Creato da: psicologiaforense il 14/01/2006
finchè vita non vi separi
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

Contatta l'autore

Nickname: psicologiaforense
Se copi, violi le regole della Community Sesso: F
Età: 62
Prov: PD
 

umorismo e satira

 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 

Archivio messaggi

 
 << Luglio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 31        
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 791
 

Cerca in questo Blog

  Trova
 

 

 
« LA FOTONOTIZIA CURIOSA D...ZEBRA?, CAVALLO?, MULO? ... »

LA SENTENZA DI CASSAZIONE: SPINTARELLA, RACCOMANDAZIONE PERCHE' NO?, LA TROTA, MINISTRI, SOTTOSEGRETARI,BOSSI,

Post n°4104 pubblicato il 27 Aprile 2010 da psicologiaforense

La spintarella "è radicata nella società e ormai serve a difendere
un diritto"

Perchè stupirsi per la TROTA? E' da molto che la Corte di Cassazione ha riconosciuto la “legittimità della spintarella”. “La ricerca della raccomandazione si legge nella sentenza è ormai tanto profondamente radicata nel costume da apparire agli occhi dei più come uno strumento indispensabile per ottenere, non soltanto ciò a cui si ha diritto, ma anche per restituire accettabile funzionalità a strutture pubbliche inefficienti e, paradossalmente, anche per realizzare una condizione di effettiva eguaglianza tra più aspiranti ad un medesimo servizio” . La raccomandazione, che tocca da vicino tutti gli ambienti sociali è, da sempre,  oggetto di ricerche sociologiche, di riflessioni morali e di barzellette. Ma in questo caso c' è ben poco da ridere. L' antica e dibattuta questione della raccomandazione è stata ora risolta dagli Ermellini in modo supergarantista. Essi hanno infatti sostenuto che le condizioni perchè una raccomandazione venga richiesta e accolta “possono essere le più varie, sicchè individuarne con certezza tra esse la comune appartenenza ad associazione “criminale”, come unica possibile spiegazione del rapporto tra il postulante ed il destinatario o l' intermediario della raccomandazione appare del tutto arbitrario”.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Commenti al Post:
auroraml
auroraml il 27/04/10 alle 19:21 via WEB
E la vita va con la spintarella ......
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/04/10 alle 22:24 via WEB
In base alla più recente esegesi (2010): la raccomandazione è un " fatto sociale totale" ma soprattutto è un "elemento fondamentale... nel senso di identita' dei meridionali".
(Rispondi)
 
 
servoarbitrio
servoarbitrio il 27/04/10 alle 22:44 via WEB
si sa che è così
(Rispondi)
 
bibiosa
bibiosa il 27/04/10 alle 19:22 via WEB
Dalla culla alla tomba: la raccomandazione, un attrezzo fondamentale dell'italica arte di arrangiarsi
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/04/10 alle 22:25 via WEB
APPUNTO...................
(Rispondi)
 
lapalmieri.pp
lapalmieri.pp il 27/04/10 alle 19:24 via WEB
CONTARE su una spintarella. Essere ammanicati. Essere appoggiati. Ricevere il calcio giusto. Avere una "zeppa". Disporre di un " aggancio". La RACCOMANDAZIONE - comunque la si vuole mettere - e' sempre stata intesa, nel nostro parlare quotidiano, come un procedere. Un avanzare, lungo gli infiniti inciampi del nostro vivere quotidiano. Dove per rendere maggiormente prossima la meta, e meno aleatorio il suo avvicinarsi, e' opportuno prendere personalissime scorciatoie. Per imboccare le quali e' necessario chiedere soccorso. A chi? A chi si reputa affidabile e in grado di operare questo spianamento del percorso. Un potente, dunque. Almeno rispetto a chi chiede.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/04/10 alle 22:27 via WEB
Questo non significa affatto che la pratica della "spintarella" sia poco conosciuta nel Centro-Nord del Paese ma piuttosto come quella della raccomandazione, nell'Italia del Sud, sia percepita apertamente come un vera e propria cultura: plasmatrice di comportamenti personali, di connessioni sociali, di modelli di valore.
(Rispondi)
 
