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SCELTI PER VOI, IL TEMPO, SESSO E POLITICA, POTENTI, AMANTI, ATTRICI, BELLISSIME, DONNE FATALI E GOVERNO,

Post n°4589 pubblicato il 24 Agosto 2010 da psicologiaforense

Sesso e affari di Stato
sempre legati a filo doppio

La politica italiana, sotto qualsiasi regime, monarchico o repubblicano, fascista o democratico, non è mai arrivata a correre per questioni di letto, o dintorni, i brividi e le complicazioni avvertite, per esempio, in Gran Bretagna o negli Stati Uniti. Dove, rispettivamente, un Re fu costretto all'abdicazione per potersi godere in pace l'amante, e infine sposarla, e un Presidente rischiò di cadere rovinosamente per una seduta di sesso orale con una stagista nella sala ovale della Casa Bianca. Ma non per questo n'è rimasta immune. Dalla Rosina di Vittorio Emanuele II, il Padre della Patria celebrato con la sua tomba nel Pantheon e con tanti monumenti nelle maggiori piazze d'Italia, alla contessa amante di Umberto I e, più modestamente, alle attrici o attricette che ronzarono attorno al nipote omonimo prima che riuscisse a salire, sia pure per poco, sul trono di un Paese spossato dalla guerra: il fruscio clandestino delle lenzuola non risparmiò certamente i Savoia. Che proprio a quel fruscio, d'altronde, consentirono a Cavour di ricorrere anche per sostenere la causa del Risorgimento mandando la bellissima contessa di Castiglione a corteggiare Napoleone III, l'imperatore francese ancora indeciso se sostenere la guerra del Regno di Piemonte all'Austria.


Non parliamo poi delle scorribande sessuali di Benito Mussolini, il Duce che Gianfranco Fini nel 1994, anche a costo di procurare un mezzo infarto a Silvio Berlusconi, con il quale aveva appena vinto le prime elezioni politiche della cosiddetta seconda Repubblica, definì orgogliosamente «il più grande statista del secolo». Il destino gli aveva perfidamente concesso di morire ammazzato, e poi orribilmente appeso ai ganci di un distributore di benzina, con l'amante Claretta Petacci. Restituita l'Italia alla democrazia, la politica non cessò di essere femminile, in tutti i sensi. Al Quirinale, per esempio, sotto la presidenza repubblicana di Giovanni Gronchi, che forse anche per questo non rinunciò a conservare altrove la sua residenza privata e la paziente consorte, ci fu un certo andirivieni di donne che onorarono la fama di sciupafemmine del suo illustre inquilino. Ad un altro presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat, capitò poi di essere coinvolto, a torto o a ragione, in una ridda di voci su una casa di appuntamenti di una signora, in pieno centro di Roma, bene introdotta negli ambienti politici. Al suo successore Giovanni Leone toccò invece l'ancora più spiacevole disavventura di subire pesanti e ingiuste insinuazioni contro la moglie ad opera di un'agenzia di stampa specializzata in ricatti, il cui fondatore e direttore sarebbe poi stato ucciso in circostanze misteriose.


Per una questione di donne e di sesso, ai margini dell'affare di Wilma Montesi, trovata morta sulla spiaggia di Torvajanica, era già finita la carriera politica dell'ex segretario della Dc e ministro degli Esteri Attilio Piccioni, il cui figlio Piero era stato ingiustamente coinvolto nelle indagini e nel processo. Nella disavventura politica del povero Piccioni molti videro, a torto o a ragione, lo zampino di Amintore Fanfani. Che dopo molti anni, da ministro degli Esteri del primo governo di Aldo Moro, fu peraltro costretto per ragioni di Stato a dare pubblicamente dell'«improvvida» a sua moglie, Biancarosa, resasi in qualche modo partecipe di una velleitaria iniziativa di pace in Vietnam sgradita in quel momento agli americani. Le critiche alla moglie non bastarono tuttavia a impedire le dimissioni del ministro. Ancora più drammatiche per la politica italiana furono le complicazioni o disavventure familiari di un modesto esponente del Psi milanese nel 1991: Mario Chiesa. Che, separatosi dalla moglie commise l'imprudenza anche di lesinare davanti al giudice l'assegno di mantenimento, procurandosi l'accusa di fare l'avaro a dispetto di tutti i conti tenuti illegalmente all'estero. Ne derivò un'indagine destinata a fare esplodere Tangentopoli e la prima Repubblica, travolgendo per primo Bettino Craxi.


Che tra le lenzuola, fra l'altro, non era uno che si limitava a dormire e a praticare la fedeltà coniugale, indotto com'era alla tentazione da un bel po' di spasimanti. Fu femminile anche la mano, quella di Stefania Ariosto, che scatenò la bufera giudiziaria contro Silvio Berlusconi per i rapporti del suo avvocato e amico Cesare Previti con i magistrati di Roma. Altrettanto femminile fu la mano ricattatrice, quella della escort - come si dice mignotta in inglese - Patrizia D'Addario, infilatasi con tanto di registratore tra le lenzuola di un infaticabile Cavaliere. Femminile è infine la mano, quella di Elisabetta Tulliani, la convivente di Gianfranco Fini, che ha finito per surriscaldare, volente o nolente, questa già torrida estate politica.

 

 
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Commenti al Post:
SeMiVoltassi
SeMiVoltassi il 24/08/10 alle 12:44 via WEB
Eh! Con la parità di diritti e spero di vedere in ambito politico sempre più donne al parlamento in qualità di leader e di potere politico, forse forse potranno anche essere gli uomini a scandalizzare le donne di potere!! Oppure... se a livello di politica ci fosse una parità di uomini e donne... bhò... forse le donne che vogliono raggiungere il potere si troverebbero non a sedurre l'uomo politico di potere ma a confrontarsi con le altre donne... ma forse si avvierebbe un "Capitol di cornificazioni" senza precedenti (^_^). E' sempre l'immagine pubblica che viene attaccata, non è molto diverso comunque dalla struttura sociale del popolo che si regge sempre, in piccolo, sulle stesse valutazioni, dal parlare del quartiere, al comune e via dicendo, oggi sia hanno più mezzi di comunicazione e di pubblicazione (un tempo erano solo voci ed il passaparola), oggi si hanno mezzi potenti come i cellulari, i blog, i video accessibili a tutti, nei quali si vede pubblicato la foto della ex nuda, fino ad arrivare alla condivisione pubblica di video sulle violenze, fatte e riprese, ovviamente estremismo (estremismo stupido e cretino, molto delinquente!!!). NOn penso sia solo politica...
(Rispondi)
 
joyfulman4
joyfulman4 il 24/08/10 alle 20:32 via WEB
Le "MIGNOTTE" o come si dece in inglese "BICH" sono e saranno sempre le vincenti, perchè sono più disinibite e disponibili delle donne NORMALI, destinate a rimanere sole con la loro emancipazione del...... per i POTERI FORTI....e come diceva Checco Zalone : "Viva la Carfagna che ci fà divertire con la fregna"....
(Rispondi)
 
labirintodifuoco
labirintodifuoco il 27/08/10 alle 10:28 via WEB
La strumentalizzazione del corpo femminile è un fenomeno orrendo, specialmente in tv. Votare per il nuovo Ulivo può essere un primo passo per uscire da questo inferno.
(Rispondi)
 
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