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« RIFLESSIONE DI UNA SERA ...LA FOTO CURIOSA DEL GIOR... »

VACANZE, ESTATE, SPIAGGE, OMOFOBIA, GAY, LESBICHE,SARDEGNA, AMBIENTE, COSTUME, SOCIETA', FATTO DEL GIORNO, OSCENITA', OMOFOBIA

Post n°4534 pubblicato il 05 Agosto 2010 da psicologiaforense

IN TEMA DI COMPORTAMENTI OSCENI (vedi precedente post):

SARDEGNA OGGI,  SPIAGGIA IN RIVOLTA CONTRO EFFUSIONI TRA GAY

Prima le lamentele («Ci sono dei bambini, state dando uno spettacolo indecente») poi gli insulti («Siete esseri spregevoli!»), infine la chiamata ai Carabinieri che sono intervenuti nella zona dell’ottava fermata del Poetto, a Cagliari. A scatenare la bagarre sulla spiaggia un bacio che due giovani omosessuali si sono scambiate sulla battigia. Ne dà notizia oggi il quotidiano L'UNIONE SARDA.
"Ci hanno detto che siamo due esseri spregevoli, e che non potevamo capire le loro preoccupazioni e il perché di tutto quello visto che non possiamo avere bambini. Ci siamo baciate e  abbracciatie come fa una coppia qualunque".
ANCHE I CC NON HANNO TROVATO NULLA DI PENALMENTE RILEVANTE O DI ILLECITO!

 
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Commenti al Post:
dottoresottile
dottoresottile il 05/08/10 alle 23:27 via WEB
La storia I giovani hanno celebrato la loro unione con un rito simbolico, che non ha valore legale. E sono stati arrestati Steven, Tiwonge e l' amore gay Ai lavori forzati per 14 anni Sentenza in Malawi. La violenza globalizzata dell' omofobia
(Rispondi)
 
 
arza1
arza1 il 05/08/10 alle 23:33 via WEB
DATI OGGETTIVI: LO HA DECISO LA COMMISSIONE GIUSTIZIA DELLA CAMERA Rischia quattro anni chi discrimina i gay
(Rispondi)
 
 
 
luceinfame
luceinfame il 05/08/10 alle 23:51 via WEB
Spot contro l' omofobia, il campione si dà alla macchia
(Rispondi)
 
dottoresottile
dottoresottile il 05/08/10 alle 23:28 via WEB
Due persone dello stesso sesso si amano. Decidono di celebrare il loro reciproco impegno con un rito simbolico, che di fronte alla legge non ha alcun valore, ma per loro ha un senso profondo. Festeggiano con gli amici nell' albergo in cui uno dei due lavora. Ballano, cantano, bevono, sono brevemente felici. Due giorni dopo vengono arrestati dalla polizia, e poi, con una sentenza che vuole essere esemplare, vengono condannati a 14 anni di carcerazione e lavori forzati. È appena successo a Blantyre, nel Malawi, nel continente africano, dove, tanto per dirne una, in 37 diversi stati l' omosessualità è ancora considerata reato. È successo a due ragazzi adulti, consenzienti, che hanno avuto l' unica colpa di rendere pubblico il loro amore in uno stato che non li tollera, non prevede la loro esistenza, li rifiuta, anzi li condanna al massimo della pena, perché nessuno segua, nelle parole del giudice, il loro «orribile esempio» che ha «violato l' ordine della natura». La storia si arricchisce di particolari strazianti, o toccanti, o più semplicemente umani. Tiwonge, vent' anni, il più giovane dei due ragazzi dice: «Io amo molto Steven e se la gente non mi dovesse dare la possibilità di amarlo e di vivere liberamente con lui, allora è meglio che io muoia qui in carcere. La libertà senza di lui non ha significato». Viene da chiedersi se questa sentenza che di fatto è un orribile atto di violenza, perpetrato da uno Stato che pretende di imporre chi bisogna amare e chi no, sia stata pronunciata davvero così lontano da noi. Viviamo in un mondo globalizzato, ci viene ripetuto, un mondo in cui i confini hanno assunto un altro significato rispetto a cinquant' anni fa. E probabilmente è così: per quello che riguarda l' omofobia, per quanto riguarda il pregiudizio ancora ferocemente nutrito nei confronti degli omosessuali, i confini sembrano non esistere.
(Rispondi)
 
