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aids, hiv,contagiati, pazienti, preti, trasmissione, cura aids, diffusione, morte, silenzio,rapporti sessuali non protetti

Post n°4352 pubblicato il 18 Giugno 2010 da psicologiaforense

Cala la mortalità ma aumenta l'incidenza di un morbo, diventato "da pianerottolo", che può nascondersi dietro l'uscio accanto.

 

AIDS: SILENZIO=MORTE

 

ITALIA, IL CONTAGIO DA AIDS CONTINUA A CRESCERE

 

 

 

I CONTAGIATI. Teen-agers con lo zaino in spalla iscritti alle scuole superiori. Uomini in giacca e cravatta, altri addirittura in abito talare. Donne in tailleur e collana di perle al collo. Negli anni Ottanta la sindrome era relegata per oltre i due terzi tra i consumatori di sostanze stupefacenti, oggi le percentuali si sono invertite e i contagiati si celano tra la folla. Non siamo più alle prese con tossicodipendenti dal buco facile e la siringa infetta iniettata di braccio in braccio. Ma ci troviamo davanti medici, professori universitari, imprenditori, dirigenti d'azienda, commercialisti, preti. Ci sono anche uomini di Chiesa contagiati dall'Hiv.

LA SINDROME DA IMMUNODEFICIENZA ACQUISITA È IN ESPLOSIONE: circa 7.000 all'anno i nuovi casi, solo quelli intercettati dai clinici. Per anni è stata inghiottita da una densa cappa di silenzio, in realtà la malattia galoppava. Un buon cinquanta per cento dei nuovi sieropositivi  non sono di fresca infezione ma di vecchia data: per conoscere l'origine del loro male devono andare indietro con la memoria di dieci, quindici anni, durante i quali la patologia è stata asintomatica ma non per questo non contagiosa.

A moltiplicare i contagi hanno  contribuito l'omosessualità che nel Duemila si conferma essere uno dei più veloci veicoli di trasmissione, e l'ondata di prostitute calate nelle strade della città al tramontar del sole.
Poi c'è il turismo sessuale, italiani dal portafoglio gonfio usi a divertirsi in Brasile, Nepal, Bangladesh, Colombia, Bulgaria, Thailandia. Dentro la valigia del viaggio di ritorno si portano desolanti souvenir, tristi appendici di segreti inconfessabili.

MAI ABBASSARE LA GUARDIA con l'Hiv chi ha avuto rapporti sessuali etero o omo con persone delle quali non conosce la storia immunitaria, è bene si sottoponga al test.
Infatti, cala la mortalità ma aumenta l'incidenza di un morbo, diventato da pianerottolo, che può nascondersi dietro l'uscio accanto
.

 

 

 
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Commenti al Post:
giordana2007
giordana2007 il 18/06/10 alle 19:23 via WEB
è verissimo,l'AIDS non fa piu' notizia e al silenzio dei media fa riscontro la caduta d'attenzione della societa' e della scuola.
(Rispondi)
 
 
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 18/06/10 alle 19:26 via WEB
Ci si lascia spaventare da pandemie ancora lontane, ma ci si dimentica di un'infezione: l'AIDS che serpeggia in silenzio.
(Rispondi)
 
 
 
umberta8080
umberta8080 il 18/06/10 alle 19:34 via WEB
quanto terrorismo (per vendere vacini) si è fatto nei mesi scorsi sul virus dell'influenza A sottotipo H1N1?
(Rispondi)
 
 
educatrice2
educatrice2 il 18/06/10 alle 19:29 via WEB
Si e' abbassata la guardia, chissà perchè?
(Rispondi)
 
 
luigiarusso
luigiarusso il 18/06/10 alle 19:37 via WEB
Sale il numero delle persone che scoprono di aver contratto il virus solo quando, sentendosi male, vanno dal medico. E fino ad allora hanno condotto una vita normale, senza precauzioni.
(Rispondi)
 
giordana2007
giordana2007 il 18/06/10 alle 19:25 via WEB
I VIROLOGI SOS IN ITALIA «Un caso di Aids ogni 2 ore»
(Rispondi)
 
 
flozanussi
flozanussi il 18/06/10 alle 20:52 via WEB
una tragedia biblica
(Rispondi)
 
casadei.lisetta
casadei.lisetta il 18/06/10 alle 19:27 via WEB
Non un'ipotesi futura, ma una realtà attuale che non si ha interesse a svelare.
(Rispondi)
 
educatrice2
educatrice2 il 18/06/10 alle 19:31 via WEB
Cosi' qui circolano tanti, inconsapevoli, «untori» di tutte le età dal ragazzino al nonno che è andato qualche minuto con una nigeriana
(Rispondi)
 
umberta8080
umberta8080 il 18/06/10 alle 19:35 via WEB
«E' un'epidemia dimenticata - dice Fernando Aiuti, presidente dell'AnlAIDS -. Da quando si sa che i farmaci possono non solo allungare l'esistenza, ma anche consentire una qualita' di vita accettabile, si crede che l'AIDS sia una delle tante patologie croniche. Cosi', nessuno ha piu' paura: non solo la gente, ma anche i medici che notificano con ritardo i nuovi casi. Risultato: quando vengono resi noti i dati sull' AIDS, si diffonde l'impressione che la patologia sia in calo. Ma non e' cosi'».
(Rispondi)
 
luigiarusso
luigiarusso il 18/06/10 alle 19:39 via WEB
GIA' 20 MILIONI DI VITTIME BATTERE L'AIDS UNA SFIDA PER IL MONDO
(Rispondi)
 
flozanussi
flozanussi il 18/06/10 alle 20:52 via WEB
Trentotto milioni sono gia' contagiate. Nessun angolo del pianeta e' stato risparmiato. L'AIDS e' il piu' grande killer dell'Africa, ma l'infezione adesso galoppa piu' rapidamente in Asia e nei Paesi dell'ex Unione Sovietica. E qui in Europa non abbiamo nessun motivo per stare allegri. Ma la tragedia di questa catastrofe e' che molti dei Paesi piu' duramente colpiti erano gia' tra i piu' poveri del pianeta. Due contagiati su tre vivono nell'Africa subsahariana. E questo non e' solo il problema piu' grave che questi Paesi devono affrontare. E' anche il maggior ostacolo nella loro lotta alla poverta' e all'instabilita'. La malattia, la morte e la richiesta di cure alla famiglia e agli amici stanno distruggendo ogni possibilita' di benessere. La perdita di adulti istruiti e preparati riduce drasticamente le opportunita' di crescita economica. Si calcola che la ricchezza annuale dell'Africa sarebbe almeno cinque volte superiore, se non ci fosse il virus dell'AIDS.
(Rispondi)
 
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