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« LA RIFLESSIONE, ZOOLOGIA...LA RIFLESSIONE, ESAMI DI... »

EDITORIALE: GENITORI, FIGLI, SCUOLA,WEBCAM, MAESTRI, CONTROLLO, CLASSE, LIBERTA', PRIVACY, PEDAGOGIA, DIDATTICA,PSICOLOGIA

Post n°4366 pubblicato il 21 Giugno 2010 da psicologiaforense

EDITORIALE DELLA NOTTE

GRANDE FRATELLO IN CLASSE?

ALCUNI GENITORI hanno proposto  di installare delle webcam  nella scuola elementare per permettere ai papà e alle mamme  dei piccoli allievi di seguire passo passo la loro giornata scolastica.
In libertà, tutto – o quasi – è consentito; nessuno scandalo, dunque, per la richiesta di controllo via internet. Il problema è semmai alla base; e riguarda in pieno i ruoli sempre più sfumati e le funzioni sempre più marginali della scuola nel divenire della collettività nazionale. Genitori, adulti in genere, talvolta anche studenti e addirittura insegnanti sembrano aver smarrito la bussola per orientarsi nei loro compiti e nelle loro sociali o professionali attribuzioni. Il genitore, anzitutto, non è chiamato a incidere sulla quotidianità di lavoro dei docenti, se non nelle sedi – e nei modi – istituzionalmente previsti e consentiti: organi collegiali, quindi rappresentanze «di categoria», questionari di valutazione indiretta e complessiva del servizio, e soltanto nei casi di più grave e reciproca incomprensione, coinvolgimento di organi ed enti superiori. Cosa c'entri il controllo diretto in classe è facile immaginarlo: sarebbe come se i familiari di un degente potessero assistere agli interventi chirurgici, proponendone magari le modalità; o gli imputati alle camere di consiglio dei giudici, mitigandone magari le decisioni. Peggio, sarebbe come assoggettare tutta la dinamica pubblica – ed è questo il punto – a una sorta di diffusa ingerenza visiva e uditiva, sul tipo del vero e autentico «Grande Fratello» scimmiottato dalla tv. E qui funzioni e ruoli ancora di più potrebbero confondersi. Finirebbe la libertà d'insegnamento sancita dalle regole essenziali della società civile; tramonterebbe la sacrosanta possibilità, anzi la necessità della dialettica giovanile priva di condizionamenti d'ogni tipo; cambierebbe – e in peggio – la stessa idea di scuola su cui si costruiscono da sempre i valori delle nuove generazioni. Tutto per una telecamera? Sì, perché il danno – in questo caso – va ben oltre l'originalità e, forse, l'innocenza di una «pensata» fuori dagli schemi. La sbornia dei presunti reality show, insomma, potrebbe riuscire a danneggiare il sistema ben oltre la consuetudine di una serata televisiva; ben oltre le opinioni autorevoli su innamoramenti e litigi in diretta; ben oltre i baci e le corna di ogni italico pomeriggio di comunicazione. La curiosità, l'interesse morboso per le azioni degli altri segnerebbe – se esteso oltre i limiti già in parte superati dello spettacolo – la fine di un'idea di privacy che da noi non ha mai avuto tanto successo. Soprattutto non sempre ha ottenuto il dovuto rispetto. E tanto per rimanere in tema, occorrerebbe stabilire i confini tra esigenze di sicurezza o esigenze di controllo e uso specifico degli strumenti, per le mille telecamere che spesso seminascoste o non dichiarate spiano la quotidianità di tutti: dalle banche, agli incroci, alle mille sale d'aspetto delle mille giornaliere attese. Certo, c'è chi pagherebbe per sottoporsi all'altrui costante osservazione; c'è chi si mette in fila per illusori provini, al fine di tentare la strada di improbabili notorietà mostrandosi e basta, senza sforzo d'intelletto e di ragione. Ma in libertà ciascuno può agire a sua scelta, non pretendendo però di estendere a tutti le proprie esigenze. E coinvolgere addirittura la scuola in meccanismi dettati dalle mode dei tempi equivale a far crollare anche una fra le ultime garanzie del buonsenso: quella della fiducia, della collaborazione, dell'affidabilità di ogni dialettica didattica e formativa. Attraverso cui i maestri di ieri hanno istruito gli adulti di oggi, senza spie informatiche in aula; e senza timore per un rimprovero salutare che ora si pretenderebbe di rendere di pubblico dominio: per aizzare i contendenti e far spettacolo.

