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FATTO DEL GIORNO, UCCIDE DUE EX E SI AMMAZZA, OMICIDIO-SUICIDIO,TORINO, CREMONA, CASI ANALOGHI, PRECEDENTI, CRIMINOLOGIA

Post n°4418 pubblicato il 01 Luglio 2010 da psicologiaforense

VEDI PRECEDENTE POST N. 4413

© PSICOLOGIAFORENSE  RIPRODUZIONE RISERVATA 

LA NOTIZIA:

Una giornata di follia omicida e, alla fine, il suicidio. Un uomo, Gaetano De Carlo, ha assassinato una donna a Riva di Chieri, nel Torinese, con tre colpi di pistola. Poi ne ha uccisa un'altra, a Rivolta d'Adda, in provincia di Cremona, sparandole un colpo alla testa.Infine si è suicidato a Cassano d'Adda ( VEDI POST N. 4413 E RELATIVI COMMENTI).


CASI ANALOGHI:   gli ultimi piu' grandi massacri in casa



E' il 15 ottobre del 2002, a Chieri, nella cintura di Torino. Un uomo di 40 anni entra in casa dell'EX moglie e la UCCIDE. Poi spara a due vicini di casa, a un'altra donna che si trovava nei paraggi. In successione ammazza la suocera, due cognati e, alla fine, si toglie la vita sparandosi in bocca Bolzaneto E' la vigilia di ferragosto del 2000, a Bolzaneto, in provincia di Genova. Un pensionato di 60 anni, gravemente malato di cancro, probabilmente colto da un raptus di follia, UCCIDE con un fucile da caccia la moglie e il figlio. Poi, prima di togliersi la vita, ammazza una vicina e l'altro figlio disabile Lomellina E' il 14 maggio del 1998: una donna di 35 anni in Lomellina UCCIDE a colpi di pistola quattro persone. Una strage apparentemente senza un perche'. Le vittime sono l'EX marito, il convivente, la madre e una cugina. La donna, prima di ammazzarsi, ferisce anche la figlioletta della cugina Agrigento A Palma di Montichiaro, il 21 giugno del 2000, Vincenzo Sambito, di 53 anni, idraulico, UCCIDE a colpi di pistola la moglie, le figlie di 25 e di 22 anni, la madre di 80 e ferisce il fratello, che ha gravi handicap psicofisici. Poi si ammazza sparandosi in testa con la pistola calibro 7,65 usata per la strage.

 
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Commenti al Post:
desnudamaia
desnudamaia il 01/07/10 alle 03:02 via WEB
si vedono troppo spesso titoli di questo tipo: Uccide per gelosia l'ex fidanzata e poi si spara... tanto spesso che non ci si fa più caso!
(Rispondi)
 
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 01/07/10 alle 03:07 via WEB
PURTROPPO. Il fatto è che quando ti senti salire di colpo una vampata di GELOSIA, stai rispondendo alla possibilita' di essere abbandonato dal partner. Ma a un livello piu' profondo a suonare e' un campanello d'allarme genetico. Ovviamente, i geni sono l'ultima cosa a cui si pensa, quando si vede l'amore della propria vita flirtare con uno sconosciuto. Eppure e' proprio per difendere il nostro patrimono genetico che si e' evoluta questa fitta amara. Il nostro corpo e la nostra mente sono il risultato di centinaia e centinaia di generazioni che hanno vinto la lotta per sopravvivere e riprodursi e ancora oggi questo scontro agisce in noi. La strategia piu' semplice e' la sorveglianza stretta del partner, che si puo' osservare alle feste o nelle passeggiate al parco: l'impulso improvviso e innocente a mettere un braccio intorno al partner, mentre si conversa con altri o l'allusione non cosi' innocente a qualche sua pecca, come per dire all'interlocutore: «Credimi, questa persona non e' cosi' meravigliosa come sembra».
(Rispondi)
 
desnudamaia
desnudamaia il 01/07/10 alle 03:02 via WEB
...oppure: "Lui UCCIDE lei per un amore impossibile, poi si spara".
(Rispondi)
 
