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Post n°4832 pubblicato il 20 Ottobre 2010 da psicologiaforense
PERSONAGGI IN CERCA DI AUTORE
Copyright © by PSICOLOGIAFORENSE
ULTIMISSIMA, SECONDO GLI INQUIRENTI: " AL MOMENTO DELL'ATROCE ASSASSINIO DI SARAH FORSE LO ZIO MICHELE NON C'ERA O SE C'ERA DORMIVA..."
Confrontarsi con il delitto della povera e innocente Sarah Scazzi è come entrare nel bosco di Atro creato da Tolkien: un mondo ombroso dove viti intricate e foglie cadute celano misteri che, forse, sarebbe meglio non svelare. Si scopre adesso che lo zio orco e padre-padrone (violentatore delle figlie) forse non è neppure l'attore principale e che, nelle relazioni familiari era sicuramente relegato sullo sfondo: un marito e un padre in balia degli umori di moglie e figlie. In questo orrendo delitto che è come un libro ancora tutto da leggere la televisione, unica vera protagonista, ci propone continui "coup de théâtre" e continui "riassunti", ma qui le sintesi romanzate non servono: perché inducono alla chiusura del libro cioè a seppellire la “verità”. I libri (i delitti), invece, vanno aperti, sfogliati, dissolti nella loro presunta unità per pensare e pensare significa sottrarsi all'adesione acritica per aprirsi alla domanda, significa interrogare le cose al di là del loro significato abituale reso stabile dalla pigrizia dell'abitudine. Questo lavoro non è adatto per coscienze beate che, rinunciando al rischio dell'interrogazione, confondono il rispetto della vittima con la profondità del sonno. E' adatto invece a chi pratica la critica criminologica. In questa prospettiva la condizione di veglia che la critica dischiude non è un atteggiamento teorico perché non ci sono regole capaci di garantire l'esercizio critico, né criteri in grado di tradurlo in un metodo. La critica criminologica è crisi, quindi congedo dal modo abituale di pensare per itinerari di cui non si conoscono ancora limiti e confini. E può essere che, alla fine, ci si accorga di aver percorso solo quel terreno che già si abitava, come se per ognuno di noi (spettatori, vittime e carnefici) non ci fossero altre strade oltre a quelle da sempre percorse.
Commenti al Post:
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furio69b il 20/10/10 alle 15:51 via WEB
abbiamo capito mica ce lo devi ripetere.... era meglio se confessava tutto e l'avesse portata in ospedale... se la cavava con 10/12 anni, con buona condotta e attenuanti, 3/4 era fuori, firmando, ma, fuori....
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educatrice2 il 20/10/10 alle 16:22 via WEB
in questo caso le illazioni sono come le ciliege: una tira l'altra
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educatrice2 il 20/10/10 alle 16:28 via WEB
lo zio è un orco, no contrordine compagni e la figlia l'assassina. Macchè è quella strega della zia, ma non è così è stato un complotto le tre donne hanno costretto quel burattino di Michele a confessere, no, no, non hai sentito l'ultima il delitto è stata perpetrato in cantina, no, in garage, no in casa, ecc....
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psicologiaforense il 20/10/10 alle 16:38 via WEB
il fatto è che non hanno uno straccio di movente visto che sembrano caduti tutti quelli a sfondo sessuale e anche quelli legati a forme di gelosia variamente incrociate. Quindi a seconda del movente ipotizzato si indica l'assassino o gli assassini.
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demianfree il 20/10/10 alle 18:09 via WEB
a me turba la morbosa curiosità umana che trova riscontro nelle offerte mediatiche giornaliere ( trasmissioni tv, articoli di giornali, ipotesi su ipotesi come se si stesse cercando di risolvere mediaticamente il rebus) L'unico fatto essenziale è che una ragazzina è morta, questo deve addolorarci, ma in questi giorni sono molte le star o presunti tali che reclamano luci della ribalta. vorrei ricordare se permetti sara e addolorarmi per una vita che troppo presto per umana nefandezza ha lasciato questo mondo che si trastulla di morbose illazioni e ipotesi
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psicologiaforense il 20/10/10 alle 19:27 via WEB
Se vedi qui sotto ho scritto un post sottolineando le analogie di questo caso con quella di Cogne. Ricordo lo stupore e il disagio che ho sentito vedendo le centinaia di persone che si affollavano all'ingresso di un palazzo di giustizia, e premevano e imploravano e inveivano se non potevano entrare ( è capitato a Torino, mentre si apriva il processo d'appello ad Anna Maria Franzoni). Anche qui per la povera Sarah Scazzi si è attratti da uno spettacolo che appartiene ad una realtà vera, non precostituita e imbellettata, grondante lacrime e sangue. Certo, da sempre affiora in mezzo alla gente una CURIOSITA' MORBOSA per i processi di ordine criminale, un tempo per le esecuzioni pubbliche più efferate. Ma oggi, a incidere, c'e' qualcosa di piu'. C'e' la grande forza trainante, e inquinante, della televisione. Da un lato anticipa, con l'intervento degli esperti, degli stessi protagonisti e comprimari, quello che sarà il corso dell'inchiesta; inducendo negli spettatori piu' suggestionabili il desiderio di «vedere» la soluzione del giallo. Dall'altro finisce per assimilare un complicato caso giudiziario a uno dei tanti eventi, futili o volgari, rimestati nel calderone televisivo, senza tenere conto del suo carico di dolore.
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Squacchiarella il 21/10/10 alle 21:33 via WEB
"In questa prospettiva la condizione di veglia che la critica dischiude non è un attegiamento teorico, perchè non ci sono regole capaci di garantire l'esercizio critico, né criteri in grado di tradurlo in un metodo.La critica criminologica è crisi, quindi congedo dal modo abituale di pensare per itinerari di cui non si conoscono ancora limiti e confini."
Soprattutto alla prima parte, fino a metodo , non sono sicura di riuscire a dare una interpratazione accettabile, se non azzeccata.
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aldann42 il 22/10/10 alle 12:06 via WEB
COME FANNO PADRE E FIGLIA A ORGANIZZARE E PIANIFICARE UNA SEVERA LEZIONE CHE ARRIVA A SFOCIARE IN UN DELITTO MOTIVANDOLO CON DUE MOVENTI LONTANI E DISTANTI TRA LORO?
COME E POSSIBILE UCCIDERE UNA RAGAZZINA STRANGOLANDOLA PER PIU DI 5 MINUTI???
HO MOLTI DUBBI SUL FATTO CHE LA MADRE DURANTE QUEI MINUTI NON SI FOSSE ACCORTA DI NULLA !!
QUESTI E TANTI ALTRI DUBBI ASSILLANO LA MIA MENTE E MI FANNO PENSARE CHE SPESSO GLI ATTI DELLA GIUSTIZIA SIANO ORIENTATI SUL COMUNE SENTIRE DELL'OPINIONE PUBLICA ....... COME DIRE CHE SICCOME LA GENTE LA PENSA COSI DIAMO UN GIUDIZIO CHE ACCONTENTI LA GENTE!!!!!
SPERO CON TUTTO IL CUORE DI SBAGLIARMI MA LOLTE SENTENZE DEL PASSATO NON FANNO ALTRO CHE DAR FORZA A QUESTI MIEI DUBBI custodie in carcere date e revocate o viceversa, sentenze ribaltate in appello o in cassazione, ecc ecc
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