MARCO PICCOLO

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FERMIAMO LA NOTIZIA!

Salerno. Noemi Letizia vince il premio Talento che verrà: 7mila euro (dei nostri soldi)

7mila euro per il premio "Per il talento che verrà", consegnato alla 18enne Noemi Letizia al Valva Film Festival. Denaro pubblico, rientrato nel bilancio dell'amministrazione provinciale di Salerno, presieduta da Edmondo Cirielli (Pdl). E' quanto rivela quest'oggi "Il Fatto Quotidiano".

L'idea sarebbe stata di Michele Cuozzo, sindaco di Valva, piccolo comune in provincia di Salerno: all'interno del prestigioso Premio Villa D'Ayala, Cuozzo volle introdurre il Valva International Short Film Festival, nel quale fu premiata proprio Noemi, diventata nel frattempo famosa per la partecipazione di Silvio Berlusconi alla sua festa per il 18° compleanno. Una scelta dettata probabilmente dalla voglia di conquistare le prime pagine, ma non certo a basso prezzo: ben 7mila dei 25mila euro totali predisposti dalla provincia per il Premio Villa d'Ayala furono impiegati infatti per il festival cinematografico.

I dati sui costi sono emersi grazie ad un dossier dell'opposizione in consiglio provinciale. "La rassegna fu un mezzo fiasco - ha detto il segretario provinciale del Pd Michele Figliulo al Fatto - non si tenne nella bellissima Villa D'Ayala e i patrocini del Senato, del Ministero e del Quirinale vennero meno. Restò solo quello della Provincia, il cui presidente Cirielli ha scritto che la sua azione era a servizio del territorio e a scapito dell'effimero. Ma quella premiazione fu un trionfo del trash e dell'effimero".

I commenti sulla stampa non furono lusinghieri per la rassegna, e in particolare per il premio a Noemi: Il Mattino registrò i commenti negativi da parte di Emanuele Macaluso e Diego Da Silva (che censurò i capricci da superdiva di Noemi), mentre Michele Serra, su Repubblica, fu ancora più spietato. "Se riuscissimo a capire cosa c'è nella testa di una giuria di paese che decide di premiare Noemi Letizia per il talento che verrà, avremmo finalmente capito che malattia abbiamo, e se c'è una terapia oppure se è meglio rassegnarsi", scrisse nella rubrica L'Amaca.