MARCO PICCOLO

VI ANNOIO CON TANTI COMMENTI, MA E' IL MIO CAMPO D'AZIONE! SCUSATE L'INVASIONE.......... INSOPPORTABILE!!!

no! E' interessante, come i vecchi che dicono continuamente: "AI MIEI TEMPI....."

Nel 1942 Asimov formulava le sue tre famose leggi per scongiurare il pericolo che i ROBOT recassero danno al genere umano, ma pare che in questa capacita' distruttiva gli uomini siano ampiamente autonomi

E' UNA INVASIONE DI CAMPO!!!!!! CHIAMATE IL 113, il 112, il 115,il 117,il 118, ecc..... ecc.....

sì chiamate ogni aiuto possibile

PETMan sta per Protection Ensemble Test MANnequin: guarda il robot in azione. È un robot e si chiama PETMan: intraducibile, a meno di non volerlo chiamare animale-uomo-da-compagnia-molto-fedele... A dirla tutta non è neppure un robot, ma un robot-a-metà: ecco l'ultima creatura di Boston Dynamics

SI AVVERA LA PROFEZIA DI ASIMOV Attenti ai robot Sono dovunque.............

Mezzobusto meccanico, cammina a 5 chilometri l'ora in modo fluido e naturale, non c'è spinta capace di farlo incespicare o cadere: l'umanoide robot realizzato nei laboratori di Boston Dynamics, presentato ufficialmente al pubblico in questi giorni, è l'ultimo tassello di un progetto da 26 milioni di dollari finanziato dai militari Usa, che volevano un sistema per mettere sotto stress abbigliamento ed equipaggiamento dei soldati in azione. Proprio come un manichino per i crash-test delle auto, il signor petman-soldato-qualunque indosserà i moderni marchingegni per uccidere o proteggersi dal fuoco dei nemici e, grazie alla sua capacità di muoversi come un umano, dirà quanto un nuovo equipaggiamento aiuti o metta in difficoltà il soldato che si muove in ambiente ostile.

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SOLDI DEI SOLDATI È triste ma è così: robot e robotica costano molto e finora non sono mai riusciti a fare a meno dei militari. Negli Stati Uniti, leader di questo settore di ricerca, la Difesa ha finanziato l'80% di quasi ogni progetto proposto negli ultimi dieci anni, orientando fortemente il lavoro di laboratori e università di tutto il mondo. Da queste ricerche, però, non escono solamente macchine da guerra: basti pensare ai micro strumenti che già si usano per gli esami endoscopici, o a quelli che in un prossimo futuro saranno usati per operazioni chirurgiche non invasive. Da una parte, insomma, ci sono i droni da combattimento che volano in Afganistan e sono protagonisti delle cronache di guerra, dall'altra strumenti grandi come pillole che possono essere pilotati nel corpo umano ed "esploratori" da mandare nelle fosse oceaniche e nello spazio................................

non si potrà vivere senza androidi come alla fine degl,i anni '60 non si poteva vivere senza il televisore!

La sola via d'uscita e' lo sviluppo di un'etica umana applicata alla ROBOTica (la «roboetica») che riporti la responsabilita' principale all'uomo, perche' «il mezzo di per se' e' sempre neutro: e' l'uso che se ne fa ad essere positivo o negativo».

TU SAGGIO BLOGGER LETTORE, CHE COSA NE PENSI??? COMMENTA QUI!

Il salto di qualita' si avra' solo se sapremo affrontare quattro sfide: fare evolvere il corpo del ROBOT in base alle necessita' ambientali, seguendo il criterio della selezione naturale («ROBOTica evoluzionista»); dotare gli automi di un «ambiente» interno, simile all'insieme di organi e ormoni che consentono all'uomo di provare emozioni e sensazioni («ROBOTica interna»); rendere i sistemi artificiali capaci di auto-generare esperienze senso-motorie, presupposto indispensabile per produrre immagini mentali, pensieri, previsioni («ROBOTica mentale»); creare comunita' di ROBOT diversi tra loro, che producono e si scambiano beni, comunicano e apprendono l'uno dall'altro («ROBOTica sociale»). Uno scenario che Andrea Paoloni, esperto di intelligenza artificiale, non ha esitato a definire «lunare» allo stato attuale delle conoscenze, lanciando una conclusione rassicurante: il futuro non sara' ne' degli androidi rivoltosi ne' degli scienziati deliranti.

DAL golem della tradizione ebraica ai ROBOT di Isaac Asimov, dallo zombie del dottor Frankenstein agli androidi di «Blade Runner»: da secoli l'idea dell'essere inanimato che diventa vivo e autonomo affascina gli uomini e li angustia, facendoli oscillare tra deliri di onnipotenza e timori che l'«artificio» si rivolti loro contro. Ma fino a che punto si tratta di fantasie? Qual e' la realta' degli automi oggi? Che cosa sapranno fare in futuro e quanto potranno diventare intelligenti? Domande intriganti, a cui hanno provato a rispondere alcuni dei piu' prestigiosi esperti di ROBOTica

DAI TRASPORTI ALLA LOGISTICA, CRESCE L'ESERCITO DEGLI ANDROIDI ORMAI IMMINENTI QUELLI DOMESTICI: TRA pochi anni UNO o più ANDROIDI CI SARANNO INDISPENSABILI, come già ossevato sopra (ma non fra 20 anni, molto prima) IN OGNI CASA