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EDITORIALE DELLA SERA, POLITICA, SOCIETA', BERLUSCONI, TOGLIATTI, COMUNISTI, POLITICI POLITICANTI, FINI

Post n°4505 pubblicato il 30 Luglio 2010 da psicologiaforense

L'EDITORIALE DELLA SERA

POLITICA E "UMANA NATURA"...

Se i politici politicanti non fossero così bugiardi o non credessero di essere così astuti, si potrebbe persino pensare che dietro agli scontri in atto ci siano anche emozioni, passioni, sentimenti umani. Intorno alle odierne proposte di  legge, forse non ci sono soltanto il bisogno della maggioranza di fingere di "sistemare le cose", l'ira dell'opposizione all'idea di venir presa in giro in termini legali e democratici con  leggi grottesche: forse c'è pure il rimorso dell'opposizione che quando poteva non ha reso ineleggibile per legge (conflitto interessi) Berlusconi, nella solita speranza di dialogo, accordo e compromesso che la domina dai tempi di Togliatti; un rimorso tanto più profondo perchè indica che inseguendo l'accordo per la Bicamerale o per altro mancava la più pallida idea delle persone con cui si aveva a che fare, oppure resisteva la presunzione d'essere sempre più furbi dei furbi. Intorno alle dichiarazioni di Berlusconi sugli oppositori d'ogni genere, da lui sempre indicati come carogne o possibili terroristi, forse non c'è esclusivamente una strategia politica, una rozza tecnica calunniosa: forse c'è pure la sua certezza di piacere a tutti, tanto che solo dei degenerati possono esprimergli dissenso, solo dei criminali in mala fede possono non ammirarlo nè rispettarlo nè volergli bene. Intorno all'anticomunismo governativo che sarebbe un complimento definire viscerale, forse non c'è soltanto il rifiuto di un'ideologia, la ripulsa d'una politica: forse c'è pure l'antica fobìa, l'idea che i “cumunisti” possono portarti via la roba, che i “cumunisti” hanno la coda, mangiano i bambini, abbeverano i loro cavalli alle fontane di piazza San Pietro, che sono capaci di tutto e soprattutto di redistribuire la ricchezza. Cose mai accadute (almeno, da noi nessuno le ha mai viste nè constatate), ma non importa: sentimenti e spaventi non sono razionali, e se i politici politicanti non fossero così bugiardi sarebbe ancora più chiaro quanto siano forti.

 
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Commenti al Post:
SeMiVoltassi
SeMiVoltassi il 31/07/10 alle 06:13 via WEB
Sono forti i politici (tutti, di anticomunisti, antifascisti, anti di qua e anti da la) fin quando non si trovano di fronte ad un'elettorato in grado di scandagliare e domandare al Politico (durante la campagna elettorale). Vengo logicamente criticato quando metto in mano la responsabilità della politica in mano alla gente comune, alla gente normale, all'ettorato spingendo al chiedere a se stessi inanzitutto che al politico, vengo criticato perché do l'impressione di lasciare perdere le critiche avanzate al politico durante il governo (Tutti i goverrni, destra, sinistra, centro, ppi, lega, tutti!!!!), vengo fortemente criticato (e di certo non sono popolare) quando credo molto di più nel cittadino che nel politico, vengo criticato quando ripongo la fiducia nelle mani del cittadino. E' da tempo che non credo più nella politica e nei suoi politicanti, è da tempo che non credo più agli assetti politici e ai vari governi che si sono susseguiti dopo i vari crolli, è da tempo, dopo il confronto avuto con un'ex parlamentare, amico ma la politica non è fatta di amici, che di fronte alle domande rivolte fece completamente scena muta (Matulli), è da un pezzo che scandaglio politici e quasi tutti non sono mai all'altezza dei loro programmi proposti. La campagna elettorale è basata sul dare contro agli altri (stupidità massima e massima parola politichese), la presa in giro "Palese" è che tutti gli schieramenti politici durante le campagne elettorali devono convicere di non votare l'altro, è palesemente politicante e politichese, ma convincono sfruttando il senso di appartenenza ideologica. Sarebbe invece non politichese e politicante il fatto di approfondire il proprio programma politico senza dare contro agli altri, ma avando i cittadini e i votanti coinvolti nelle stesse campagne di prevalenza (con anti-ideologie) il cittadino rimane sempre a penzoloni sulle parole del politico. Non c'è da stupirsi quindi che queste cose descritte siano comunque tendenti al vero ed è tendente al vero anche sugli altri schieramenti politici, da questo sistema non si può che ottenere questo, a mio parere è normale!! (vedi il susseguirsi dei vari governi e dei diversi ribaltoni). Quando invece (ed è la mia idea su tutti gli schieramenti) un politico si trova di fronte un cittadino che ha consapevolezza di che cosa chiedere (perché prima si è chiesto per se stesso) è ben diverso l'assetto, si dovrebbe abbandonare l'idea che il politico ci rappresenti e cercare quindi il politico attraverso domande (per la propria idea) se veramente questo ci possa rappresentare veramente (in pratica si interroga il proprio schieramento, senza difenderlo ma vedere veramente chi si sta votando, ma questo richiede conoscienza da parte del cittadino e consapevolezza sul quale ideale di politico votare, ognuno per i propri rappresentanti e quindi si crea tra l'altro autocritica di fronte a chi si vuole votare. Passaleva fu uno dei politici che aveva spirito di autocritica, si presentò e disse "tanto io non passo"... . Tra l'altro... puntare il dito verso il politico da il Potere al politico e non fa altro che fare andare avanti gioverni buffi e ingovernabilità verso il paese... ma se il cittadino si ripromette di vederci durante le elezioni prendendo con se tutta la responsabilità... facendo vedere che un cittadino che chiede con domande mirate sul proprio programma... probabilmente il politicante farà una discreta figuraccia (se non è preparato e non ha venduto fumo), del resto... credo che l'interesse sia avere politici preparati a governare (qualsiasi idea portino), è un mio interesse e credo l'interesse di tutti, al di la dell'idea politica. Sapere ciò che si vuole e una minima preparazione sugli argomenti. Politici bravi ci sono, che siano comunisti, fascisti, leghisti, berlusconiani, e di qualsiasi altro schieramento, vale la pena buttare fuori i buffoni e preservare gente capace (Se uno vuole perlomeno bene al proprio schieramento, esigere persone che siano capaci mi sembrerebbe la cosa pìù intelligente). Molti o alcuni sono comunque bugiardi e andrebbero esclusi dalla politica.
(Rispondi)
 
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