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EDITORIALE DELLA NOTTE, COMMEMORAZIONE, ALDA MERINI, POESIA, CULTURA, MANICOMI, PSICHIATRIA, MIO RICORDO

Post n°4878 pubblicato il 01 Novembre 2010 da psicologiaforense

L'EDITORIALE DELLA NOTTE

Copyright © by Psicologiaforense

ALDA MERINI
Poetessa e Scrittrice italiana
 
(Milano, 21 marzo 1931 – 1º novembre 2009)

 

ALDA MERINI POETESSA GENEROSA

Cantava  gli umili e gli emarginati, ma con un calore e un'umanità unici nell'arido mondo di oggi 

 

ALDA MERINI è morta un anno fa.

Era la Poetessa  degli ultimi, degli emarginati, degli esclusi, coi quali la letteratura ha sempre qualcosa in comune. Ma anche l'interprete d'una condizione umana e letteraria che, in Italia, aspira a una sua dignità, soprattutto se vista dalla parte d'una donna innamorata della vita e di ciò che le dà un senso, l'amore e la pietà verso gli ultimi, gli infelici. Nel dire di sè, ne "La pazza della porta accanto", aveva scritto lucidamente: «Ciò che il poeta chiede alla società  è di avere un posto qualsiasi nella vita e, guarda caso, un posto coerente». La Merini ha confermato questa sua coerenza con l'esempio di tutta una vita dedita agli altri, con generosità, e lo ha fatto anche nella sua conclusione, nel momento estremo della morte, poichè il suo cuore ha cessato di battere proprio nel primo giorno di novembre, il mese non soltanto dei Morti nell'accezione più larga del termine ma anche e soprattutto dei Morti Poeti. In novembre infatti hanno concluso il loro viaggio terreno anche Pier Paolo Pasolini, Leonardo Sciascia, Michele Prisco e Benedetto Croce.

«Sono una piccola ape furibonda. Mi piace cambiare di colore. Mi piace di cambiare di misura». Sono queste le parole che Alda Merini, aveva scelto per la home page del suo sito ufficiale, accanto ad una immagine molto intensa, in bianco e nero, con l'immancabile sigaretta in mano e la altrettanto inseparabile collana di perle al collo. Del resto, in questo mettere insieme regole borghesi e trasgressione era l'anima della sua opera dolorosa, segnata dall'esperienza della follia e del disagio fisico ed economico, in un ventennale entrare e uscire da ospedali psichiatrici tra gli anni Sessanta e Settanta. «Sono molto irrequieta quando mi legano allo spazio», scriveva in una componimento intitolato "Poesia" e la sua instabilità si traduceva in versi ad altissima intensità emotiva, spesso erotica, sin a partire dai primi componimenti, semplici, lineari, di pochi versi.
Era nata a Milano nel marzo del 1931, ed aveva iniziato a comporre le prime liriche giovanissima, ad appena 16 anni quando subito incontrò il favore dei suoi illustri lettori. La prima raccolta di poesie "La presenza di Orfeo", pubblicata nel 1953, ebbe subito un grande successo. Nel 1965 viene internata al manicomio Paolo Pini dal quale uscirà solo nel '72 a parte brevi periodi a casa nel corso dei quali nasceranno le sue quattro figlie. Una vita, e un'opera, nell'alternanza tra lucidità e follia che troveranno sintesi somma in quello che è considerato il suo capolavoro, "La Terra Santa" che le è valso, nel 1993, il Premio Librex-Guggenheim "Eugenio Montale" per la Poesia. «La verità è sempre quella - scriveva - la cattiveria degli uomini che ti abbassa/e ti costruisce un santuario di odio dietro la porta socchiusa».

 
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Commenti al Post:
elvia4
elvia4 il 01/11/10 alle 21:55 via WEB
Ho studiato con piacere e forte commozione le sue opere in particolare: "Testamento", "Vuoto d'amore", "Ballate non pagate", "Fiore di poesia 1951-1997", "Superba è la notte", "L'anima innamorata", "Corpo d'amore", "Un incontro con Gesù", "Magnificat", "Un incontro con Maria", "La carne degli Angeli", "Più bella della poesia è stata la mia vita", "Clinica dell'abbandono" e "Folle, folle, folle d'amore per te. Poesie per giovani innamoratì".
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lapalmieri.pp
lapalmieri.pp il 01/11/10 alle 22:07 via WEB
Tra ricoveri in manicomio, passioni, furie e disperazione avrebbe dovuto vincere il Nobel
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elvia4
elvia4 il 01/11/10 alle 21:57 via WEB
Nella sua carriera artistica, Alda Merini si è cimentata anche con la prosa in "L'altra verità. Diario di una diversa", "Delirio amoroso", "Il tormento delle figure", "Le parole di Alda Merini", "La pazza della porta accanto" (con il quale vinse il Premio Latina 1995 e fu finalista al Premio Rapallo 1996), "La vita facile", "Lettere a un racconto. Prose lunghe e brevi" e "Il ladro Giuseppe. Racconti degli anni Sessanta" e con gli aforismi "Aforismi e magie".
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umberta8080
umberta8080 il 01/11/10 alle 22:03 via WEB
Una volta ha scritto che il suo chiodo fisso era Freud: «Perchè parla sempre di sesso. Io ho fatto cinque anni prima con Musatti e poi con Franco Fornari perchè ero terrorizzata dal sesso. Grazie a loro ho vinto il manicomio perchè non mi sono lasciata sbalestrare dalle cattiverie».
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fmolinari
fmolinari il 01/11/10 alle 22:12 via WEB
il genio che sposa la follia
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umberta8080
umberta8080 il 01/11/10 alle 22:05 via WEB
Quando, alla fine degli Anni 90, le fu conferita la laurea honoris causa dall'Universita' di Messina, il prof. Antonino Pennisi inizio' la sua laudatio spiegando che un anno prima una studentessa gli aveva chiesto un po' impaurita la tesi «su una POETESSA che aveva visto in televisione». Era ALDA MERINI, e lui fu perfettamente d'accordo, perche' sapeva bene che prima della tv c'era una lunga storia sconosciuta al grande pubblico.
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lapalmieri.pp
lapalmieri.pp il 01/11/10 alle 22:10 via WEB
La tv aveva fatto di quel personaggio cosi' inconsueto, cosi' attraversato dalla follia e proteso quasi selvaggiamente verso tutto cio' che e' vita, l'amore in primo luogo, un'icona mediatica. Da allora, da quando Maurizio Costanzo aveva preso a invitarla al suo talk show, rappresento' l'unico caso di poeta italiano che vendesse anche ventimila copie l'anno.
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agostino88
agostino88 il 01/11/10 alle 22:16 via WEB
ALDA MERINI si è spenta un anno fa all'ospedale San Paolo di Milano, uccisa da un tumore, fumando le sue sigarette fino all'ultimo, a letto, incurante dei divieti. Aveva 78 anni.
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ferrarioretta
ferrarioretta il 02/11/10 alle 18:20 via WEB
E con lei e' morta la nostra più grande poetessa..di ogni tempo,per me.
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