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Post n°4486 pubblicato il 23 Luglio 2010 da psicologiaforense
PRETI OMOSESSUALI??? TANTO RUMOR PER NULLA CHIARIAMO, NUOVAMENTE, IN TERMINI SCIENTIFICI......... La moderna esegesi psicologica distingue, al di là della forma di omosessualità latente che rappresenta un "numero cieco", sei tipi di omosessualità all'interno della cultura occidentale moderna: - l'omosessualità casuale (é un'esperienza omosessuale transitoria che non struttura in modo sostanziale l'intera vita sessuale di un individuo); - l'omosessualità anfigena (che non esclude l'eterosessualità); - l'omosessualità sublimata (che non si esprime in comportamenti omosessuali, ma lascia la sua traccia in opere e produzioni creative); - l'omosessualità come attività situata (si riferisce a quelle circostanze in cui vengono regolarmente praticate attività omosessuali, ma senza che divengano una preferenza dominante per l'individuo. Si vedano, ad esempio, i comportamenti omosessuali comunemente registrabili nelle prigioni, nelle caserme, nei collegi, nei conventi, ecc...); - l'omosessualità personalizzata (designa il caso di individui che preferiscono le attività omosessuali ma rimangono isolati dai gruppi in cui questa scelta viene tranquillamente accettata); - l'omosessualità come modo di vita (riguarda quegli individui che sono "usciti allo scoperto" e hanno fatto del rapporto collettivo con altri, che condividono gli stessi gusti sessuali, un aspetto fondamentale della propria vita. Questi soggetti appartengono in genere alle subculture "gay" in cui le attività omosessuali rientrano in uno specifico stile di vita). In psicologia clinica si tende a distinguere le tendenze omosessuali egosintoniche da quelle egodistoniche, in quest'ultimo caso si può parlare di disturbo non certo legato all'omosessualità in quanto tale ma solo perché questo orientamento sessuale comporta disagio e sofferenza per l'individuo. In questa stessa prospettiva forse non é superfluo precisare che l'omosessualità, in termini scientifici, non é una "malattia", non é un "vizio", né una perversione, né, tantomeno, una parafilia o una condotta sessuale abnorme e criminale ma, semplicemente, una "tendenza sessuale" ovvero " un modo di essere fra quelli possibili ".
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