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« LA FOTO DEL GIORNO,LA RIFLESSIONE DELLA SER... »

EVENTI, CUNEO, IL CORPO DELLA DONNA, IDOLO OSCENO, IL FEMMINILE, QUESTIONE DI GENERE, DIRITTI, DIGNITA'

Post n°4958 pubblicato il 21 Novembre 2010 da psicologiaforense

EVENTI:
Anais Ginori (Pensare l’impossibile), Loredana Lipperini (Non è un paese per vecchie), Michela Marzano (Sii bella e stai zitta) e Lorella Zanardo (Il corpo delle donne) si sono confrontate sul tema dell’incontro “Il Corpo come idolo”, tema che ha suscitando molto interesse come dimostrato dal tutto esaurito della platea del Centro Incontri della Provincia di Cuneo.

IDOLO OSCENO

 

In questa Italia, il nesso corpo femminile-merce è dato per scontato. È, a tutti gli effetti, un idolo osceno del nostro immaginario. Al femminile si concede di esistere se corrisponde a un corpo giovane e bello, possibilmente silenzioso o perlomeno acritico. Quanto era stato acquisito negli anni ’60 e ’70 sembra essere andato perduto e diventa allora indispensabile armarsi di intelligenza e sensibilità, sorvegliare ciò che accade e ostinarsi a parlarne. Perché in discussione non è una questione di genere, perimetrabile e semplificabile, ma un discorso sui diritti e sulla dignità. 

 
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Commenti al Post:
arza1
arza1 il 21/11/10 alle 17:14 via WEB
Il paradosso femminista tra emancipazione e mercificazione?
(Rispondi)
 
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/11/10 alle 18:43 via WEB
Anche. Dice MICHELA MARZANO nel testo che ho citato nella premessa al post: Perché le donne continuano a cedere alla tentazione dei sensi di colpa e, per paura di essere considerate 'madri indegne', abbandonano ogni aspirazione professionale? Perché tante donne vengono giudicate 'fallite' o 'incomplete' quando non hanno figli? Perché molte adolescenti pensano che l'unico modo per avere successo nella vita sia 'essere belle e tacere'? Perché il corpo della donna continua a essere mercificato? Perché stiamo assistendo al ritorno di un'ideologia retrograda che vorrebbe spostare l'orologio indietro e rimettere in discussione le conquiste femminili degli anni Sessanta e Settanta? La filosofia è un'arma efficace e potente, l'unico strumento capace di aiutare le donne a riappropriarsi della propria vita e non permettere più a nessuno di umiliarle o zittirle."
(Rispondi)
 
lupidisoragna
lupidisoragna il 21/11/10 alle 17:35 via WEB
E' VERISSIMO: " in discussione non è una questione di genere, perimetrabile e semplificabile, ma un discorso sui diritti e sulla dignità".
(Rispondi)
 
psicologiaforense
psicologiaforense il 21/11/10 alle 18:46 via WEB
Grazie. Bisogna uscire dagli schemi comuni, dai pregiudizi, dagli stereotipi per giungere a una nuova definizione del femminile.
(Rispondi)
 
