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« LA FOTO CURIOSA DEL GIOR...CONSIDERAZIONI, PSICOLOG... »

IL CORSIVO, elezioni amministrative, politica, economia, sicurezza, violenza, fascismo, ronde, militari, promesse elettorali,

Post n°3854 pubblicato il 16 Marzo 2010 da psicologiaforense

IL CORSIVO


© PSICOLOGIAFORENSE, RIPRODUZIONE RISERVATA  

LA GENTE SI SENTE SEMPRE PIU' ESPOSTA  ALLA VIOLENZA

LE RONDE, I MILITARI PER STRADA, ECC... NON SONO SERVITI: RIMANE FORTE IL BISOGNO DI SICUREZZA


È stato facile prevedere che una questione ampiamente dibattuta nella  odierna confusiva  campagna elettorale avrebbe riguardato la domanda di sicurezza dei cittadini. Per la verità, negli ultimi anni questo è stato un tema di confronto continuo, che viene caricato di valenze propagandistiche ogni qual volta veniamo chiamati alle urne. È sempre facile prevedere che gli schieramenti in campo offriranno ricette miracolistiche e daranno – nelle promesse – soluzione ai tanti problemi, che rendono le nostre giornate sempre meno vivibili e più a rischio. Siamo convinti che il raggruppamento che apparirà più credibile nell'indicare le vie d'uscita da tale urgenza vincerà le elezioni. Basta andare un poco in giro ad ascoltare le persone comuni per rendersi conto come siano disposte a sacrificare alla serenità del vivere civile qualsiasi residuo di opzione ideologica e culturale. Toccando ferro, sembra essere ripiombati nel clima di sfiducia e di paura, nel quale – anche per tale ragione – si sviluppò, senza eccessive resistenze, il progetto fascista. La gente non ne poteva più e aderì al programma dello Stato forte, non immaginando neppure in cosa sarebbe sfociato quel sistema e in quali tragedie l'avrebbe coinvolta. Non rendersi conto che anche oggi la gente non ne può più è un peccato di sottovalutazione, di cui speriamo di non dover pagare l'elevatissimo prezzo dei nostri antenati. Per altro, non può essere consolante la convinzione che la saldezza della nostra democrazia sia a prova di rischi, poiché spesso le certezze teoriche si sfaldano nell'impatto con la realtà.

 
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Commenti al Post:
adolfodgl5
adolfodgl5 il 16/03/10 alle 12:26 via WEB
Senza essere allarmista, credo che la questione della sicurezza vada affrontata con decisione e prontezza e con il consenso di tutti i gruppi politici.
(Rispondi)
 
 
luigiarusso
luigiarusso il 16/03/10 alle 12:34 via WEB
Piaccia o meno, la società è sempre più violenta. Il diritto e i diritti sono sempre più compromessi.
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 16/03/10 alle 12:27 via WEB
Crediamo che sia una precondizione, intorno alla quale impegnarsi, per poi pensare ad altro.
(Rispondi)
 
 
luigiarusso
luigiarusso il 16/03/10 alle 12:35 via WEB
La mattina, uscendo di casa, speriamo di non subire prepotenze e di riportare indietro l'integrità fisica e la dignità di uomini. Può capitare di tutto. Possiamo essere investiti dai motociclisti che scorrazzano impunemente sui marciapiedi. Possiamo essere costretti allo scontro fisico con uno di questi, che non tollerasse il nostro richiamo alla regola minima, secondo cui i marciapiedi servono ai pedoni.
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 16/03/10 alle 12:28 via WEB
Francamente, siamo stanchi di sentirci ripetere proclami e promesse di giornata. Siamo stanchi di sentirci elencare successi a destra e a manca, quando invece registriamo un inarrestato degrado.
(Rispondi)
 
luigiarusso
luigiarusso il 16/03/10 alle 12:36 via WEB
Possiamo incrociare lo scippatore di turno, che sbatte per terra il povero pensionato e intervenire rischiando o non farlo vergognandoci.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 16/03/10 alle 12:40 via WEB
Colpisce come gli "strateghi della sicurezza" non avvertano che bisogna cominciare dal basso, ristabilendo l'osservanza delle regole minime. In caso contrario, l'illegalità diventa un metodo, una cultura che si espande anche in senso verticale, verso gradi sempre più elevati. E i cittadini sembrano sempre più disposti a offrirsi a quanti sapranno farsi carico del loro bisogno di serenità e tranquillità. Vogliono restituita la possibilità di esercitare diritti, per troppo tempo violati o annullati, anche per l'incapacità di quanti dovevano tutelarli.
(Rispondi)
 
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