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LA SENTENZA DI CASSAZIONE, SESSO A PAGAMENTO IN VIDEO, PROSTITUZIONE, REATO, INTERNET, VIDEOCONFERENZA

Post n°4842 pubblicato il 21 Ottobre 2010 da psicologiaforense

LA SENTENZA DI CASSAZIONE

CASSAZIONE: SESSO A PAGAMENTO
IN VIDEO È PROSTITUZIONE

 

È prostituzione anche esibire prestazioni sessuali in videoconferenza quando dall'altra parte dello schermo ci sono clienti che pagano per "interagire" con il protagonista del video. Lo stabilisce la Cassazione che ha confermato la condanna, inflitta dalla Corte d'Appello di Firenze, nei confronti di un gestore di un nightclub, assieme alla sua segretaria ed al responsabile della security accusati di aver favorito e sfruttato la prostituzione attraverso questo tipo di esibizioni fatte nel locale da spogliarelliste. La Terza Sezione Penale della Cassazione, infatti, ha confermato la condanna argomentando:  «Le prestazioni sessuali eseguite in videoconferenza in modo da consentire al fruitore delle stesse di interagire in via diretta ed immediata con chi esegue la prestazione, con la possibilità di richiedere il compimento di atti sessuali determinati  assumono il valore di atto di prostituzione e configurano il reato di sfruttamento della prostituzione a carico di coloro che abbiano reclutato gli esecutori delle prestazioni o ne abbiano consentito lo svolgimento creando i necessari collegamenti via internet o ne abbiano tratto guadagno». Ed ancora: «...è irrilevante il fatto che chi si prostituisce ed il fruitore della prestazione si trovino in luoghi diversi in quanto il collegamento in videoconferenza consente all'utente di interagire con chi si prostituisce in modo tale da poter richiedere a questi il compimento di atti sessuali che vengono immediatamente percepiti da chi ordina la prestazione sessuale a pagamento».

 
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Commenti al Post:
matteo81_1981
matteo81_1981 il 21/10/10 alle 19:42 via WEB
Pullulano di ragazze che fanno sesso virtuale (con tanto di webcam e sospiri annessi) per un corrispettivo variabile tra i cinque e i venti euro.
(Rispondi)
 
matteo81_1981
matteo81_1981 il 21/10/10 alle 19:43 via WEB
quindi dovrebbe scattare il reato di sfruttamento della prostituzione anche per i gestori dei siti
(Rispondi)
 
flozanussi
flozanussi il 21/10/10 alle 19:47 via WEB
i gestori sono come i direttori di giornali (dal corsera al mattino, al secolo, ecc..) che pubblicano annunci di prostitute " AAA bellissima, stupenda, giovanissima..... cerca nuovi amici dalle 14 alle 24....". Sono sempre stati assolti.
(Rispondi)
 
dottoresottile
dottoresottile il 21/10/10 alle 19:49 via WEB
Le webcam porno a pagamento su Internet sono delle truffe
(Rispondi)
 
Praj
Praj il 22/10/10 alle 20:42 via WEB
Per me, da un punto di vista psicologico, lo era già. Indipendentemente dall'aspetto legale e morale.
(Rispondi)
 
 
arza1
arza1 il 23/10/10 alle 17:44 via WEB
anch'io la penso così ma mi domando che importanza ha sul piano pratico? Basta evitare che anche qui, ancora una volta, come sempre spuntino come funghi sfruttatori, papponi, approfittatori e parassiti. Poi una fa quello che vuole, liberamente se è maggiorenne. Ovvio che vivere vendendo il proprio corpo non è una buona vita.
(Rispondi)
 
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