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« DALLA STAMPA ESTERA: BEL...salute, "FuoriDallaRete"... »

CyberHand, mano bionica, arti robotici, palmo cibernetico, feedback sensoriale, scienze, cibernetica, amputazioni, medicina,

Post n°4381 pubblicato il 25 Giugno 2010 da psicologiaforense

Ha il senso del tatto e si comanda col pensiero: ecco CyberHand, la mano bionica

Ok, tutto a posto, sembra voler dire CyberHand......

 

 

"Mano morta"? Tutt’altro!
Dimenticatevi gli arti robotici che schiacciano le bottiglie per troppa forza mal calibrata. Scordatevi le mani posticce a comandi meccanici, che sembrano funzionare in totale autonomia. Parliamo di un palmo cibernetico che, grazie a un complesso sistema di elettrodi e sensori, restituisce al suo proprietario un feedback sensoriale. E cioè, l’esatta percezione dell’oggetto che sta toccando: liscio o ruvido, fragile, resistente...
Ci riesce perché comunica direttamente con il sistema nervoso - periferico e centrale - del paziente. A realizzare questo capolavoro della tecnologia, un gruppo di ricerca scientifica internazionale coordinato da un’equipe italiana della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. Il progetto si chiama LifeHand, e prevede la sperimentazione di interfacce neurali (collegate cioè al sistema nervoso del paziente) su soggetti amputati al braccio

 
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Commenti al Post:
auroraml
auroraml il 25/06/10 alle 03:58 via WEB
strabiliante riesce a fare quasi tutto meglio di una mano vera, non si stanca mai, non trema, non sbaglia. Eccezionale!
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/06/10 alle 03:59 via WEB
sì, più o meno!
(Rispondi)
 
 
auroraml
auroraml il 25/06/10 alle 04:04 via WEB
come più o meno?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/06/10 alle 04:02 via WEB
CyberHand ha 5 dita indipendenti in alluminio, acciaio e fibra di carbonio e somiglia per forma e dimensioni, a una mano normale. Peso a parte: il suo, è di circa 2 chili. Ogni dito è munito di speciali sensori che danno all’amputato la sensazione di toccare realmente le cose, e di un motore che permette la flessione delle falangi. Un motore aggiuntivo controlla invece il movimento di opposizione (quello che per intenderci, permette di afferrare un oggetto tra il pollice e un altro dito).
(Rispondi)
 
auroraml
auroraml il 25/06/10 alle 04:06 via WEB
A me sembra strabiliante: un bambino o un anziano indifferentemente che hanno perso mano e braccio si ritrovano con una protesi con i "superpoteri".
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 25/06/10 alle 04:14 via WEB
In teoria è così ed io condivido il tuo entusiasmo però non c'è nulla di "magico". Ci vuole un delicatissimo intervento chirurgico (per collegare la mano bionica ai nervi). E questa non è che la prima parte di un percorso per abituare il cervello a comunicare il nuovo arto. Uscito dalla sala operatoria, il paziente impiega quasi un mese di "training intensivo" per imparare a comunicare con la mano a distanza. Sforzandosi di controllare i propri impulsi cerebrali. Dopo 30 gg. il paziente, di norma, riesce a compiere in autonomia, movimenti fondamentali come aprire e chiudere il pugno o effettuare una presa a pinza, ecc.... MA QUESTO E' SOLO IL PRIMO PASSO DI UN LUNGO CAMMINO....
(Rispondi)
 
alvisreent
alvisreent il 25/06/10 alle 08:45 via WEB
ogni volta che sento/vedo/leggo tali creazioni mi rendo conto di quanta gente piu' fondamentale di me esista al mondo.... Ciao psicologia forense vedo che vieni spesso a trovarmi nel mio blog, ma non lasci segno del tuo passaggio...
(Rispondi)
 
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