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« LA RIFLESSIONE: DIO LO V...EDITORIALE DELLA DOMENIC... »

o' famo strano?, reggiseno, cinghie, cuoio, push-up, L. Poirier, Polytechnic University, LAUREA REALIZZAZIONE REGGISENO

Post n°4260 pubblicato il 30 Maggio 2010 da psicologiaforense

O' FAMO....... AL BUIO?

 

COME TUTTI SANNO, Il reggiseno non è un invenzione moderna: ci avevano già pensato i romani che non amando la vista dei seni troppo grandi, li comprimevano con cinghie e corpetti di cuoio (1).
Ma il reggiseno, oltre a contenere e sostenere le forme femminili, serve anche ad esaltarle: il primo push-up della storia risale al 1961 ed è stato messo a punto dalla stilista francese Louise Poirier. Da allora ne sono nati di ogni tipo, forma, colore e materiale, come questo realizzato con un tessuto fluorescente che brilla al buio, sottolienando ed evidenziando le forme.(2)
Progettare un reggiseno che funzioni non è comunque alla portata di tutti: per questo a Hong Kong, presso la Polytechnic University, è possibile frequentare un corso di laurea specialistica per lo studio, la progettazione e la realizzazione di reggiseni (vedi foto sotto).


(1)
Le antiche romane usavano il mammillare, una fascia di cuoio che appiattiva il seno in caso di misure troppo ingombranti, oppure lo strophium, che sosteneva i seni di dimensioni normali. Nel caso di seno troppo scarso si usava invece il corsetto o cestus, che metteva in evidenza i decolletè più minuti.
Le atlete greche invece portavano l’apodesmo, una specie di guaina da indossare durante le prove sportive. Durante tutto il Medioevo si diffonde l’uso del pelicon, un corpetto foderato di pelliccia, usato più come vezzo civettuolo piuttosto che come sostegno.
Dal Rinascimento fino ai primi del Novecento, i busti delle donne rimangono castamente imprigionati nei corsetti, vere e proprie torture che hanno provocato disagi alla struttura ossea a causa della “tenuta stagna” garantita dalle stecche di balena.
La nascita del primo reggiseno come lo conosciamo oggi risale al 1914, e lo si deve alla decisione Mary Jacobs di costruire per sé un modello adatto ad un abito particolarmente scollato e trasparente.
Da allora l’industria della corsetteria si è sbizzarrita nel confezionare i modelli più disparati. Quello che ha sbaragliato la concorrenza di tutti rimane il reggiseno push-up, inventato dalla Wonderbra tanti anni fa (voi non eravate ancora nate, mie carissime amiche!)

(2)
Reggiseni antimolestie
ci sono, oggi,  reggiseni antistupro, che ospitano sensori in grado di rilevare lo stato emotivo di una persona. Opportunamente "tarati" in modo da essere in grado di distinguere le varie emozioni (in base a fattori quali all’accelerazione del battito cardiaco, la sudorazione, la temperatura etc.), possono essere utilizzati per inviare segnali di soccorso nel caso di aggressioni per sollecitare un pronto intervento. In ogni caso, nonostante tutte l’attenzione subite dal reggiseno, quella più lusinghiera rimane sempre e comunque quella maschile, che indipendentemente dalla sua forma, lo considera un’arma di seduzione.





