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Post n°4881 pubblicato il 02 Novembre 2010 da psicologiaforense
DIRITTO&ROVESCIO TRA MOGLIE E MARITO NON METTERE IL .... BLOG ![](http://sharetv.org/images/divorce_court-show.jpg) Un banale caso di divorzio in Vermont, con i due ex coniugi che si rinfacciano reciproche infedeltà e scorrettezze, si è trasformato negli Stati Uniti in un caso giudiziario sulla libertà di espressione, con gli esperti di diritto costituzionale che si interrogano sui nuovi confini giuridici che l'avvento dell'era digitale comporta. Il caso Garrido contro Krasnansky era finora stato trattato in Vermont come uno dei tanti casi di divorzio senonchè il marito, pubblicò sul "suo" blog, in una forma mascherata e romanzata, cosa gli stava capitando e una serie di riflessioni sulle presunte “colpe” della moglie, ovviamente senza citarla. Il giudice ha ordinato di «togliere da internet ogni riferimento al matrimonio», anche perchè la causa era ancora in corso. I legali dell'uomo, però, hanno fatto ricorso contro questa decisione, sostenendo non solo che nelle riflessioni esposte su internet dal loro cliente non vi era nulla di offensivo, ma soprattutto che in quel modo veniva limitato il diritto di espressione del loro cliente, garantito dal Primo Emendamento. La diatriba in punta di diritto è così uscita dalle aule della Washington County Family Court per trasformarsi in un confronto tra costituzionalisti e giuristi di livello nazionale. QUESTO IL QUESITO: quel blog è una diffamazione nei confronti della moglie, che giustamente non vuole che dei suoi fatti privati si scriva in pubblico, oppure è espressione del sacro, inviolabile diritto di libertà di parola che la costituzione americana garantisce ad ogni suo cittadino?
Commenti al Post:
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ferrarioretta il 02/11/10 alle 18:30 via WEB
Già.cosa si può scrivere sul blog?
O meglio,cosa hanno scritto ,molti, nel blog?
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psicologiaforense il 02/11/10 alle 19:26 via WEB
Carissima ORETTA, secondo me, in scienza e coscienza, nei blog si consumano tutta una serie di reati che vanno dalla diffamazione all'istigazione a delinquere, all'apologia di reato. FELICISSIMA SERATA.
(Rispondi)
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deontologiaetica il 02/11/10 alle 19:36 via WEB
La nozione di imputabilità, accolta nel nostro ordinamento all'art. 85, racchiude i concetti di:
capacità di intendere, vale a dire attitudine dell'individuo a comprendere il significato delle proprie azioni nel contesto in cui agisce.
capacità di volere, intesa come potere di controllo dei propri stimoli e impulsi ad agire.
(Rispondi)
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deontologiaetica il 02/11/10 alle 19:39 via WEB
ONESTAMENTE vi pare che ci sia : "attitudine a comprendere il significato delle proprie azioni nel contesto in cui si agisce". Non credo proprio.
(Rispondi)
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luceinfame il 02/11/10 alle 20:37 via WEB
Ai fini della imputabilità il codice penale distingue il vizio totale di mente e il vizio parziale di mente.
Il vizio totale di mente si ha, ai sensi dell'art. 88, allorché colui che ha commesso il fatto era per infermità in tale stato di mente da escludere la capacità di intendere e di volere. La conseguenza è la non punibilità dell'agente. In tal caso però il giudice potrà disporre la misura di sicurezza dell'ospedale psichiatrico giudiziario, ma solo ove accerti in concreto gli estremi della pericolosità sociale.
Il vizio parziale di mente si ha, in base all'art. 89, allorché colui che ha commesso il fatto era per infermità in tale stato di mente da scemare grandemente senza escludere la capacità di intendere e di volere. In tal caso il soggetto risponderà egualmente del reato commesso, ma la pena è diminuita.
(Rispondi)
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educatrice2 il 02/11/10 alle 20:47 via WEB
LA STUPIDITA'...NON E' SEMPRE REATO VEDI.......
(Rispondi)
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educatrice2 il 02/11/10 alle 20:49 via WEB
anzi da quello che avete detto la STUPIDITA' difficilmente è reato, per esempio non si considera che " è ladro chi ruba, ma anche chi tiene il sacco", vero inaorlando?
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desnudamaia il 02/11/10 alle 21:50 via WEB
non c'è chi non veda, vcome dici tu, la limpidità della questione... poi ci sono le galline che starnazzando vanno al seguito della pifferaia, POVERE INFELICI!
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