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« DISLESSIA, DISORTOGRAFIA...LA FOTONOTIZIA DEL GIORN... »

LA SENTENZA DI CASSAZIONE, DIRITTO&ROVESCIO, I TUOI DIRITTI, NON DARE DEL DOTT., IDENTITA' PERSONALE, CURIOSITA',

Post n°4731 pubblicato il 30 Settembre 2010 da psicologiaforense

LA SENTENZA DI CASSAZIONE

Dare del "dottore" a sproposito offende chi lo è veramente

 

Il titolo di "dottore" affibbiato con disinvoltura a chi non lo è può «offendere» la categoria. Lo sostiene la Cassazione che, con la sentenza 20338/10, impone uno stop all’utilizzo a sproposito dei titoli con cui vengono definite le varie categorie di professionisti. Attenzione, dunque, a chiamare qualcuno dottore se effettivamente non lo è. Poco importa se il titolo viene utilizzato «senza offendere l’onore o la reputazione» della categoria tirata in ballo a sproposito. Stesso discorso per i commercialisti, gli architetti, i giornalisti e via di questo passo. Utilizzare un titolo a sproposito, dice la Cassazione, può ledere il «diritto all’identità personale» visto che «ogni persona ha diritto ad essere rappresentata, nella sua vita di relazione, con la vera identità come è conosciuta nella realtà sociale, generale o particolare e quindi ha interesse a non vedere alterato, travisato, offuscato, contrestato il proprio patrimonio culturale, politico, sociale, religioso, culturale, ideologico, professionale, che si estrinseca nell’ambiente sociale perchè il correlativo diritto garantisce la personalità individuale riconosciuta dall’art. 2 della Costituzione».Sulla base di questo punto fermo, avverte la Suprema Corte, «la persona ha diritto di insorgere contro comportamenti che offuschino tale immagine pur senza offendere l’onore o la reputazione, ed anche le associazioni non riconosciute hanno diritto alla tutela della propria identità e denominazione».

 
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Commenti al Post:
lamiapelle
lamiapelle il 30/09/10 alle 23:34 via WEB
si diventa dottori dopo la laurea dei 5 anni. Durante i 3 anni di dottorato si devono sostenere diversi esami e tutorati, che comprendono, oltre allo svolgimento delle specifiche ricerche, l’insegnamento delle materie presso le università e le ditte che lo richiedono. Di Dottori ce ne sono pochi..!
(Rispondi)
 
gattoficcanaso
gattoficcanaso il 01/10/10 alle 07:52 via WEB
al termine della discussione della tesi "ho stato dichiarato" dottore. Altri tempi, altro valore , altro sudore ..... piango....
(Rispondi)
 
