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LA RIFLESSIONE DELLA SERA: ILLUSIONE, DISILLUSIONE, CULTURA, TELEVISIONE, CINEMA, TEATRO, MEDIA, DISCORSO, AGENDA

Post n°4307 pubblicato il 08 Giugno 2010 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE DELLA SERA


CULTURA, LA TELEVISIONE EFFETTO-ECO PER LE IDEE


SONO sempre stata convinta che in televisione non sia possibile fare cultura in senso proprio. Ho sempre ritenuto ingenua la convinzione di chi ritiene che per fare cultura sia sufficiente cucire insieme un balletto, un concerto, una conferenza. La televisione non è cinema, non è teatro, non è letteratura, non è filosofia. La televisione è televisione, ma esiste un modo per metterla al servizio della cultura. Mi riferisco all'effetto-agenda. I media sono in grado di indirizzare il dibattito sociale sui temi su cui concentrano la loro attenzione. Parlare di cultura in tv può avere risonanza sugli altri media. Per questo sostengo da tempo che esistono audience diverse: audience che si consumano con la singola trasmissione e audience dotate di valore aggiunto, capaci di creare un'eco nel dibattito della comunicazione. Così, se non può creare cultura la televisione può almeno contribuire a mettere in circolo un discorso sulla cultura, suscitando l'attenzione degli altri media, e degli altri mezzi di comunicazione come questo post dimostra.

 
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Commenti al Post:
lujeky
lujeky il 08/06/10 alle 18:05 via WEB
Non fà una piega...ciao
(Rispondi)
 
workingirl
workingirl il 08/06/10 alle 18:11 via WEB
In realtà nn comprendo molto questo post. La TV, anche la + trash, non è altro che pop-art e xciò "demonizzarla" come sottocultura riferendoti all'effetto-agenda, nn ha poi molto senso.
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 08/06/10 alle 18:14 via WEB
Ciao, grazie per visita e commento. Vedi io sono giunta a condividere il pessimismo assoluto di Vattimo sul modello attuale di tv, che crea solo rimbecillimento.
(Rispondi)
 
 
luigiarusso
luigiarusso il 08/06/10 alle 18:27 via WEB
forse la televisione, per riscattarsi dall'attuale imbarbarimento, dovrebbe ricominciare a considerarsi (anche) come un mezzo al servizio della CULTURA nel suo senso piu' <tradizionale>.
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 08/06/10 alle 18:12 via WEB
Grazie, ciao!
(Rispondi)
 
lapalmieri.pp
lapalmieri.pp il 08/06/10 alle 18:22 via WEB
per cultura io intenda un impegno intellettuale capace di andare al di là dello sforzo di dare forma agli aspetti già noti dalla realtà. Certo un palinsesto che ripeta anno dopo anno le stesse trasmissioni e formati (magari presi in prestito da altre televisioni) e non si mostri capace di rinnovare formule e linguaggi difficilmente puo' ambire al riconoscimento di TELEVISIONE di qualità e rischia di (si vede costretta a) confondere la qualità con i numeri dell'ascolto.
(Rispondi)
 
educatrice2
educatrice2 il 08/06/10 alle 18:24 via WEB
Come fare una tv culturalmente interessante che aiuti l'incedere del nuovo? La qualita' e' nemica dell'audience?
(Rispondi)
 
luigiarusso
luigiarusso il 08/06/10 alle 18:31 via WEB
La vera nemica della cultura e' la pigrizia: benvenute le scintille d'intelligenza dovunque si trovino, anche nelle icone pop o presunte trash. Solo l'intelligenza fa venir voglia di leggere, di uscire per un teatro o una mostra.
(Rispondi)
 
frw75
frw75 il 10/06/10 alle 17:13 via WEB
io credo che cultura = scambio. se la comunicazione è a senso unico è una imposizione. personalmete mi sentivo stupido e instupidito a gurdare certa televisione e allo stesso tempo tentato, presumo dalla pigrizia, di "incantarmi" di fronte allo schermo... così l'ho eliminata da casa mia e non ne sento la mancanza una chiaccherata con persone vere e più tempo per la famiglia sono infinitamente più stimolanti e concrete grazie
(Rispondi)
 
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