei clandestini in Italia. Mi meraviglio della "Ministro Gelmini" che, come Ministro della Pubblica Istruzione ed incinta, avrebbe dovuto trattare e commentare con maggiore delicatezza una problematica tanto complessa. Mi viene da chiedermi se sarà una buona madre o se in futuro non crei per il proprio figlio/a una sorta di spartiacque su chi frequentare o no a scuola: non losa che la scuola è pubblica e come tale accoglie e DEVE accogliere tutti indistintamente? Ho insegnato nella scuola elementare per vent'anni e so bene quello che dico.Grazie per lo spazio concessomi. Un saluto Carla
(Rispondi)
 
 
scoglioisolato
scoglioisolato il 12/03/10 alle 22:24 via WEB
Se non ho capito male, questa sentenza allontana dal nostro paese solo quel genitore, in questo caso il padre, che non ha richiesto o non ha ottenuto il permesso di soggiorno od il ricongiungimento familiare. L'altro genitore, che sta attendendo la cittadinanza italiana e quindi è già in possesso del permesso di soggiorno, può tranquillamente rimanere e con lui i figli. La sentenza stabilisce che il padre non acquisisce il permesso di soggiorno, scavalcando le dovute procedure, solo perchè ha dei figli che sono già iscritti a scuola.
(Rispondi)
 
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