 
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Commenti al Post:
elvia4
elvia4 il 30/05/10 alle 00:46 via WEB
CON LA TECNICA LASER..... questa tecnica era stata utilizzata per progettare razzi e ponti. Ora servira' a risolvere un problema che da tempo pesa sulle spalle delle donne: il REGGISENO. Alcuni ricercatori della Loughborough University, in Inghilterra, hanno studiato il corpo femminile con una particolare tecnica laser, usata finora per applicazioni industriali e in medicina, ma che si e' rivelata decisiva nella progettazione del REGGISENO perfetto. Il metodo, chiamato Espi (Electronic Speckle Pattern Interferometry), funziona con un fascio laser che viene fatto rimbalzare su un oggetto. Dalla forma dei raggi laser riflessi, catturati da opportuni rivelatori a stato solido, si ottiene un'immagine tridimensionale dell'oggetto che viene memorizzata al computer. Quando si sottopone l'oggetto a sforzi, il fascio laser registra le variazioni della superficie punto per punto, rilevandone cosi' le zone piu' deboli. Nota da vent'anni per studiare la distribuzione dei carichi sui ponti e sui razzi, per la progettazione di aerei e di condutture, questa tecnica e' stata adottata da John Tyrer, del dipartimento di ingegneria meccanica di Loughborough, per una ricerca sulla forma ideale dei reggiseni. Prima il laser ha mostrato come la forza di gravita' agisce sul petto. Poi come il REGGISENO puo' contrastarla senza pesare troppo sulle spalle delle donne.
(Rispondi)
 
 
agostino88
agostino88 il 30/05/10 alle 00:51 via WEB
sono moderatamente stupito. PER UN REGGISENO...architetti, ingegneri di vario tipo, geometri, disegnatori, stilisti, ecc....
(Rispondi)
 
 
 
dottoresottile
dottoresottile il 30/05/10 alle 00:58 via WEB
vedi che Il reggiseno ha fatto ricca Brandi
(Rispondi)
 
 
fmolinari
fmolinari il 30/05/10 alle 00:56 via WEB
post eccezionale, documentato, preciso, intrigante, un esempio per tutti noi: come creare dal nulla un post di assoluto rilievo che richiama molti commenti ( tra cui il mio!)
(Rispondi)
 
 
 
dottoresottile
dottoresottile il 30/05/10 alle 01:01 via WEB
mi spiego meglio per i distratti....... Ha reso milioni a Brandi Chastain il gesto gioioso di strapparsi la maglietta di dosso dopo aver realizzato il rigore che dava agli Usa il titolo mondiale. L'immagine della ragazza esultante in REGGISENO sportivo, vista in diretta da milioni di americani, ha conquistato la copertina di "Newsweek" e di altre riviste ed e' stata la piu' trasmessa dalle tv negli Usa. La gioia esuberante della bionda atleta e' stata eguagliata solo da quella dei dirigenti della Nike, che producono il REGGISENO indossato dalla Chastain e da altre calciatrici: "Non potevamo sperare in un colpo pubblicitario migliore. Quello di Brandi e' gia' diventato l'indumento intimo piu' famoso della storia dello sport Usa".
(Rispondi)
 
 
 
 
arza1
arza1 il 30/05/10 alle 01:15 via WEB
sì, ma è stato un caso felicissimo della BRANDI che è diventata un simbolo, un'icona.... UN CASO, VORREI DIRE ASSOLUTAMENTE IRRIPETIBILE!A meno che non lo faccia la PELLEGRINI dopo aver vinto la coppa del mondo.
(Rispondi)
 
 
luceinfame
luceinfame il 30/05/10 alle 01:24 via WEB
Le piccole invenzioni del Novecento: un catalogo oggi familiare, ma che ha rivoluzionato la nostra vita. Un reggiseno nell'aspirapolvere
(Rispondi)
 
 
bibiosa
bibiosa il 30/05/10 alle 01:31 via WEB
post che accende la fantasia e stimola la riflessione
(Rispondi)
 
elvia4
elvia4 il 30/05/10 alle 00:49 via WEB
SEGUE DAL PRECEDENTE: Rispetto ai modelli matematici usati in precedenza, con il laser i ricercatori sono riusciti a vedere come i movimenti quotidiani (ad esempio, alzarsi, distendersi o correre) incidono sulla forma del REGGISENO. Le nuove conoscenze tecnologiche saranno utilizzate per dare maggiore sostegno alle spalline, ma anche per rendere il REGGISENO piu' confortevole e anatomicamente corretto. Nei modelli in commercio, una fonte di disagio e' spesso la coppa. Talvolta, dovrebbe essere completamente riprogettata per distribuire il proprio carico con maggiore efficienza: rinunciare un po' all'estetica potrebbe far meglio al comfort. E alla salute. Non a caso, dopo la rivoluzione del "WonderBra", l'ultima novita' nel campo della biancheria intima sono proprio le spalline leggere. Ma le sorprese della tecnologia dei razzi applicata ai reggiseni non sono finite. Presentando i risultati della ricerca al congresso annuale dell'Institute of Physics a Brighton, John Tyrer ha annunciato di voler creare un REGGISENO che le donne neppure sentiranno. Cosi' leggero che dimenticheranno di averlo.
(Rispondi)
 