 
servoarbitrio
servoarbitrio il 27/04/10 alle 22:45 via WEB
non c'è chi non veda che è esattamente come tu dici
(Rispondi)
 
estinette
estinette il 27/04/10 alle 19:25 via WEB
Chi si affida alla RACCOMANDAZIONE - oltre a utilizzare una forma particolare di relazione sociale che e' motore fondamentale del clientelismo - compie una specie di rito magico. Che e' quello di invocare la buona sorte attraverso il contatto con chi si reputa - a torto o a ragione - dotato di qualche influenza sul misterioso corso delle segrete cose.
(Rispondi)
 
luigiarusso
luigiarusso il 27/04/10 alle 19:30 via WEB
Facevano cosi' le torme di scrofolosi nella Francia antica quando accorrevano al passaggio del loro sovrano chiedendogli di poterlo toccare per essere sanati dalle loro sofferenze. Un sovrano - come tutti i potenti di ogni epoca e grado - e' sempre rivestito da un ruolo taumaturgico, demiurgico. Lo e' in quanto influisce sullo svolgersi di cose misteriosamente celate - agli occhi dei piu' - nel loro originarsi e svolgersi. Per i contadini della Francia medievale erano le malattie endemiche.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/04/10 alle 22:22 via WEB
Per i nostri concittadini che s'affidano ancora alla raccomandazione erano - e continueranno ad essere - altri misteri. Ad esempio i meccanismi dei concorsi che decidono posti di lavoro. I criteri di assegnazione di benefici pubblici (pensioni, case popolari, borse di studio, etc). I tempi di svolgimento di pratiche burocratiche. L'elenco potrebbe continuare a lungo e chi e' interessato a coglierne tutte le implicazioni non deve far altro che leggere l'interessantissimo saggio dell'antropologa statunitense Dorothy Louise Zinn "La raccomandazione" appena pubblicato da Donzelli.
(Rispondi)
 
 
 
servoarbitrio
servoarbitrio il 27/04/10 alle 22:46 via WEB
effettivamente è così
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/04/10 alle 22:28 via WEB
La "spintarella" spiana anche le difficolta' poste da una burocrazia lenta e labirintica.
(Rispondi)
 
umberta8080
umberta8080 il 27/04/10 alle 22:33 via WEB
"Quando volevo il passaporto non sono mica andata alla Questura. No. Perche' c'e' il clientelismo, se arriva una pratica raccomandata mette tutte le altre dietro. SONO ANDATA DA UN AMICO ...".
(Rispondi)
 
deontologiaetica
deontologiaetica il 27/04/10 alle 22:39 via WEB
La raccomandazione segue - in questo modello di relazioni sociali - l'intero ciclo esistenziale dell'individuo, dalla culla alla tomba.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/04/10 alle 22:40 via WEB
E' VERISSIMO........... (segue)
(Rispondi)
 
 
servoarbitrio
servoarbitrio il 27/04/10 alle 22:48 via WEB
La ricostruzione di questa vita a spintarella procede, passo dopo passo, sino ai passi finali.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/04/10 alle 22:42 via WEB
(SEGUE DAL PRECEDENTE COMMENTO) Una donna incinta prossima al parto ottiene spesso una raccomandazione per un letto in un certo ospedale o magari per una camera privata...". E successivamente: "per tutta la carriera scolastica dei figli i genitori manovrano con varie raccomandazioni per far si' che i figli vadano nelle sezioni migliori... Per tutta la durata della scuola i genitori bernaldesi intervengono abitualmente con gli insegnanti per ottenere che i figli siano promossi o abbiano voti piu' alti...". Via via che si avanza negli anni la raccomandazione fronteggia altri nodi esistenziali. L'obbligo di leva, per esempio: "A diciotto anni i giovani che hanno davanti il periodo del servizio militare obbligatorio possono cercare una raccomandazione per adempierlo facendo un lavoro a tavolino, per un trasferimento in un posto piu' vicino e persino per l'esonero.. .".
(Rispondi)
 
