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L'EDITORIALE DEL POMERIGGIO: CRIMINOLOGIA, PSICOLOGIA FORENSE, OMICIDIO GENITORI, FAMIGLIE DI SANGUE,

Post n°4229 pubblicato il 24 Maggio 2010 da psicologiaforense

L'EDITORIALE DEL POMERIGGIO: CRIMINOLOGIA E PSICOLOGIA FORENSE


© copyright by psicologiaforense, riproduzione riservata

FIGLI CHE UCCIDONO IL PADRE E LA MADRE

L'uccisione di tutti e due i genitori é un evento raro,  un caso limite, un gesto che infrange tabù estremi. Infatti si ricordano, negli ultimi 35 anni qui in Italia, solo pochi casi clamorosi: Graneris (1975); Bosso (1985); Carretta (1989); Maso (1991); Rozzi (1992); Nicolini (1995); Predi (2000); De Marco (2007);  Ullasci (2008); Buzzago (2009).  

Perché un figlio si trasforma in omicida diabolico? Gesti come questi,  maturano in un clima di violenza, fisica e psicologica. Sono reati gravissimi che, spesso, trovano la loro giustificazione nella psicopatologia. Per arrivare ad uccidere entrambi i genitori non é sufficiente un rapporto molto, molto disturbato, ma c'é anche bisogno di un “incidente di percorso” che fa scattare un meccanismo a corto circuito che porta all'omicidio.

Ciò posto, va notato, solo per inciso, che ci sono più casi di parricidio che di matricidio, perché, per uccidere la propria madre bisogna superare condizionamenti atavici.

Tornando, invece, direttamente al tema dell’omicidio di entrambi i genitori pare legittimo credere che si possa, a volte, verificare una sorta di “contagio psichico” causato da un'epidemia di violenza nella società e da un crollo di valori  che “facilitano” questi gesti.

Infatti, quando si deteriorano i rapporti con la famiglia esplode un individualismo esasperato che  da solo non fermenta se non é combinato con il crollo generale dei valori della società. Inoltre,  i “meccanismi diabolici” che spingono un giovane a uccidere i genitori sono legati alla rottura del legame affettivo fra genitori e figli ad opera di forti condizionamenti prodotti da sostanze o compulsioni sviluppate in difesa dei condizionamenti stessi. Per rompere il legame affettivo occorrono anni di situazioni conflittuali tra la richiesta incoercibile di soddisfacimento dei propri pseudobisogni ed il rifiuto dei genitori di soddisfarli.

 
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Commenti al Post:
estinette
estinette il 24/05/10 alle 15:40 via WEB
La pieta' non deve stravolgere i fatti.......
(Rispondi)
 
 
auroraml
auroraml il 24/05/10 alle 15:52 via WEB
Accoltella i genitori mentre dormono
(Rispondi)
 
 
luigiarusso
luigiarusso il 24/05/10 alle 16:02 via WEB
la piètà no, la giustizia sì
(Rispondi)
 
estinette
estinette il 24/05/10 alle 15:44 via WEB
Carlo Nicolini, il ventiseienne che come ricordi tu qui nel post nel 1995 a Sestri Levante ha ucciso e squartato i GENITORI, è stato dichiarato incapace d'intendere e volere, ha passato qualche anno in OPG e ora è libero, così come è libero e ricco il CARRETTA!
(Rispondi)
 
 
lapalmieri.pp
lapalmieri.pp il 24/05/10 alle 16:11 via WEB
E' un bellissimo editoriale perchè svolgi una originale analisi dei motivi che spingono i figli a voler vedere morti i loro genitori
(Rispondi)
 
auroraml
auroraml il 24/05/10 alle 15:54 via WEB
Ricordo perfettamente il caso di PAOLA GRANERIS che citi qui nell'editoriale: MANTOVAUna famiglia agiata, che doveva convivere con la pena di una figlia cerebrolesa, e che ha pagato la follia dell'altra figlia considerata "normale". Si può inquadrare così l'assassinio dei coniugi Davide e Maria Grazia Buzzago, 73 anni entrambi, per mano di Paola, la secondogenita di 42 anni, nella villetta stile liberty appena ristrutturata nel centro di Goito (Mantova).
(Rispondi)
 
luigiarusso
luigiarusso il 24/05/10 alle 15:57 via WEB
PIETRO MASO: Una spietata esecuzione insieme con tre amici. Lo periziò Vittorino Andreoli
(Rispondi)
 
 
umberta8080
umberta8080 il 24/05/10 alle 16:07 via WEB
sì, poi vittorino andreoli scrisse un bel libro: "VOGLIA DI AMMAZZARE" pubblicato dalla Rizzoli ancora nel 1996
(Rispondi)
 
luigiarusso
luigiarusso il 24/05/10 alle 16:05 via WEB
sono tutti figli del disagio e della criminalità folle
(Rispondi)
 
umberta8080
umberta8080 il 24/05/10 alle 16:08 via WEB
il giovane è un prodotto della famiglia e della società, quindi dovremmo dire FAMIGLIA E SOCIETA' CHE UCCIDONO.
(Rispondi)
 
 
emma.61
emma.61 il 24/05/10 alle 16:24 via WEB
La coppia deve trasmettere ai bambini una visione etica della società. Una volta la famiglia sviluppava valori che poi trovavano conferma all'esterno, oggi non è così e i genitori che hanno il compito di guida non sono affatto esentati dalle responsabilità. Come dire, oggi educare i figli è la cosa più difficile che si possa immaginare anche perché la società fin troppo spesso propone modelli negativi ma accattivanti.
(Rispondi)
 
lapalmieri.pp
lapalmieri.pp il 24/05/10 alle 16:13 via WEB
Io chiedo sempre a mio figlio: "Cosa devono fare i genitori per non essere uccisi a padellate in testa (come fece Pietro Maso) dai figli?"
(Rispondi)
 
emma.61
emma.61 il 24/05/10 alle 16:24 via WEB
eheheheh e tuo figlio cosa ti risponde?
(Rispondi)
 
 
lapalmieri.pp
lapalmieri.pp il 24/05/10 alle 16:26 via WEB
....ride e lo racconta agli amici che si sono fatti di mme un'idea molto bizzarra
(Rispondi)
 
Fee.Verte
Fee.Verte il 24/05/10 alle 17:19 via WEB
Io rimango sconvolta ogni volta al pensiero che ipoteticamente tutti ci possiamo allevare la così detta serpe in seno. Mi viene in mente la famosa frase 'anche tu Bruto figlio mio' nel senso che fin dai tempi remoti, l'uccisione dei genitori o dei fratelli (vedi Caino e Abele) era un fatto. Seppur la cosa non sia soltanto una moda moderna, quello che più mi sconvolge è quando coloro che uccidono lo fanno infierendo con un numero inaudito di coltellate. Posso arrivare a pensare, che in uno scatto d'ira, parta il colpo di pistola e poi anche se chi lo ha sparato si pente, ormai non c'è rimedio; ma coloro che nello stesso scatto d'ira danno una coltellata, magari nemmeno fatale, come fanno a proseguire infierendo con altre decine. Di coloro mi fa paura la loro freddezza di fronte all'espressione dei loro cari aggrediti... privi completamente da compassione, da amore, da un che minimo cenno di pietà... ecco questi mi fanno veramente paura. Pietro Maso, li uccise a martellate, Erica e Omar con una infinità di coltellate finirono madre e fratello. Secondo me non si può attribuire solo la colpa ai rapporti intrattenuti all'interno della famiglia, probabile una influenza anche dalle compagnie che frequentano fuori... basta pensare alle bestie di Satana.
(Rispondi)
 
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