 
arza1
arza1 il 05/08/10 alle 23:35 via WEB
Che cos'e' l'OMOFOBIA? Esistono diverse definizioni. La piu' comune la descrive come una paura e un'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualita' e di gay, lesbiche, bisessuali e transessuali (GLBT), basata sul pregiudizio e analoga al razzismo, alla xenofobia, all'antisemitismo e al sessismo.
(Rispondi)
 
 
luceinfame
luceinfame il 05/08/10 alle 23:50 via WEB
proprio così
(Rispondi)
 
 
luceinfame
luceinfame il 05/08/10 alle 23:52 via WEB
Il tabù . Nessun giocatore inglese disposto a comparire nella campagna contro i pregiudizi nei confronti dei gay
(Rispondi)
 
dottoresottile
dottoresottile il 05/08/10 alle 23:30 via WEB
Tutto il mondo è davvero paese: un unico, piccolo e razzista paese. In occidente, in quelle che dovrebbero essere le nazioni più civilizzate, le vittime dell' omofobia sono innumerevoli. In Francia una organizzazione con sedi in diverse città, fra cui la modernissima Parigi, si occupa di trovare rifugio a omosessuali che vengono ogni giorno cacciati di casa per avere rivelato ai parenti la loro condizione. In Italia, dove la legge a differenza che negli Stati Uniti non considera come aggravante degli atti di violenza l' omofobia, gli episodi di discriminazione, di aggressione verbale e fisica sono all' ordine del giorno. Negli Stati Uniti, omicidi per omofobia hanno visto come vittime, fra le molte altre, il sedicenne Larry King, ucciso a scuola con un colpo di pistola per aver corteggiato un compagno di classe, o Matthew Shepard, picchiato e lasciato a morire su una staccionata del Wyoming. In India fra pochi giorni si festeggia: è quasi un anno che gli omosessuali non possono essere più imprigionati per il fatto che sono quello che sono. Cioè si festeggia il raggiungimento di un diritto che dovrebbe essere garantito per l' uomo su questa Terra da almeno un centinaio di anni. E c' è ancora chi si chiede perché gli omosessuali scendano mai in piazza a farsi vedere e a chiedere diritti. Siamo tutti cittadini dello stesso mondo
(Rispondi)
 
 
arza1
arza1 il 05/08/10 alle 23:36 via WEB
LEGGETE BENE!!!! Come si manifesta? Con atti relativi alla sfera pubblica e privata sotto forme diverse, quali discorsi intrisi di odio e istigazioni alla discriminazione, dileggio, violenza verbale, psicologica e fisica, persecuzioni e omicidio, discriminazioni in violazione del principio di uguaglianza, limitazioni arbitrarie e irragionevoli dei diritti, spesso giustificate con motivi di ordine pubblico, liberta' religiosa e diritto all'obiezione di coscienza. Come nasce? Deriva dall'idea che siamo tutti eterosessuali e che e' normale e sano scegliere un partner del sesso opposto (eterosessismo). Convinzione che spesso si basa sull'errato presupposto che in natura non esistano comportamenti omosessuali («L'omosessualita' e' contro natura», si sostiene). E, invece, molti animali presentano comportamenti omosessuali, tra cui topi, criceti, porcellini d'India, conigli, porcospini, capre, cavalli, maiali, leoni, pecore, scimmie, e scimpanze'.
(Rispondi)
 
