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Post n°4209 pubblicato il 19 Maggio 2010 da psicologiaforense
L'ITALIA BRUCIA. CHI DA' FUOCO AD ANIMALI E BOSCHI ARRIVERA', INEVITABILMENTE, A BRUCIARE SEMPRE PIU' UOMINI
La legge stabilisce che «le zone boschive ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere una destinazione diversa da quella preesistente all'incendio per almeno quindici anni», e impone l'obbligo di indicare espressamente negli atti di compravendita di aree e immobili situati in quelle zone l'esistenza del predetto vincolo, pena la nullità dell'atto. Un secondo vincolo riguarda il divieto per dieci anni di erigere edifici, strutture o infrastrutture «finalizzate ad insediamenti civili ed attività produttive», pena «la demolizione dell'opera e il ripristino dello stato dei luoghi a spese del responsabile», e il divieto di esercitare il pascolo e la caccia. I trasgressori sono passibili di pesanti sanzioni penali e amministrative. Le pene previste dal codice penale sono state inasprite: da quattro a dieci anni di reclusione per chi cagiona incendio a boschi, selve e foreste, con aumento della metà della pena «se dall'incendio deriva un danno grave, esteso e persistente all'ambiente», mentre per chi provoca un incendio colposo è prevista la pena da uno a cinque anni di reclusione. Ovviamente, oltre a non essere più un affare redditizio, l'appiccare un incendio al patrimonio naturale è anche un atto a rischio molto elevato per i responsabili. Dunque, la buona legge dà i buoni frutti. Come dire che quando il legislatore ne ha voglia sa fare leggi efficaci. Non ci resta che sperare che la voglia non gli passi e continui a darci altri buoni provvedimenti di cui il paese ha bisogno. Per contribuire maggiormente alla dissuasione degli immancabili epigoni di incendiari e piromani di lungo e medio corso, o di incendiari “una tantum”, nonché per richiamare l'attenzione della gente non malintenzionata che va per boschi contro distrazioni e imprudenze che possano innescare un rogo, la legge andrebbe ampiamente diffusa anche con l'ausilio di spot televisivi e annunci sui giornali, i quali sono lo strumento d'eccellenza della comunicazione di massa.
Commenti al Post:
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scoglioisolato il 19/05/10 alle 22:41 via WEB
Secondo me dieci o quindici anni sono troppo pochi: andrebbe previsto almeno il tempo di due generazioni. Comunque ogni legge è inutle se non viene applicata: da quando è stata promulgata, dieci anni fa, nessuno (regioni, provincie, comuni) ancora provvede a censire ed a mappare tali aree.
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flozanussi il 19/05/10 alle 22:55 via WEB
ROGHI ESTIVI Mentre l' Italia brucia la Florida batte gli incendi con la nostra tecnologia
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elvia4 il 19/05/10 alle 22:47 via WEB
Sardegna: due giovani fidanzati morti, turisti evacuati
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mdardani il 19/05/10 alle 22:56 via WEB
sono incendi dolosi... CUI PRODEST?
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matteo81_1981 il 19/05/10 alle 22:58 via WEB
ROGHI ESTIVI Mentre l' Italia brucia la Florida batte gli incendi con la nostra tecnologia
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educatrice2 il 19/05/10 alle 23:07 via WEB
i roghi estivi non sono mai casuali, sono sempre dolosi
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matteo81_1981 il 19/05/10 alle 23:00 via WEB
ho voluto ripetere, ancora una volta il commeno di flozanussi
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matteo81_1981 il 19/05/10 alle 23:01 via WEB
.........................................ROGHI ESTIVI Mentre l' Italia brucia la Florida batte gli incendi con la nostra tecnologia
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educatrice2 il 19/05/10 alle 23:09 via WEB
sì l'America ha una mafia diversa.........................................
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matteo81_1981 il 19/05/10 alle 23:03 via WEB
Dottor Fulco Pratesi, siamo di fronte all' ennesimo disastro ambientale: a chi va mandato il conto? <Ai piromani e ai fumatori. Se l' ITALIA brucia, e' colpa loro. E i primi sono piu' pericolosi dei secondi. I fumatori causano INCENDI per negligenza, i piromani volontariamente>. Non c' e' dietro questi INCENDI un progetto preciso che mira al boicottaggio per esempio dei parchi? Nel mirino sono finite due aree protette di nuova istituzione come il Pollino e i Sibillini: che ne pensa? <Si', alcuni roghi vanno interpretati come gesto di ribellione, un' azione per bloccare progetti di parchi. Non tutti ne hanno compreso l' importanza, anche economica. Ma spesso i piromani colpiscono per il gusto di colpire, come il terrorista che butta le bombe o il teppista che devasta le cabine del telefono>. Quante responsabilita' hanno gli agricoltori? <Molte. E' un dato di fatto che prima della raccolta del grano non scoppia mai alcun INCENDIo. Eppure proprio il grano e' una miccia pericolosissima, capace d' INCENDIarsi con facilita'. E che dire degli INCENDI in alcune zone del centro e del Sud della Sardegna? Distruggono sempre zone dedite al pascolo. Senza dubbio, le fiamme risparmiano agli agricoltori il lavoro di pulizia. Questione di educazione, che manca>.
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educatrice2 il 19/05/10 alle 23:13 via WEB
Chi è che appicca gli incendi:
- Il piromane. Il maniaco che rimane poi davanti al fuoco in totale estasi.
- L’automobilista distratto, che butta via la cicca.
- il vacanziere maleducato che lascia la brace accesa.
- in alcuni casi i volontari dell’associazione di protezione ambientale, per qualche euro extra
-il contadino che è convinto, sbagliando, di purificare col fuoco il suo terreno, bruciando le erbe cattive: non è così, la terra s’impoverisce di sali minerali, ma il contadino continua a bruciare anche perché se non bruciasse le stoppie, quelle gli s’impiglierebbero nelle fresa e lui sarebbe costretto ogni volta a scendere dal trattore per pulirla.
- Poi c’è il bracconiere che dà fuoco alla macchia per far uscire i cinghiali, i daini, le volpi.
-C’è il delinquentello con precedenti penali che appicca il fuoco per dare fastidio allo Stato, per ostilità alle istituzioni. -
C’è il pensionato che non sopporta la piccola discarica abusiva e butta la benzina per cancellarne le tracce.
- Quindi il pastore, che incendia la vegetazione per garantire l’erbetta fresca agli armenti appena ricrescerà". -
- l’interesse economico, lo scellerato progetto industriale di causare gli incendi apposta, al fine di dotare lo Stato di costosissimi macchinari per il monitoraggio a raggi infrarossi del territorio, il cosidetto telerilevamento. Un affare a nove zeri, che gli ambientalisti tentano da anni di ostacolare.
-quelli pagati per attuare il rimboscamento (il fenomeno è in voga al Sud) .
- quelli della speculazione edilizia, per degradare le aree di interesse naturalistico e cementificare dove la vegetazione è stata distrutta.
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Inviato da: Nuvola_vola
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