 

 
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Commenti al Post:
lasuocera0
lasuocera0 il 21/06/10 alle 00:30 via WEB
sarebbe una iniziativa sciagurata e pericolosa, fonte di conflitti e di fraintendimenti nel rapporto genitori/docenti
(Rispondi)
 
 
elvia4
elvia4 il 21/06/10 alle 00:40 via WEB
è così i genitori facciano i genitori (e dedichino più tempo ai figli); gli insegnanti facciano i Maestri e mantengano proficui rapporti di reciproco rispetto e collaborazione con i genitori
(Rispondi)
 
luiginoluigina
luiginoluigina il 21/06/10 alle 00:31 via WEB
è illegale "mettere in rete" dei bimbi
(Rispondi)
 
 
elvia4
elvia4 il 21/06/10 alle 00:35 via WEB
una preoccupazione in più
(Rispondi)
 
 
luceinfame
luceinfame il 21/06/10 alle 01:02 via WEB
forse, ma è una idea molto originale, assolutamente nuova. con aspetti bui e inquitanti tutti da chiarire ma con potenziali assai positivi.
(Rispondi)
 
luiginoluigina
luiginoluigina il 21/06/10 alle 00:34 via WEB
è vero che si potrebbe munire di codice di accesso solo i genitori interessati ma poi si sa come vanno queste cose... perchè non far vedere la mia figlioletta ai nonni paterni e materni che ne sono così orgogliosi? E agli zii? E ai cugini in Sicilia che non la vedono quasi mai? E agli amici più cari? ecc... UNA CATENA SENZA FINE TANTO CHE IL CODICE DI ACCESSO DIVERREBBE IN POCHI GIORNI DI PUBBLICO DOMINIO.
(Rispondi)
 
 
elvia4
elvia4 il 21/06/10 alle 00:38 via WEB
giusto, il codice diventerebbe come la tosse, non si può nascondere e addio alla privacy e alla tutela dei minori
(Rispondi)
 
santinazs
santinazs il 21/06/10 alle 00:42 via WEB
io invece sarei favorevole verrebbero così in luce carenze della scuola, incapacità di certi docenti per non dire vera e propria inidoneità all'insegnamento che spesso c'è ma non è dimostrabile
(Rispondi)
 
 
flozanussi
flozanussi il 21/06/10 alle 00:47 via WEB
in effetti.... salvando la privacy e con tutte le cautele del caso, forse...forse...
(Rispondi)
 
santinazs
santinazs il 21/06/10 alle 00:45 via WEB
quanti bambini potrebbero essere salvati da insegnanti impreparati, incapaci, maneschi, ignoranti, ecc...? Per non parlare di altre problematiche come la pedofilia che alligna dove appunto vivono dei bambini.
(Rispondi)
 
flozanussi
flozanussi il 21/06/10 alle 00:48 via WEB
ma chi pagherebbe tutto questo sistema così complesso e che richiederebbe un programma apposito, una assistenza tecnica, ecc..?
(Rispondi)
 
educatrice2
educatrice2 il 21/06/10 alle 00:50 via WEB
I GENITORI RICHIEDENTI, questa è l'unica cosa certa! Lo stato non fornisce alla scuola neppure la carta igienica ti immagini le webcam e tutto il resto!
(Rispondi)
 
 
luceinfame
luceinfame il 21/06/10 alle 01:00 via WEB
sarebbero costi intollerabili, proibitivi. hanno tagliato via 26.000 posti di insegnante, cassato di fatto il tempo pieno, tolte le maestre di inglese che torneranno a reggere una classe, tolte le attività integrative, abbandonato l'informatica, e chi più ne ha più ne metta!
(Rispondi)
 
educatrice2
educatrice2 il 21/06/10 alle 00:52 via WEB
Al di là dei costi mi sembra che questa iniziativa violi macroscopicamente molteplici disposizioni di legge
(Rispondi)
 
luceinfame
luceinfame il 21/06/10 alle 01:04 via WEB
guardate la foto: questo a okkio è un laboratorio di scuola a T.P. (ci sono più insegnanti in compresenza, con ragazzini di quinta.... che scandalo c'è?
(Rispondi)
 
anonimo.sabino
anonimo.sabino il 21/06/10 alle 09:51 via WEB
Non è generalmente la categoria dei genitori quella che garantisce il successo dei reality? E' ovvio allora che esprima la stessa incultura e lo stesso dispregio dell'istruzione e dei suoi operatori.
(Rispondi)
 
innuendo_f
innuendo_f il 21/06/10 alle 12:52 via WEB
ciao,vedo ogni tanto che ti fai un giro sul mio blog ed io faccio lo stesso col tuo e devo dire che trovo parecchi spunti di riflessione interessanti PS:che sciocchezza questa storia della web-cam... a presto
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hernest1958
hernest1958 il 21/06/10 alle 16:32 via WEB
Mi sembra assurdo tutto questo voyerismo di cui ci si lamenta per strada ma che poi si va a cercare nella vita dei propri figli. Forse faremmo meglio a preoccuparcene di più quando stanno a casa, invece di conmsegnarli alla tele-sitter o alla playstation, no?
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gena_gm
gena_gm il 21/06/10 alle 20:00 via WEB
Direi che è una cosa mostruosa, tutti sotto controllo, con una scusa o l'altra.
(Rispondi)
 
WhiteRevenge
WhiteRevenge il 21/06/10 alle 22:34 via WEB
Ciao!Spesso ho notato che passi da me,una visita in sordina,lasciando come traccia solo la tesserina che ti contraddistingue..Mi chiedo se e' per errore o per interesse che mi vieni a trovare.Mi piacerebbe che lasciassi un commento ogni tanto.. White
(Rispondi)
 
devils_angels_love
devils_angels_love il 21/06/10 alle 22:42 via WEB
dolce serata da lisaaa
(Rispondi)
 
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