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Post n°4348 pubblicato il 17 Giugno 2010 da psicologiaforense
SAREBBE STATO PREFERIBILE, PER LUI, ESSERE SOPPRESSO ALLA NASCITA? Knut soffre di "disturbo della personalità di tipo borderline", con psicopatologie comportamentali e relazionali che si esprimono, anche, con condotte ticcose, con smorfie involontarie, con movimenti stereotipati.....
Il celebre orso bianco dello zoo di Berlino, che tanti cuori ha conquistato da cucciolo con le sue smancerie verso il papà umano adottivo, mostra problemi comportamentali, neppure tanto lievi: soffre di attacchi di panico, ad esempio, fa spesso le linguacce, si muove in tutte le direzioni senza un obiettivo preciso.Questo per lo meno è quanto sostiene Franck Albrecht, animalista ed esperto del comportamento animale. «Sia lui che la sua compagna Gianna hanno problemi comportamentali», ha sentenziato Frank Albrecht, della Peta, un'organizzazione per la difesa degli animali.L'esperto non ha però confermato alcune indiscrezioni secondo le quali il plantigrado avrebbe persino tendenze autolesioniste. Assieme a un altro etologo, Edmund Hagerbeck, Albrecht osserva, fotografa e filma da due anni tutti gli orsi degli zoo tedeschi: «Dei 34 animali studiati, 27 presentano disturbi comportamentali. Ma per quanto riguarda Knut, i sintomi sono nettamente più preoccupanti».Nato in cattività il 5 dicembre 2006, Knut è diventato un bestione di oltre 100 chili. Da un po' di tempo condivide la gabbia con Gianna, un'orsa discendente dallo stesso bisnonno (a questo proposito c'è chi ha chiesto la castrazione di Knut per evitare una prole incestuosa).Abbandonato dalla madre alla nascita, era stato svezzato amorevolmente da Thomas Doerflein, innescando una vera e propria "Knutmania", con tanto di visite di star del cinema e persino una copertina su Vanity Fair. Ma la sua crescita anomala è diventata presto oggetto di critiche virulente da parte di alcuni animalisti, secondo i quali sarebbe stato meglio uccidere Knut piuttosto che fargli subire l'umiliazione di essere allevato «come un animale domestico».
Commenti al Post:
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desnudamaia il 18/06/10 alle 00:11 via WEB
PURTROPPO E' TUTTO VERO. Il gruppo animalista Peta (People for the ethical treatment of animals) non ha dubbi: il celebre orso Knut dello zoo di Berlino non è più lo stesso. Il suo comportamento è peggiorato negli ultimi anni e il tabloid Bild, che dedica oggi quasi una pagina intera alla notizia, si chiede se il plantigrado più famoso della Germania non sia impazzito.
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adolfodgl5 il 18/06/10 alle 00:19 via WEB
Gli orsi allo zoo diventano tutti pazzi, a maggior ragione questo che hanno allevato come fosse un gattino.
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psicologiaforense il 18/06/10 alle 00:51 via WEB
gia nel dicembre del 2007 si affermava: «KNUT e' un orso problematico, e' diventato dipendente dagli esseri umani». A distanza di un anno da quando il piccolo e tenero KNUT straziava i cuori di milioni e milioni di tedeschi, arriva la denuncia dell'animalista Frank Albrecht. Secondo l'esperto gli animali che vivono in cattivita' diventano dipendenti dall'uomo e finiscono per divorziare dalla natura, trasformandosi in esseri iperattivi e disturbati. Anche lo zoologo tedesco Peter Arras la pensa allo stesso modo: «KNUT e' psicopatico e incapace di accoppiarsi».
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arza1 il 18/06/10 alle 01:29 via WEB
sono stati facili profeti
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psicologiaforense il 18/06/10 alle 00:56 via WEB
La vicenda dell'orsetto bianco KNUT ha commosso tutta la Germania. Nato in cattivita', e' stato abbandonato dalla madre subito dopo il parto, ma e' sopravvissuto grazie alle cure degli esseri umani. Da quando ha tre mesi appare in pubblico ogni giorno per due ore allo zoo di Berlino, raccogliendo folle di ammiratori. VEDEVA CIRCA 250.000 persone al mese.
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desnudamaia il 18/06/10 alle 00:12 via WEB
in genere gli orsi copiano il comportamento della madre, mentre Knut tende a copiare il comportamento dei visitatori dello zoo, ad esempio facendo loro dei cenni con le zampe, come se li volesse salutare. Inoltre, l'orso soffre di un tic molto pronunciato, che lo spinge a mostrare la lingua fino a 200-300 volte al giorno. Spesso, poi, Knut sbatte la testa contro il vetro del recinto e ha paura dell'orsa polare Gianna, che vive con lui nello zoo.
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adolfodgl5 il 18/06/10 alle 00:25 via WEB
KNUT non ha mai avuto una mamma vera gli ha fatto da mamma un addestratore quindi quale meraviglia che si senta più uomo che orso e che diventi schizofrenico?
