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RIFLESSIONE DELLA SERA: LA "VIRGOLA", PUNTEGGIATURA, SEPARAZIONE, VITA, MORTE, MADRE, FIGLIO, MONDO,

Post n°4082 pubblicato il 22 Aprile 2010 da psicologiaforense

RIFLESSIONE DELLA SERA

LA VIRGOLA... DEBOLE

La scrittura non può andare intorno al proprio oggetto, lo deve forgiare di volta in volta.


La virgola mi è sempre sembrata un segno debole, un segno che non riesce a mandare il mondo in frantumi come può fare il punto fermo e, d'altra parte, spezza il flusso, la continuità tra le cose. Al contrario, per Montaigne non  era così, perchè nei Saggi fa dei lunghissimi straordinari elenchi in cui usa la virgola: “E con le mani? Noi chiediamo, promettiamo, chiamiamo, congediamo, minacciamo, preghiamo, supplichiamo, neghiamo...”. È vero: la separazione esiste. Esiste tra una madre e un figlio, tra due amanti, tra me e una brocca e, alla fine di tutto, c'è una sola grande separazione: la morte. La morte e la separazione assomigliano al punto fermo. Almeno è più vero. La virgola assomiglia alla separazione tra gli oggetti: è meno vera. Forse serve a far ricordare ai bambini che gli zucchini non sono carote e le carote non sono zucchini e le persone non sono capre e le capre non sono persone e quindi bisogna separarle con la virgola. Serve alla scuola e poi c’ è sempre il problema di non diventare incomprensibili.


Detto tutto questo devo fare, per concludere, un’ultima considerazione di carattere più generale.  Se scrivendo non si avesse la libertà di “non avere regole” anche quando si trasgrediscono le regole, la libertà cioè di non trasformare in regola la propria trasgressione, tutta la scrittura sarebbe un esercizio di stile e non un confronto col mondo.
Se si abolisce un segno di interpunzione o lo si usa poco, se si pone uno spazio più lungo del normale tra una parola e l'altra, se si va a capo cinquanta volte o mai, è perchè si vuole che la pagina “sia”, non “rappresenti”, quel che si vuole dire. La scrittura non può andare intorno al proprio oggetto, lo deve forgiare di volta in volta.

 

 
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Commenti al Post:
artfactory
artfactory il 22/04/10 alle 18:58 via WEB
AIA.. non le uso e ne pago le consegunze Tiro dritto Be ho canbiato le gomme TORREGLIA AGUGLIARO E' DURETTA. UNA BUONA SERATA luciano
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psicologiaforense
psicologiaforense il 22/04/10 alle 20:20 via WEB
è un percorso che, a volte, faccio in bici.
(Rispondi)
 
love.re1962m
love.re1962m il 22/04/10 alle 19:04 via WEB
Ciao...il tuo blog è bellissimo...sembra di sfogliare un quotidiano ricco di notizie e metafore...e poi è scritto benissimo...complimenti...buon fine settimana...sempre con il sorriso... Marco
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/04/10 alle 20:27 via WEB
Grazie, ma come esageri!
(Rispondi)
 
sara_1971
sara_1971 il 22/04/10 alle 19:09 via WEB
Post stupendo!!!!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 22/04/10 alle 20:27 via WEB
Grazie a Voi, davvero! Per me la virgola assomiglia allo spazio vuoto posto tra gli oggetti, ma l'aria che respiriamo, quello che chiamiamo vuoto è materia anch'esso, quindi la materia dello spazio vuoto potrebbe interagire con la materia degli oggetti separati. La pelle dell'uno potrebbe trasmigrare in quella dell'altro....
(Rispondi)
 
marcojostoagus
marcojostoagus il 22/04/10 alle 23:15 via WEB
Interessante questo Post. Mi ha colpito "...La scrittura non può andare intorno al proprio oggetto, lo deve forgiare di volta in volta". Mi ha riportato alla mente alcuni brevi racconti di Bukoswski senza punteggiatura. Ed ancor meno virgole. Calzano perfettamente con l'inciso. Beniamino Agus
(Rispondi)
 
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