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Post n°4314 pubblicato il 10 Giugno 2010 da psicologiaforense
RESTITUIRE DIGNITA' ALL'ULTIMA AVVENTURA DI UN UOMO, LA SUA MORTE.
SEI anni dopo, nessuno é in grado di ricostruire come nacque il mito. Ma lungo le pagine di internet si diffuse una "verità": Fabrizio Quattrocchi (1) morì mostrando “come muore un camerata”, variante sintetica di “come muore un camerata italiano”. La leggenda metropolitana suggestionò e convinse anche la stampa classica. A mero titolo di esempio, gia’ i primi di giugno del 2004, sul Manifesto, Tommaso Di Francesco scrisse: “Da tempo avremmo dovuto sapere che cosa abbia veramente detto... se ''adesso vi faccio vedere come muore un italiano”, o l'assai più credibile: ''adesso vi faccio vedere come muore un camerata...'' (2). Ci dissero: “Dovete essere orgogliosi di Quattrocchi. É morto da eroe dicendo: vi faccio vedere come muore un italiano”. In quell'aprile del 2004 - quando Quattrocchi venne sequestrato con Salvatore Stefio, Maurizio Agliana e Umberto Cupertino - si dibatteva con furia dell'intervento armato in Iraq e sull'opportunità che l'Italia lo appoggiasse, se non addirittura vi prendesse parte. Gli ostaggi vennero qualificati come “mercenari”, termine volutamente spregiativo che lasciasse intendere come la guerra, per molti e non soltanto per i più grossi, rappresentasse un affare. (3) Oliviero Beha, nel suo blog, spostò invece l'obiettivo, parlando di “informazione in ostaggio”. Chiedeva la verità sulla coraggiosa frase di commiato, e se casomai fosse stata censurata e modificata per restituire a Quattrocchi (e alla presenza italiana in Iraq) una presentabilità che lui non aveva preteso. Oggi Beha si compiace “di questa verità definitiva, e di tutti i sospetti cancellati”. Ma ben rammenta che “nel giro di poche ore, direi di un giorno e mezzo, ci fu almeno una decina di persone, di quelle informate, che mi garantì di un Quattrocchi morto da camerata. Per fortuna conservai prudenza, e continuai a usare il condizionale. Forse molti furono vittime di una suggestione”. E Quattrocchi fu vittima del boia, e poi del venticello della calunnia. ------------------------------------------------------------- (1)
Fabrizio Quattrocchi (Genova, 9 maggio 1968 – Iraq, 14 aprile 2004) è stato un componente italiano di una compagnia militare privata, rapito in Iraq e ucciso durante la prigionia da miliziani del gruppo autoproclamatosi "Falangi Verdi di Maometto", insignito nel marzo 2006 della medaglia d'oro al valor civile alla memoria (2)
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
Inviato da: moltiplicazeri
il 16/12/2018 alle 17:51
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