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psicologiaforense il 18/06/10 alle 00:44 via WEB
Hai ragione. Ricordo che era l'uomo delle fantasie femminili: macho e tenero, vigoroso e pacato. Portava barba, codino e anello all'orecchio, e sprigionava energia. "Una bomba di testosterone". Ma era pure un mammo "impeccabile": ha allattato, svezzato e portato all'adolescenza un orfanello senza mai un'incertezza. Quando all'ora canonica - le undici del mattino - compariva dietro le rocce con l'orsetto bianco che gli saltella intorno, c'era una fila di bambini che strillano «Knuuut!» e una seconda fila di mamme che gridano «Thomas! Thomas! ».
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desnudamaia il 18/06/10 alle 00:15 via WEB
c'è molta preoccupazione allo zoo di Berlino e non solo
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arza1 il 18/06/10 alle 01:28 via WEB
nel mondo sono presenti più di 10.000 zoo e che almeno il 50% degli animali, destinati agli zoo, muoiono durante la cattura o durante il trasporto.
Alcune persone pensano che lo zoo sia un ambiente piacevole e divertente, sarebbe interessante porre costoro nelle gabbie al posto dei poveri animali .
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adolfodgl5 il 18/06/10 alle 00:27 via WEB
Il circo e lo zoo o se volete gli animali cmq in GABBIA: sono una attrazione, una opportunità per gli animali o un carcere con fine pena mai (ergastolo)??
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psicologiaforense il 18/06/10 alle 01:17 via WEB
E' possibile firmare la petizione di appoggio alla proposta della Lav di recepimento della Direttiva europea che prevede il divieto di apertura di nuovi ZOO, la chiusura di quelli esistenti e l'istituzione di centri per il recupero degli animali.
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agostino88 il 18/06/10 alle 01:22 via WEB
TRA IL SERIO E IL FACETO: Come è noto gli zoo sono considerati dagli animalisti e da molta gente orrendi luoghi di detenzione per animali che invece dovrebbero vivere liberi nel loro ambiente naturale.
Eppure l'istituzione "zoo" una sua utilità la potrebbe ancora avere, consentendo la loro riconversione: accogliere i famigerati SUV (acronimo di "Stupid Uneuseful Vehicle"), togliendoli così dagli ambienti che per essi sono del tutto inadatti e innaturali, nonchè fonte di pericolo per l'incolumità di tanti: le città, le strade, le piazze, i marciapiedi.
E' però ancora oggetto di accese discussioni se debbano essere rinchiusi in gabbia anche i proprietari di queste ferocissime belve meccaniche.
I "duri e puri" ovviamente sostengono di sì, ma pare che la linea "buonista" punti alla rieducazione degli umanodi affetti da sindrome di SUV-dipendenza in apposite istituzioni invece che alla detenzione insieme ai loro veicoli.
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fmolinari il 18/06/10 alle 01:24 via WEB
MANTENERE GLI ZOO SOLO PER QUEGLI ANIMALI CHE IN NATURA, INEVITABILMENTE, SI ESTINGUEREBBERO
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arza1 il 18/06/10 alle 01:27 via WEB
Secondo me, gli zoo non assolvono alcuna funzione informativa, educativa, ecologica perché mostrano gli animali snaturati dalle loro abitudini e molte volte sofferenti per le loro condizioni; infatti vengono riuniti insieme in un unico luogo, anche se provenienti ognuno da diverse latitudini, climi ed ecosistemi, spesso in gabbie troppo piccole.
Adesso la UICN ( Unione Internazionale Conservazione Natura) e il WWF sono scesi in campo, per aiutare gli animali rinchiusi negli zoo.
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arza1 il 18/06/10 alle 01:33 via WEB
Cosa c’è di educativo nel mostrare un animale al quale è stata tolta
la libertà e la dignità ? Cosa c’è di educativo in un animale che vive
al di fuori del suo habitat, senza stimoli postivi, costretto alla triste
e monotona routine di uno zoo ?
Cosa c’è di educativo nel mostrare animali in cattività che
manifestano con segni molto evidenti i loro disagi psichici e fisici?
Non è raro osservarli in comportamenti stereotipati, compulsivi,
schizofrenici, paranoici, nevrotici e auto-mutilanti.- Tutto questo si
può di certo studiare in uno zoo!- Gli animali sani e felici, non
camminano avanti e indietro in percorsi stereotipati, non si
strappano il pelo di dosso, né si mordono la coda fino a
strapparsela, non si dondolano avanti e indietro, non sono
iperagressivi, non hanno una marcata competizione per il cibo, non
mostrano così tanta paura, non hanno una “prigione mentale” (un
orso bianco posto in una gabbia più grande di quella che l’ospitava
in precedenza non riusciva a camminare nei nuovi spazi, continuava
a ripetere lo stesso percorso stereotipato come se la vecchia gabbia
fosse ancora nella sua mente).
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Inviato da: Nuvola_vola
il 09/01/2019 alle 19:15
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