 
 
luceinfame
luceinfame il 05/08/10 alle 23:53 via WEB
Chiedete a un campione di calcio inglese qualsiasi cosa: di dare l' anima in campo, di sputare sangue per la propria squadra, di fare le ore piccole al night, di allungare le mani sulla fidanzata del compagno o, più nobilmente, di proclamare l' uguaglianza dei popoli. Sempre pronti. Ma evitate di parlare al fuoriclasse del football britannico di omofobia, non provate a coinvolgerlo in qualche campagna pubblica contro la discriminazione dei gay. Perché allora lo vedrete scappare inorridito, lo osserverete nascondersi dietro al suo furbissimo procuratore. Belli e aitanti, ricchi e famosi, questi ragazzi hanno un tabù che proprio non riescono a superare: l' omosessualità. E se si tocca la nota, che loro considerano dolente e poco gloriosa dell' amore e dell' attrazione fra uomo e uomo, provano vergogna. Temono che la «rispettabilità atletica» si azzeri, che gli stadi insorgano, che gli sponsor li abbandonino. Hanno paura di perdere la faccia. Quale faccia? L' Associazione dei calciatori professionisti aveva avuto un' idea sacrosanta: chiamare i numeri uno della Premier League a una campagna televisiva contro il pregiudizio nei confronti dei gay. In altre parole: venite in video, parlate e comunicate un messaggio chiaro. Il risultato, dopo tanti contatti, è stato desolante. Non uno che abbia risposto «sì, sono d' accordo». Chi non si è fatto trovare. Chi ha detto «Vi richiamo» ma poi se l' è data a gambe e chi (coraggioso a suo modo) ha declinato, «non posso». E perché? I bravi campioni del calcio inglese ritengono che un impegno solare sull' omofobia sia lesivo dell' onore, dell' immagine, della reputazione, dei contratti.
(Rispondi)
 
labirintodifuoco
labirintodifuoco il 05/08/10 alle 23:33 via WEB
E questo sarebbe uno spettacolo indecente???? A me pare romantico...
(Rispondi)
 
 
arza1
arza1 il 05/08/10 alle 23:39 via WEB
....... si può vedere anche così come tutte le manifestazioni della sfera affettiva creino disagio .. ma se pensi che in moltissimi locali è propibito alla mamma di allattare perchè è un comportamentpo osceno capisci tutto il resto................
(Rispondi)
 
labirintodifuoco
labirintodifuoco il 05/08/10 alle 23:34 via WEB
Peccato che in foto non si vedano i carabinieri che approvano! (detto senza ironia, visto il rispetto che l'Arma si merita)
(Rispondi)
 
 
arza1
arza1 il 05/08/10 alle 23:41 via WEB
ehehehgeheh al di là degli stereotipi i CC applicano la legge e non c'è, grazie a dio, dispositivo normativo che impedisca a due persone di baciarsi in pubblico
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/08/10 alle 23:45 via WEB
GRAZIE A TUTTI VOI PER VISITE E COMMENTI
(Rispondi)
 