 
Squacchiarella
Squacchiarella il 21/11/10 alle 23:15 via WEB
1 Cosa era stato acquisito negli anni '60 e '70 ? La mercificazione del corpo femminile può essere arginata solo dalle donne stesse. Se la mercificazione avviene, buona parte della colpa è delle donne. Delle loro intenzioni. Anche se è necessaria una determinata visione del nostro valore, oltre a coraggio e perseveranza.. Ma soprattutto tanto coraggio, per come si mettono oggi le cose nella società :nelle relazioni personali così come nel mondo del lavoro...Chi si sottrarrebbe ad uno spot da girare per forza in abiti succinti-(o nude, sebbene coperte...)?Non lo ha fatto la Arcuri per la pubblicità della sim delle Poste Italiane, la Arcuri che aveva il sedere di fuori, (e che ha già il suo pezzetto di cielo...), figuriamoci chi vuole muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo, chi vuole anticipare un bel pezzo di strada,o chi vuole saltare la gavetta!Non è poi tanto quanto corpo viene mostrato, quanto quello che si vuole suscitare, dove si vuole arrivare...anche da parte delle aziende del prodotto da sponsorizzare. C'è nudo e nudo!E corpo vestito o svestito e corpo vestito o svestito. Un corpo che dovrebbe essere animato, dipendere da un cervello, un'anima, un cuore... O forse oggigiorno la portata del mezzocorpo è talmente grande che è davvero un sacrificio da asceti riuscire a rinunciarvi .Il corpo per una donna è potere e potenzialità al cotempo.Non sfruttarlo, ...questo viene fatto passare per peccato, per assurdo. Per poco dignitoso...(Se non si può ancora farlo passare per immorale. Ovvio che non si parli di valorizzazione del corpo. Della femminilità. Si parla di finalità, TARGET).Altra cosa che però potrebbe essere scottante in ugual misura sarebbe ascoltare che ad una donna che ad un'altra muovesse la critica di vendere il suo corpo fosse ribattuto di essere invidiosa...Anche ciò potrebbe ostacolare, magari anche se "solo" in prima battuta, l'andare avanti al fine di bloccare questa macelleria, sfortunatamente quasi insipida, alla quale in realtà un po' tutte/i ci siamo rassegnate/i.
(Rispondi)
 
Squacchiarella
Squacchiarella il 21/11/10 alle 22:05 via WEB
2 Cambia la società, cambiano i gusti. Le esigenze. Oggi vanno di gran moda le scorciatoie....Si parte, è purtroppo concesso di partire, dalla mediocrità che viene fatta passare puntualmente per sufficienza. Poi se il pubblico risponde, (se può...), positivamente, si cerca di fare qualcosa per qualificarsi ,per fare in modo di rimanere a galla .E non lasciarsi sommergere dalla mediocrità. Altrimenti se non riscuoti successo nell'immediato passi ai giornali porno che un tempo si tenevano nel retro delle edicole. Perché perdere tempo!?O se non passi dal letto di qualcuno ..C'è sempre quello di casa tua. Perché il teatro costa troppo, non tutti gli attori possono arrivarci!(Devono studiare!E aspettare!).Non tutta la gente può permettersi di comprare il biglietto. Si è persa la passione per la qualità. Anche in tv molti tra i programmi più istruttivi vengono mandati in seconda serata, quando buona parte della gente, che il giorno dopo dovrà alzarsi per lavorare, già dorme. Quando i ragazzi sono fuori con gli amici , se non dormono. E poi sarebbe pericoloso istruire la massa:meglio panem et circenses.
(Rispondi)
 
Squacchiarella
Squacchiarella il 21/11/10 alle 22:07 via WEB
3 E' come se nello spettacolo non vi fossero prove di preselezione. Anche perché non avrebbero senso...C'è la chirurgia, e tutto quello che conta é il corpo. E c'è spesso un compagno imprenditore conosciuto a Milano Marittima con compagni influenti. La preparazione non conta:conta il fisico. A meno che non si voglia fare teatro, quello vero. Non quello di Sgarbi! O della prima, appena maggiorenne,(spalleggiata dai genitori, beata lei), che viene messa al centro del "Colosseo" a far finta di essere sbranata dal pubblico che, invece che "criticare" le castronerie , mostruosità, esposte nel suo libro appena uscito (da un anno e mezzo), pensa a criticare la minigonna della ragazza...Manco non avessimo visto presentatrici senza slip, o che fanno finta di inciampare nel loro stesso strascico per mostrare un po’ il seno.
(Rispondi)
 
Squacchiarella
Squacchiarella il 21/11/10 alle 22:12 via WEB
4 Tutto questo per dire che la gente ha talmente appiattito, assopito, il senso critico che addirittura a tutti è concesso di cambiare argomento, di sviare.
(Rispondi)
 
Squacchiarella
Squacchiarella il 21/11/10 alle 22:18 via WEB
5 Con determinati argomenti non basta,tuttavia, come ha deciso di fare un mio prof , strappare un pezzettino di manifesto pubblicitario ,(manifesto nel quale la donna venga strumentalizzata, o comunque sminuita in qualsiasi modo), per poter dire di aver fatto qualcosa a riguardo. Per poter iniziare a sentirsi un po' più coerenti con le proprie idee. Per mettersi l’animo in pace. Non bisogna, non si deve rimanere al piccolo gesto simbolico. Bisogna costruire arringhe , come dire, ben strutturate, argomentate....Soprattutto bisogna pronunciarle, concretamente. Coi fatti:iniziative, dibattiti in piazza…. Non nei Talkshow inframmezzati da, mescolati con , la pubblicità e la politica.
(Rispondi)
 
