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TERREMOTI, TSUNAMI, ERUZIONI, CATASTROFI, CALAMITA' ,FENOMENI NATURALI, PREVENZIONE, AMBIENTE, POLITICA, SOCIETA',

Post n°4858 pubblicato il 28 Ottobre 2010 da psicologiaforense

LA RIFLESSIONE
LE CATASTROFI NON SONO MAI NATURALI

Terremoti, inondazioni e cicloni sono eventi a volte imprevedibili, ma le conseguenze si devono evitare

 

 

Nel 1755 Voltaire descriveva la sua emozione di fronte al terremoto di Lisbona che aveva provocato 40 mila morti. L'avvenimento segnò profondamente l'opinione europea e suscitò una controversia filosofica sulla fatalità e il disegno divino. Con lo stesso dolore, la stessa compassione si possono oggi «contemplare» i terribili drammi che hanno colpito,   in questi ultimi mesi,  molti Paesi del mondo. Fatalità della cieca natura? Non ci sono catastrofi naturali ma, esiste un rischio costituito dalla relazione fra l'imponderabile e la vulnerabilità. L'alea naturale esiste, ma è il contesto sociale che la trasforma in una catastrofe o in semplice disagio. Invece, da una trentina d'anni, inondazioni, terremoti, cicloni, tsunami con il loro strascico di vittime innocenti, sembrano moltiplicarsi. Ma quali sono le cause umane della vulnerabilità ai fenomeni naturali? La prima causa riguarda la combinazione di crescita demografica e povertà. Nei paesi in via di sviluppo l'urbanizzazione avanza a ritmo sostenuto: nel 2015 la popolazione mondiale dovrebbe essere per il 54% urbanizzata, contro il 38% del 1975 e il 45% del 1995. Questa urbanizzazione avviene in modo disordinato, senza che una grande attenzione sia prestata ai rischi di inondazione o di smottamento del terreno. Quaranta delle 50 città che si sviluppano più rapidamente nel mondo sono situate in zone sismiche. Inoltre a causa della povertà dei nuovi cittadini le costruzioni sono rudimentali e fragili: un miliardo di persone vive nelle bidonville. Una seconda causa di vulnerabilità riguarda la trasformazione dell'AMBIENTE. L'uso massiccio e diffuso dell'asfalto sui suoli è un moltiplicatore d'inondazioni poichè blocca l'assorbimento dell'acqua, mentre la canalizzazione dei fiumi impedisce loro di espandersi liberamente, accelerando la velocità del loro corso in caso di forti piogge. I disboscamenti, che annullano la capacità delle foreste di trattenere l'acqua, e la distruzione delle zone umide accrescono le conseguenze di siccità e inondazioni. Infine la terza causa della vulnerabilità delle società di fronte all'alea naturale riguarda l'assenza di prevenzione. Le zone sismiche sono molto ben identificate, e tutti sanno che costruire adottando sistemi antisismici limiterebbe di gran lunga l'impatto dei terremoti. In generale i mezzi per fare fronte ai pericoli naturali sono conosciuti. Quel che bisogna fare lo sappiamo. Occorre ora mobilizzare la volontà poltica.

 
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Commenti al Post:
arza1
arza1 il 28/10/10 alle 22:32 via WEB
Indonesia, tra vulcano e tsunami Centinaia di morti, migliaia di sfollati Il vulcano Merapi sull'isola di Giava continua a colpire, sparge cenere e nubi tossiche. Alla prima eruzione di martedì è seguito un terremoto che ha provocato uno tsunami con oltre 300 morti
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luigiarusso
luigiarusso il 28/10/10 alle 22:41 via WEB
E' un bollettino di guerra. E poi Nuove malattie come la Sars, truffe finanziarie come Parmalat, nuove tecnologie dagli effetti oscuri come gli ogm o l'elettrosmog insieme ai tradizionali disastri NATURALI sembrano rendere la vita di oggi simile ad un percorso ad ostacoli seminato di trappole mortali.
(Rispondi)
 
arza1
arza1 il 28/10/10 alle 22:34 via WEB
- L'epidemia di colera ad Haiti ha finora provocato complessivamente 305 morti. Lo hanno indicato le autorità di Port-au-Prince in un nuovo bilancio, salito di 13 decessi rispetto a quello comunicato ieri. Sono stati inoltre registrati altri 502 ricoveri in ospedale, ossia 4.649 in tutto. Queste cifre, annunciate nel corso di una conferenza stampa dal direttore generale del ministero della Sanità haitiano, Gabriel Thimoté, riguarda un periodo che va del 19 al 28 ottobre.
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luigiarusso
luigiarusso il 28/10/10 alle 22:44 via WEB
CHE SCANDALO! BASTAVA PORTARE UN PO' DI ACQUA POTABILE E QUALCHE FARMACO!!! QUI SI' CHE LA CALAMITA' E' DIRETTAMENTE CAUSATA DALL'UOMO
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arza1
arza1 il 28/10/10 alle 22:35 via WEB
Il super-tifone Megi lascia le Filippine: 10 morti e migliaia di sfollati Il tifone sta raggiungendo le coste meridionali della Cina. Nell’isola di Luzon, la più colpita dai venti oltre 7900 sfollati e danni all’agricoltura per 5 milioni di euro. Caritas e associazioni cattoliche in prima linea nell’aiuto ai senza tetto.
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luigiarusso
luigiarusso il 28/10/10 alle 22:45 via WEB
L'AGENZIA EUROPEA PER L'AMBIENTE Allarme catastrofi «Italia ad alto rischio» Nella lista delle emergenze smottamenti, alluvioni, terremoti Sotto accusa l'urbanizzazione e l'abbandono dei terreni agricoli
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pippo_217
pippo_217 il 28/10/10 alle 23:05 via WEB
Tutto questo è accademia, vedi lodo alfano & C. . I nomi, vogliamo i nomi e le prove !
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