 
luceinfame
luceinfame il 05/08/10 alle 23:54 via WEB
SEGUE DAL COMMENTO QUI SOPRA.... In Inghilterra c' è una fiera competizione fra amanti del football e amanti del rugby. I secondi sostengono che il rugby è una competizione per chi ha muscoli d' acciaio e anima da gentiluomo al contrario del football che è una competizione per chi ha muscoli d' acciaio ma anima da «bestie». Esagerano e dicono un' assurdità. Però che il calcio inglese, entusiasmante in campo, abbia da imparare a essere meno meschino fuori dal campo e abbia da prendere esempio dal rugby è qualche volta vero. L' ex capitano della nazionale gallese di palla ovale, Gareth Thomas, pochi giorni fa ha dichiarato di essere gay. I tifosi lo amavano e lo amano di più adesso. Chi perde la faccia?
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/08/10 alle 23:46 via WEB
Ricordo, solo marginalmente, che: È reato dire «sei gay» per offendere
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/08/10 alle 23:47 via WEB
Dare del gay a qualcuno è un' ingiuria, un reato, e in quanto tale va condannato anche se questa persona dimostra di avere effettivamente tendenze omosessuali, anche se tutti pensano di sapere che lo sia, anche se lo si scrive in una lettera personale e non lo si va a raccontare in pubblico. E, del resto, perché scrivere ad una persona: «Sei gay», se non per denigrarla? Che senso avrebbe fare riferimento all' identità sessuale se non per offendere? È così che ha ragionato la Cassazione rigettando una sentenza d' appello del tribunale di Ancona che aveva assolto un dirigente della polizia municipale dall' accusa di aver ingiuriato un collega di pari grado, scrivendogli che era gay e facendo riferimento anche ad una sua vacanza trascorsa in montagna con un amico marinaio e ad un suo allontanamento da un club sportivo frequentato da ragazzini. La vicenda è vecchia di dieci anni: una brutta storia di inimicizia, di rivalità anche professionale. Entrambi aspiravano alla nomina a comandante. Uno scrive all' altro che è gay. L' altro lo denuncia. Il giudice di pace condanna il primo a 1500 euro di multa, 1500 euro di danni e 2000 euro di spese processuali.
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luceinfame
luceinfame il 05/08/10 alle 23:56 via WEB
L'omofobia può essere definita come una paura e un'avversione irrazionale nei confronti dell'omosessualità e di lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT), basata sul pregiudizio ed analoga al razzismo, alla xenofobia, all'antisemitismo e al sessismo[1]. Con il termine "omofobia" quindi si indica generalmente un insieme di sentimenti, pensieri e comportamenti avversi all'omosessualità o alle persone omosessuali. L'omofobia non è inserita in alcuna classificazione clinica delle varie fobie; infatti, non compare nè nel DSM nè nella classificazione ICD; il termine, come nel caso della xenofobia, è solitamente utilizzato in un'accezione generica (riferita a comportamenti discriminatori) e non clinica
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 05/08/10 alle 23:48 via WEB
(segue dal precedente commento)La cultura di questo Paese continua a essere arretrata. L' appellativo gay non può essere un' offesa. È una condizione ormai considerata normale». Paola Binetti (Udc) si considera soddisfatta: «La Cassazione ha dimostrato che non serve alcuna legge. Bastano gli articoli 2 e 3 della Costituzione».
(Rispondi)
 
luceinfame
luceinfame il 05/08/10 alle 23:57 via WEB
Probabilmente l'omofobia è correlata al timore di essere considerati omosessuali. Questo timore, dice Erich Fromm, è più frequente negli uomini che nelle donne, perché dal punto di vista culturale il maschio omosessuale viene considerato una "femminuccia", e nel pensiero sessista dominante « se un ragazzo viene definito "femminuccia", si sente bollato e umiliato dal gruppo. Se una ragazza è invece definita un "maschiaccio", a ciò non si accompagna uguale disapprovazione, anzi, spesso diventa motivo di orgoglio [...] Così la "femminuccia" è un codardo, un mammone, mentre la "maschiaccia" è una ragazza coraggiosa, capace di tener testa a un ragazzo. Probabilmente questi giudizi di valore vengono sussunti nell'atteggiamento che in seguito si sviluppa nei confronti dell'omosessualità nei due sessi. » (Erich Fromm) Secondo il teorico Calvin Thomas « il terrore di essere considerati omosessuali domina le menti dei "normali eterosessuali", perché proprio questo terrore costituisce la mente di un "normale eterosessuale". È esattamente questo orrore per le "abiette" passioni omosessuali, prodotto e rinforzato dalla società, che crea e fa perdurare le mentalità dei "normali eterosessuali" in quanto tali [...] e che governa l'istituzione della "normativa etero" [...]. L'omofobia comporta non solo la paura di coloro che sono spregevolmente identificati ma anche la paura di essere a propria volta spregevolmente riconosciuti: la paura, come dal significato letterale della parola, di essere "uguali a". Quest'ultima paura è una componente considerevolmente più forte nell'omofobia che nel sessismo o nel razzismo, perché il maschio sessista o il bianco razzista corrono molto meno il "pericolo" di essere scambiati per una donna o un non-bianco, rispetto a un "normale eterosessuale" di essere "scambiato" per un omosessuale.. »
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brugi74
brugi74 il 06/08/10 alle 14:36 via WEB
Cambiare la mentalità della gente è una delle più grandi imprese e spesso è destinata a fallire... secondo me ci sono cose ben peggiori di vedere 2 donne che si baciano...
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egen2002
egen2002 il 06/08/10 alle 19:20 via WEB
che siano gay o eterosessuali non ha alcuna importanza, le effusioni le vadano a fare da qualche altra parte, dove non sono disturbati da nessuno e non disturbano nessuno
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