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 01/07/10 alle 03:08 via WEB
(segue, vedi sopra).... Come molti adattamenti emotivi (la xenofobia o la paura del buio), la GELOSIA e' una chiamata alle armi imperfetta e spesso esagerata. Ha pero' una ragione: fino a non molto tempo fa la durata della vita era pericolosamente breve. Gli psicologi evolutivi e gli antropologi ritengono che i nostri antenati raramente avessero l'opportunita' di trovare un secondo partner. Per questo dovevano essere molto attenti a ogni minaccia, vera o immaginaria, alla loro relazione sentimental-sessuale. Ed effettivamente molti hanno avuto successo nella ricerca del partner e nella capacita' di trattenerlo il tempo necessario a riprodursi. Chi ha fallito non ha avuto discendenza in un contesto sociale altamente competitivo. Il desiderio di possesso genetico di un partner, quindi, e' un comandamento antico, basato sul mantenimento del proprio status.
(Rispondi)
 
desnudamaia
desnudamaia il 01/07/10 alle 03:04 via WEB
I gelosi pensano da ominidi
(Rispondi)
 
 
fmolinari
fmolinari il 01/07/10 alle 03:18 via WEB
Tutti siamo gelosi, chi piu' e chi meno. Quindi e' meglio dirlo.
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 01/07/10 alle 03:09 via WEB
Sì, non potevi dire meglio: "PENSANO DA OMINIDI"... ammesso che "pensino"!
(Rispondi)
 
 
agostino88
agostino88 il 01/07/10 alle 03:16 via WEB
Si potrebbe invece investire le proprie energie nel coltivare la relazione. Ovvero, le energie spese nel sospetto potrebbero utilmente essere indirizzate per realizzare il benessere di chi vorremmo che non ci tradisse mai.
(Rispondi)
 
 
 
fmolinari
fmolinari il 01/07/10 alle 03:19 via WEB
Assolutamente sì. Dobbiamo lavorare per trasformare la GELOSIA ossessiva in una GELOSIA afrodisiaca
(Rispondi)
 
adolfodgl5
adolfodgl5 il 01/07/10 alle 03:11 via WEB
IL "MISERO" che pensa che non trovera' mai piu' un partner come quello che ha fara' di tutto, com'e' ovvio, per tenerselo stretto. La GELOSIA patologica richiede la garanzia della fedelta' assoluta, con un bisogno continuo di rassicurazione, fino alla furia omicida. Il problema, pero', e' che non funziona: paradossalmente, chi eccede nelle richieste allontana da se' il partner e lo spinge tra le braccia che voleva evitare. Otello lo insegna: la GELOSIA perniciosa nasce da una scarsa considerazione di se'. Si sente una nullita' senza l'amore incondizionato di Desdemona. La chiave per gestire correttamente la GELOSIA e' considerare irraggiungibile la fedelta' assoluta: non si puo' avere la certezza definitiva di una dedizione eterna.
(Rispondi)
 
 
fmolinari
fmolinari il 01/07/10 alle 03:20 via WEB
La GELOSIA che io vedo qui e' quella paranoica, che porta alla distruzione
(Rispondi)
 
agostino88
agostino88 il 01/07/10 alle 03:13 via WEB
Penso anch'io che si tratti di gelosia, possesso e psicopatologia... perchè qui stiamo parlando di patologia!
(Rispondi)
 
fmolinari
fmolinari il 01/07/10 alle 03:23 via WEB
La causa della gelosia? Il basso livello di serotonina La gelosia e' un tormento? Il tradimento diventa ossessione? C'e' una spiegazione biologica: e' nel basso livello di serotonina, il neurotrasmettitore che controlla fenomeni fondamentali come fame, dolore e umore.
(Rispondi)
 
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