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ATTUALITA', QUI PADOVA, COSTUME E SOCIETA', AMBIENTE, GHIANDOLA MAMMARIA, ANNI LUCE, TOPLESS,FISICA,CURIOSITA'

Post n°4450 pubblicato il 07 Luglio 2010 da psicologiaforense

COSTUME&SOCIETA'

SENI....  AD ANNI LUCE

I professori di fisica e gli astronomi tentano ogni tanto di spiegare cosa è un anno luce, inteso nel senso specialmente di distanza iperbolica fra due entità. Ci fu un tempo in cui anche noi pensavamo di avere capito. Poi abbiamo capito che non è importante capire, il mondo offre occasioni di percepire comunque cosa è un anno luce. Come in questi giorni a Padova. Dunque: ci sono in citta' due club  (con piscina) analoghi, assai bene ed assai intensamente frequentati: uno al di qua uno al di là di Prato della Valle. In uno di questi club il TOPLESS è ammesso, ovviamente nella piscina, frequentatissima da valorosi bipedi della specie mammifera. Nell'altro non solo di topless manco si parla, ma non è ammessa l'esposizione della ghiandola mammaria neppure a scopo di allattamento. Fra i due club, appunto, un anno luce. Lì si discute sulla tenuta, perfettamente riscontrabile, delle ghiandole mammarie della signora Taldeitali, e magari si fanno tanti complimenti ai suo chirurgo estetico. Qui si fa con imbarazzo notare a fresche puerpere che non una, non due, ma molte signore del club hanno protestato contro la pratica pubblica, e non importa se in un angolo appartato, dell'allattamento. Lì le discussioni sono opera soprattutto di uomini, qui le proteste e i veti sono opera soprattutto di donne. Non intendiamo assolutamente condannare, biasimare, riprovare un atteggiamento o l'altro. Abbiamo una nostra idea, ma pensiamo che ognuno abbia diritto di avere o farsi la sua. Accettiamo che per taluni l'esposizione del seno nella pratica detta TOPLESS possa avere la stessa grandezza umana di quella dell'esibizione diciamo così baliesca. Quanto alla diversa intensità sentimentale delle due pratiche, possiamo al massimo dire che esiste, ma non andiamo al di là.

 
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Commenti al Post:
marietta1971
marietta1971 il 07/07/10 alle 21:27 via WEB
IL costume da bagno nero era alto, arrivava a coprire lo stomaco; due nere bretelle sottili s'incrociavano nel solco dei seni per andare ad allacciarsi sulla schiena; la modella con la frangetta nera, forse giapponese, comunque dall'aria asiatica, aveva un petto bellissimo. Il creatore Rudi Genreich, disegnatore di moda austro-californiano che fu poi anche l'inventore del tanga, l'aveva chiamato TOPLESS (top=parte superiore, less=senza) e lanciandolo all'inizio dell'estate 1964 esagerava, si lasciava andare: «E' un simbolo di liberta', un riflesso di tutto il grande movimento innovativo di questi Anni Sessanta, la materializzazione di un modo nuovo, non vergognoso ma orgoglioso, di pensare al proprio corpo».
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lasuocera0
lasuocera0 il 07/07/10 alle 21:31 via WEB
io nel 1968/69 lo indossavo però in spiaggette isolate perchè incombeva l'incubo di denuncia per atti osceni
(Rispondi)
 
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 07/07/10 alle 21:39 via WEB
dall'inizio del Novecento, attraverso pochissimi modelli-base (costume intero, costume in due pezzi, costume TOPLESS, niente costume o quasi) l'inarrestabile tendenza e' sempre stata a ridurre, togliere, sminuire, levare: mentre cambiava pure l'atteggiamento delle donne, e al dovere magari non assolto di essere belle e desiderabili si sostituiva lentamente il diritto di essere come si e', se stesse.
(Rispondi)
 
marietta1971
marietta1971 il 07/07/10 alle 21:28 via WEB
sulle barche dei ricchi la seminudita' era la norma; il nudismo era stato una delle fissazioni salutiste ed estetiche del nazismo.Ma il TOPLESS (chiamato dai francesi monokini, come se Bikini non fosse il nome di un atollo, come se la «bi» stesse per due, per doppio) legittimava l'uso, con il nome e con la presentazione ufficiale come indumento di moda: era accaduto lo stesso, nel 1948, con il costume da bagno in due pezzi di cotone, legittimato dallo stilista francese Jacques Heim che gli dette con la sua firma il segno dell'eleganza, liberandolo pure da molte sottostrutture costrittive.
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lasuocera0
lasuocera0 il 07/07/10 alle 21:34 via WEB
è vero, in Sardegna si vedevano passare al largo questi fantastici ed esorbitanti yacht di lusso sempre stracolmi di attricette, modelle, ecc.. nude o quasi.
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marietta1971
marietta1971 il 07/07/10 alle 21:29 via WEB
Subito giudicato in Italia «la solita americanata», il TOPLESS provoca multe, processi, richieste imperiose di aree riservate di spiaggia (come per i nudisti), accuse di barbarie, risse pubbliche, vaticinii di rapida morte o almeno di breve vita per la novita', condanne moralistiche.
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lasuocera0
lasuocera0 il 07/07/10 alle 21:36 via WEB
ricordo perfettamente. I medici prevedevano epiteliomi vasocellulari e spinocellulari, angiomi rubino, eritemi e avvizzimento precoce della pelle del petto. I mariti storcevano il naso: «Non si tratta di gelosia, ma che mia moglie si metta in vetrina davvero non mi fa piacere». Gli scemi, credendosi spiritosi, invocano l'autocensura da parte delle donne: quelle con il petto imperfetto non dovrebbero scegliere il TOPLESS mai e poi mai, per non infastidirli con uno spettacolo poco gradevole.
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psicologiaforense
psicologiaforense il 07/07/10 alle 21:37 via WEB
Nulla di nuovo. Nelle grandi battaglie di Decenza e Indecenza che hanno accompagnato ogni evoluzione del costume da bagno, non sono mai mancati scandali giornalistici, condanne dei puritani, arringhe dei libertini o dei libertari, interventi ecclesiastici, furori maschili, e la segreta, testarda, vincente volonta' delle donne.
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flozanussi
flozanussi il 07/07/10 alle 21:43 via WEB
SALVO CASI EMBLEMATICI come quello qui esposto da PSYCO, il TOPLESS, 46enne, a dispetto di tutte le funeste profezie, non muore affatto: sopravvive accanto ad altre scelte di costumi da bagno o di indumenti variati, nella voga piu' bella e piu' moderna: quella che consente di fare e vestire come si vuole, seguendo il proprio gusto e il proprio estro, senza divieti e senza imposizioni.
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flozanussi
flozanussi il 07/07/10 alle 21:44 via WEB
colpisce che siano proprio le donne a scagliarsi contro le mamme che allattano ritenendole disgustose e scandalose!
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