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CURIOSITA', FOLLIA, MODA, COSTUME E SOCIETA', PANTERE GRIGE, FASHION BLOGGER, TARI GEVINSON, TENDENZE,

Post n°3958 pubblicato il 03 Aprile 2010 da psicologiaforense

Pantere grigie a vent'anni

Le loro madri, al primo filo bianco, spendono molti soldi per tornare rosse o brune: secondo le stime della Nielsen, 1,3 miliardi di dollari nel 2009 soltanto negli Stati Uniti. Eppure le teenager più trendy di New York e di Londra si sottopongono forsennatamente al processo contrario: al parrucchiere chiedono sempre più spesso di diventare grigie, sull’esempio di Pixie la figlia di Bob Geldof, della pop star Pink, dell’ereditiera Daphne Guinness. C’è cascata pure Kate Moss, ma soltanto per un paio di giorni: il tempo di presentare una nuova linea di borse e via, quelle ciocche color madreperla l’avevano stufata.

L’ultima in ordine di tempo a passare al «gray power» è stata invece Tari Gevinson, 13 anni, influente fashion blogger considerata meritevole di sedere in prima fila alle sfilate accanto ad Anna Wintour di «Vogue America» e a «Carine Roitfeld» di Vogue Paris: anche se, di fronte a quel caschetto color ragnatela, si sarebbe tentati di chiamare il corrispettivo americano del telefono azzurro. Ma il fenomeno cresce e autorizza alcune osservazioni, di ordine estetico e perfino di ordine etico. Per esempio: vogliamo vederci un desiderio di maggiore maturità? Magari l’affermazione di una inaspettata sudditanza alle generazioni più vecchie? La conferma che le antiche categorie sono saltate, addirittura una provocazione contro le cinquantenni grottescamente liftate e in minigonna? «Non mi spingerei così in là», suggerisce Alberto Frigeri, titolare di un salone nel centro di Milano dove cominciano ad affacciarsi le prime adepte italiane del culto.

«Più che un grigio da incanutimento, questo mi pare l’ennesimo crazy color» E cioè? «E cioè va inteso come un colore pazzo, un po’ punk, molto Anni Ottanta. Ha presente quando andavano i capelli gialli, rosa, azzurri? Poi ci sono state quelle che sceglievano un beige freddo molto particolare, e non si contavano i maschi color platino, che si tingevano anche il pizzo curatissimo, sull’esempio di un modello indiano che una dozzina di anni fa appariva in molte campagne pubblicitarie...». Insomma, più che la moglie di Fantozzi dai capelli color topo o la Meryl Streep del «Diavolo veste Prada» qui c’entrerebbero Annie Lennox e Billy Idol.

 
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Commenti al Post:
doncialis
doncialis il 03/04/10 alle 16:05 via WEB
si...io mi ricordo bene gli anni 80....mi vestivo di nero e spesso mi tingevo parte dei miei capelli di giallo.....bei tempi...il tempo dei dark e dei paninari...dei moods.....bello...bello...molto bello...ma come tutto..esiste un ritorno...io le trovo estemamente affascinanti...e spregiudicate....del resto...anche noi ragazzi degli anni 80 lo eravamo...
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