 
servoarbitrio
servoarbitrio il 27/04/10 alle 22:50 via WEB
IO sono bene attenta alle classificazioni di questa pratica sociale (autoraccomandazione, raccomandazione di simpatia, di scambio, raccomandazione comprata, sino alla tangente vera e propria) ma non ignora le diverse direzioni dell'uso "della spintarella". Che puo' svilupparsi in verticale, come ascesa nella scala sociale. E in orizzontale: spianamento del quotidiano attrito posto dal vivere in un Paese che si reputa essere retto da regole effettive diverse da quelle enunciate.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/04/10 alle 22:42 via WEB
COSE DI QUESTO MONDO!
(Rispondi)
 
servoarbitrio
servoarbitrio il 27/04/10 alle 22:50 via WEB
Regole dunque che, come la scrofola, hanno origini misteriose e sono sanabili (o schivabili) solo grazie al tocco del sovrano. O di chi pur lontanamente lo rappresenta. Gia' il film "Mi manda Picone" di Nanni Loy aveva dato modo di cogliere, anche grazie alla magistrale interpretazione di Giancarlo Giannini, come la raccomandazione fosse un attrezzo fondamentale dell'italica arte di arrangiarsi. Il saggio della Zinn lo ribadisce, inquadrando con forza anche il cupo contrappunto che accompagna questa nostra particolarissima specificita'. Ovvero l'ergersi di gerarchie spesso immeritevoli e raramente stimate.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 27/04/10 alle 22:52 via WEB
Regole dunque che, come la scrofola, hanno origini misteriose e sono sanabili (o schivabili) solo grazie al tocco del sovrano. O di chi pur lontanamente lo rappresenta. Gia' il film "Mi manda Picone" di Nanni Loy aveva dato modo di cogliere, anche grazie alla magistrale interpretazione di Giancarlo Giannini, come la raccomandazione fosse un attrezzo fondamentale dell'italica arte di arrangiarsi. Il saggio della Zinn lo ribadisce, inquadrando con forza anche il cupo contrappunto che accompagna questa nostra particolarissima specificita'. Ovvero l'ergersi di gerarchie spesso immeritevoli e raramente stimate.
(Rispondi)
 
luceinfame
luceinfame il 27/04/10 alle 22:56 via WEB
Il sopravvivere di sgangherate modalita' di comando, di comunicazione, di consenso da parte di chi esercita il potere, grande o piccolo che sia. Ingredienti che hanno fatto si' che noi italiani - del Nord, del Centro, del Sud - siamo quel siamo. Nel bene e, soprattutto, nel male.
(Rispondi)
 
arza1
arza1 il 27/04/10 alle 23:01 via WEB
E' un post originalissimo...........
(Rispondi)
 
arza1
arza1 il 27/04/10 alle 23:06 via WEB
IL POST E' DI GRANDISSIMA ATTUALITA'.... ORIGINALE, NUOVO, CHE NON SEGUE NEPPURE DELLE "FALSE RIGHE" IN WEB... e i commenti, allo stesso modo, sono autentici, non fanno riferimento a nulla che possa far pensare a cose già scritte!!!
(Rispondi)
 
pippo_217
pippo_217 il 28/04/10 alle 00:15 via WEB
Ciao a tutti. Bel tema,comportamento all'apparenza scontato, abitudinario ma profondamente radicato nel tessuto sociale. Tutto questo mi fa pensare al vuoto, la sfiducia o l'ignoranza che esiste tra istituzioni e gli amministrati, divenuto cultura popolare, pare un racconto di Kafkiana memoria e probabilmente lo è, i tempi corrono ma questa relazione scellerata tra potere e popolo, a tutti i livelli, continua, ma tanto è una cosa scontata...
(Rispondi)
 
labirintodifuoco
labirintodifuoco il 28/04/10 alle 02:21 via WEB
La raccomandazione può aver senso se è accompagnata dal merito. Non pare il caso di Renzo Bossi. Se si chiamasse Renzo Rossi non sarebbe stato eletto. E probabilmente sarebbe stato bocciato. Se Bossi Umberto fosse un po' più coerente metterebbe il figlio in condizione di formarsi un po' meglio e vivere meglio. E' davvero una fortuna ritrovarsi la strada spianata? Per il bene di qualunque persona, soprattutto giovane, e anche di Renzo Bossi, credo proprio di no!
(Rispondi)
 
Gli Ospiti sono gli utenti non iscritti alla Community di Libero.
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963