 
arza1
arza1 il 30/05/10 alle 01:16 via WEB
vi ricordate esattamente 10 anni fa: MAMMA E FIGLIA IN UNO SPOT DA SEI MILIARDI Ornella Muti, Naike e il reggiseno della gelosia?
(Rispondi)
 
 
 
bibiosa
bibiosa il 30/05/10 alle 01:37 via WEB
sì, 10 anni fa ero bambina ma ricordo per i discorsi dei "grandi" scandalizzati!
(Rispondi)
 
 
luceinfame
luceinfame il 30/05/10 alle 01:25 via WEB
storia con foto delle "cento cose intelligenti che diamo per scontate e che hanno cambiato la nostra vita in questo secolo".......................
(Rispondi)
 
 
 
bibiosa
bibiosa il 30/05/10 alle 01:32 via WEB
commenti veramente rilevanti di importanza storica, culturale, sociale e di costume
(Rispondi)
 
 
luceinfame
luceinfame il 30/05/10 alle 01:27 via WEB
IL REGGISENO. Dopo secoli di corsetti, una bustaia americana progressista, Mary Phelps Jacob, brevetto' il primo REGGISENO, due fazzoletti cuciti con nastri rosa. Era il 1912. I primi prototipi erano in giro da qualche anno, celebrati da Vogue America nel 1909 come "un aiuto per le occasioni importanti". A incassare sull'invenzione fu comunque Jacob, che firmo' un ricco contratto con la Warner Brothers Corset Company. In Europa, il REGGISENO fu lanciato dal sarto francese Paul Poiret, che faceva vestiti aderenti al corpo.
(Rispondi)
 
 
 
bibiosa
bibiosa il 30/05/10 alle 01:33 via WEB
ci sarà un motivo per cui un post sul reggiseno scateni tanti commenti. CHE VALORE SIMBOLICO HA LA MAMMELLA?
(Rispondi)
 
agostino88
agostino88 il 30/05/10 alle 00:53 via WEB
anche il laser, la NASA, le teorie matematiche più astruse, tecniche di ingegneria spaziale........................... tutto per un capo di biancheria intima
(Rispondi)
 
dottoresottile
dottoresottile il 30/05/10 alle 01:08 via WEB
COMPUTER E INTERNET NEL REGGISENO DEI MIRACOLI...... LA MAGGIORATA BIONICA
(Rispondi)
 
 
bibiosa
bibiosa il 30/05/10 alle 01:36 via WEB
"O natura, o natura, perché non rendi poi quel che prometti allor? perché di tanto inganni i figli tuoi?"
(Rispondi)
 
dottoresottile
dottoresottile il 30/05/10 alle 01:10 via WEB
..........................la promessa non e' quella di stuzzicare appetiti e desideri, ma, piuttosto, quella di aiutare a passare «da una prima a una seconda» - nel senso, appunto, di taglia di REGGISENO. Il «dispositivo» - il nome che sembra piu' idoneo a rappresentare l'immagine del complicato marchingegno in silicone - ha, infatti, la funzione di sviluppare la riproduzione dei tessuti, ghiandole comprese, se tenuto, non senza sacrifici, almeno dieci ore al giorno per dieci settimane. Debitamente computerizzato, e' controllato via Internet e munito di un microcomputer di pochi centimetri, strategicamente situato tra le due coppe. Un impulso via web provvede a comunicare i risultati gia' ottenuti e quelli che restano da raggiungere. A forza di stimolazioni, non di tipo elettrico, e grazie agli impulsi, impercettibili e assolutamente indolori, i risultati dovrebbero arrivare e rimanere stabili nel tempo.
(Rispondi)
 
