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EDITORIALE DELLA NOTTE, CUCULO, CULTURA,BERLUSCONI, FINI, BERSANI, BOSSI, DI PIETRO, MAFIA E POLITICA, CRIMINALITA' ORGANIZZATA,

Post n°4536 pubblicato il 06 Agosto 2010 da psicologiaforense

EDITORIALE DELLA NOTTE

UCCELLI PREVARICATORI COME POLITICI E POTENTI:

IL CUCULO E' UN MAFIOSO!
COSA CI INSEGNA?


Per chi vive in campagna quel suo canto monotono è un appuntamento della primavera, come conferma una vecchia filastrocca: “Aprile è ritornato, col canto del cucù”. A cantare è il maschio che, occupato un territorio, propone alle femmine la sua disponibilità a generare nuovi piccoli. I quali, come è noto, vengono dati a balia dalla madre a qualche altra coppia di ignari uccelletti, che per l'impresa non ricevono alcun compenso, anzi, vengono penalizzati dalla perdita al completo della propria figliolanza.  C’è da chiedersi come mai le vittime del cuculo non abbiano evoluto una qualche strategia di difesa per contenere i danni. Molti si sono cimentati nelle risposte, l'ultima delle quali, del biologo israeliano Amotz Zahavi, è alquanto intrigante: se una coppia osa ribellarsi espellendo l'indesiderato ospite, si ritrova il nido distrutto.
INSOMMA, IL CUCULO È UN MAFIOSO.  
Le strategie messe a punto dal cuculo per essere in testa rispetto ai suoi ospiti sono notevolmente raffinate. Tanto per incominciare mamma cuculo va in cerca di un nido di una coppia di uccelletti in cova della stessa specie dei suoi genitori adottivi. Quindi, durante una breve assenza dei padroni di casa, preleva un uovo e lo sostituisce con uno dei suoi, che è mimetico - per grandezza, forma e colore - con quelle dell'ospite. Pare che questo comportamento sia tramandato in casa cuculo per via femminile di madre in figlia, perchè la relativa informazione genetica è collocata sul cromosoma W, che determina il sesso femminile negli uccelli, dove le femmine sono ZW e i maschi ZZ (nella nostra specie avviene il contrario: le femmine sono XX e i maschi sono XY). La seconda strategia messa a punto dal cuculo per vincere la corsa alle armi sta nella durata dell'incubazione delle sue uova - un pò più breve rispetto a quelle dell'ospite - così che il primo nato spinge brutalmente fuori dal nido i figli del padrone di casa non appena vengono alla luce. Terzo espediente: una macchia di un rosso intenso nella gola del piccolo cuculo, che negli uccelli suscita un irresistibile impulso a nutrire qualsiasi nidiaceo la metta in mostra.

In sostanza, per gli ospiti è vantaggioso accettare il parassitismo come il male minore: chi butta fuori dal NIDO l'uovo estraneo o abbandona il nidiaceo adottivo per ritentare un'altra nidiata, si trova il NIDO distrutto per rappresaglia da mamma cuculo, che sorveglia da lontano la progenie affidata a balia.

Così, a conti fatti, chi accetta un piccolo cuculo nel nido ha un successo riproduttivo più alto di chi lo caccia.  Intanto, nella corsa alle armi evolutive fra i cuculi e i loro ospiti la prossima mossa tocca a questi ultimi, con la messa a punto di una qualche strategia antimafia. Peccato che i tempi dell'evoluzione siano dell'ordine di migliaia di anni: troppi, per trarre qualche suggerimento per i fatti di casa nostra.

 
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Commenti al Post:
deontologiaetica
deontologiaetica il 07/08/10 alle 00:34 via WEB
Basta pensare ai disastri passati (stragi, MAFIA, impaurenti enigmi che permangono anche in assenza di segreto di Stato), oblio e ignoranza sono di rigore. La memoria e' roba vecchia (roba cara ai «professionisti del dolore» che sono le vittime, sentenzia Cossiga): il mondo dei nuovi ideologhi vorrebbe sbarazzarsene. Questa strana ideologia che si ammanta di spregiudicatezza ha un colore profondamente nichilista e procede mascherata, ma con una chiara idea della POLITICA, della democrazia.
(Rispondi)
 
AngeloQuaranta
AngeloQuaranta il 07/08/10 alle 04:11 via WEB
LA NATURA ... INSEGNA
(Rispondi)
 
SeMiVoltassi
SeMiVoltassi il 08/08/10 alle 02:39 via WEB
La parola "prevaricazione" che non dovrebbe essere attribuita ai potenti (errore) ma bensì all'educazione umana. Nel proprio piccolo, ogni giorno rischiamo di essere "Mafiosi" che non è tanto sull'essere "Antimafiosi" ma in qualità delle nostre azioni che se riviste disegnano il quadro della mafia e il suo funzionamento, a volte limtandoci e a volte non limitandoci. La parola "prevaricare" sotto questo esempio e similitudine con la mafia prende un senso molto forte che non esclude la prevaricazione che alcune volte svolge il diritto assoluto e la prepotenza dell'essere (incapace ai fatti del vivere perché se no non avrebbe motivo di esistere la prevaricazione). "Parassitismo" altra parola importante che determina l'incapacità di autonomia. In questo blog, che molto spesso vengono delucidati "crimini" senza il velo del mediatore giornalistico, è sempre una prevaricazione (la rabbia suscitata dal giornalismo di bassa professionalità della materia è risposta al senso di prevaricazione riprevaricando l'atto stesso) che in senso materiale o immateriale spinge fino a commettere le cose più cruente (che per loro, in quel momento gli sembra che sia di loro diritto). La mafia viene abbattuta, a mio parere anche attraverso la comprensione di questo mestiere che viene ben delucidato in questo blog, che porta a pensare, riflettere su che cosa significa prevaricare oltre i limiti la vita umana e quali moventi in realtà si nascondono, come del resto è la mafia che ha dei suoi moventi per necessitare di lei. E non è che io sono la persona "migliore", sono eventi della vita che mi hanno cambiato ma senza i quali, come è già accaduto in passato ho prevaricato con le parole in modo vigliacco la vita altrui e di certo non ne vado fiero se si pensa che ho prevaricato "le vittime" di un sistema criminale e mafioso. Oggi, capendo che certa gente "per bene" da un'educazione alla prevaricazione credendo nell'assoluto diritto di essere (egocentrismo) sono gli stessi autori del sostenere un sistema criminale mafioso (che neanche lo sanno...), ribellandomi comunque al loro senso di essermi da educatori... E' solo una piccola cosa che metto qui tratta dall'esperienza mia personale.
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