Squacchiarella
Squacchiarella il 21/11/10 alle 22:21 via WEB
6 E bisogna opporsi a tutto ciò già nel "piccolo". Nei negozi dove le commesse sono spesso costrette a vestirsi in un determinato modo per attirare la clientela, quando magari hanno uno stipendio da fame...che , appunto, per metà viene speso per la divisa,.Per esempio. Noi non sappiamo, forse non vogliamo più, criticare questa mediocrità , insufficienza delle cose, che ha già appestato il mondo. I media e la loro sorella gemella Signora politica, in realtà, si sono coalizzati per impedircelo, con il trito e ritrito stratagemma diabolico di far sembrare che a tutti venga dato lo spazio per cambiare le cose, per un proprio commento personale, per la propria opinione. Questo quando la parola personalità non ha più ragione di esistere se non per noi stessi;quando in realtà più che favorire lo sviluppo dello spirito critico si fa di tutto e di più per sopirlo; quando un argomento viene puntualmente lasciato nelle mani di chi può gridare più forte nel microfono, magari anche solo affermazioni già ascoltate da qualcun altro. Mentre quando comincia a parlare qualcuno che espone un punto di vista diverso, ma logico, e addirittura malauguratamente dice qualcosa di vero,o scomodo per qualcuno, (Vero, giusto, pertinente), se questi non ha la cultura od i modi per tenersi la telecamera puntata sulla faccia , si da la pubblicità , anche in anticipo, o lo si fa bellamente passare per idiota.
(Rispondi)
 
Squacchiarella
Squacchiarella il 21/11/10 alle 22:25 via WEB
7 E mai nessuno si ribella. Anzi aumenta lo Share, e si bagnano il pane anche altre trasmissioni di satira, che traggono da questa prima trasmissione sempre nuova linfa....E sempre più aziende chiederanno a queste trasmissioni di poter essere i loro Sponsor, per la gioia delle varie Belén e Clerici che continueranno ad ingrossare le fila. Almeno Belén oltre che ad essere molto bella è davvero in gamba!A Cesare quello che è di Cesare! Riprendendo,se non c'è rispetto, nessun argomento può essere seriamente affrontato,ovvero, nessun problema concretamente risolto. Non c'è dialogo senza rispetto dell' alterità. E poi è molto più semplice omologare i gusti di tutti, piuttosto che differenziare. Oltre che funzionale è fruttuoso. Si risparmia tempo e si guadagna denaro, oltre che a risparmiarlo. Che cosa sono le offerte speciali se non un modo di trarre il massimo guadagno col minimo sforzo? Un 'offerta di un gran quantitativo di roba uguale che viene fatta passare per il non plus ultra della qualità , invece altro non è che un prodotto che in realtà è scaduto,sta per scadere,e però viene appunto salvato ancora per un po' da un etichetta illeggibile o che comunque dice soprattutto il falso? Oppure, l'offerta speciale è un prodotto in quantità industriali che è già stato superato da uno già pronto ad essere immesso sul mercato; da un nuovo prodotto che in realtà è sempre la stessa sostanza , nella stessa scatola, dell' offerta speciale. Cosa fondamentale, però, cambiano i colori. No, le sfumature dei colori della scatola!...
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aga2mennon
aga2mennon il 22/11/10 alle 00:13 via WEB
Sono commenti che suscitano perplessità
(Rispondi)
 
 
Squacchiarella
Squacchiarella il 22/11/10 alle 01:21 via WEB
Battuta?Sono consapevole , per i miei commmenti, si intenda, che si tratti di fatti e meccanismi dei quali tutti siamo perfettamente informati.E che magari chiarezza espositiva zero.Solo che credo che per cambiare le cose, bisogna tener presente il punto di partenza!
(Rispondi)
 
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