 
lamiapelle
lamiapelle il 01/10/10 alle 14:42 via WEB
puoi discuterne anche 3 di tesi.., i docenti dicono che si è Dottori, ma non è vero. Al dottorato di ricerca si può accedere solo dopo aver conseguito la laurea dei 5 anni e si è dottori solo dopo aver sostenuto gli esami specifici e i tutorati che durano 3 anni effettivi, partendo dal mese di gennaio. Questo è il senso del post. Troppi si fanno chiamare dottori e non sanno che cos’è il dottorato. Io di Dottore ne conosco solo 1, che sta per diventarlo ed è.... Ha 2 lauree, una in ing. aerospaziale e l’altra in ing. meccanica
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 01/10/10 alle 15:14 via WEB
Sì, (io non l'ho avuto ma un tempo c'era anche l'ABBRACCIO ACCADEMICO…). Comunque la formula di proclamazione recita: " … per l’autorità conferitami dal Magnifico Rettore la proclamo DOTTORE in ..... ". Oppure "Per l’autorità conferitami dal Magnifico Rettore la proclamo Dottore MAGISTRALE in..... (Formula, quest'ultima, da usare in sede di proclamazione solo per le lauree specialistiche (D.M. 509/99) e magistrali (D.M. 270/04)).
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 01/10/10 alle 15:14 via WEB
ho risposto a gattoficcanaso
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 01/10/10 alle 15:19 via WEB
CARA LAMIAPELLE, capisco perfettamente la tua ottica interpretativa. MA L'ITALIA FA ECCEZIONE. Infatti solo qui da noi: 1. La qualifica di Dottore, secondo il D.M. 270/2004, spetta ai laureati che abbiano conseguito una laurea di durata triennale, mentre il titolo di Dottore Magistrale spetta a chi abbia conseguito una laurea specialistica o magistrale (secondo la nuova denominazione) di durata biennale o una laurea specialistica/magistrale a ciclo unico della durata di cinque anni (sei nel caso di medicina e chirurgia) e a tutti i laureati del vecchio ordinamento sia che la durata della laurea fosse di quattro o di cinque anni. 2. La qualifica di dottore di ricerca spetta invece ai titolari del dottorato di ricerca, che si consegue a seguito di corsi almeno triennali. Il dottorato di ricerca è un titolo affine agli anglosassoni PhD (Philosophiæ Doctor o Doctor of Philosophy), Ed.D. (Doctor of Education), D.A. (Doctor of Arts), D.B.A. (Doctor of Business Administration), D.M.A. (Doctor of Musical Arts) e simili (il Ph.D. è il dottorato di ricerca più comune sia negli Stati Uniti che nel Regno Unito, ma ci sono molti altri tipi di dottorati, individuati da sigle diverse).
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 01/10/10 alle 15:23 via WEB
Prima o poi anche l'Italia dovrà seguire le moderne normative internazionali, impegnandosi all'uniformità nell'uso dei titoli accademici.
(Rispondi)
 
bibiosa
bibiosa il 01/10/10 alle 15:27 via WEB
dotti ed istruttivi chiarimenti. Io però mi domando si deve guardare al "pezzo di carta" o alla persona? E chiamerei Dottore solo i medici così come si fa in America.
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scoglioisolato
scoglioisolato il 01/10/10 alle 16:35 via WEB
...ma allora come la mettiamo con Valentino Rossi ...."the Doctor"?... eheheh....
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psicologiaforense
psicologiaforense il 01/10/10 alle 17:36 via WEB
Ciao Scoglio, se non ricordo male al Rossi nel 2005 è stata conferita la laurea honoris causa in 'Comunicazione e pubblicità per le organizzazioni', dalla facoltà di Sociologia dell'Università di Urbino "Carlo Bo". E colui che riceve una laurea honoris causa è laureato a tutti gli effetti e può fregiarsi della qualifica accademica di DOTTORE.
(Rispondi)
 
 
 
 
scoglioisolato
scoglioisolato il 01/10/10 alle 18:24 via WEB
Ricordi benissimo: comunque lui era soprannominato "il dottore" già molto prima della laurea honoris causa.....
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lamiapelle
lamiapelle il 02/10/10 alle 00:10 via WEB
non ho scritto per sentito dire, ma per una realtà che sto vivendo. Quello che ho scritto è un iter che conosce solo chi lo vive. Un caro saluto
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psicologiaforense
psicologiaforense il 02/10/10 alle 00:15 via WEB
Allora ti faccio i miei auguri di raggiungere i tuoi obiettivi e di ottenere soddisfazioni grandi!
(Rispondi)
 
SeMiVoltassi
SeMiVoltassi il 02/10/10 alle 06:09 via WEB
WOW!! Sarà la volta giusta che faranno l'albo anche a noi programmatori?? Io non sono né ing. né dot. ing. perché per svolgere la mia professione non serve né dottorato né qualifica, da una parte c'è più libertà, dall'altra gli stipendi da dipendente (i più) fanno veramente pena (non essendoci categoria ed albo), anche nel settore della ricerca di concorsi indetti dal CERN sul campo dell'informatica su progetti sperimentali non era richiesto la qualifica di ing. e dot. :(( Il fat. è da dipendent è lo stipend molt bass...
(Rispondi)
 
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