 
arza1
arza1 il 30/05/10 alle 01:18 via WEB
E TU CI CREDI? MA COME PUOI DORMIR COSI'
(Rispondi)
 
dottoresottile
dottoresottile il 30/05/10 alle 01:11 via WEB
Tutto questo, al modico costo di «soli» 1900 euro, e senza ricorrere alla chirurgia estetica, evocatrice di bisturi e sangue, capaci, a quanto pare, di allontanare dalla chirurgia estetica una parte di quel 65 per cento di donne italiane - secondo un censimento ad hoc - insoddisfatte del proprio seno. Ricorrendovi, quelle che anelano a non restare inchiodate alla prima umiliante misura - a fronte della mostra-mercato permanente di seni innaturalmente colmi, fermi e imperiosi in televisione, al cinema, nei manifesti pubblicitari - potranno vincere il sentimento di «mancanza» e d'imperfezione, tanto piu' marcato quanto piu' e' forte la polarizzazione sull'obiettivo di rimodellare il corpo con ogni mezzo. La comparsa del «REGGISENO» computerizzato non e' da iscrivere in un capitolo della storia di quest'indumento che dalla fascia pectoralis delle matrone romane, ai punitivi corsetti ottocenteschi, fino ai modelli dell'oggi, ha conosciuto un solo momento di crisi, negli anni Settanta, quando le arrabbiate femministe americane mandarono al rogo migliaia d'incolpevoli reggiseni, simbolo di costrizione e d'ossequio alla tradizione. L'impianto a pelle di un microcomputer, di un dispositivo elettronico miniaturizzato, che stimola e interagisce con i tessuti biologici, mandando «informazioni», va piuttosto ricondotto alla nuova storia del corpo, della sua immagine e della sua percezione, in continua evoluzione sotto la spinta di nuove tecnologie, di protesi, di strumenti elettronici, di sistemi di visualizzazione e di controllo computerizzati che sono ormai parte integrante del nostro presente.
(Rispondi)
 
arza1
arza1 il 30/05/10 alle 01:22 via WEB
NON C'E' STIMOLAZIONE COMPUTERIZZATA O MENO CHE TI FACCIA PASSARE DA UNA PRIMA A UNA SECONDA O AD UNA TERZA.... forse sarà possibile un domani..... OVVERO QUELLA CHE TU DESCRIVI, PUBBLICIZZATSA DA TUTTI, E' SOLO UNA IPOTESI FUTURIBILE (campa cavallo.......) ANCHE SE IL MARCHINGEGNO E' GIA' IN COMMERCIO.... come il ceriotto che fa perdere 30 kili in 30 giorni, gli ultrasuoni che ti cancellano la cellulite, ecc...ecc....
(Rispondi)
 
luceinfame
luceinfame il 30/05/10 alle 01:29 via WEB
«Il Wonderbra? E' da bruciare» La Greer: richiamo sessuale? No, delusione
(Rispondi)
 
bibiosa
bibiosa il 30/05/10 alle 01:39 via WEB
NO GRAZIE DAVVERO!!!! Le conquiste delle femministe sono sacre e le ringraziamo, ma abbiamo ormai dimostrato di poter essere attive intellettualmente nella societa' senza rinunciare a seduzione e mistero. E poi grazie alle femministe abbiamo raggiunto la nostra liberta' che comprende il vestirsi come si vuole
(Rispondi)
 
pippo_217
pippo_217 il 30/05/10 alle 02:32 via WEB
Ho visto un documentario sui popoli africani, in cui il seno assolve solo alla sua funzione primaria, l'allattamento. Pare che non stuzzichi la fantasia di nessuno, sostituito dal labbro o orecchie deformate dall'uso di cerchietti in legno sempre più grandi. Gli antichi romani, non apprezzavano, apparentemente, i seni robusti. Cara PSI, la grande importanza che i maschi occidentali odierni, danno al seno, è culturale ? (Scusate se sono ignorante)
(Rispondi)
 
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